L“Osservatore Romano pubblica un“intervista di Massimo Carrara a Manfredi, figlio di Paolo Borsellino che verrÔ rilanciata dal Corriere della Sera il giorno successivo.
NellĀ“articolo deĀ LĀ“OsservatoreĀ lĀ“autore dellĀ“intervista afferma che il magistrato era vicino allĀ“individuazione degli assassini di Giovanni Falcone: āAd alcuni amici aveva confidato (Paolo Borsellino, ndr), pochi giorni prima di cadere nellāagguato di via dāAmelio:Ā āSe Dio mi aiuta, forse non sono lontano dagli assassini di Giovanniā.Ā
Manfredi Borsellino parla di āmorte annunciataā. Dice infatti al giornalista deĀ LĀ“Osservatore:Ā āDel resto, la morte di mio padre eā stata forse quella piuā annunciata. Era nel mirino, molto esposto. Troppe interviste, troppe chiacchiere sulla sua ipotetica successione a Falcone come candidato alla Superprocuraā¦
Negli ultimi tempiĀ Ā sembra che mio padre fosse costretto a esporsi ancor piuā di quanto non facesse prima. Troppa pubblicitaā per lui che, piuttosto schivo, avrebbe voluto far parlare solo i fattiā.Ā
Manfredi si sofferma poi sulla profonda fede cristiana che il padre ha trasmesso alla famiglia:Ā āForse lei si stupiraā nel vederci cosiā apparentemente calmi ma noi siamo cristiani e sappiamo bene che la morte eā soltanto un passaggio della nostra esistenza. E questa convinzione che ci ha dato e ci daā la forza di affrontare il vuoto della disperazione.
Mio padre eā caduto per i valori in cui credeva fermamente, e che ci ha trasmesso. Se sei coerente con la tua fede, la morte per gli ideali che professi non puoā che essere un ritorno alla vitaā¦
Lā unica cosa sicura eā che mio padre eā in Paradiso. Io non spero, sono certo della giustizia divina⦠Quanto alla giustizia terrena, non ci saranno persone uguali a Paolo Borsellino. Peroā mi auguro che ve ne siano di similiā.
E a proposito di funerali, dice Manfredi: āIl giorno di Falcone papaā rimase profondamente scosso dal chiasso, dalle urla, dallāatmosfera nella quale si celebrava un rito per dei defunti. Mio padre dovraā essere sepolto con la dignitaā e la serenitaā che lui ha sempre avuto e che ci ha insegnatoā.
Chi era Paolo Borsellino per il suo Manfredi? āOltre a una grande umanitaā , aveva la capacitaā di immedesimarsi nellā interlocutore, anche di un mafioso, riusciva a capire, a interpretare, a comunicare. Aveva il polso della Sicilia, conosceva per esperienza diretta le situazioni locali⦠Mio padre eā stato per noi una persona meravigliosa, un uomo sano, splendido e squisito, in famiglia e ovunque.
24 Luglio 1992 – FAMIGLIA BORSELLINO: no ai funerali di Stato