Appartamento sequestrato alla mafia a Cantù, verrà dato ai Carabinieri

La scelta dell’Amministrazione comunale.

 

Sequestrato alla criminalità organizzata, verrà destinato ad alloggio per i militari della Compagnia dei Carabinieri di Cantù. E’ terminata nei giorni scorsi la ristrutturazione dell’appartamento sito in via Giulio Cesare, una traversa di via Manzoni subito dopo la scuola secondaria di primo grado Tibaldi, che era stato sequestrato alla ‘ndrangheta anni addietro e poi consegnato dall’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità al Comune di Cantù.

La ristrutturazione

Quest’ultimo ha dato il via alla procedura per l’affidamento dell’appalto per la ristrutturazione dell’appartamento, con l’obiettivo di donarlo alla comunità cambiandone destinazione d’uso. «Si tratta di un appartamento che si estende su una superficie di circa 150 metri quadrati – ha puntualizzato l’assessore ai Lavori pubblici Maurizio Cattaneo – Si trova a un piano alto di un condominio ubicato in via Giulio Cesare. Versava in condizioni tutt’altro che buone nel momento in cui ci è stato assegnato, perché presentava diversi danneggiamenti. Per questa ragione, per la sua ristrutturazione sono stati stanziati 115mila euro, ma solo la metà della somma arriva dalle casse del Comune. Perché l’altra è invece un finanziamento che ci è stato dato da Regione Lombardia».

Il cronoprogramma

Il cronoprogramma prevedeva in realtà il completamento del cantiere attorno alla metà di marzo. «Invece l’impresa che ha in appalto la ristrutturazione non solo ha lavorato molto bene, ma anche in maniera estremamente celere, al punto che i lavori sono stati completati prima della scadenza». Il passo successivo che è intenzione dell’Amministrazione comunale portare avanti è quello di cambiare la destinazione d’uso dell’immobile, con una finalità precisa.

La destinazione

«Il nostro obiettivo sarebbe quello di mettere a disposizione l’appartamento ai Carabinieri della Compagnia di Cantù, con il fine di crearvi un alloggio per i militari. Anche dal punto di vista logistico, l’ubicazione dell’appartamento è ottima rispetto a dove si trova la caserma, sita in via Manzoni, a qualche centinaia di metri di distanza. Chiaramente si tratta per ora solo di una ipotesi, per realizzare la quale stiamo compiendo tutti i passi necessari. Il primo di questi è il cambio della destinazione d’uso dell’immobile, come è già avvenuto per gli ampi spazi di via Cesare Cantù, pure in questo caso sequestrati alla criminalità organizzata dallo Stato, poi a noi affidati, che abbiamo provveduto a ristrutturare e a consegnare all’azienda Galliano».

 


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