L’incontro segreto di Borsellino con i ROS alla Caserma Carini

 

 

In merito all’incontro presso la caserma Carini del 25 giugno 1992 del dr Borsellino con il Ros presso la caserma Carini, si riporta un estratto della audizione dell’Avvocato FABIO TRIZZINO in Commissione Parlamentare Antimafia dello scorso 2 ottobre.

 

“Il dottor Scarpinato sovrappone, nel senso che mette insieme l’anonimo del maggio del 1992 con quello del 23 e 24 giugno del 1992.
In termini logici, considerato tutto quello che è l’altro materiale acquisito, cioè in primis la dichiarazione di Canale – che è colui a cui viene chiesto dal dottor Borsellino di organizzare l’incontro – quand’anche fosse il corvo-bis questo non cambia nulla, perché, essendo arrivato quell’anonimo il 23 o il 24 giugno, il dottor Borsellino dice al dottor Scarpinato: «Io domani andrò a incontrare i ROS». L’importante cioè è che tutto ciò che riguarda gli anonimi sia prima del 24 e soprattutto – e questa è una circostanza che non c’era stata mai detta – che anche il dottor Scarpinato era stato destinatario di una confidenza, ma lo dichiara lui, non lo dico io, attenzione lo dichiara lui al processo di Avezzano e di Caltanissetta, noi non lo sapevamo, noi avevamo la dichiarazione del dottor Scarpinato dell’aprile del 1999, punto.
È un altro elemento che si aggiunge.
Comunque sia, il dottor Borsellino dice al dottor Scarpinato che avrebbe, o aveva, o avrebbe fatto un incontro segreto con i ROS, questa è l’altra circostanza assolutamente nuova.
A questo punto, vi leggo proprio quanto riferito il 18 ottobre del 2021 ad Avezzano: «Lo sto dicendo perché c’è un accenno a mafia-appalti, mi chiese cosa ne pensavo, mi disse che era molto rilevante» parlando dell’anonimo, attenzione «o era molto rilevante o era qualcuno che voleva depistare ed era rilevante lo stesso. Mi disse che gli avevano detto che forse quell’anonimo poteva venire dall’ambiente del ROS», perché alla fine dell’anonimo si diceva «rivedetevi l’inchiesta mafia-appalti».
«Mi disse che avrebbe avuto degli incontri segreti di cui non dovevo parlare con Giammanco per capire chi era l’autore di quell’anonimo, quello fu l’unico accenno che mi fece».
Queste sono le parole.
Se noi consideriamo che questa circostanza non c’è mai stata detta prima, quindi il numero delle persone che conoscono dell’incontro segreto con Borsellino aumenta.
Non mi risulta dalla lettura delle sentenze che anche il corvo-bis venisse attribuito al ROS.
Era l’appunto su Lipera che viene attribuito al ROS e quello arriva il 30 aprile del 1992 al ROS, il 3 viene spedito a Catania in cui arriva il 6 e da qui iniziano le indagini di Lima, il 12, con ricevuta dal dottor Lo Forte, quell’anonimo è nelle mani della Procura di Palermo.
In quell’anonimo c’è scritto sostanzialmente questo: «Spremete Lipera a Catania perché guardate che la Rizzani de Eccher di Udine ha fatto tante anomalie con riferimento a Mascali e altro, quindi fate parlare Lipera che sa tante altre cose perché ci sono stati pochi arresti», se volete ve lo leggo letteralmente.
Rimane dunque questo contrasto ma alla fine la sostanza poco cambia dal mio punto di vista.
Borsellino vuole sapere perché è in atto una campagna di delegittimazione nei confronti del ROS, questo è il punto chiave.
Borsellino quando incontra De Donno gli dice: «Di lei parlano tutti male, lo considerano un esaltato, io invece ho avuto modo di prendere le mie informazioni e so che lei è una persona veramente in gamba», questo gli dice Borsellino, secondo la testimonianza di De Donno, ovviamente, però il fatto stesso che voglia organizzare un incontro segreto, voglia rivitalizzare – certo Borsellino i suoi errori li ha fatti anche lui, probabilmente, non era perfetto – diciamo che però tutto conduce verso un’attestazione di fiducia verso il ROS e il lavoro che stava svolgendo, giusto o sbagliato, non tocca a noi dirlo, io mi sto limitando a riportare fatti e circostanze.
Quindi si lasciano con questo intento e poi sappiamo che è finita e Borsellino non ha potuto procedere”.
 
 

AUDIZIONI COMMISSIONE PARLAMENTARE  ANTIMAFIA DI LUCIA BORSELLINO E FABIO TRIZZINO


IL RAPPORTO MAFIA-APPALTI E L’ELIMINAZIONE DEL DOTTOR BORSELLINO