Sentenza Cassazione “Borsellino Quater
Conferma delle condanne per la strage di Via D’Amelio e i depistaggi. Convalidata la sentenza della Corte di Assise di Appello di Caltanissetta del 2019 E’ stata confermata dalla Cassazione la condanna di appello del Borsellino quater – per la strage di Via D’Amelio e i depistaggi – e sono dunque definitive le condanne all’ergastolo per i capomafia Salvatore Madonia e Vittorio Tutino e quelle per calunnia per Calogero Pulci (dieci anni) e Francesco Andriotta che ha ottenuto un piccolo sconto di pena (da 10 anni a 9 anni e 6 mesi) per la prescrizione di due calunnie ai danni dell’ex pentito Vincenzo Scarantino, mentre da una terza accusa di calunnia, sempre ai danni di Scarantino, è stato assolto. Convalidata la sentenza della Corte di Assise di Appello di Caltanissetta del 2019.
Pg: “Mostruosa costruzione calunniatrice” Il depistaggio delle indagini della strage di Via D’Amelio, con le falsità dichiarate dai finti pentiti, “è una mostruosa costruzione calunniatrice che secondo me è una delle pagine più vergognose e tragiche” della nostra storia giudiziaria ed è “di una gravità tale da escludere qualunque circostanza attenuante” in favore degli imputati per il reato di calunnia. Lo ha affermato il Pg Gaeta in un passaggio della sua requisitoria all’udienza apertasi stamani nell’Aula Magna della Suprema Corte. “Andriotta è la miccia di tutto, l’inizio di un mostruoso disegno calunniatore”, ha sottolineato, respingendo la richiesta della difesa del finto pentito Francesco Andriotta di ottenere uno sconto di pena tramite la concessione di circostanze attenuanti. Non ha invece fatto ricorso agli ‘ermellini’ Vincenzo Scarantino, l’ex pentito che in appello ha ottenuto la prescrizione del reato di calunnia pluriaggravata per la concessione dell’attenuante di essere stato indotto a dire falsità da “inquirenti infedeli”, quindi soggetti appartenenti allo Stato, rimasti non identificati. In appello la difesa di Scarantino aveva chiesto il totale proscioglimento.