3.11.2004 🟧 Giudice Borsellino un particolare che mette i brividi

    SIGNORA BORSELLINO. Ci sono incontri che non si possono dimenticare. Agnese Borsellino aveva perso da due anni il marito Paolo – massacrato con la sua scorta, il 19 luglio 1992, in via D’Amelio, a Palermo – quando venne a trovarmi a Milano. Alla donna minuta, moglie e figlia di magistrati (il padre, Angelo…

12.12.1992 🟧 AGNESE BORSELLINO: «Paolo fu abbandonato»

    La vedova Borsellino «Paolo fu abbandonato» Lettera-denuncia a giuria del premio Marrazzo Paolo Borsellino era «un uomo che andava protetto così come lui proteggeva, che andava aiutato così come lui aiutava, ed invece, mi preme dirlo, è stato abbandonato al suo destino di morte…». E’ quanto scrive la signora Agnese Borsellino, vedova del…

La MAFIA e la CHIESA

  DICEMBRE 2023 – In un messaggio in memoria di don Puglisi il Pontefice ribadisce le parole pronunciate nella Piana di Sibari nel 2014. «I mafiosi sono scomunicati»   CITTA’ DEL VATICANO Il Papa ha inviato un messaggio alla Lumsa, per un evento in memoria di don Pino Puglisi, e ha ribadito «la totale inconciliabilità…

Via D’Amelio: la storia sofferta di una mezza verità

  LE CONDANNE INGIUSTESicuramente con l’attentato del 19 luglio 1992 Gaetano Murana, Giuseppe Orofino, Cosimo Vernengo, Natale Gambino, Salvatore Profeta, Giuseppe La Mattina, Gaetano Scotto, Vincenzo Scarantino e Salvatore Candura non c’entrano nulla. Condannati nel gennaio del 1996 dalla Corte d’Assise di Caltanissetta nel primo troncone del processo sui fatti di via D’Amelio, i nove…

Via D’Amelio, il netturbino condannato ingiustamente: “Deluso da sentenza, ‘m’arraggia u cori'”

  A parlare all’Adnkronos è Gaetano Murana, l’ex dipendente dell’Amia accusato dal falso pentito Vincenzo Scarantino: “Sono stato in carcere al 41 bis per quasi 18 anni per un reato mai commesso. E nessuno pagherà per questa ingiustizia. Chi lo ha fatto il depistaggio?” “Sono deluso, molto deluso. La mia vita è stata distrutta per…

Sotto attacco i tre pilastri portanti nella lotta alle mafie

A trentotto anni dal maxiprocesso di Palermo e a trentadue dalle stragi di Capaci e via d’Amelio, la lotta alle mafie sta pericolosamente regredendo. È in corso un vero e proprio attacco ai tre pilasti portanti della lotta alla criminalità organizzata: intercettazioni, collaboratori di giustizia e sistema delle confische ante delictum. È sempre più evidente…