I segreti del Palazzo dei veleni dove la Giustizia è un pozzo nero. In un libro le memorie della magistrata Teresa Principato.

 


Dai sacrifici personali alle indagini fermate su massoneria e politica

 


PRESENTAZIONE
La forza di queste pagine, che compongono il ritratto a figura intera di una protagonista della grande stagione della lotta alla mafia – intesa essenzialmente come lotta per smascherare il legame profondo in Italia tra criminalità e potere; mafia, massoneria, servizi deviati e destra eversiva – sta nella loro capacità di offrire al lettore occhi per ripercorrere oltre quaranta anni tragici e straordinari. Sono gli anni di Chinnici e Caponnetto, di Falcone e Borsellino, del pool antimafia e del palazzo dei veleni di Palermo, dei processi a carico di protagonisti della politica, del caso Luigi Ilardo, della caccia ai grandi boss e delle azioni che per troppo tempo ne hanno impedito la cattura.
Teresa Principato ha visto e vissuto tutto in prima persona, da protagonista, e ha deciso attraverso questo libro autobiografico per la prima volta di mettere a disposizione dei lettori la sua memoria storica.
Una memoria che parte dagli anni giovanili, in una Sicilia patriarcale e sessista che ha lasciato un segno indelebile nella storia personale e professionale dell’autrice. Siciliana è il racconto sincero e senza filtri di una donna tenace e rigorosa, che ha combattuto per la giustizia, per onorare il suo lavoro e la memoria di amici e colleghi barbaramente uccisi, per essere semplicemente sé stessa, in un ambiente tutto maschile e machista, capace di cattiverie spietate.