GIANCARLO CASELLI e il NIDO DI VIPERE ALLA PROCURA DI PALERMO
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GIANCARLO CASELLI
Magistrato italiano (n. Pinerolo 1939). Entrato in magistratura nel 1967, ha esercitato per lungo tempo le funzioni di giudice istruttore presso il Tribunale di Torino, svolgendo complesse istruttorie in materia di terrorismo. Componente del Consiglio superiore della magistratura dal 1986 al 1991, dopo gli attentati mafiosi ai giudici G. Falcone e P. Borsellino venne nominato procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo (1993). Nel 1999 è stato nominato dirigente generale del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Dal 2001 è rappresentante italiano all’organizzazione Eurojust, struttura destinata al coordinamento della cooperazione giudiziaria a livello comunitario. Dal sett. 2002 è stato procuratore generale presso la Corte d’Appello di Torino e dal 2008 al 2013, anno del pensionamento, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino. Ha pubblicato, tra l’altro: L’eredità scomoda. Da Falcone ad Andreotti (2001), Un magistrato fuori legge (2005) in cui ripercorre le vicende che lo hanno coinvolto negli ultimi anni, Le due guerre (2009) in cui descrive le guerre combattute da magistrato, quella vinta della lotta al terrorismo e quella parzialmente vinta della lotta alla mafia, Assalto alla giustizia (2011, con prefazione di A. Camilleri) in cui condanna la delegittimazione della magistratura avvenuta negli ultimi quindici o vent’anni da parte della politica, ribadendo che la legalità costituzionale è inseparabile dalla democrazia, Nient’altro che la verità. La mia vita per la giustizia, fra misteri, calunnie e impunità (2015) in cui rievoca le tappe fondamentali, i valori, gli amici e i nemici che hanno segnato la sua avventura umana e professionale e Giorni memorabili che hanno cambiato l’Italia (e la mia vita) (2023, con S. Caselli) una rilettura dei fatti che hanno cambiato il nostro Paese. Fonte: TRECCANI
Falcone e Borsellino così lontani, così vicini. Intervista a Gian Carlo Caselli