2️⃣0️⃣ 🟧 ARCHIVIO – AGNESE BORSELLINO ”E’ venuto un frate per darmi l’olio dell’estrema unzione. ”

 

 

Qualche mese fa, in ospedale, è venuto un frate per darmi l’olio dell’estrema unzione.   Ma io continuo a vivere, e vivo per l’amore di tante persone. E amore cerco di donare anch’io. Con le parole mie e tutte le parole di Paolo che ricorderò. Ogni giorno, poi, Manfredi e mio nipote Luigi mi portano un bel po’ di fogli, sono tutti i messaggi arrivati al gruppo che è stato creato per sostenermi.

Leggendo con i miei figli (qui in ospedale dove purtroppo affronto una malattia incurabile con la dignità che la moglie di un grande uomo deve sempre avere) le notizie che si susseguono sui giornali, dopo alcuni momenti di sconforto ho continuato e continuerò a credere e rispettare le istituzioni di questo Paese, perché mi rendo conto che abbiamo il dovere di rispettarle e servirle come mio marito sino all’ultimo ci ha insegnato, non indietreggiando nemmeno un passo di fronte anche al solo sospetto di essere stato tradito da chi invece avrebbe dovuto fare quadrato attorno a lui. 
Oggi voglio rendere omaggio a tutte quelle persone che hanno creduto in mio marito e nel lavoro di mio marito.

Io sono tra la vita e la morte. Questo è bene che sappiano le persone. Perchè non sono una vedova come le altre, che si sono ricostruite bene o male una vita.
Io ci soffro da vent’anni e in silenzio. Io e tutta la mia famiglia. Che parole vuole che ci siano?
Piango anche se di lacrime ne ho versate tante.

 

 

Con questa puntata si conclude la serie di 20 ricordi tratti da:  Ti racconterò tutte le storie che potrò  Un libro assolutamente da leggere che raccoglie un insieme di appassionati racconti e ricordi affidati alla penna del giornalista e scrittore Salvo Palazzolo.  AGNESE PIRAINO BORSELLI ci lascia a 71 anni il 5 maggio del 2013 dopo una lunga malattia. Prima di morire volle però lasciare una sorta di testamento autobiografico, “un regalo alla famiglia”, la cronaca di vita di due persone che si sono incontrate ed innamorate, di un’unione coronata dalla nascita di tre meravigliosi figli, di una quotidianità semplice, fatta di piccole cose. Si sposarono il 23 dicembre del 1968.  Dal e dal loro matrimonio nacquero Lucia, Manfredi, e Fiammetta.
Il titolo del libro è tratto da una frase che Paolo Borsellino amava ripetere alla sua Agnese: “Io ti sollecito, ti stuzzico, ti racconto la lieta novella che sta dentro tante storie di ogni giorno. Ti racconterò tutte le storie che potrò. Così il nostro sarà un romanzo che non finirà mai, sino a quando io vivrò. La lieta novella manterrà sempre fresco il nostro amore. Perché l’amore ha bisogno di mantenersi fresco.”
Ed è l’amore verso suo marito il filo conduttore di tutto il “testamento” della vedova Borsellino, un amore tanto grande da portarla ad accettare di buon grado il fatto che il suo Paolo non avesse orari, non potesse essere come quelli che nel pomeriggio escono con le proprie mogli. Sono passati ormai 32 anni dalla strage di Via D’Amelio e ancora non si è fatta piena luce sulle responsabilità dell’attentato e, ancor meno, sul mistero della sparizione dell’ agenda rossa del magistrato.
Paolo Borsellino e Agnese Piraino Leto

 

 


Dopo la morte del marito, la signora Agnese non smise mai di cercare la verità sulla morte di suo marito. Pur  manifestando sempre il suo impegno contro la mafia, si tenne sempre lontana dai riflettori, limitandosi a presenziare solo a poche cerimonie pubbliche in ricordo del suo Paolo. Preferiva  parlare con i giovani, lanciare messaggi di speranza contro la mafia. Un testimone raccolto successivamente con grande impegno dalla figlia FIAMMETTA.
In occasione della sua ultima apparizione pubblica, l’inaugurazione della nuova sede della Dia a Palermo, già provata dalla malattia, pronunciò  poche parole ma dense di significato “Questa città deve resuscitare, deve ancora resuscitare.” (VIDEO)
In occasione del ventennale della Strage scrisse poi un messaggio destinato ai giovani “Dopo alcuni momenti di sconforto, ho continuato e continuerò a credere e rispettare le istituzioni di questo Paese come mio marito sino all’ultimo ci ha insegnato. Non indietreggiando nemmeno un passo di fronte anche al solo sospetto di essere stato tradito da chi invece avrebbe dovuto fare quadrato intorno a lui.”

Il 6 maggio 2013 l’ultimo affettuoso saluto dei palermitani alla signora AGNESE BORSELLINO  VIDEO


 

 

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