Questa volta affidata al sostituto CARMELO PETRALIA che, sempre a proposito del “pentimento” di SCARANTINO, dice: “E’ una decisione che è andata maturando… di tanto in tanto tramite canali assolutamente legittimi ed istituzionali SCARANTINO chiedeva, per esempio, di essere interrogato dai magistrati della procura di Caltanissetta. Grazie all’uso dell’istituto del colloquio investigativo (…) SCARANTINO ha avuto un contatto con un ufficiale di polizia giudiziaria, Arnaldo La Barbera, ed ha potuto probabilmente maturare in modo più sereno il suo proposito di collaborare con la giustizia”.