Fiammetta Borsellino parla di mafia a scuola

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Fiammetta Borsellino parla di mafia a scuola

Quest’anno è stata la volta di Fiammetta Borsellino che, sebbene collegata a distanza, non solo ha risposto a tutte le domande, ma ha smosso le coscienze dei nostri ragazzi, dei loro docenti e di tutti gli altri adulti presenti. Ricordando i principi morali e professionali che hanno segnato la vita di suo padre, Fiammetta ha infatti esortato tutti a prendersi le proprie responsabilità perché, come diceva sempre il padre, «la lotta alla mafia non doveva e non deve essere demandata all’autorità giudiziaria ma doveva, deve e dovrà essere sempre anche un movimento culturale che coinvolga tutti». Fiammetta Borsellino ha inoltre esortato gli studenti «a fare la propria parte, compiere il proprio dovere, pensare con la propria mente, senza scoraggiarsi perché purtroppo il percorso della vita, può portare, a volte, a gettare la spugna oppure a voltarsi dall’altra parte perché la mafia è una mentalità».
«Un incontro emotivamente sentito dai ragazzi – evidenziano dalla scuola -, ai quali Fiammetta Borsellino ha voluto dare un ammonimento: dal vostro impegno quotidiano non attendetevi dei risultati immediati; mio padre nonostante sapesse benissimo che i risultati di quanto faceva, forse, sarebbero stati visti solo dai suoi nipoti, non si scoraggiò». È stato ricordato infatti come Paolo Borsellino, benché consapevole di essere il principale bersaglio dopo la strage di Capaci, era fiducioso ed ottimista; Paolo Borsellino era fermamente convinto che solamente i giovani potessero cambiare le cose tanto da scriverlo alle 5 di mattina del suo ultimo giorno di vita in una lettera destinata proprio ad una scuola e ai suoi studenti.
F.S.

Venerdì 7 Maggio 2021 IL GAZZETTINOIl