25 giugno 1992 – GIOACCHINO NATOLI dispone la smagnetizzazione delle intercettazioni e il signor X vi aggiunge anche la distruzione dei brogliacci SEGUE
P.S – Secondo il quotidiano La VeritàPignatone avrebbe riconosciuta come sua al 99% la calligrafia dell’aggiunta che riguarda i brogliacci
8.7.2024 GIOACCHINO NATOLI: “la calligrafia dell’aggiunta a mano non é la mia”
L’insabbiamento del caso mafia e appalti, una perizia del Ris sul documento del mistero: “Non si esclude che sia la calligrafia di Pignatone”
Il mistero dell’insabbiamento dell’inchiesta mafia e appalti è tutto in un foglio di carta riemerso dall’archivio della procura di Palermo. «Si ordina la smagnetizzazione dei nastri relativi alle intercettazioni telefoniche e/o ambientali disposte con i decreti numero…», è scritto al computer. Sotto, la firma del sostituto procuratore Gioacchino Natoli. “Poi, c’è un’aggiunta a penna dopo «ordina la smagnetizzazione dei nastri», questa: «E la distruzione dei brogliacci». Natoli ha detto SEGUE
25 giugno 1992 BORSELLINO incontra in in via riservata presso la caserma Carini dei Carabinieri il capitano GIUSEPPE DE DONNO ed il colonnello MARIO MORI, autori di un voluminoso rapporto sul tema mafia-appalti in Sicilia.
Questo rapporto essi lo avevano già consegnato al procuratore GIAMMANCO il 20 febbraio 1991, ma gli sviluppi investigativi erano stati scarsi. “La convocazione segreta – ricorda il PM LUCA TESCAROLI – era dovuta al fatto che il magistrato voleva mantenere il massimo riserbo, ad ulteriore dimostrazione della situazione di disagio e tensione che già caratterizzava i suoi rapporti con GIAMMANCO. Ai due ufficiali Borsellino propose la costituzione presso il ROS di un gruppo coordinato da De Donno, che avrebbe dovuto riferire unicamente a lui. L´incontro alla caserma Carini di Palermo verrá descritto dagli ufficiali Mori e De Donno il 27 marzo 1999 durante un´udienza del processo “Borsellino Ter”. SEGUE
Sull’incontro alla la caserma Carini del 25 giugno 1992 del dr Borsellino con il Ros presso la caserma Carini, si riporta un estratto della audizione dell’Avvocato FABIO TRIZZINO in Commissione Parlamentare Antimafia dello scorso 2 ottobre.
In termini logici, considerato tutto quello che è l’altro materiale acquisito, cioè in primis la dichiarazione di Canale – che è colui a cui viene chiesto dal dottor Borsellino di organizzare l’incontro – quand’anche fosse il corvo-bis questo non cambia nulla, perché, essendo arrivato quell’anonimo il 23 o il 24 giugno, il dottor Borsellino dice al dottor Scarpinato: «Io domani andrò a incontrare i ROS». L’importante cioè è che tutto ciò che riguarda gli anonimi sia prima del 24 e soprattutto – e questa è una circostanza che non c’era stata mai detta – che anche il dottor Scarpinato era stato destinatario di una confidenza, ma lo dichiara lui, non lo dico io, attenzione lo dichiara lui al processo di Avezzano e di Caltanissetta, noi non lo sapevamo, noi avevamo la dichiarazione del dottor Scarpinato dell’aprile del 1999, punto.
È un altro elemento che si aggiunge.
Comunque sia, il dottor Borsellino dice al dottor Scarpinato che avrebbe, o aveva, o avrebbe fatto un incontro segreto con i ROS, questa è l’altra circostanza assolutamente nuova.
Se noi consideriamo che questa circostanza non c’è mai stata detta prima, quindi il numero delle persone che conoscono dell’incontro segreto con Borsellino aumenta.
Non mi risulta dalla lettura delle sentenze che anche il corvo-bis venisse attribuito al ROS.
Borsellino vuole sapere perché è in atto una campagna di delegittimazione nei confronti del ROS, questo è il punto chiave.
Quindi si lasciano con questo intento e poi sappiamo che è finita e Borsellino non ha potuto procedere”.
16 aprile 2025 Dall’audizione colonnello carabinieri GIUSEPPE DE DONNO
Il 25 giugno 1992 nella caserma Carini dei carabinieri di Palermo il colonello Mori e io incontriamo il dottor Paolo Borsellino, che ci aveva chiesto un colloquio riservato fuori dal tribunale di Palermo. L’argomento era Mafia e appalti, di cui il magistrato aveva già ottenuto da noi copia, su sua richiesta, mentre era procuratore di Marsala. Il dottor Borsellino, che ne aveva parlato diffusamente con Giovanni Falcone, individuava nel lavoro del ROS, oltre che una possibile causale alla morte del collega, anche un nuovo e più efficace strumento investigativo nei confronti di cosa nostra. Si decideva, quindi, di riprendere le indagini sotto la sua specifica ed esclusiva direzione. Il rilevante interesse del dottor Borsellino nell’indagine Mafia e appalti è dimostrato anche dal fatto che lo stesso 25 giugno 1992 nel tardo pomeriggio, quando lui si recò alla biblioteca comunale di Palermo di Casa Professa, riparlò di questo argomento.
25 giugno 1992 Il maggiore UMBERTO SINICO e il maresciallo ANTONIO LOMBARDO si recano nel carcere di Fossombrone per ascoltare GEROLMO D’ANNA, capomafia di Terrasini, storico contatto del maresciallo, suo concittadino e capostazione dei carabinieri locali. Questi, che è “in confidenza” con il maresciallo, gli annuncia che “è arrivato il tritolo per Borsellino”.SEGUE
25 giugno 1992 Alla biblioteca comunale di Palermo si svolge in serata un pubblico dibattito organizzato dalla rivista MICROMEGA a cui partecipa anche BORSELLINO.
La sera torna stanchissimo a casa, si cambia e stremato finalmente si mette a tavola. Squilla il telefono: è Alfredo Galasso, ex membro del Csm e caro amico di Paolo. Galasso gli ricorda l’appuntamento che si sarebbe tenuto dopo poco: un pubblico dibattito organizzato dalla rivista MicroMega a cui Borsellino aveva promesso di partecipare. Se ne era dimenticato, ma non vuole deludere l’amico e, dopo aver chiesto scusa ai famigliari, si veste ed esce. Arriva nell’atrio dell’ex convento dei Gesuiti, ora Biblioteca Comunale di Casa Professa, che il dibattito è già iniziato. Lo spazio è gremito, c’è gente seduta anche in terra. Tutti accolgono l’arrivo di Borsellino con un grande applauso. Quando Borsellino inizia a parlare le sue parole sono stanche e sofferenti. Il volto non nasconde la tensione e la fatica di quei giorni. Non ha preparato un discorso, parla di getto. È il suo ultimo discorso pronunciato in pubblico. SEGUE TESTO AUDIO E VIDEO INTEGRALI