PAOLO BORSELLINO – 2000 cronologia

 

23 novembre 2000 MAFIA E APPALTI – ANGELO SIINO “Lei pensa che Raul Gardini si sia suicidato perché temeva un avviso di garanzia da Di Pietro o l’arresto per Tangentopoli?  SEGUE

18 dicembre 2000 SENTENZA Cassazione “Borsellino Uno” – La Corte di Cassazione conferma la sentenza della Corte d’Assise d’Appello nei confronti di ogni imputato. L’ergastolo a SALVATORE PROFETA conferma dunque la responsabilità della famiglia di Santa Maria del Gesù nella strage in termini organizzativi e operativi. “La Corte ha ritenuto inconsistente e del tutto inattendibile la ritrattazione generale di Scarantino perché essa era il risultato di pressioni esterne esercitate sul collaboratore attraverso il suo nucleo familiare da elementi inseriti nel contesto mafioso palermitano e perché era caduta anche una circostanze che avevano trovato positiva conferma in altre acquisizioni probatorie, quali: le dichiarazioni di Candura, Augello e Francesco Marino Mannoia circa al frequentazione di Pietro Aglieri, capo-mandamento di Santa Maria di Gesù, e il coinvolgimento nel traffico di stupefacenti nel quartiere della Guadagna; le concordi dichiarazioni di Candura e Valente e i rilievi tecnici circa l’incarico di rubare la Fiat 126, la consegna e l’effettivo utilizzo della medesima in via D’Amelio come autobomba; la deposizione di padre Giovanni Neri, parroco di Marzaglia, circa el forti pressioni esercitate su Scarantino a partire dal giugno 1998 perché ritrattasse le originarie accuse.”
Il processo si aprì il 15 luglio 1997 davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Caltanissetta.  23 gennaio 1999 venne emessa la sentenza. La Corte assolse Pietro Scotto, ridusse la condanna di Giuseppe Orofino a 8 anni, derubricandola in favoreggiamento semplice e venne confermato l’ergastolo di Salvatore Profeta.

 

CRONOLOGIA DEPISTAGGIO