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‘DONO DAY’ AL LICEO ‘DI GIACOMO’
Si è tenuto mercoledì 30 novembre al polo liceale ‘Salvatore Di Giacomo’ di San Sebastiano al Vesuvio la seconda edizione del ‘Dono Day’, la giornata conclusiva dei percorsi di alternanza scuola – lavoro che ha avuto come testimone d’eccezione Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992.
Alla folta platea, composta dagli studenti del terzo e quarto anno, ha detto: “Pretendete modelli concreti di legalità, persone che mettono davvero in pratica certi valori. Questo è il miglior modo per combattere la mafia perché c’insegna lo spirito critico. La lotta alla mafia non si fa con le pistole ma con la cultura”. Ha poi descritto la figura del padre e i valori che ne hanno guidato sia l’attività di magistrato sia la vita privata, sottolineando il rapporto speciale che aveva con i ragazzicui – ha detto – “dedicava tutto il tempo che gli era possibile ritagliare al suo lavoro. Credeva profondamente che il vero cambiamento potesse venire dal mondo della scuola ed è rimasto ottimista fino alla fine, pur sapendo di essere nel mirino della mafia.
Così come fece Don Luigi Ciotti alla precedente iniziativa del Dono Day li ha esortati a ‘combattere’ ogni giorno, per “rifiutare le tentazioni offerte dalla criminalità che si nutre soprattutto del consenso tra i più giovani, promettendo loro guadagni veloci”.
Alla mattinata, che ha ivisto anche la presentazione dei vari progetti svolti grazie al partenariato sottoscritto dalla scuola con l’associazione del terzo settore e di volontariato di Napoli (CSV), hanno partecipato rappresentanti della Polizia di Stato, dei Carabinieri e dei Vigili Urbani, il Sindaco Giuseppe Panico, gli Assessori alla Pubblica Istruzione e allo Sport, Assia Filosa e Ignazio Simeoli e Cinzia Di Stasio, Segreteria Generale dell’Istituto Italiano della Donazione, in collegamento web.
La Dirigente dell’istituto, Fabrizia Landolfi ha aggiunto: “Oggi più che mai la formazione dei nostri ragazzi deve includere momenti come questo, che sono capaci di toccarne le coscienze e li invitano a farsi cittadini critici, consapevoli e liberi”. L’iniziativa si è conclusa col video – messaggio inviato ai ragazzi dal cantante Andrea Sannino.
Alla folta platea, composta dagli studenti del terzo e quarto anno, ha detto: “Pretendete modelli concreti di legalità, persone che mettono davvero in pratica certi valori. Questo è il miglior modo per combattere la mafia perché c’insegna lo spirito critico. La lotta alla mafia non si fa con le pistole ma con la cultura”. Ha poi descritto la figura del padre e i valori che ne hanno guidato sia l’attività di magistrato sia la vita privata, sottolineando il rapporto speciale che aveva con i ragazzicui – ha detto – “dedicava tutto il tempo che gli era possibile ritagliare al suo lavoro. Credeva profondamente che il vero cambiamento potesse venire dal mondo della scuola ed è rimasto ottimista fino alla fine, pur sapendo di essere nel mirino della mafia.
Così come fece Don Luigi Ciotti alla precedente iniziativa del Dono Day li ha esortati a ‘combattere’ ogni giorno, per “rifiutare le tentazioni offerte dalla criminalità che si nutre soprattutto del consenso tra i più giovani, promettendo loro guadagni veloci”.
Alla mattinata, che ha ivisto anche la presentazione dei vari progetti svolti grazie al partenariato sottoscritto dalla scuola con l’associazione del terzo settore e di volontariato di Napoli (CSV), hanno partecipato rappresentanti della Polizia di Stato, dei Carabinieri e dei Vigili Urbani, il Sindaco Giuseppe Panico, gli Assessori alla Pubblica Istruzione e allo Sport, Assia Filosa e Ignazio Simeoli e Cinzia Di Stasio, Segreteria Generale dell’Istituto Italiano della Donazione, in collegamento web.
La Dirigente dell’istituto, Fabrizia Landolfi ha aggiunto: “Oggi più che mai la formazione dei nostri ragazzi deve includere momenti come questo, che sono capaci di toccarne le coscienze e li invitano a farsi cittadini critici, consapevoli e liberi”. L’iniziativa si è conclusa col video – messaggio inviato ai ragazzi dal cantante Andrea Sannino.