31 ottobre 2023 Procuratore generale Bono, ‘Sisde convitato pietra processo, non si può escludere suo ruolo’

AUDIO


“Il vero convitato di pietra di questo processo è il personale dei servizi segreti”. Lo ha detto il sostituto procuratore generale di Caltanissetta Gaetano Bono, nel suo intervento alla prima udienza del processo d’appello per il depistaggio sulla strage di via D’Amelio.
Imputati sono tre poliziotti, Mario Bo, Michele Ribaudo e Fabrizio Mattei. “Tutte le condotte sono state commesse con l’apporto decisivo dei Servizi segreti”, dice ancora il magistrato, che rappresenta l’accusa.  “Quindi, anche gli odierni imputati, hanno agito sotto la gestione La Barbera (ex Questore di Palermo nel frattempo deceduto ndr) – prosegue Gaetano Bono –Non si può escludere il ruolo che il Sisde ha avuto negli anni”. E aggiunge: “Dopo 31 anni ci sono ancora zone d’ombra sulla strage di via D’Amelio e questo processo cercherà di dipanare alcune di queste zone d’ombra”.


Gaetano Bono: su via D’Amelio “apporto decisivo dei Servizi segreti” Attenzione sul Sisde – [31 ottobre 2023]

Il sostituto procuratore generale nisseno interviene alla prima udienza del processo sul depistaggio Borsellino
Nel depistaggio sulla strage di via d’Amelio c’è stato un “apporto decisivo dei Servizi segreti” e particolare attenzione merita il ruolo che il Sisde “ha svolto in tutti questi anni”.
Il sostituto procuratore generale di Caltanissetta Gaetano Bono non ha usato mezzi termini ieri nel suo intervento alla prima udienza del processo sul depistaggio sulle indagini sulla strage costata la vita, il 19 luglio del 1992, al giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta. Per Bono “il personale” dei “Servizi segreti” sono, di fatto, “il vero convitato di pietra di questo processo”.
Alla sbarra, ancora una volta, i tre poliziotti, Mario Bo, Michele Ribaudo e Fabrizio Mattei. Tutti accusati di concorso in calunnia aggravata dall’avere favorito Cosa nostra. Nella sentenza di primo grado, emessa il 12 luglio del 2022, era caduta l’aggravante mafiosa per due dei tre poliziotti imputati del processo. Per Bo e Mattei scattò quindi la prescrizione, mentre Michele Ribaudo era stato assolto.
“Quindi, anche gli odierni imputati, hanno agito sotto la gestione La Barbera”, l’ex Questore di Palermo nel frattempo deceduto ndr, che guidava il ‘Gruppo Falcone e Borsellino’.
“Non si può escludere il ruolo che il Sisde ha avuto negli anni – ha detto il procuratore -. Dopo 31 anni, ci sono ancora zone d’ombra sulla strage di via D’Amelio e questo processo cercherà di dipanare alcune di queste zone d’ombra”.