A POCHE ORE DA EVENTO ANTIMAFIA CON MONICA FORTE INCENDIATA L’AUTO DELL’ORGANIZZATORE

 

‘Da video si vede una persona appiccare il fuoco’

L’auto dell’organizzatore di un convegno sulle infiltrazioni mafiose nella pubblica amministrazione che si è tenuto a Corato (Bari) sabato scorso è stata incendiata all’alba di domenica, a poche ore dalla conclusione dell’evento.

“I carabinieri, ai quali ho denunciato tutto – spiega Aldo Strippoli, proprietario dell’auto e promotore dell’evento antimafia – hanno acquisito alcuni video dai quali si vede chiaramente una persona che appicca il fuoco. Sono tornato a casa alle 2 e alle 4.10 c’è stato l’incendio. L’auto era di fronte al mio studio”.
Al convegno hanno partecipato, tra gli altri, l’ex ministro della Difesa, Elisabetta Trenta; e la presidente della commissione Antimafia della Regione Lombardia, Monica Forte.
Quest’ultima sottolinea che si tratta di “un atto grave a cui deve far seguito una forte presa di posizione da parte dello Stato. Se si confermasse la matrice mafiosa e il fatto che l’evento si sia verificato a poche ore dall’incontro in piazza deve essere un monito affinché le istituzioni siano molto più presenti di quanto non lo siano state durante l’evento. La politica, le autorità, la società civile tutta devono fare maggiormente rete e trovare la forza di contrastare con azioni concrete e con messaggi culturali e sociali, le ingerenze mafiose su quel territorio”. Su Facebook è duro il post dell’ex ministro Trenta: “Qualche bastardo ha incendiato l’auto dell’organizzatore. Quando la società civile si muove, la criminalità ha paura e reagisce”

 

Il comunicato completo della presidente Forte:
“Un atto grave a cui deve far seguito una forte presa di posizione da parte dello Stato. Se si confermasse la matrice mafiosa, il fatto che l’evento si sia verificato a poche dall’incontro in piazza deve essere un monito affinché le istituzioni siano molto più presenti di quanto non lo siano state durante l’evento.
La politica, le autorità, la società civile tutta devono fare maggiormente rete e trovare la forza di contrastare con azioni concrete e con messaggi culturali e sociali, le ingerenze mafiose su quel territorio. I tantissimi pugliesi onesti meritano una Stato molto più presente e convinto nel contrastare le ingerenze di una mafia così aggressiva e violenta.
Non ci dobbiamo stupire del fatto che la mafia fa la mafia, dobbiamo invece pretendere che lo Stato faccia lo Stato. L’evento a cui ho partecipato è stato interessante e costruttivo, ma alla gente non può e non deve bastare sentir solo parlare di antimafia, ha necessità di avvertire con nitidezza la presenza delle Istituzioni e delle autorità. Bisogna fare rete e mostrare alle persone che lo Stato è presente. Incendiare l’auto di chi organizza eventi antimafia, solo poche ore dopo la nostra presenza in quelle vie, può significare voler ribadire chi comanda in quel territorio. Adesso è necessario far chiarezza sull’accaduto e quindi rispondere con altrettanta decisione con atti di legalità”.