CERRETI, Direzione Distrettuale Antimafia: “in Lombardia la criminalità economica va a braccetto con la mafia”.

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24.5.2023   Dda Milano: città record negativo di denunce di imprenditori

 

  • “Un solo imprenditore che ha denunciato in più di 15 anni di storia della Dda di Milano” 
  • “rispetto a territori tipicamente infiltrati come la Calabria e la Sicilia dove è paradossalmente più facile ottenere una denuncia da parte degli imprenditori”
  • “registro quello positivo, recentemente verificatosi, di un coraggioso giovane imprenditore che non solo non si è piegato alla ‘Ndrangheta che gli imponeva affari ma ha denunciato e per questo ancora subisce intimidazioni molto gravi”.
  • “…tanto si è fatto ma tanto ancora dobbiamo fare, partendo da Milano” a maggior ragione perché “in Lombardia la criminalità economica va a braccetto con la mafia”. “Dobbiamo evitare il pericolo sempre presente, strisciante di sottovalutazione, che si annida talvolta anche nei palazzi della giustizia. A Milano questo pericolo è ancora altissimo”

“Un solo imprenditore che ha denunciato in più di 15 anni di storia della Dda di Milano è un record negativo che la città si porta dietro”.

 

L’allarme non è nuovo, anzi viene costantemenente rilanciato dai magistrati dell’Antimafia. Certo, ribadire il concetto nel giorno della commemorazione della strage di Capaci dà maggior forza e significato al messaggio. Il fatto che quasi nessuno senta il bisogno di parlare con i pm – rivolgendosi invece ai boss per recuperare soldi dai debitori o facendosi in molti casi strumento della penetrazione della criminalità organizzata nell’economia legale – “la dice lunga sullo stato di consapevolezza e di contiguità sulla mafia e in particolare sulla ’ndrangheta, che sul territorio milanese ma anche su quello nazionale è quella più potente”, ragiona il sostituto procuratore Alessandra Cerreti, a margine della cerimonia per ricordare i colleghi Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e gli agenti di scorta uccisi da Cosa Nostra il 23 maggio 1992.
Il dato è ancor più desolante se lo paragoniamo a quelli che si riferiscono “a territori tipicamente infiltrati come la Calabria e la Sicilia, dove è paradossalmente più facile ottenere una denuncia da parte degli imprenditori”. Cerreti si sforza comunque di vedere una luce in fondo al tunnel, accesa “da un coraggioso giovane imprenditore, che non solo non si è piegato alla ’ndrangheta che gli imponeva affari, ma ha denunciato e per questo ancora subisce intimidazioni molto gravi”. In ogni caso, “tanto si è fatto, ma tanto ancora dobbiamo fare, partendo da Milano: in Lombardia la criminalità economica va a braccetto con la mafia”.
Per questo, “dobbiamo evitare il pericolo sempre presente, strisciante, di sottovalutazione, che si annida talvolta anche nei palazzi della giustizia.

A Milano questo pericolo è ancora altissimo”.
Del resto, la metropoli si prepara a ospitare i Giochi del 2026, un grande evento che attirerà anche gli appetiti delle mafie: “È fondamentale alzare il livello di attenzione da parte degli investigatori, della politica, dei cittadini: ognuno di noi deve alzare l’asticella – il proposito di Cerreti –. Noi speriamo che da qui alle Olimpiadi il tessuto imprenditoriale e sociale della Lombardia sia pronto e che le istituzioni si stiano preparando al meglio per fronteggiare la criminalità mafiosa in quello che è il sottobosco delle Olimpiadi, tra appalti, subappalti e indotto”. IL GIORNO 24 maggio 2023


Olimpiadi, Cerreti (Dda Milano): «Fondamentale alzare il livello d’attenzione sulla mafia»

(LaPresse) – «È un dato delle nostre indagini che per ogni grosso evento l’interesse delle mafie si riattiva immediatamente, sia un evento positivo come le Olimpiadi o una catastrofe naturale, penso adesso ai fatti avvenuti in Emilia Romagna, questi diventano un forte business e richiamano gli interessi della criminalità mafiosa». A parlare è Alessandra Cerreti, sostituto procuratore della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano, ai giardini Falcone Borsellino di Milano per il 31esimo anniversario della strage di Capaci.
«È fondamentale alzare il livello di attenzione da parte degli investigatori, della politica, dei cittadini. Ognuno di noi deve alzare l’asticella. Noi speriamo che da qui alle Olimpiadi il tessuto imprenditoriale e sociale della Lombardia sia pronto e che le istituzioni si stiano preparando al meglio a fronteggiare la criminalità mafiosa in quello che è il sottobosco delle olimpiadi tra appalti, subappalti e indotto, e ovviamente la palla passa anche ai cittadini», ha aggiunto Cerreti.

 

ALESSANDRA CERRETI, pm antimafia

 

 

La MAFIA a COMO e in LOMBARDIA