BIBLIOTECA 1

biblioteca PB.500

 

A distanza di 356 anni dalla sua istituzione (1663) e a 50(1969) dalla sua attuale collocazione in Piazzetta Venosto Lucati, su richiesta del Centro Studi Sociali contro le mafie – Progetto San Francesco (del 12 Marzo 2018), il 5 Luglio 2018  la Giunta del Comune di Como delibera d’intitolare la Biblioteca comunaleal Dottor PAOLO BORSELLINO, vittima, insieme alla sua scorta, nell’attentato del 19 luglio 1992 a Palermo in via D’Amelio.  Il 20 Settembre 2018, a chiusura dell’iter previsto dalle procedure, il Prefetto di Como, Dr. Ignazio Coccia, comunica da parte sua il proprio nullaosta e quello della Società Storica  Lombarda

 

 

 

PERCHÉ ABBIAMO VOLUTO DEDICARE  AL DOTTOR PAOLO BORSELLINO LA BIBLIOTECA COMUNALE DI COMO

 

L’8 Aprile 2019, alla presenza della dottoressa Fiammetta Borsellino, si è svolta la cerimonia d’intitolazione della Biblioteca comunale a suo padre Paolo. Si è così concluso un lungo percorso, non privo di di qualche ostacolo, avviato nel marzo 2018 con la nostra richiesta al Comune di Como di dedicare al compianto magistrato la Biblioteca comasca.
Il senso all’origine della proposta si trova ben riassunto in una frase dello stesso dottor Borsellino: “Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente misteriosa mafia svanirà come un incubo”

Sulla strage di Via D’Amelio del 19 luglio 1992, che ha visto la sua morte  e quella dei suoi cinque angeli custodi,dopo 29 anni, quattro processi, tre appelli, tre sentenze di Cassazione ecommissioni varie d’inchiesta,  non si é ancora giunti ad una convincente e definitiva verità. I clamorosi depistaggi più volte denunciati dalla figlia del magistrato, Fiammetta, che dallo scorso anno sono stati anche “certificati” dalla Sentenza del Borsellino Quater,  hanno  innescato un nuovo processo a carico dei presunti depistatori.
L’aver accolto, da parte della Giunta del Comune di Como, la richiesta d’intitolare la Biblioteca al dottor Paolo Borsellino contribuirà sicuramente, quantomeno nell’ambito del nostro perimetro territoriale, a trasferire alle nuove generazioni la memoria di uomini ed eventi che, pur avendo segnato per sempre la storia di questo Paese, rischiano di non essere conosciuti o ricordati in quanto non sempre contemplati nei programmi didattici delle scuole.  
Paolo Borsellino“ha combattuto la mafia con la determinazione di chi sa che la mafia non è un male ineluttabile, ma un fenomeno criminale che può essere sconfitto”, ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 25º anniversario della strage di via D’Amelio. “Sapeva bene – ha aggiunto il Capo dello Stato – che per raggiungere questo obiettivo non è sufficiente la repressione penale ma è indispensabile diffondere, particolarmente tra i giovani, la cultura della legalità. Appunto per questo era impegnato molto anche nel dialogo con i giovani, convinto che la testimonianza di valori positivi, promuove una società sana e virtuosa in grado di emarginare la criminalità”.  Ma con questa richiesta abbiamo voluto anche valorizzare lo straordinario profilo umano del magistrato Borsellino, ai più ancora sconosciuto. Le caratteristiche della caparbietà, dell’allegria, della competenza e della passione per il suo lavoro, fanno di Borsellino una persona speciale, un esempio altamente positivo e quindi capace di trasmettere valori positivi alle generazioni future. Un settore, questo, verso il quale il nostro Centro Studi dedica da tempo particolare attenzione ed energie. 

Claudio Ramaccini
DIRETTORE CENTRO STUDI SOCIALI CONTRO LE MAFIE – PROGETTO SAN FRANCESCO 

 

 

FIAMMETTA BORSELLINO : “Il Centro Studi Sociali contro le mafie – Progetto San Francesco mi ha informato che ha avuto esito positivo la loro richiesta di intitolare la biblioteca di Como a mio padre. Non posso ovviamente che essere molto grata e contenta per questa iniziativa, che deve essere un invito a non dimenticare mai e a porsi degli interrogativi” (…). Tratto dall’intervista rilasciata al Corriere di Como il 19 Luglio 2018


1° APRILE 2019  
PRESENTAZIONE DELLA CERIMONIA D’INTITOLAZIONE  – CONFERENZA STAMPA
DI COMUNE DI COMO E PROGETTO SAN FRANCESCO

 

 

 
PROGRAMMA


 

8 APRILE 2019  
FIAMMETTA BORSELLINO A COMO ALLA CERIMONIA D’INTITOLAZIONE

 

 
 

 

ALESSANDRO GALIMBERTI , Presidente dell’Ordine Giornalisti Lombardia dialoga con   FIAMMETTA BORSELLINO

 

 

Claudio Ramaccini, Direttore del Progetto San Francesco, consegna il “PIZZO contro PIZZO” alla dottoressa Fiammetta Borsellino, Socia onoraria del  Progetto San Francesco

si Como, Dr. Ignazio Coccia e della Società StoricaLombarda

 

FIAMMETTA BORSELLINO CON I RAGAZZI DEL C.F.P DI COMO E CON I LORO DOCENTI E DIRIGENTI 

 

 


Con i ragazzi e docenti dell’Istituto Tecnico Setificio Paolo Carcano autori dell’attentato
Mostra “TRATTI DI LEGALITÀ”

 

 
 

 

 

 

 

 



a cura di Claudio Ramaccini – Direttore  Centro Studi Sociali contro la mafia – PSF