1️⃣9️⃣ 🟧 C’è il segreto di Stato, trovare la verità non è facile. Bisognerebbe aprire gli archivi di Stato. E guardarci dentro

 

 

 

C’è il segreto di Stato, cose atipiche per cui trovare la verità non è facile. Via D’Amelio non solo ha distrutto l’immagine dell’Italia, ma ha distrutto la mia vita.
Mi vergogno di essere italiana, spero che queste notizie facciano il giro del mondo . E nella sua ultima intervista al Corriere della sera: Bisogna cambiare questa Italia di corrotti e corruttori, di ricattati e ricattatori, tutti che si tengono per mano come bambini in girotondo.
Al centro schiacciano l’Italia. Si tengono fra loro stritolando un Paese. Ecco perché non ne posso più di sentire parlare di antimafia e di legalità in bocca a troppi che non potrebbero fiatare.
La gogna ci vorrebbe, anche per chi riceve una comunicazione giudiziaria. Parlo della gogna del ridicolo, delle vignette, insomma un metterli a nudo invece di ritrovarceli protagonisti della vita pubblica.

Innanzitutto, bisognerebbe aprire gli archivi di Stato. E guardarci dentro. Tante verità purtroppo sono ancora dentro i palazzi delle istituzioni .  La verità bisognerebbe chiederla a tanti uomini delle istituzioni, che sanno, ma non parlano.
A loro non voglio rivolgere un appello. Sarebbe tempo perso. Perché loro sono degli irriducibili. Questi uomini si devono mettere solo alla berlina, si devono sbeffeggiare, come avrebbe fatto oggi Paolo Borsellino.
Come  non mai. Voglio ritrovarle tutte le parole di Paolo.
Parole di amore, di verità, di rabbia, di indignazione. Voglio ritrovare anche le sue parole di paura, di amarezza, di tristezza, che poi erano accompagnate sempre da altre parole: di coraggio, di speranza, di gioia, di ironia, di forza.
Lo so che non sarà facile ritrovare le parole del mio amato Paolo, ma ci voglio provare, ripercorrendo dentro di me tutte le vite che ho vissuto.
Prima e dopo di lui.
Perché le mie vite sono state scandite dalle parole di Paolo. Scandite, accarezzate, sostenute.

 

Tratto da: Ti racconterò tutte le storie che potrò 

 

 

AGNESE BORSELLINO:“Ti racconterò tutte le storie che potrò. Così il nostro sarà un romanzo che non finirà mai, sino a quando io vivrò. La lieta novella manterrà sempre fresco il nostro amore. Perché l’amore ha bisogno di mantenersi fresco”.   “Ho deciso di fare questo racconto una mattina, una di quelle mattine che avrebbero reso felice Paolo. Mentre sorgeva il sole, lui si accorgeva di un nuovo germoglio nelle piante sistemate con cura sul balcone della nostra casa di via Cilea. Sorrideva, rideva anche di gusto. Quante volte l’ho guardato strano in quelle mattine. Gli chiedevo: ‘Paolo a chi sorridi’? Mi diceva: ‘Sorrido a fratello sole, perché oggi ci donerà un’altra bella giornata’ E accarezzava i nuovi germogli: ‘Sai, Agnese’, sussurrava, ‘sono un uomo fortunato, perché alla mia età riesco ancora ad emozionarmi’.Da “Ti racconterò tutte le storie che potrò”

 

AGNESE PIRAINO BORSELLINO

 

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