Gli utenti di Tik Tok, social network da oltre 1,677 miliardi di registrazioni, da oggi potranno seguire sulla piattaforma cinese anche Gaspare Mutolo, collaboratore di giustizia ed ex mafioso siciliano pluriomicida, uomo di fiducia e mano armata di Totò Riina, durante gli anni delle mattanze di mafia che sconvolsero Palermo prima e l’intera nazione poi.
Mutolo, che negli anni ’80 aveva partecipato alla seconda guerra di mafia scatenatasi tra corleonesi e affiliati alla corrente mafiosa palermitana dei Bontate, fu protagonista di numerosi delitti tra i quali quello dell’ Agente di P.S. Gaetano Cappiello, nonché trafficante di droga fino al momento dell’arresto, avvenuto nel 1982, per poi diventare collaboratore di giustizia su proposta di Giovanni Falcone.
La svolta del 2022
Nel 2022, dopo trent’anni passati all’interno del programma statale di protezione per i collaboratori di giustizia, Gaspare Mutolo decide di mostrare in pubblico per la prima volta il suo volto di uomo libero, rilasciando una lunga intervista dove si dichiara pentito dei crimini commessi ed ormai in pace con la società civile.
Nella sua seconda vita da uomo libero, la pittura per Gaspare Mutolo costituisce oggi un elemento fondamentale, al punto da spingere l’ex mafioso all’utilizzo delle piattaforme social per promuovere le sue opere d’arte: sul Web, oltre che su Instagram e su Facebook, l’ottantatreenne palermitano ha già una pagina personale all’attivo dal titolo Gaspare Mutolo Arte, creata con l’intento di promuovere le opere che il Mutolo pittorerealizza già dal lontano 1983, anno del suo incontro nel penitenziario fiorentino di massima sicurezza di Sollicciano con l’ergastolano e pittore Francesco Mungo detto l’Aragonese.
Tik Tok
Su Tik Tok invece, Mutolo è approdato da pochi giorni, pubblicando alcuni video che ritraggono il suo studio e le opere da lui realizzate, riscuotendo non pochi apprezzamenti.
Di tutt’altro contenuto, invece, il video che Gaspare Mutolo ha pubblicato su Tik Tok lo scorso 31 dicembre: questa volta Mutolo non promuoveva opere d’arte né tantomeno ri-postava filmati di gattini o balletti come in tanti se ne vedono navigando su questa piattaforma.
Nel video, che lo vede parlare in prima persona, Gaspare Mutolo interviene personalmente per chiarire un episodio che riguarda proprio gli anni della guerra di mafia tra corleonesi e affiliati ai Bontate.
Le precisazioni sui fratelli Bontate: Stefano e Giovanni
E proprio dei due fratelli Bontate, Stefano e Giovanni, trucidati dagli uomini di Totò Riina durante la guerra che i corleonesi scatenarono contro le famiglie mafiose palermitane, Mutolo parla, chiarendo degli aspetti collegati agli omicidi dei due Bontate e ritenuti per Mutolo di notevole importanza.
“Ho voluto fare questo video – esordisce Gaspare Mutolo – proprio perché alcuni giorni fa ho letto che Giovanni Bontate è morto perché ha tradito il fratello Stefano” – “Queste malelingue sono nate perché Stefano Bontate era il principe di Villagrazia e comandava tutta la famiglia, Giovanni Bontate era una persona molto intelligente perché aveva studiato ed era avvocato ma era invidiato perché faceva parte di una società con altri due mafiosi … in cui facevano delle costruzioni … e magari c’erano componenti della famiglia di Pippo Calò che diciamo che queste persone erano odiate…” – continua Mutolo: “io sto dicendo questo principalmente perchè Stefano Bontate ha figli, Giovanni Bontate ha figli e non voglio che i nipoti possano pensare che il padre abbia tradito: Giovanni Bontate voleva molto bene a Stefano Bontate, io lo so perché ero tanto amico sia dell’uno che dell’altro e non è vero niente a tutte queste porcherie che dicono”. -e conclude: “Vi ringrazio, mi scuso se ho disturbato a qualcuno, buona serata”.
Un video sicuramente fuori dagli schemi per il contenuto proposto e per il target di pubblico, molto giovane, presente su Tik Tok, quello di Gaspare Mutolo, che non ha mancato di scatenare numerosi commenti tra i tanti utenti che hanno visto e commentato il filmato di Mutolo: dall’indignazione all’ilarità, dall’ammirazione alla critica, il popolo italiano di Tik Tok anche sulla piattaforma cinese non ha mancato nemmeno questa volta di dividersi tra difensori e accusatori.
Cosa ne deve avere pensato Gaspare Mutolo di tutti questi commenti – specie di quelli più feroci- piovuti nei suoi confronti non è dato saperlo: l’ex mafioso palermitano non ha risposto a nessuna delle critiche ricevute a margine del video, rimanendo in virtuale silenzio.
Di un fatto però si è sicuri: il video postato da Mutolo ha ricevuto oltre 7.000 likes ed è stato condiviso ben 1.000 volte, segno questo che anche gli influencers di Cosa Nostra possono avere successo sui social network.
Michelangelo Marino