PAOLO BORSELLINO – a teatro L’ULTIMO ISTANTE

 

 

“Ho perso la sabbia prima di morire, davanti al mare. E dal mare portavo acqua, con una brocca e gli occhi persi tra le arance della costa. E divenni memoria dispersa, di grani che andavano liberi al vento, prima di essere fatto a pezzi, che nessuno mi poteva trovare. Io giocavo a pallone tra le mura rotte della Kalsa, e come adesso non avevo paura.
Prima di diventare un canto testamento, come adesso, conservato senza carne, dopo un colpo d’estate, scoppiata nell’eco del bianco. Sotto i morti di una lunga e ripetuta storia, io, Paolo Borsellino, morto una volta sola, parlo di ricordi e guerra.
Circondato di lenzuola scoperte, messe sui corpi degli affetti, degli amici perduti, parlo. E tutto questo racconto passa per una stessa parola. Antica e disperata”. Di Alfonso Tramontano Guerritore [impressione dallo spettacolo: PAOLO BORSELLINO – l’ultimo istante, febbraio 2015 ]

 
 
 
PAOLO BORSELLINO L’ultimo istante
Storia di un giudice italiano con Igor Canto, Valeria Impagliazzo, Alessandra Ranucci, Cristina Recupito testo e regia Igor Canto e Cristina Recupito
fascia d’età consigliata: scuola secondaria di I e II grado
TEMATICHE: testimonianza del senso e del valore etico della propria esistenza.
NOTE SULLO SPETTACOLO Allestito nel ventennale dalla scomparsa di un simbolo dell’antimafia (19 luglio 1992), lo spettacolo evoca i momenti salienti della vita di Paolo Borsellino: l’infanzia, l’amicizia con Giovanni Falcone, la famiglia, la lotta alla mafia, la vita di giudice…l’ultimo istante.
Uno spettacolo che vuole mettere in evidenza un aspetto inedito di Paolo Borsellino: un uomo con le sue paure, le sue incertezze, le sue passioni, i suoi ricordi. Un uomo che ha dedicato la sua vita alla ricerca della verità e della giustizia, non un “eroe” come i media hanno voluto ricordarlo.
Nel Teatro esiste uno straordinario gioco che si chiama il “Se Magico”. Si ha quando l’attore per interpretare un personaggio in una situazione o “circostanza data” si chiede continuamente: che cosa farei se io, adesso, oggi, qui mi trovassi in circostanze simili a quelle del personaggio. Per l’attore il “Se Magico” è il gioco che lo trasporta dalla realtà in un ‘altro mondo’, il solo nel quale possa avvenire la creazione di uno spettacolo teatrale. Ed è proprio in questa dimensione che abbiamo immaginato di incontrare Paolo Borsellino, il giudice assassinato a Palermo dalla Mafia nel 1992, ma per noi ancora vivo nelle sue parole, nei suoi pensieri, nel suo esempio di uomo che ha dedicato la sua vita alla ricerca della verità e della giustizia. Siamo partiti da questi elementi reali per raccontare il nostro incontro immaginario con Paolo Borsellino…
PERCORSI DIDATTICI
Partendo dal libro: La mafia spiegata ai miei figli, di Silvana La Spina, tascabili Bompiani, 2006, instaura un dialogo con i ragazzi sulle domande più elementari che riguardano il tema della mafia e della illegalità: ‘che cos’è la mafia?’; ‘Da dove trae il suo potere?’; ‘Perché è così difficile da sconfiggere’?
Raccogliendo gli articoli dei principali quotidiani nazionali nel periodo che riguarda la strage di Falcone e Borsellino (23 maggio e 19 luglio 1992), si costruisce un percorso con i ragazzi nel quale, si racconta delle illegalità locali con le quali conviviamo ogni giorno e dei mezzi che abbiamo oggi a disposizione per contrastarla.