27 gennaio 1996 SENTENZA “Borsellino Uno”

SENTENZA “Borsellino Uno”   Dopo 65 ore di camera di consiglio, la Corte di Assise di Caltanissetta condanna: Giuseppe Orofino alla pena dell’ergastolo per essersi procurato le disponibilità delle targhe e dei documenti di circolazione e assicurativi falsi che avevano permesso alla circolazione Fiat 126 di circolare e di essere parcheggiata in via D’Amelio; Vincenzo Scarantino alla…

22 ottobre 1998 Gli avvocati di Palermo fanno quadrato attorno ai colleghi PAOLO PETRONIO e GIUSEPPE SCAZZOLA, accusati dai pm del processo Borsellino bis di avere pianificato la ritrattazione di SCARANTINO

. La Camera penale chiede l’intervento del Csm, del ministro della Giustizia e del pg presso la Corte di Cassazione affinché sia valutata “la necessità che i pm Annamaria Palma e Nino Di Matteo continuino a sostenere l’accusa nel processo e a svolgere indagini sulla ritrattazione” di Scarantino. Il procuratore capo di Caltanissetta Giovanni TINEBRA accoglie…

17 marzo 1997 Il GUP del Tribunale di Caltanissetta rinvia a giudizio, nel terzo troncone d’inchiesta

 (che riguarda i mandanti e gli esecutori per così dire minori), 26 persone. La prima udienza in Corte d’Assise è del 14 gennaio 1998.Perché non avvenissero alcune scarcerazioni, nei confronti di tutti gli imputati detenuti la Corte dispone la sospensione dei termini di custodia cautelare. 27 maggio 1997  Nel corso di una conferenza stampa, gli avvocati impegnati…

7 agosto 1996 Entra in scena un altro “pentito”, GIOVANBATTISTA FERRANTE 

 GIOVANBATTISTA FERRANTE il quale tra i motivi che lo hanno indotto alla “collaborazione” dice che c’è anche il desiderio di scagionare una persona da lui ritenuta innocente: PIETRO SCOTTO il tecnico dell’Elte (impiantistica telefonica) condannato all’ergastolo con l’accusa di avere intercettato l’utenza della madre del giudice Paolo Borsellino per raccogliere informazioni, indispensabili al commando omicida, sugli ultimi…

21 ottobre 1996   Inizia il processo “Borsellino Bis” 

“Borsellino Bis”    AUDIO UDIENZE Gli imputati sono diciotto. Come mandanti della strage vengono indicati il capo di Cosa nostra, Salvatore Riina, Carlo Greco, Salvatore Biondino, Pietro Aglieri e Giuseppe Graviano; la lista degli imputati prosegue con Gaetano Scotto e Francesco Tagliavia, l’elenco dei presunti esecutori prosegue con Giuseppe Calascibetta, Natale Gambino, Giuseppe La Mattina,…

2 novembre 1995 SCARANTINO riafferma di essere “pentito” e leale collaboratore della giustizia

 Rivela inoltre che la moglie gli confidò di avere ricevuto pressioni telefoniche da Pietro Aglieri ed altri latitanti perché lo inducesse a ritrattare. Più volte durante l’’interrogatorio della moglie, Vincenzo Scarantino  grida “bugiarda” alla moglie che risponde: “Bugiardo sei tu, dilla tutta la verità”. Rosalia Basile dichiara inoltre che in occasione della deposizione del marito…

10 ottobre 1995 In un esposto consegnato alla procura di Palermo, ROSALIA BASILE, moglie di SCARANTINO, accusa i magistrati della procura di Caltanissetta di avere estorto al marito le sue confessioni

Sempre secondo l’esposto, Scarantino avrebbe confidato alla moglie che i pubblici ministeri Carmelo Petralia ed Ilda Boccassini lo avrebbero indotto ad accusare il cognato Salvatore Profeta: “Se non lo fai non sei credibile” gli avrebbero detto. “Mio marito mi disse che i pm giocano sporco” – si legge ancora nell’esposto – Rosalia, devi vedere come…

27 luglio 1995 Scarantino fa marcia indietro

 “E’ stato solo un momento di sconforto, confermo la mia volontà di collaborare con la giustizia”. Lo dice al pubblico ministero di Caltanissetta CARMELO PETRALIA. in relazione al “caso Scarantino” la procura di Caltanissetta diffonde una nota nella quale definisce “grave il comportamento di quanti hanno strumentalizzato un comprensibile desiderio di affetto per fini processuali…

23 gennaio 1994 Fallito attentato dinamitardo allo stadio Olimpico

 organizzato da Cosa nostra, con l’esplosione di un’autobomba in viale dei Gladiatori a Roma, all’uscita dello stadio Olimpico, dove si trovava un presidio dei Carabinieri in servizio di ordine pubblico per la partita di calcio Roma-Udinese. L’esplosione non avvenne grazie ad un malfunzionamento del telecomando che avrebbe dovuto innescare l’ordigno. L’attentato è inquadrato nella scia degli…