Borsellino quater, parla il falso pentito Calogero Pulci: “Non ho mai calunniato nessuno”

AUDIO DEPOSIZIONI AI PROCESSI
Accusato di calunnia, l’ex collaboratore di giustizia, ha dichiarato di essere innocente e di essere stato condannato ingiustamente

 

“È un processo che ritengo non mi appartenga. Io non avevo commesso il reato per cui sono stato condannato e mi sono accollato un processo che non mi appartiene”. Lo ha detto Calogero Pulci presentandosi spontaneamente per fare le sue dichiarazioni nel corso del processo Borsellino Quater dove Pulci è imputato per Calunnia insieme ad altri due falsi pentiti, Francesco Andriotta e Vincenzo Scarantino. Pulci in primo grado è stato condannato a 10 anni. “Questo processo mi è costato non solo economicamente ma anche sulla mia vita. Le trasferte a Roma, che mi hanno visto sempre presente, perché dopo le mie disavventure avevo deciso di cambiare vita e ho il massimo rispetto per l’autorità giudiziaria. Mi sono imbarcato in questo processo – ha continuato Pulci – per fare valere la mia verità. Io ho assistito ai processi e ho sentito cose allucinanti. Gente che si è accusata di omicidi e di stragi e poi ha ritirato tutto. Io non ho mai calunniato nessuno. Io mi devo difendere e non posso sentire dire dalla Procura che sono un criminale. Mi hanno definito l’autista di Madonia. Mi può stare bene perché ero l’uomo di fiducia di Piddu Madonia. Allora per questo ruolo che avevo ricoperto prima di cambiare vita si sono interessate diverse procure. Avevo perso la mia identità e per questo ho tentato il suicidio. Però una cosa avevo deciso. Che con quella vita passata dovevo chiudere. Inizio a collaborare a fine ’99. A marzo 2000 la Dia di Caltanissetta effettua un sequestro di beni sulla base delle mie dichiarazioni di circa 100 miliardi di lire. Ero tra i primi imprenditori della Sicilia con quasi 300 dipendenti ed ero anche persona di fiducia di Madonia e allora ho dato delle indicazioni così precise che nell’arco di pochi mesi la Dia ha proceduto ai sequestri. Non è facile cambiare pelle dall’oggi al domani ma oggi sono felice di aver cambiato vita. Io reati di calunnia non ne ho mai avuto. Il dottore Contrada ha provato a farmi una querela per calunnia. Ho avuto l’assoluzione piena. Io non ho mai calunniato nessuno perché pur non essendo un uomo di diritto ma facendo l’imputato qualche cosa ne capisco. Io nel 2004 avevo una misura di prevenzione di divieto di soggiorno per 5 anni perché ritenuto pericoloso. Nel 2004 quella stessa misura fu revocata dallo stesso tribunale che riteneva che mi ero ravveduto. Da allora ho seguito un percorso di collaborazione e ancora oggi qualche mese fa sono stato chiamato dalla Procura di Milano e ho dato le mie dichiarazioni. Non ho fatto parte di complotti perché io sono autonomo”.