ARCHIVIO DIGITALE PAOLO BORSELLINO – La prefazione di Fiammetta e Lucia Borsellino

 

ARCHIVIO DIGITALE PAOLO BORSELLINO


P R E F A Z I O N E 

“Paolo Borsellino, della cui amicizia mi onoro, ha dimostrato ancora una volta il suo senso dello Stato ed il coraggio, denunciando pubblicamente omissioni ed inerzie nella repressione del fenomeno mafioso che sono sotto gli occhi di tutti”.
Sono parole, queste, di Giovanni Falcone scritte in una lettera del 30 luglio 1988, indirizzata al C.S.M. e al Presidente del Tribunale di Palermo, con la quale egli chiese di essere assegnato ad altro Ufficio ritenendo che fossero venute meno, presso l’Ufficio istruzione di Palermo, le condizioni per poter svolgere le proprie funzioni trovandosi in dissenso con le scelte del nuovo Consigliere istruttore del pool antimafia.
Leggemmo questa lettera, per la prima volta, in occasione della pubblicazione da parte del CSM del volume dedicato a nostro padre nel trentennale della sua morte, non essendo stata ritrovata all’interno del volume, pubblicato nel 2017, dallo stesso C.S.M., dedicato a Giovanni Falcone. Apprendemmo solo allora che la missiva era allegata agli atti del fascicolo relativo alla lunghissima e drammatica audizione del 31 luglio 1988, in cui proprio nostro padre, Paolo Emanuele Borsellino, fu convocato avanti al C.S.M., a seguito delle sue due note interviste con le quali denunciava lo smantellamento del pool antimafia di Palermo.
Le parole contenute in quella lettera risuonano ieri, come oggi, quale atto di solidale unità di legami e di concezione del proprio lavoro dei due magistrati rispetto ad un chiaro e netto tentativo di parcellizzazione e dispersione del bagaglio di esperienze fino ad allora ottenuto con il pool, in un contesto che, paradossalmente, li vedeva in quel momento isolati e ne metteva in dubbio la credibilità’.

Le parole pronunciate da Giovanni Falcone in quella lettera risuonano anche come gesto di sostegno ad un amico e collega, nostro padre, in una circostanza -tra le altre- delle più difficili sul piano professionale e familiare; quell’audizione, infatti, costituiva il preludio ad un possibile procedimento disciplinare per avere egli denunciato pubblicamente, utilizzando “canali non istituzionali” , il rischio concreto della dispersione dell’esperienza del pool nella lotta alla mafia, per le ragioni condensate in queste parole:” (….) avrei tradito l’impegno del mio lavoro se non lo avessi reso di pubblico dominio per dare concretezza alle mie gravi apprensioni sullo stato delle indagini antimafia che non possono e non devono ridiventare settoriali e parcellizzate”.
E parlando di Giovanni Falcone disse “un rapporto che va molto oltre l’amicizia”, in occasione della stessa audizione del 31 luglio 1988.

Non ricordiamo a nostra memoria o non abbiamo rinvenuto atti pubblici in cui siano stati espressi simili sensi di solidarietà rivolti a nostro padre quando era in vita, per questo o altri avvenimenti che lo hanno amaramente segnato.
Invero ciò avrebbe reso meno buia quella coltre di solitudine in cui si è’ trovato, quando – dal giorno stesso della strage di Capaci – era chiara a tutti e non solo a lui la percezione che sarebbe stato il prossimo bersaglio.
Il ricorso a “canali non istituzionali” e’ il segno di questa solitudine. È’ il tentativo estremo di richiedere sostegno alla collettività’, al sentire comune, attraverso la diffusione della conoscenza di fatti ritenuti di fondamentale importanza sul piano storico e culturale per la crescita della coscienza civile del nostro paese. E d’altronde, è’ stato questo il principio guida del suo agire ritenendo che la lotta alla mafia fosse prima di tutto un movimento culturale che dovesse coinvolgere l’intera società a partire dalla giovani generazioni.

Sentiamo per questa ragione l’esigenza di esprimere un sincero ringraziamento al minuzioso lavoro di ricerca, studio, raccolta e analisi documentale di Claudio Ramaccini , compendiati in un prezioso archivio digitale, e di quanti, con dedizione e passione civica hanno reso e rendono possibile la conoscenza e l’accesso libero e diffuso di atti ed eventi pubblici su un periodo di storia contemporanea per la cui completa ricostruzione occorrono ancora costanti e numerosi sforzi di generosità, onestà e impegno.

Fiammetta e Lucia Borsellino

 

Un GRAZIE di cuore a FIAMMETTA e LUCIA per l’amicizia e per aver dato un senso speciale alla pubblicazione di questo Archivio dedicato al loro  straordinario genitore.
C.R

 


ARCHIVIO DIGITALE PAOLO BORSELLINO

 

🟧 PREMESSA di Claudio Ramaccini

🟥 PAOLO BORSELLINO, il coraggio della solitudine

🟥 CRONISTORIA DEL DEPISTAGGIO dal 1992 ad oggi

🟥 L’ATTENTATO, le INDAGINI, i PROCESSI

🟥 La DENUNCIA di FIAMMETTA BORSELLINO

🟥 ed ALTRO ANCORA 

🟥 DOCUMENTAZIONE

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