19 luglio 1992 I POLIZIOTTO MAGGI e VALENTI: i servizi segreti in Via D’Amelio subito dopo l’esplosione

AUDIO DEPOSIZIONI AI PROCESSI

PAOLO MAGGI

GIUSEPPE GAROFALO

 

 

… uno dei primissimi poliziotti che arrivava in via D’Amelio, dopo la deflagrazione delle ore 16:58 del 19 luglio 1992, era il Sovrintendente Francesco Paolo Maggi, in servizio alla Squadra Mobile di Palermo. (…) Il Sovrintendente Maggi, dunque, confidando di poter trovare
qualche altra persona ancora in vita, si faceva strada fra i rottami, (…) notava quattro o cinque persone, vestite tutte uguali, in giacca e cravatta, che si aggiravano nello scenario della strage, anche nei pressi della predetta blindata: “uscii da… da ‘sta nebbia che… e subito vedevo che arrivavano tutti ‘sti… tutti chissi giacca e cravatta, tutti cu’ ‘u stesso abito, una cosa meravigliosa” “proprio senza una goccia di sudore”.
Si trattava di “gente di Roma appartenente ai Servizi Segreti; infatti, alcuni erano conosciuti di vista (anche se non davano alcuna confidenza) ed, inoltre, venivano notati a Palermo, presso gli uffici del Dirigente della Squadra Mobile, Arnaldo La Barbera, anche in occasione delle
indagini sulla strage di Capaci.
La circostanza (mai riferita prima dal teste, nonostante le sue diverse audizioni) veniva confermata da un altro appartenente alla Polizia di Stato, vale a dire il Vice Sovrintendente Giuseppe Garofalo in servizio alla Sezione Volanti della Questura di Palermo che arrivava sul posto ad appena cinque minuti dalla deflagrazione.
Il poliziotto notava, nei pressi della Croma blindata di Paolo Borsellino, un uomo in borghese, con indosso la giacca (nonostante il torrido clima estivo) e pochi capelli in testa.
Alla richiesta di chiarimenti sulla sua presenza lì, l’uomo si qualificava come appartenente ai “Servizi”, mostrando anche un tesserino di riconoscimento. “…non riesco a ricordare se questo soggetto mi chiede della valigia, della borsetta del dottore o se lui era in possesso della valigia.
Con questa persona, alla quale io chiedo, evidentemente, il motivo perché si trovava su quel luogo.
Questo soggetto mi dice di appartenere ai Servizi.