Il 25 giugno 1992 il dr Borsellino, esplicita pubblicamente che per gli elementi in suo possesso su Falcone ne parlerà alle autorità competenti

 
Logicamente anche cosa cosa nostra era a conoscenza di ciò, il discorso era pubblico. Figurarsi.
Mettiamoci pure ciò che aveva detto a Maria Falcone ( ” cose gravissime” che avrebbe portato in apposita sede, molto probabilmente riferibili alla stessa procura).
Per cui, sicuramente voleva essere sentito.
Il dr Giordano, nella deposizione, disse” o il 20 o nei giorni seguenti”.
In sostanza, nn era neanche sicuro che ci dovesse andare il 20.
Ma resta il fatto che cosa nostra sapeva già dal 25 giugno. E di ciò nel parla Siino all appello Capaci.
“”P.G. dott. TESCAROLI: – Cosa ha appreso con riferimento alle ragioni della eliminazione del dottor Paolo Borsellino?
SIINO ANGELO: – Mah, praticamente quando e’ stato ucciso il dottore Borsellino io non avevo riferimenti, non avevo con chi parlarne, perche’ in quel periodo ero rinchiuso nel carcere di Pisa, dove non c’erano personaggi di chiaro riferimento di “Cosa Nostra”. Ma io ho avuto poi modo di parlarne in maniera piu’ intensa quando io sono stato a Termini Imerese. A Termini Imerese incontrai Brusca, Calo’, Montalto; c’erano un sacco di gente che, praticamente, debbo dire che come io arrivai mi dissero che non capivano chi era stato questa bella testa, chi era stato questo personaggio che aveva potuto decidere l’uccisione di Borsellino, perche’ dicevano tutti coran populo, che si avianu cuitatu ‘i cosi dopo il fatto dell’uccisione di Falcone. Non c’era motivo, per cui, evidentemente, c’erano dei problemi che avevano portato ad un’accelerazione che aveva… che aveva poi determinato l’uccisione del dottore Borsellino. Questi elementi cosi’ mi venivano anche rappresentati con il fatto che mi disse: “Ma a chistu cu ci ‘u purtava a parlare di determinate cose?” A parlare di appalti, a parlare di… di certe situazioni. Questo e’ quello che io ho saputo, ma cosi’, in forme molto sfumate, perche’, Signor Procuratore, all’interno del carcere si dice e non si dice, si parla e non si parla, perche’ praticamente non e’ che poi sono espresse…
P.G. dott. TESCAROLI: – Si’.
SIINO ANGELO: – … in maniera normale.
P.G. dott. TESCAROLI: – Ecco, chi le disse queste cose? Ecco, lei ha menzionato Montalto, Calo’, Brusca.
SIINO ANGELO: – Si’. Calo’…
P.G. dott. TESCAROLI: – Chi fu in particolare?
SIINO ANGELO” – … Montalto e Brusca.
P.G. dott. TESCAROLI: – Si’.
SIINO ANGELO: – Praticamente: “Cu ci ‘u porta” mi ‘u dissi Montalto.”
E poi ancora, stessa escussione
“P.G. dott. TESCAROLI: – Lei e’ a conoscenza di pubbliche esternazioni del dottore Borsellino inerenti al collegamento esistente tra l’eliminazione di Giovanni Falcone e le investigazioni promosse dallo stesso nel settore della gestione illecita degli appalti?
SIINO ANGELO: – Si’. Nel periodo immediatamente dopo l’uccisione del dottore Falcone, il dottore Borsellino disse a livello… sto parlando a livello di giornali, a livello noto, a livello di
stampa, disse che era… una pista da seguire era quella degli appalti e che senza dubbio c’era stato un qualcosa che aveva determinato l’uccisione del dottore Falcone a causa del suo volersi filare sulla questione appalti.”
Estratto da questa deposizione
In sostanza, se c è stata accelerazione per l eventuale escussione di Borsellino, possiamo retrodatarla a fine giugno
FRATERNO SOSTEGNO AD AGNESE BORSELLINO

Siino – Capaci Appello 24 novembre 1999

§§Si procede all’esame del collaboratore di Giustizia Siino Angelo.

§PRESIDENTE§: – Procuratore Generale, puo’ accomodarsi. Il Procuratore Generale e’ pronto per la prosecuzione dell’esame? Prego.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Possiamo proseguire, Signor Presidente.

§PRESIDENTE§: – Prego.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Signor Siino, buongiorno.

§SIINO ANGELO§: – Buongiorno, Procuratore. 

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Allora, noi dobbiamo proseguire il suo esame. Era stato interrotto…

§SIINO ANGELO§: – Va bene.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Era stato interrotto quando lei aveva, alla scorsa udienza, iniziato a rispondere in ordine alle iniziative che l’organizzazione “Cosa Nostra” aveva posto in essere per neutralizzare le prevedibili conseguenze giudiziarie scaturite dalle indagini cosiddette “Mafia e Appalti”. In particolare era giunto a parlare dei rapporti tra Enzo Giammanco e il Procuratore Giammanco. Ora, io la invito a completare questo ultimo aspetto e a riferire quello che sa in ordine ai rapporti tra queste due persone.

§SIINO ANGELO§: – Mah, praticamente il rapporto tra Enzo Giammanco e il Procuratore Giammanco a me veniva espresso nella maniera che prima di tutto doveva essere una cosa segretissima; anzi, mi si diceva che era stata messa in giro una voce ad arte che il Procuratore Giammanco non parlava con il suo cugino, l’ingegnere capo, cioe’ il padre di Enzo Giammanco, l’ingegnere capo del Comune di Bagheria, perche’ non si doveva sapere assolutamente che c’erano questo tipo di buoni rapporti con… tra i due cugini. Per cui mi e’ stato detto che dovevamo assolutamente non parlare di questa cosa, e io mi sono attenuto a questo discorso. Pero’ quando io ho preannunziato la visita di Enzo Giammanco a Filippo Salamone mi era stato detto: “Dici che e’ il nipote del Procuratore di Palermo”.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Senta, sa qualcos’altro sulle relazioni intercorrenti tra i due, oltre a questo?

§SIINO ANGELO§: – Che a me risulta, no.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Senta, dove si trovava lei il 23 di maggio ’92, il giorno della cosiddetta strage di Capaci?

§SIINO ANGELO§: – Alla strage di Capaci ero nel carcere di Pisa. Nel carcere di Pisa c’era stato dei segni, ero nella cella di tale Dusmeci, che praticamente era un personaggio di rilievo chiamato della mafia della Versilia. E in quella occasione c’era anche un ragazzo che era stato implicato nel… il fatto del… in un fatto di Milano abbastanza eclatante, che espresse momenti di gioia, comincio’ a saltellare e a fare e a dire dicendo… facendo vedere che era molto contento di quello che era successo. E io in quella occasione gli ho dato uno schiaffo.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco…

§SIINO ANGELO§: – Era un fatto che prima di tutto mi colpiva dal punto di vista umano, ma soprattutto anche era un fatto… gli ho dato uno schiaffo, gli ho detto: “Senti, bello mio, se tu fai in 

questo modo e ci notano che tu stai facendo questa cosa, possono… la mia presenza, chiaramente, puo’ avere un significato”.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, chi c’era presente in quella circostanza?

§SIINO ANGELO§: – In quella circostanza c’ero io, Carmelo Dusmeci e praticamente questo ragazzo che, praticamente, era stato implicato nella questione dell’autoparco milanese.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, lei ricorda il nome di questa persona?

§SIINO ANGELO§: – No, onestamente no, non lo ricordo, perche’, diciamo, era un ragazzino, non era la situazione… comunque era un fornitore… suo padre era stato uno che aveva fornito delle armi.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Lei…

§SIINO ANGELO§: – In questa situazione, era… Si’.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Lei ha mai conosciuto Antonino Zanco?

§SIINO ANGELO§: – Nino Zanco. Si’, Nino Zanco l’ho conosciuto, era un personaggio che era stato implicato nel… nella questione del… del “Duomo Connection”, e praticamente era un personaggio che fu con… nel carcere di Pisa.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Senta, lei gia’ ha fatto riferimento ad un incontro a Marina Longa nel corso dell’udienza precedente.

§SIINO ANGELO§: – Si’.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, vuole riferirci esattamente in quella sede di quali progetti o di quale progetto di attentato, ecco, si parlo’, si discusse?

§SIINO ANGELO§: – Mah, praticamente io vidi Di Maggio che arrivo’ in maniera inusitata, cioe’ non e’ che lui veniva mai a Marina Longa a trovarmi; anzi, io cercavo di non farlo venire, di non fare venire nessuno a Marina Longa, perche’ l’ambiente che gravitava su Marina Longa certamente non era l’ambiente a cui poteva avere… a frequentare i mafiosi di San Giuseppe Jato. Per cui, evidentemente, mi meravigliai molto di questa sua visita e poi lui mi disse: “Sono venuto per pustiare a Borsellino”. Certamente non mi disse che era venuto per ammazzare Borsellino o per un progetto omicida, ma naturalmente a me abbastanza… conoscendo Di Maggio, conoscendo le sue… i suoi agganci, conoscendo di chi era espressione, praticamente io cominciai a preoccuparmi moltissimo di questa situazione. Debbo dire che quando venne Di Maggio, il Procuratore Borsellino lo noto’ immediatamente, lo punto’ e praticamente ebbi… ebbe dei… ci fu proprio un incrocio di sguardi. In quella occasione c’erano due signore e io cercai di distogliere l’attenzione del Procuratore Borsellino cominciando a fare cicisbeo con le signore.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, dove vi trovavate…?

§PRESIDENTE§: – Un attimo solo, un attimo solo, perche’ dobbiamo… cominciamo purtroppo i problemi. Parma ci dice che non vede il Procuratore Generale quando interviene. Ci conferma questo inconveniente Parma?

§Ispettore RIPOLI§: – Si’, Parma conferma questo inconveniente. Nel momento in cui il Procuratore parla non riusciamo a vederlo in viso.

§PRESIDENTE§: – Adesso facciamo una cosa…

§Ispettore RIPOLI§: – Ecco, adesso riusciamo a vederlo, Signor Presidente.

§PRESIDENTE§: – Adesso riuscite a vederlo.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Va bene, allora posso proseguire.

§PRESIDENTE§: – Possiamo proseguire.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, dove vi trovavate quando incontro’ il dottor Borsellino?

§SIINO ANGELO§: – Eh, praticamente ci trovavamo sul prato antistante casa mia e casa anche di altre persone, perche’ Marina Longa e’ un residence, e prospiciente al mare. Praticamente il Procuratore Borsellino era accompagnato da una improbabilissima guardia del corpo, che stava… cosi’, cercava di… diciamo, era in costume da bagno e calzini corti, che praticamente faceva da guardia del corpo a Borsellino, pero’ non… non si rese conto di niente la guardia del corpo. Chi si rese conto effettivamente del… del fatto, il Procuratore Borsellino centro’ immediatamente, perche’ gli ho visto lampeggiare gli occhi. Capi’ benissimo, guardando me e guardando il personaggio Di Maggio, che Di Maggio era venuto con delle brutte intenzioni. E naturalmente cercai di immediatamente distogliere l’attenzione cominciando a scherzare con le due signore e presentando il Di Maggio come mio cugino alle due signore.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Senta, lei ebbe modo di parlare con il dottor Borsellino dopo la venuta di Di Maggio a Marina Longa?

§SIINO ANGELO§: – Si’. Praticamente in un certo senso mi preoccupai moltissimo, perche’ ben sapevo che la venuta di Di Maggio poteva portare delle conseguenze estreme nei confronti del dottore Borsellino. Allora, un giorno, chiamai il dottore Borsellino, che conoscevo, lo chiamai nel boongalow di mio fratello, che era in quel momento disabitato, e cosi’ facendo… con molta nonchalance gli ho detto: chi glielo portava a fare un tipo di intervento, che c’era… che lui aveva fatto in quei giorni, e poi dicevo: “Ma qua lei non si sente insicuro? Ma guardi che lei qua e’ a tutti i venti”. Il Procuratore Borsellino in quella occasione fu… praticamente si inalbero’ nei miei confronti, ma la prima cosa che mi disse: “Ma che cosa mi vuole dire e chi e’ che manda questo messaggio tramite lei a me?” Io, praticamente, capii di avere fatto un passo falso, perche’, praticamente… onestamente non mi aspettavo che il Procuratore Borsellino aveva questo tipo di reazioni, pero’ capii che era stata veramente la reazione del Borsellino… mi preoccupai, tagliai immediatamente il discorso dicendo che era una mia impressione, era cosi’, un pour parler, senza avere nessun tipo di problema, e praticamente abbandonai Marina Longa, me ne andai in vacanza in Tunisia e tornai dopo un mese – un mese e mezzo e trovai Marina Longa blindata: c’erano cavalli di frisia, posti di blocco, cosi’ debbo dire che il mero messaggio in un certo senso era stato anche recepito.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Senta, lei sa per quale ragione poi non venne portato ad esecuzione il progetto di attentato nei confronti del dottore Borsellino?

§SIINO ANGELO§: – Si’, praticamente mi fu detto che c’era stato un capo della provincia di Trapani che era stato un capo non so se di mandamento o un capo… o un rappresentante di un Comune, di una… un rappresentante comunale, che praticamente diceva che… mi disse Di Maggio che aveva passato l’informazione alla Polizia. Per cui, praticamente, non si era potuto piu’ fare niente, e che questo personaggio doveva essere ucciso. Io, praticamente, mi parve di identificare questo personaggio in Virga Vincenzo, perche’ mi comincio’ a dire lui in quella occasione, mi comincio’ a dire: “Quel cornuto di Virga, quel disonesto di Virga, quel… ha fatto questa situazione”.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Senta…

§SIINO ANGELO§: – Dicendo che Virga era stato contrario, era contrario all’uccisione del Giudice Borsellino, che poteva essere ascritto allora a personaggi della provincia di Trapani.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Senta, lei cosa ha appreso con riferimento alle ragioni dell’eliminazione del dottor Paolo Borsellino?

§SIINO ANGELO§: – Mi scusi, vuole ripetere la domanda, Procuratore?

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Cosa ha appreso con riferimento alle ragioni della eliminazione del dottor Paolo Borsellino?

§SIINO ANGELO§: – Mah, praticamente quando e’ stato ucciso il dottore Borsellino io non avevo riferimenti, non avevo con chi parlarne, perche’ in quel periodo ero rinchiuso nel carcere di Pisa, dove non c’erano personaggi di chiaro riferimento di “Cosa Nostra”. Ma io ho avuto poi modo di parlarne in maniera piu’ intensa quando io sono stato a Termini Imerese. A Termini Imerese incontrai Brusca, Calo’, Montalto; c’erano un sacco di gente che, praticamente, debbo dire che come io arrivai mi dissero che non capivano chi era stato questa bella testa, chi era stato questo personaggio che aveva potuto decidere l’uccisione di Borsellino, perche’ dicevano tutti coran populo, che si avianu cuitatu ‘i cosi dopo il fatto dell’uccisione di Falcone. Non c’era motivo, per cui, evidentemente, c’erano dei problemi che avevano portato ad un’accelerazione che aveva… che aveva poi determinato l’uccisione del dottore Borsellino. Questi elementi cosi’ mi venivano anche rappresentati con il fatto che mi disse: “Ma a chistu cu ci ‘u purtava a parlare di determinate cose?” A parlare di appalti, a parlare di… di certe situazioni. Questo e’ quello che io ho saputo, ma cosi’, in forme molto sfumate, perche’, Signor Procuratore, all’interno del carcere si dice e non si dice, si parla e non si parla, perche’ praticamente non e’ che poi sono espresse… 

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’.

§SIINO ANGELO§: – … in maniera normale.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, chi le disse queste cose? Ecco, lei ha menzionato Montalto, Calo’, Brusca.

§SIINO ANGELO§: – Si’. Calo’…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Chi fu in particolare?

§SIINO ANGELO§: – … Montalto e Brusca.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’.

§SIINO ANGELO§: – Praticamente: “Cu ci ‘u porta” mi ‘u dissi Montalto. Praticamente, debbo dire che invece i discorsi generali, proprio Brusca mi disse: “Ma tu nei sai parlare?” Cioe’, praticamente io ho capito almeno che Brusca non ne sapeva niente, neanche Calo’ di questa situazione, perche’ mi dicevano: “Ma io vorrei capire chi fu questa bella testa, chi ebbe questa bella idea”. Sto dicendo cosi’, le espressioni sono state piu’ colorite.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’.

§SIINO ANGELO§: – Chi ha potuto determinare un fatto di questo genere, perche’ in effetti si stavano calmando le cose, nessuno parlava quasi piu’ dell’omicidio del dottore Falcone e invece questo fatto ha creato un’accelerazione ca ni cunsumau. Si parlava allora che erano i primi giorni del 41 bis, e mi creda, dottore, era veramente un fatto che pesava molto sulle spalle di tutti.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco…

§PRESIDENTE§: – Vogliamo far chiarire di quale Montalto si trattava?

§SIINO ANGELO§: – Montalto Salvatore.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, signor Siino, lei ha parlato di questa sorpresa per la rapidita’ 

dell’eliminazione del dottore Borsellino.

§SIINO ANGELO§: – Si’.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ma questa sorpresa si riferiva anche all’uccisione del dottore Borsellino, cioe’ al fatto che il dottore Borsellino…

§SIINO ANGELO§: – Si’.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – … era stato ucciso? O, diciamo, si riferiva solo alla rapidita’ della decisione, alla rapidita’ dell’esecuzione?

§AVV. ODDO§: – Scusi, ha detto si’, credo.

§SIINO ANGELO§: – Si’, si’, si’.

§PRESIDENTE§: – Prego, avvocato Oddo.

§SIINO ANGELO§: – Cioe’, praticamente si…

§PRESIDENTE§: – Prego.

§AVV. ODDO§: – Scusi, aveva gia’ detto si’ alla prima domanda, per questo mi permettevo di oppormi.

§PRESIDENTE§: – Era una risposta in itinere, avvocato Oddo, si notava benissimo che era una risposta in itinere. Vediamo di completare.

§SIINO ANGELO§: – C’e’ un accavallamento di voci.

§PRESIDENTE§: – Prego. Prosegua, prosegua nella risposta.

§SIINO ANGELO§: – Procuratore, mi vuole rifare la risposta? Perche’ c’e’…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. La domanda e’ questa…

§SIINO ANGELO§: – … stato un accavallamento di voci…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – … lei ha parla…

§SIINO ANGELO§: – … e io non ho capito piu’ niente.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Lei ha parlato di una sorpresa per la rapidita’ dell’eliminazione. Cioe’, queste persone, in sostanza, hanno mostrato questa sorpresa. Allora io le chiedo questo: la sorpresa verteva solo sul fatto che vi era stata una rapidita’ di esecuzione o la sorpresa si riferiva anche al fatto che il dottore Borsellino era stato ucciso?

§SIINO ANGELO§: – No, praticamente la sorpresa era generalizzata, cioe’ non si capiva perche’ c’era stata questa accelerazione, perche’ puo’ essere che era stata messa nel conto l’uccisione del dottore Borsellino, ma non si capiva perche’ era stata fatta in quel momento e se effettivamente… Cioe’, praticamente, proprio Bernardo Brusca mi disse: “Ma tu nei sai parlare?” “Bernardo, ma cosa ne posso sapere parlare io di questa cosa?” “Ma ti hanno mandato a dire niente con riferimento al figlio Giovanni?” “Ma no, non mi hanno detto niente, assolutamente, non ne so completamente parlare”. Per cui, evidentemente, stigmatizzavano questi personaggi la decisione che era stata presa, che aveva portato ad un aggravamento delle condizioni carcerarie e proprio Bernardo: “Ni cunsumeranno a tutti”.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Senta, lei ha detto che chi lo chiamava, chi lo aveva indotto a parlare degli appalti, delle investigazioni sugli appalti, ecco, vuole spiegare che cosa intendeva dire e a chi si voleva riferire?

§SIINO ANGELO§: – Non capisco la domanda, mi scusi.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, lei…

§SIINO ANGELO§: – Lei…? Io avrei detto…?

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Gliela ripropongo sotto altro profilo.

§SIINO ANGELO§: – Si’, grazie.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Lei e’ a conoscenza di pubbliche esternazioni del dottore Borsellino inerenti al collegamento esistente tra l’eliminazione di Giovanni Falcone e le investigazioni promosse dallo stesso nel settore della gestione illecita degli appalti?

§SIINO ANGELO§: – Si’. Nel periodo immediatamente dopo l’uccisione del dottore Falcone, il dottore Borsellino disse a livello… sto parlando a livello di giornali, a livello noto, a livello di 

stampa, disse che era… una pista da seguire era quella degli appalti e che senza dubbio c’era stato un qualcosa che aveva determinato l’uccisione del dottore Falcone a causa del suo volersi filare sulla questione appalti.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Senta, cos’altro le disse Bernardo Brusca durante questa detenzione?

§SIINO ANGELO§: – Mah, praticamente la prima cosa che mi disse e che mi fu veramente… mi fece pensare, fu quando io la prima volta che entrai all’aria, potete controllare dai… dalle cose di Termini, che Bernardo Brusca non scendeva mai all’aria, scendeva solamente quando scendevo io e praticamente la prima volta che scese all’aria con me fu pochi… o l’indomani che sono arrivato a Termini, e’ stato nell’ottobre del ’92, e la prima cosa che mi disse… c’era anche Giovanni Pullara’, mi batte’ con la mano sulla gamba e mi disse: “Cosa dobbiamo fare con questi politici?” Cioe’, nel senso che mi voleva indurre a parlare delle magagne politiche che erano connesse alle magagne mafiose, perche’ in un certo senso si sentivano vittime dei politici, avendo… essendo, secondo loro, gli unici a pagare. Naturalmente io feci la gentildonna offesa, perche’ non capivo se era una toccata di polso di Bernardo Brusca e non era cosi’, perche’ poi da altre manifestazioni capii che si voleva effettivamente che io parlassi e sputtanassi i politici e praticamente il Brusca mi disse: “Vedi che devi fare”. Io c’ho risposto immediatamente: “Bernardo, vai avanti tu che io seguo”. Lui, naturalmente, si riprese e mi ricordo che Giovanni Pullara’, insomma, preoccupato, si allontano’ immediatamente per lasciarci soli e mi disse che effettivamente non voleva dirmi quello che avevo pensato, ma in effetti questi politici andavano puniti, perche’ dopo averci usato ci avevano abbandonato e se non provocato tutte le conseguenze che erano successe immediatamente dopo l’uccisione del dottore Falcone e Borsellino.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, chi altri le fece un discorso del tipo di quello di Bernardo Brusca?

§SIINO ANGELO§: – Si’, praticamente me lo fece Giuseppe Madonia.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Quando e dove?

§SIINO ANGELO§: – Pippo Madonia. Pippo Madonia, nel carcere… durante l’aula… l’udienza preliminare nell’aula bunker di Caltanissetta.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’.

§SIINO ANGELO§: – Con un escamotage ci siamo incontrati, ci siamo incontrati nei bagni, e mi disse: “Dicci a quelli di Palermo che qua se non si cerca di fare qualcosa la prendiamo tutti in quel posto. Per cui, praticamente, abbiamo poco da fare, e tu che sai di queste circostanze comincia a parlare e vediamo quello che si deve fare”. Principalmente lui, che sapeva il fatto che io avevo incontrato l’onorevole Martelli e c’era stata quella conseguente questione per i fatti di Gela, mi disse: “Ma perche’ non ce lo dici? Vaccelo a dire”. Con Madonia avevo altro tipo di rapporti, era un rapporto piu’ aperto, gli ho detto: “Pippo, sai benissimo che una cosa di questo genere non si puo’ fare, perche’ creerebbe notevoli problemi. C’e’ chi e’ d’accordo, c’e’ chi e’ no. Ci fregheranno a tutti. Sono d’accordo con te, ma effettivamente sara’ cosi’, ma io non lo posso fare”.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, a quale Giuseppe Madonia si riferisce?

§SIINO ANGELO§: – Giuseppe Madonia, inteso Piddu, che allora era funzione di… capo della provincia di Caltanissetta.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Senta, lei ebbe occasione di parlare con qualcuno del proposito del dottore Borsellino di promuovere le investigazioni nel settore degli appalti in Sicilia?

§SIINO ANGELO§: – Mah, praticamente ebbi modo di parlarne con il colonnello Mori e con il capitano De Donno.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – E che cosa venne detto in quella occasione? Che cosa disse lei e che cosa dissero i suoi interlocutori?

§SIINO ANGELO§: – Che praticamente… il capitano De Donno mi disse che effettivamente se il dottore Borsellino continuava a stare al… cioe’, non veniva ucciso, si sarebbe dato un ulteriore… un taglio, accelerazione al… cioe’, un’ulteriore accelerazione con un taglio diverso alle indagini che allora erano state condotte. Che mi disse pure che il dottore Borsellino aveva centrato esattamente qual era stato il ruolo degli appalti nella situazione siciliana.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’.

§SIINO ANGELO§: – Nella situazione mafiosa siciliana.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Senta, dove avvenne questo colloquio?

§SIINO ANGELO§: – Avvenne in un colloquio investigativo che io ebbi nel carcere di Carinola, vicino Caserta, che io ebbi prima con il colonnello Mori e il capitano De Donno, poi con il capo… solamente con il capitano De Donno.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Senta, lei sa se…

§PRESIDENTE§: – Vogliamo precisare…

§SIINO ANGELO§: – Tendente a farmi collaborare.

§PRESIDENTE§: – … i riferimenti temporali, per cortesia? Prego.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Lei sa riferire il periodo in cui sono avvenuti questi due colloqui?

§SIINO ANGELO§: – Si’, esattamente sono avvenuti nel 1983.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Millenovecento…?

§SIINO ANGELO§: – 1983… No, novecen… ah, mi scusi. 1993, all’interno del carcere di Carinola.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – In che periodo dell’anno?

§SIINO ANGELO§: – Mah, guardi, mi ricordo che era… era un periodo bruttissimo, il periodo mi pare che era agosto. Praticamente… si’, era agosto, senza dubbio. Per cui era un periodo di caldo terribile, stavo molto male gia’ allora e praticamente sono venuti loro…

§PRESIDENTE§: – Un attimo solo, e’ saltato un collegamento.

§SIINO ANGELO§: – La prima decade di agosto.

§PRESIDENTE§: – Scusi un attimo, e’ saltato un collegamento. E’ saltato il collegamento con Pisa.

E allora, Pisa, se ci ascolta risponda e ci dica se tutto procede bene.

§Ispettore DE SETA§: – Si’, ora si vede e si sente bene, Signor Presidente.

§PRESIDENTE§: – Va bene, possiamo riprendere.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Ecco, signor Siino, stava dicendo? “Vennero loro al carcere di Carinola”.

§SIINO ANGELO§: – Come? Ed era l’ultima decade di agosto.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Senta, lei sa se “Cosa Nostra” abbia posto in essere una strategia criminale nel corso degli anni ’92 e ’93? In caso positivo dica qual era l’obiettivo di questa strategia.

§SIINO ANGELO§: – Ma io praticamente… come? Una strategia criminale in che senso? Mi chiarisca meglio la domanda, Consigliere.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Lei e’ a conoscenza di una strategia di aggressione nei confronti dello Stato posta in essere da “Cosa Nostra” negli anni ’92 e ’93? Che si e’ estrinsecata in programmi 

criminosi.

§SIINO ANGELO§: – Debbo dire che praticamente c’e’ stato poi un discorso che mi venne fatto e che mi fu mandato a dire in carcere, che sarebbe stato organizzato… in Sicilia non sarebbe successo mai piu’ niente, ma praticamente sarebbe successo tutte cose al nord. E io capii dopo, quando cominciarono ad esserci le bombe di Roma, Milano, pratica… tutti quegli attentati che poi por… e Firenze.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, quando e da chi le venne detto questo?

§SIINO ANGELO§: – E’ a questo che lei si riferisce?

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’.

§SIINO ANGELO§: – Mi scusi, non ho sentito la domanda.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, quando e da chi le venne riferito questo dato, questa circostanza?

§SIINO ANGELO§: – Praticamente mi venne riferita da mia moglie e gli era stata comunicata da un medico, da Gaetano Sangiorgi, che praticamente in quel momento si stava interessando della mia posizione giudiziaria, cioe’ stava cercando un avvocato di grido che doveva difendermi nel processo “Mafia e Appalti” su incarico di Giovanni Brusca.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Di quale avvocato parla?

§SIINO ANGELO§: – L’avvocato si chiamava Virga, ed era un avvocato che mi era stato consigliato, tra virgolette, essendo molto importante e vicino a personaggi di importanza nazionale.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Senta, vicino a quali personaggi in particolare?

§SIINO ANGELO§: – Mah, mi dissero che era vicino a personaggi tipo un grosso medico, che era il professore… aspetti, non mi ricordo…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Se puo’ parlare piu’ vicino al microfono, che forse…

§SIINO ANGELO§: – Si’. E allora, era un medico che mi dicevano essere… cioe’ un medico siciliano, pero’ che stava a Roma, e poi mi dicevano che era molto vicino a personaggi della politica e della finanza, con particolare riferimento a Berlusconi.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Senta…

§PRESIDENTE§: – Non ha risposto alla domanda: quando?

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, vuole specificare quando sua moglie glielo dice?

§SIINO ANGELO§: – Mah, diciamo che sia stato nei primi mesi di… del ’93, febbraio ’93, anche prima.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Senta, lei… ecco, in quale carcere eravate o dove si trovava, meglio?

§SIINO ANGELO§: – Termini Imerese.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Termini Imerese.

§SIINO ANGELO§: – Termini Imerese.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Lei ha avuto modo di conoscere Antonino Gioe’?

§SIINO ANGELO§: – Si’.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, cosa ha appreso dallo stesso?

§SIINO ANGELO§: – Lo conoscevo, lo conoscevo…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Cosa ha appreso dallo stesso durante la comune detenzione?

§SIINO ANGELO§: – Dottore, mi scusi, ma di questo problema non penso che interessi gli imputati odierni, per cui preferirei non parlarne.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Vede, diciamo, noi dobbiamo comprendere e capire se vi sono elementi di collegamento tra la strategia stragista del ’92 e la strategia stragista del ’93, piu’ in particolare se tra le uccisioni…

§SIINO ANGELO§: – Io sono…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – E quindi in questo senso, diciamo, abbiamo la necessita’ di esplorare il tema.

§SIINO ANGELO§: – Io capisco le sue esigenze, pero’ non vorrei che le esigenze comuni, anche le mie, sarebbero quelle di effettivamente potere portare un contributo a questo discorso. Pero’ non so se verrei a turbare altre indagini.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Lei puo’ riferire i fatti eventualmente omettendo i nominativi dei personaggi che vengono chiamati in causa.

§AVV. ODDO§: – Presidente, c’e’ opposizione che il Procuratore Generale dica come deve rispondere e in particolare se deve omettere, se deve dire o se non deve dire, perche’ cosi’ non credo che possa essere la prova a disposizione soltanto di una parte. O e’ prova oppure… Dico, se non puo’ rispondere, e io non capisco perche’ non possa rispondere, sono assolutamente d’accordo con il Procuratore Generale che la prova si forma al dibattimento e se serve all’accertamento della verita’ in questo processo qualunque fonte ce la deve dare, e su questo non c’e’ dubbio. Ma dire le parti che ci puo’ riferire e’ un modo di limitare la prova.

§PRESIDENTE§: – Va bene, e’ una insistenza da parte del Procuratore Generale di fronte ad un atteggiamento di astensione palesato dal dichiarante. Vediamo se il dichiarante persiste in questo atteggiamento.

§SIINO ANGELO§: – Presidente, effettivamente e’ cosi’, cioe’ io non essendoci attinenza dei fatti che io… di cui sono al corrente e di cui ho parlato a Procure diverse di quelle siciliane, praticamente non vedo attinenze con i fatti odierni. Per cui, evidentemente, preferirei non rispondere.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Le valutazioni le fanno le parti e la Corte, quindi…

§PRESIDENTE§: – Va bene, ma comunque, diciamo, ha chiarito quali sono le sue intenzioni. Sul punto, a quanto pare, non intende essere ulteriormente esplorato. E’ un termine che si usa spesso in quest’aula.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Lei seppe da altri…

§AVV. TINAGLIA§: – Presidente, mi scusi. Scusi, dottore Tescaroli, se mi sono intromesso; sono l’avvocato Tinaglia. Mi puo’ dare la parola sul punto? Perche’ credo non e’ la prima volta…

§PRESIDENTE§: – Avvocato Tinaglia, lei…

§AVV. TINAGLIA§: – Si’.

§PRESIDENTE§: – Stiamo facendo un controesame.

§AVV. TINAGLIA§: – Si’.

§PRESIDENTE§: – Se lei si deve opporre…

§AVV. TINAGLIA§: – No, no, ma e’ pertinente esattamente al controesame, dico, e puo’ segnare l’ulteriore prosecuzione. Intendo dire questo.

§PRESIDENTE§: – Lo intende riservare poi nel controesame che le sara’…?

§AVV. TINAGLIA§: – Va bene, Presidente, come…

§PRESIDENTE§: – Dopo l’esame del Procuratore Generale.

§AVV. TINAGLIA§: – Come preferisce, pero’…

§PRESIDENTE§: – Dico, stiamo… altrimenti turbiamo l’ordine dei valori.

§AVV. TINAGLIA§: – No, ma intendo… Siccome era esattamente pertinente al fatto che il Siino…

§PRESIDENTE§: – E lo so, ma siccome…

§AVV. TINAGLIA§: – … non ha voluto rispondere…

§PRESIDENTE§: – Siccome lei ha la possibilita’ di intervenire in controesame…

§AVV. TINAGLIA§: – Va bene, d’accordo.

§PRESIDENTE§: – … tra l’altro ritengo tra non molto tempo, perche’ credo che siamo alla fine…

§AVV. TINAGLIA§: – Va bene, va bene. Va bene, Presidente, d’accordo.

§PRESIDENTE§: – Prego.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Signor Siino, lei ebbe modo di apprendere anche da altri del programma che si sarebbe attuato nel continente con i noi attentati di via dei Georgofili, di via Palestro, di Roma, di Maurizio Costanzo… di via Fauro?

§AVV. ODDO§: – Presidente, c’e’ opposizione.

§SIINO ANGELO§: – Cioe’, praticamente…

§PRESIDENTE§: – Chiarisca i termini, avvocato.

§AVV. ODDO§: – Si’, Signor Presidente. La domanda, la prima domanda sulla strategia del ’92 e del ’93, che poi il Procuratore Generale ha chiarito essere determinata dalla necessita’ per il suo Ufficio o comunque per la parte pubblica che rappresenta di stabilire se tra questi fatti c’e’ una connessione, a questa domanda il signor Siino aveva risposto dicendo che gli era stato riferito del fatto che in Sicilia non ci dovevano piu’ essere… non sarebbe piu’ successo nulla, se non vado errato e’ stata proprio questa la frase, ma sarebbe successo al nord, e che poi lui, avendo appreso… avendo visto, insomma, avendo saputo dalla televisione, etc., dei fatti successi a Firenze, a Milano, etc., ha collegato i due momenti. La domanda come e’ stata adesso posta…

§PRESIDENTE§: – Ce la vuole ripetere nei termini in cui…? Perche’ stiamo perdendo un po’ il filo.

§AVV. ODDO§: – E perche’ stiamo perdendo il filo?

§PRESIDENTE§: – No, perche’, diciamo, la sua opposizione gia’ si protrae oltre il tempo massimo.

§AVV. ODDO§: – Presidente, io la chiudo qui… 

§PRESIDENTE§: – No, no, no… 

§AVV. ODDO§: – … se si protrae sul tempo massimo.

§PRESIDENTE§: – No, no, no, avvocato Oddo, non la prenda… Proprio e’ una questione di percezione…

§AVV. ODDO§: – Dico, questa e’…

§PRESIDENTE§: – … di memoria.

§AVV. ODDO§: – Quindi, questo e’ stato… la domanda del Procuratore Generale era stata quella, quella la risposta. Adesso il Procuratore Generale assume l’esistenza di una strategia di “Cosa Nostra” stragistica al nord, siccome… stragistica, Georgofili, Milano, Roma, quei i fatti determinati, Costanzo, tutto questo…

§PRESIDENTE§: – Si’.

§AVV. ODDO§: – … come strategia di “Cosa Nostra”, cosa che il signor Siino per la verita’ non aveva detto. Aveva detto: “Mi fu riferito che in Sicilia non ci sarebbe stato piu’ nulla. Quando poi abbiamo sentito alla televisione delle stragi, ho collegato”. Ma e’ una cosa differente. Mentre adesso per l’impostazione della domanda, siccome di precedenti…

§PRESIDENTE§: – Cioe’, lei dice: si fa riferimento a dei fatti specifici che prima non erano stati menzionati.

§AVV. ODDO§: – Si’, e che non solo non erano stati menzionati, che sarebbero gia’ collegati come dato positivo in funzione di una cosa…

§PRESIDENTE§: – Va bene.

§AVV. ODDO§: – … che la fonte non aveva detto.

§PRESIDENTE§: – In questi termini l’opposizione e’ accolta e invito il Procuratore Generale a riformulare la domanda.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, lei seppe di azioni eclatanti da commettere al nord anche da altre persone oltre a sua moglie?

§SIINO ANGELO§: – Cioe’, non riesco a collegare in questo momento queste…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Cioe’, ci furono…

§SIINO ANGELO§: – Non lo ricordo.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ci furono altre persone che le dissero che sarebbero successe delle stragi al nord?

§SIINO ANGELO§: – Eh, praticamente ritorniamo alla questione Gioe’.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Signor Siino, lei ha la possibilita’ di avvalersi della facolta’ di non rispondere alle domande. Se vuole rispondere, risponda, altrimenti adotti le sue determinazioni.

§SIINO ANGELO§: – Allora mi avvalgo della facolta’ di non rispondere.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Senta, lei e’ venuto a conoscenza di un progetto di attentato nei confronti dell’onorevole Martelli?

§SIINO ANGELO§: – Si’. Praticamente parecchie volte. Martelli era stato attenzionato in maniera diversa, che… e che cos’era successo? Che era stato pubblicato, mi pare su “Panorama” o un altro cosa, che era stato fermato il dottore Sangiorgi insieme con un clinico, che era lo stesso clinico di cui parlavo prima, e…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Sa come si chiama questo clinico?

§SIINO ANGELO§: – Si’, in questo momento pero’ c’e’ un vuoto di memoria, nel senso lo so benissimo, ne ho parlato anche per altri fatti, pero’ in questo momento non mi viene. E allora questo clinico e’ stato fermato nell’Appia antica insieme con Sangiorgi, sull’Appia antica per… nelle vicinanze della casa di Martelli. In quella occasione io… mi fu detto che, praticamente, dici: “Lo vedi? Stavano tentato di farci il travagghio”, il lavoro; il lavoro sarebbe un attentato nei confronti dell’onorevole Martelli. Ma non fu solo in questo caso che io ho saputo di questa circostanza.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Mi scusi, signor Siino, prima di proseguire. Chi e’ che…

§SIINO ANGELO§: – Si’, prego.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Chi e’ che le disse che stavano facendo il travaglio?

§SIINO ANGELO§: – Praticamente mi pare che me lo dissero Bernardo Brusca, ma non solo lui, pero’ mi ricordo fu in ambienti carcerari, esattamente…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Bernardo Brusca glielo disse?

§SIINO ANGELO§: – … non… non me lo…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Bernardo Brusca glielo disse?

§SIINO ANGELO§: – Mi pare di si’.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’.

§SIINO ANGELO§: – Ma… Cioe’, esattamente fu all’interno del… del carcere che l’ho saputo.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Quale carcere?

§SIINO ANGELO§: – Mi fu… sempre nel carcere di Termini Imerese.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – In che periodo?

§SIINO ANGELO§: – Periodo, diciamo che fu immediatamente che venne messo in… in chiara luce il… chi era effettivamente Tani Sangiorgio, per cui intorno ’93. Subito dopo la cattura di Gioe’.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Subito dopo la cattura di Gioe’. Senta, ecco, stava proseguendo prima nel rispondere, ecco.

§SIINO ANGELO§: – Diciamo che, praticamente…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – In quali altre occasioni seppe di questo progetto di attentato all’onorevole Martelli?

§SIINO ANGELO§: – Mah, in svariate occasioni. Praticamente un giorno, mentre che io ero agli arresti domiciliari, Giovanni Brusca venne a casa mia e praticamente mi disse di vedere di potere avere il nuovo indirizzo di Martelli; stiamo parlando del 1996, ’95 – ’96, mi disse: “Cerca di avere questo indirizzo, perche’ a questo cornuto lo debbo ammazzare e ci debbo buttare due chili di cocaina di sopra”.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Senta, lei e’ venuto a conoscenza di un progetto di attentato nei confronti dell’onorevole Mannino?

§SIINO ANGELO§: – Si’, fu in occasione del fatto che Brusca venne a dirmi se volevano uccidere Lima o Mannino, che effetti avrebbero avuto i due… i due omicidi. Mi disse, appunto, che c’era stato un discorso…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Puo’ parlare piu’ vicino al microfono, signor Siino? Scusi.

§SIINO ANGELO§: – Si’. C’era questo… questo fatto di volere ammazzare anche l’onorevole Mannino, che stava creando notevoli problemi, nel senso che rubava e testimoniava, cioe’ nel senso: prima era stato particolarmente vicino anche a personaggi di Sciacca e poi aveva… aveva, in un certo senso, cosi’… Ma non era tanto questo il problema, era il problema che praticamente si voleva dare sicuramente un segnale. Naturalmente io sconsigliai di fare tutti e due i tipi di situazio… di omicidi, perche’ avrebbero creato notevoli problemi e alla stessa cosa ho detto, all’interno del carcere a Bernardo Brusca, dicendoci di non cercare piu’ di fare… di mandare a dire di non fare piu’ omicidi eccellenti, perche’ questo fatto avrebbe aggravato sicuramente le nostre condizioni. Debbo dire che effettivamente Bernardo Brusca poi mi disse: “Guarda che l’ho fatto, l’ho mandato a dire effettivamente”.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’.

§SIINO ANGELO§: – Riferendosi proprio a Mannino. E poi ho saputo che c’e’ stata una sospensione dell’attivita’ bellica nei confronti dell’onorevole Mannino.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, il discorso con Bernardo Brusca quando avvenne?

§SIINO ANGELO§: – Siamo sempre nel… nel ’92, ultimi mesi. Immediatamente io sono stato trasferito da Pisa a Termini Imerese nell’ottobre ’92, un giorno prima della celebrazione del processo “Mafia e Appalti”.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, senta, per quale motivo si voleva eliminare l’onorevole Martelli?

§SIINO ANGELO§: – Ma perche’ in un certo senso lo si riteneva responsabile delle… dei provvedimenti che erano stati fatti nei confronti di “Cosa Nostra”, e debbo dire che anche da prima in effetti lo si teneva… lo si riteneva un personaggio che si era fatto, in un certo senso, quartare dalla personalita’ di Giovanni Falcone. Per cui, praticamente, era un personaggio che doveva essere eliminato, sia per questo sia per poi i provvedimenti che aveva fatto dopo il 41 bis e dopo la morte del dottore Falcone e il dottore Borsellino.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Senta, lei e’ venuto a conoscenza di propositi di attentato nei confronti dell’onorevole Ando’ e dell’onorevole Nicolosi?

§SIINO ANGELO§: – Si’. Praticamente dell’onorevole Nicolosi perche’ in effetti era il vero gestore dei grossi appalti in Sicilia, per cui quando fu la questione “Sirap”, il… il Nicolosi… pero’ e’ morto, comunque… comunque. Debbo dire che praticamente aveva cercato di contrastare l’inserimento mio in questo tipo di appalti per la questione “Sirap”, voleva gestire anche lui tramite Salamone la questione “Sirap”. Giovanni Brusca lo minaccio’ pesantemente, tramite me, che lo riferi’ al Salamone, di morte se non si fosse fatto i fatti suoi.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, in che periodo questo fatto?

§SIINO ANGELO§: – E ci… Ma questo qua e’ stato esattamente nel periodo intorno… 1989.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Senta, per quanto…

§SIINO ANGELO§: – Cosa che io effettivamente feci, cioe’ nel senso non che lo minacciai pesantemente, ma misi in guardia Salamone: “Dicci a questo che la finisce, che senno’ rischia veramente di essere ucciso”.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, le risulta che si sia poi adeguato il soggetto minacciato?

§SIINO ANGELO§: – Si’, si’, si e’ adeguato, perche’ effettivamente… si adeguo’ apparentemente, perche’ sotto sotto tramava sempre per cercare di risolvere il problema e di… cercare di fregarmi in tutti i modi e in tutte le maniere. Cioe’, praticamente, poi lui si rivolse al colonnello Mori dicendo che effettivamente io ero un personaggio che doveva essere eliminato dal… dal mondo degli appalti siciliani.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Lei come seppe che si rivolse al colonnello Mori?

§SIINO ANGELO§: – E perche’ me lo disse lui stesso e me lo disse anche il maresciallo Guazzelli.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Lui stesso chi?

§SIINO ANGELO§: – Il colonnello Mori.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Senta, per quanto attiene al progetto di attentato nei confronti dell’onorevole Ando’ cosa le risulta?

§SIINO ANGELO§: – Che praticamente c’era stato Ercolano che diceva che prima si era preso i voti e poi, in effetti, questo personaggio era diventato uno che… anzi, dice che addirittura lo professava lui, dicevano che era amico del dottore Falcone. Per cui, praticamente, doveva essere eliminato.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Lei sa se vi fossero particolari rapporti tra l’onorevole Ando’ e l’onorevole Martelli?

§SIINO ANGELO§: – Be’, penso che erano dello stesso partito, poi che avessero dei particolari rapporti io non… non avevo questa conoscenza.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Senta, lei ha mai sentito parlare di progetti di attentato nei confronti dell’onorevole Purpura, del dottore Di Pietro, dell’ispettore Giovanni Lizio e nei confronti del dottore Arnaldo La Barbera?

§SIINO ANGELO§: – Di Purpura si’, perche’ di Purpura si diceva… siccome era un personaggio un po’ altezzoso, un po’ iattante, e questo qualche volta gli voleva… gli dovevano fare vedere… Cioe’, praticamente: “Qualche giorno a questo lo eliminiamo”. Parecchi personaggi me lo dissero, Pullara’ o qualche altro. Insomma, praticamente era un personaggio molto antipatico, per cui non… assolutamente non… non era assolutamente benvisto. Io mi ricordo che nelle ultime elezioni del ’91, perorando la causa del Purpura, gli ho detto: “Attenzione, ragazzi, fatelo per me, per ora non fate niente, perche’ effettivamente e’ una persona che io sto mandando avanti”. Solamente che si informarono che Purpura venne con me al Miramonti di Gangi, e’ stato ospite mio insieme con l’onorevole D’Acquisto ed un numeroso seguito, abbiamo pagato io e Cataldo Farinella trenta milioni per il loro soggiorno nel luogo, e in quel periodo mi disse: “Ma niente ci putimmu fare in questo… in questa occasione?” Questo qua me lo disse Vincenzo Maranto, che era un personaggio di Polizzi, mafioso.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’.

§SIINO ANGELO§: – Io naturalmente gli ho detto no.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Senta, sa se vi fossero anche altre ragioni che avevano indotto ad attentare o a progettare di attentare alla sua vita? Anche in epoca successiva.

§SIINO ANGELO§: – Mah, in epoca successiva non mi risulta.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Senta, per quanto attiene gli altri obiettivi di cui le ho parlato, Di Pietro, Lizio e La Barbera, ebbe modo di apprendere particolari?

§SIINO ANGELO§: – In questo momento non mi ricordo.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Senta, lei ricorda una venuta dell’onorevole Martelli presso la sua abitazione?

§SIINO ANGELO§: – Si’.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, vuole spiegare esattamente il motivo di questa venuta e quando avvenne?

§SIINO ANGELO§: – Fu nelle vicinanze delle elezioni del ’97. Debbo dire che…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Del…?

§SIINO ANGELO§: – … c’e’ stato… ’97… ’87.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’.

§SIINO ANGELO§: – Praticamente, nell’87 sono stato avvicinato da Fulvio Reina, che era figlio dell’onorevole Giuseppe Reina, e mi disse se mi poteva mandare Claudio. E io ci dissi: “Claudio chi?” “Claudio Martelli”. E in effetti, dico, non sto a fare la cosa un po’ lunga, effettivamente io ho ricevuto poi la visita, peraltro inaspettata, perche’ non pensavo che effettivamente lui venisse, di Claudio Martelli a casa mia, perorante un mio interessamento elettorale nei suoi confronti; cosa che io ho detto che non potevo fare perche’ di chiara estrazione democristiana. 

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Fu lo stesso Martelli a chiedere questo interessamento in maniera esplicita?

§SIINO ANGELO§: – Si’, si’, praticamente mi fece un discorso di chiara marca garantista, cioe’ nel senso, mi disse che lui non sopportava determinati atteggiamenti, ma io, ad un certo punto, lo feci parlare e c’ho detto: “Dottore, a me… non capisco cosa a me mi interessano di queste cose”. Io cominciai a guardarlo con sospetto: “Ma questo che cosa vuole? Che cosa vuole dire? Che cosa vuole da me? Perche’ e’ venuto?” Effettivamente io c’ho detto: “Guardi che io sono di chiara marca democristiana, di estrazione democristiana. L’unica cosa che posso fare e’ che effettivamente faro’ votare per lei da personaggi che votano Partito Socialista”. Preferenze allora se ne potevano dare quattro. Ma effettivamente vidi che il Martelli rimase molto deluso da questo mio atteggiamento e praticamente poi se ne ando’.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Senta, lei sa dire per quali ragioni siano stati eliminati l’onorevole Lima e Ignazio Salvo?

§SIINO ANGELO§: – Ma senza dubbio per problemi inerenti la non garanzia che davano piu’… Cioe’, praticamente, Ignazio Salvo e Lima erano i personaggi di… Ignazio Salvo, Lima tramite 

Ignazio Salvo, erano i personaggi di riferimento politico di “Cosa Nostra”. Per cui, evidentemente… perche’ io… che io sappia, non ci sia stato mai un contatto diretto tra Lima e i mafiosi della nuova generazione, la generazione Riina, diciamo. E c’era stato sempre tramite Ignazio Salvo, era stato sempre mediato. Pero’ debbo dire che effettivamente questi due personaggi venivano identificati prima di tutto come esponenti della vecchia mafia, cioe’ della vecchia mafia, della mafia di Bontade, della mafia dei… della mafia vecchia. Che praticamente erano personaggi sicuramente di riferimento della vecchia mafia, che pero’ erano stati utili alla nuova. Nel minuto che non sono stati piu’ utili questi personaggi sono stati uccisi. Il riferimento principale all’aggiustamento dei processi. Spesso e volentieri mi veniva rappresentato che i Salvo erano stati effettivamente quelli che avevano cercato di aggiustare in tutti i modi e in tutte le maniere alcuni processi, di cui non mi fu fatto il nome, ma in particolare mi fu fatto il nome del processo Basile. 

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Senta…

§Vicesovrint. DE LUCA§: – Scusi, Signor Presidente, da Novara.

§PRESIDENTE§: – Del processo…? Non si e’ ascoltata l’ultima parola. Del processo…?

§SIINO ANGELO§: – Processo Basile.

§PRESIDENTE§: – Va bene.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Come seppe queste cose?

§Vicesovrint. DE LUCA§: – Signor Presidente, chi…

§PRESIDENTE§: – Un attimo solo. Chi e’ che chiede di intervenire?

§Vicesovrint. DE LUCA§: – Novara, Signor Presidente.

§PRESIDENTE§: – Novara.

§Vicesovrint. DE LUCA§: – Ecco, quando risponde alle domande il signor Siino se si puo’ avvicinare di piu’ al microfono, perche’ si sente appena appena.

§PRESIDENTE§: – Si’. Si’, questo e’ un invito…

§Vicesovrint. DE LUCA§: – Grazie.

§PRESIDENTE§: – … che proviene anche dalla Corte, perche’ in certi momenti si ascolta basso. Va bene. Possiamo proseguire.

§SIINO ANGELO§: – Presidente, io sto abbastanza vicino al microfono, anzi e’ in precario equilibrio, perche’, appunto, l’ho avvicinato troppo alla mia bocca. Pero’ faro’ il possibile.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’.

§PRESIDENTE§: – Proseguiamo.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Come seppe queste cose che ha riferito e da chi, signor Siino?

§SIINO ANGELO§: – Eh, come seppi? Cioe’, praticamente le sapevo, li ho conosciuti personalmente, cioe’ nel senso che sapevo della vicinanza dei Salvo con Bontade, li ho visti parecchie volte assieme; sapevo che effettivamente si erano interessati del processo Basile tramite Giovanni Brusca; sapevo, ero a conoscenza che c’era con Giovanni Brusca, perche’ Ignazio Salvo mi aveva detto di non farci sapere niente, perche’ i miei paesani, alias i miei paesani mafiosi, erano gelosi di me come i gatti. Per cui: “Non facci sapere che noi ci vediamo, ci incontriamo, perche’ senno’ questi cominciano a fare…” Debbo dire che il rapporto che aveva Ignazio Salvo nei confronti di queste cose era di un certo snobismo, cioe’ nel senso che li snobbava, non… 

§PRESIDENTE§: – Non si sente, non si sente bene.

§SIINO ANGELO§: – Gli doveva parlare, perche’ gli doveva parlare.

§PRESIDENTE§: – Vogliamo orientare meglio magari il microfono? Orientarlo verso…

§AVV. ODDO§: – Presidente, puo’ farsi ripetere l’ultima…?

§PRESIDENTE§: – Si’. Se possiamo ripetere l’ultima…

§SIINO ANGELO§: – Va bene cosi’?

§PRESIDENTE§: – … l’ultima risposta, perche’ non si e’ percepita.

§SIINO ANGELO§: – Va bene? Mi sentite, signor Presidente?

§PRESIDENTE§: – Si’, un po’ meglio. Se potesse ripetere l’ultima risposta che non abbiamo percepito.

§SIINO ANGELO§: – Debbo dire che effettivamente io ho avuto modo personalmente di avere certezza di questi rapporti perche’ ho visto parecchie volte sia Ignazio che Nino Salvo, soprattutto Nino, in compagnia di Stefano Bontade. Poi ho avuto modo di sapere sia da Ignazio Salvo, sia da Giovanni Brusca, che avevano rapporti diretti, direttamen… anzi, perfettamente, Brusca diceva sempre che era l’unico depositario dei rapporti nei confronti di Ignazio Salvo, che lui chiamava don Ignazio. Praticamente e’ stato lui a dirmi queste cose.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Senta, lei ha detto che il rapporto Lima – Salvo era sempre mediato, non era diretto. Vuole dire chi…?

§SIINO ANGELO§: – Almeno per quello che mi riguarda, cioe’ per quello che e’ a mia conoscenza.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Ecco, vuole dire chi era colui che manteneva i contatti tra i due?

§PRESIDENTE§: – No, forse non ha percepito il tenore della risposta.

§SIINO ANGELO§: – Non capisco esattamente.

§PRESIDENTE§: – Il rapporto Riina – Salvo, Riina – Lima; Riina – Lima era mediato, ma non il rapporto Lima – Salvo. Io cosi’ ho afferrato.

§SIINO ANGELO§: – Esatto. No, Lima – Salvo non era… assolutamente preciso, Signor Presidente.

§PRESIDENTE§: – Si’.

§SIINO ANGELO§: – Come dice Lei. Non era mediato il rapporto tra Salvo e Lima, assolutamente; era mediato il rapporto tra la mafia tout court e Lima tramite Salvo.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ah, ecco, ora e’ chiaro, ora e’ chiaro, si’. Senta…

§SIINO ANGELO§: – Chiaro?

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Chiarissimo.

§SIINO ANGELO§: – Chi mediava, chi effettivamente… mi veniva detto sia da Ignazio Salvo sia da Giovanni Brusca, dicevano che effettivamente il tramite tra Riina e Salvo era Giovanni Brusca.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Oh, ora e’ stato estremamente chiaro. Senta, lei ha parlato di un intervento che non sarebbe stato assicurato con riferimento all’omicidio Basile. Vuole dire in che periodo…?

§SIINO ANGELO§: – No, che e’ stato assicurato.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Scusi, che e’ stato…

§SIINO ANGELO§: – Che e’ stato assicurato. Assicurato nei confronti dei… Cioe’, i Salvo erano stati… si erano interessati dell’aggiustamento del processo per l’omicidio del capitano Basile a Monreale. Sono stato chiaro?

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Siccome il processo e’ stato molto articolato, ha avuto varie fasi, lei ci puo’ dare delle indicazioni per capire temporalmente quando e’ avvenuto questo intervento?

§SIINO ANGELO§: – Effettivamente no, cioe’ io non le posso dire. So che effettivamente e’ stato… sono stati fatti interventi nelle varie fasi dei processi, perche’ effettivamente dice che si stavano giocando tutto e poi ho capito anche da fatti di cronaca che venni… ho appreso; cioe’, praticamente, Giovanni Brusca si stava giocando tutto per fare aggiustare questo processo.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’.

§SIINO ANGELO§: – Io pensavo che fosse per questioni di mandamento; poi, inserendomi nei fatti di “Cosa Nostra” c’era qualcuno proprio del mandamento di cosa, che insinuava che questo interessamento di Giovanni Brusca era per un fatto che aveva determinato la colpa della cattura di questi personaggi, i quali erano gente di Altofonte, Gioe’ e come si chiama… e “mezza nasca”, e Santino “mezza nasca”.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Qual e’ questo episodio specifico della cattura? Lo vuole spiegare?

§SIINO ANGELO§: – Cioe’, praticamente, dice che… dicevano Santino “mezza nasca”, perche’ io non lo so, e Gioe’, dicevano ridacchiando che effettivamente Giovanni Brusca aveva lasciato a piedi gli esecutori materiali dell’omicidio Basile; era scappato per paura. Non so se le cose siano cosi’ o no. Era quello che mi e’ stato riferito.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’.

§PRESIDENTE§: – Siccome dobbiamo fare una brevissima pausa per consentire ad un Giudice popolare…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Siamo in dirittura di arrivo.

§PRESIDENTE§: – E allora la facciamo… Quanti minuti lei ritiene…?

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Pochi minuti.

§PRESIDENTE§: – Pochi minuti.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Poche domande ci sono ancora.

§PRESIDENTE§: – Poche domande. Va bene. Faremo la pausa dopo la fine dell’esame del P.G.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Senta, signor Siino, lei sa se vi fossero elementi di collegamento tra l’uccisione di Falcone, Borsellino e gli altri progetti di attentato che nel ’92 si volevano eseguire?

§SIINO ANGELO§: – Altri progetti di attentato nel ’92?

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’.

§SIINO ANGELO§: – Si’, praticamente era tutta una strategia, cioe’ nel senso che effettivamente io, da quello che mi fu detto nel ’91 da Giovanni Brusca, da quello che appresi in carcere, effettivamente pensavo che tutto quello che doveva succedere fino al ’92, perche’ del ’93 non so niente dopo, quello che… cioe’, non c’era questa cosa. Io apprendo dei fatti del ’93 nel febbraio del ’93, che dovevano succedere… le cose dovevano succedere al nord. Ma effettivamente tutto quello che doveva essere successo nel ’92 era una specie di… di vendetta conseguente, una specie di (?), era di morire Sansone con tutti i filistei.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Ecco, da chi l’ha appreso…

§SIINO ANGELO§: – E tra cui c’era anche l’omicidio… l’omicidio anche Mannino a cui mi riferivo prima e che ho detto: “Assolutamente non si deve fare, dovete stare fermi. Bernardo, per favore, manda a dire…” E debbo dire che lui conveni’, ne conveniva con me. “Effettivamente tutte queste cose ni stannu cunsumannu. Sa’ cu ci li fici fari ‘sti cosi a me’ cumpari”. So’ cumpari era Salvatore Riina. 

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Senta, lei ha detto di aver saputo da sua moglie e da altra persona di queste stragi che dovevano avvenire nel ’93. Ecco, lei… queste persone che la informarono di queste circostanze fecero riferimento ad un collegamento tra queste azioni criminali e quelle che erano state poste in essere nel ’92?

§AVV. ODDO§: – C’e’ opposizione, Presidente. Poc’anzi il signor Siino ha riposto…

§SIINO ANGELO§: – No.

§AVV. ODDO§: – … di un collegamento fra tutti i fatti del ’92, dicendo omicidio del dottor Falcone, 

omicidio del dottor Borsellino e gli altri progetti del ’92, mentre ha detto: “E’ unica strategia, mentre per quelli che riguardano il ’93 io non vi posso dire nulla”.

§PRESIDENTE§: – Perche’ non l’ha voluto dire, ma…

§AVV. ODDO§: – No, no: “Non vi posso dire nulla”, nel senso che… ha detto che: “Non lo so, perche’ – dice – io tranne quel discorso del febbraio…” Cosi’ ho sen…

§PRESIDENTE§: – L’opposizione e’ respinta, avvocato Oddo. Legittima la domanda sulla individuazione di eventuali collegamenti tra i diversi episodi. Risponda.

§SIINO ANGELO§: – Io sono cose che non so, non lo so.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Senta, signor Siino, lei e’ a conoscenza di iniziative di appartenenti all’organizzazione “Cosa Nostra” di carattere indipendentista?

§PRESIDENTE§: – Un attimo, e’ saltato un collegamento.

§AVV. ODDO§: – Scusi, il programma di oggi oltre a questa…

§PRESIDENTE§: – Il programma e’ di concludere, se e’ possibile, l’esame del Siino, esame e controesame. Non ci sono altri programmi.

§AVV. ODDO§: – [Fuori microfono].

§PRESIDENTE§: – Come?

§AVV. ODDO§: – Poi ci sara’ l’ordinanza su quelle che sono eventualmente…

§PRESIDENTE§: – Prevedibilmente no.

§AVV. ODDO§: – Ah, va bene.

§PRESIDENTE§: – Perche’ ancora la Corte deve esaminare e decidere, insomma, quindi probabilmen…

§AVV. ODDO§: – Va bene, Presidente. No, era solo per…

§PRESIDENTE§: – Probabilmente ci riuniremo poi in Camera di Consiglio. Prego. E’ stato ripristinato il collegamento? Ancora no. Adesso si’. Proseguiamo.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Signor Siino, se ricorda la domanda puo’ rispondere.

§SIINO ANGELO§: – Si’. Praticamente sempre al carcere di Termini, nel… esattamente prima delle elezioni del ’94, dobbiamo parlare del febbraio del ’94 o giu’ di li’, febbraio – marzo del ’94, mi fu detto… no, penso prima. Comunque, primi mesi del ’94. Venne mia moglie, mi venne a dire che Giovanni Brusca mi mandava a dire che si stava organizzando un movimento nuovo, un movimento indipendentista che doveva, in un certo senso, prendere tutti i voti di “Cosa Nostra” e di cercare di passare questo discorso. Io proprio, che non ne potevo piu’ di queste elucubrazioni, di queste situazioni per me stupide, gli ho detto: “Ma dicci che si fa una camminata, non mi pare un fatto serio, non mi pare un fatto normale, non… non e’ una cosa… non e’ una cosa da prendere nella assoluta… in assoluta considerazione, non faccio niente”. Nella stessa occasione mia moglie mi disse che lui mandava a dire che di questa cosa la sapeva anche Giovanni. Ma Giovanni io non capii, perche’… chi era questo Giovanni, anche perche’ allora eravamo sotto 41 bis, parlavamo con il vetro e ci capivamo piu’ a segni che a parole. Per cui non ho avuto modo di capire chi era questo Giovanni che era d’accordo sulla questione della… dell’indirizzare i voti di “Cosa Nostra” presso questa organizzazione indipendentista.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Senta, in prece…

§SIINO ANGELO§: – Pero’ debbo dire che dopo ho avuto… c’e’ stato un contrordine ai compagni, praticamente, che mi fu comunicato all’interno del carcere e anche al di fuori del carcere, sempre tramite mia moglie che era l’unico collegamento che avevo con l’esterno, e mi dissero, dopo qualche… nel colloquio dopo, mi fu detto… che ci avevamo un colloquio una volta al mese, mi fu detto di votare per la nascente Forza Italia e di dire a tutti di votare per Forza Italia; cosa che ho fatto.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Questo quando?

§SIINO ANGELO§: – Sempre nel… nel ’94, sempre nei primi mesi del ’94. Tenga conto, Consigliere, che noi facevamo un colloquio al mese ed era in quel momento che io riuscivo ad apprendere… mi mandavano a dire le cose da fuori.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Senta…

§SIINO ANGELO§: – Giovanni Brusca mi mandava a dire delle… degli indirizzi da dare da fuori.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Diciamo, le informazioni sua moglie le raccoglieva sempre da Giovanni Brusca?

§SIINO ANGELO§: – Si’, era l’unico personaggio che… con cui lei aveva dei contatti per questo tipo di informazioni.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Senta, lei ha mai sentito parlare, ha mai discusso con altri in carcere di prospettive indipendentiste in epoca precedente a quella di cui ha parlato ora?

§SIINO ANGELO§: – Mah, si’. No, praticamente non e’ che ne ho sentito parlare, sono stato protagonista, cioe’ nel senso stiamo parlando dei fatti inerenti il cosiddetto golpe Sindona, che poi 

doveva portare ad una situazione indipendentista della Sicilia. Stiamo parlando di fatti che si dovevano svolgere nel 1979 e di cui sono stato protagonista pieno.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Ma in epoca, diremo cosi’, piu’ recente e comunque antecedente a quella dei primi mesi del ’94, ne ha mai sentito parlare?

§SIINO ANGELO§: – No.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – E con riferimento alle finalita’ delle stragi del continente ne ha sentito parlare?

§AVV. ODDO§: – Presidente, cosi’ c’e’ opposizione pero’.

§SIINO ANGELO§: – Non proprio…

§AVV. ODDO§: – Che non ne ha sentito parlare prima della… 

§SIINO ANGELO§: – Non proprio in queste… del fatto indipendentista.

§PRESIDENTE§: – Un attimo solo. Prego.

§AVV. ODDO§: – C’e’ una concatenazione temporale, mi pare che la precedente risposta escludesse la possibilita’ di fare questa domanda. Era stato detto: “Prima del ’94 lei aveva sentito mai parlare di tensioni indipendentistiche da parte di ”Cosa Nostra”?” E ha detto: “Soltanto nel ’79, quando… il golpe Sindona”.

§PRESIDENTE§: – Poi ha chiesto: “In epoca prece…”

§AVV. ODDO§: – Poi ha chiesto: “Ma prima del ’94…”

§PRESIDENTE§: – “In epoca piu’ recente…”

§AVV. ODDO§: – Esatto, in epoca piu’ recente…

§PRESIDENTE§: – “… rispetto al ’94”.

§AVV. ODDO§: – Perfetto. “Prima del ’94 ne ha sentito parlare?” E lui ha detto: “No”. La ulteriore domanda, se per le stragi del ’93 ne ha sentito parlare, quindi in epoca precedente, era gia’ assorbita dal no che riguardava il problema del ’94, mi pare.

§PRESIDENTE§: – Va bene. Comunque, nulla ci impedisce… e’ ovvio… condivido questa sua impostazione, ma dico, ma nulla ci impedisce di chiedergli ulteriormente e di sondarlo ulteriormente su questo punto. Quindi, la domanda, in sostanza, e’ ammessa. Prego.

§SIINO ANGELO§: – No, non ho mai sentito parlare di fatti inerenti i problemi di indipendentismo antecedenti tra il ’93 e il ’94, assolutamente.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – E’ sicuro di questo, signor Siino?

§AVV. ODDO§: – Presidente, opposizione.

§SIINO ANGELO§: – Mi scusi, dottore, io… No, avvocato, mi scusi, io vorrei parlare un attimino, perche’ e’ una cosa che effettivamente vorrei chiarire. Io nel ’94, primi mesi, mi vengono a dire fatti inerenti Sicilia Libera e io, praticamente, dico che e’ una scempiaggine, non… non mi interessa, non avrei fatto opera di questo tipo nei confronti di chicchessia, perche’ mi sembrava una cosa campata sul niente. Dopodiche’ mi… dopo mi fu fatto il discorso per Forza Italia, cosa che ho condiviso e che ho fatto, e di cui ho riferito in altri cento interrogatori. Poi di fatti antecedenti a questo non ne ho sentito mai parlare, se non poi per andare al 1979, golpe Sindona. Sono stato chiaro?

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Con il Gioe’ ebbe modo di parlare dell’argomento?

§SIINO ANGELO§: – No.

§AVV. ODDO§: – Presidente…

§SIINO ANGELO§: – Di fatti dal punto di vista…

§PRESIDENTE§: – Aspetti, aspetti…

§SIINO ANGELO§: – … indipendentista no.

§PRESIDENTE§: – Aspetti, Siino.

§AVV. ODDO§: – Presidente, la risposta c’era gia’ stata.

§PRESIDENTE§: – Prima di rispondere…

§AVV. ODDO§: – E’ stato intempestivo il difensore.

§PRESIDENTE§: – Prima di rispondere aspettiamo eventuali interventi in opposizione. Nel caso in esame c’e’ stata l’opposizione dell’avvocato Oddo, che e’ subito rientrata, mi pare di capire.

§AVV. ODDO§: – E’ rientrata perche’ ha risposto no e quindi confermava ancora una volta la…

§PRESIDENTE§: – No, e’ la cosiddetta regola del vantaggio che viene applicata anche…

§AVV. ODDO§: – Si’, Presidente, non c’e’ niente da fare.

§PRESIDENTE§: – Va bene, d’accordo.

§AVV. ODDO§: – Il football oramai ci vince.

§SIINO ANGELO§: – Mi scusi, Presidente.

§PRESIDENTE§: – Prego.

§SIINO ANGELO§: – Mi scusi, Presidente, alle volte rispondo d’impeto.

§PRESIDENTE§: – Si’, deve invece aspettare qualche attimo per dare spazio ad eventuali opposizioni. Prego.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Signor Siino, lei ha fatto riferimento al golpe Sindona, che l’ha visto protagonista nel ’79. Sinteticamente, ci vuole dire qual era la finalita’ di questa iniziativa?

§SIINO ANGELO§: – Mah, la finalita’ occulta e’ una finalita’ cer… cioe’, palese; palese era quello 

di separare la Sicilia dell’Italia se si fosse concretizzato il compromesso storico. Effettivamente, secondo me, e poi per… anche per cose che mi furono dette da Vitale, da Bontade, che erano anche loro protagonisti di questo… di questo attentato o pseudo golpe, mi fu detto che effettivamente la verita’ della venduta di Sindona in Sicilia era stata diversa di questa… di quella che effettivamente era stata perpetrata, cioe’ la situazione indipendentista si era venuta a fare i fatti suoi, cioe’ a risolversi i suoi problemi, ricattando a destra e a manca delle persone.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’.

§PRESIDENTE§: – Questa sospensione la facciamo? Facciamo dieci minuti di sospensione, va bene?

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Va bene.

§PRESIDENTE§: – Perche’ e’ necessaria.

A questo punto l’udienza viene sospesa e ripresa alle ore 11.50.

§PRESIDENTE§: – E allora, riprendiamo dopo la sospensione. Abbiamo in corso l’esame di Siino Angelo. Procuratore Generale, per le domande conclusive.

§AVV. MICALIZZI§: – Si’, Signor Presidente, buongiorno. Se puo’ dare atto che sono presente.

§PRESIDENTE§: – Avvocato Micalizzi, diamo atto della presenza, buongiorno.

Vogliamo nuovamente attivare il collegamento con la postazione riservata nr. 1.

Procuratore Generale, puo’ procedere. 

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Signor Siino, lei sa dire…

§SIINO ANGELO§: – Si’.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – … se “Cosa Nostra”, se verso le stragi del ’92 avesse inteso contattare o instaurare rapporti con altri referenti politici nel quadro della strategia criminale di cui abbiamo parlato?

§SIINO ANGELO§: – Certamente, non so se ne voleva fare con altri esponenti politici, ma comunque voleva chiudere con quelli che aveva precedentemente.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Ecco, lei ebbe modo di parlare con Nino Gargano e Piddu Madonia di questa vicenda?

§SIINO ANGELO§: – Cioe’, di quale vicenda?

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Di questo proposito di contattare altri referenti politici nel quadro di questa strategia criminale.

§SIINO ANGELO§: – Bisognava agganciare… cioe’, il problema che dicevano tutti: “Bisogna riferirci ad altri personaggi”. E praticamente io ho avuto modo di parlarne quando nel… mi fu mandato l’input di dire… cioe’, praticamente, mi dissero a Termini: “Devi dire…” Io facevo il processo… l’udienza preliminare per il processo “Leopardo” e, praticamente, mi fu detto di riferire, cosa che io feci, e c’e’ anche la famosa registrazione dove Madonia mi dice: “Forza”. E io ci dico: “Si’, va bene”. “Allora che dobbiamo fare Forza?” E io ci dico: “Si’, va bene, Forza Italia”. Praticamente mi si e’ mandato a dire: “Dicci al mio compare che dobbiamo assolutamente votare per Forza Italia”. Si riferisce a questo?

§P.G. dott. TESCAROLI§: – No. Diciamo, lei parlo’ con costoro di iniziative che Provenzano stava effettuando per agganciare nuovi referenti?

§AVV. ODDO§: – Presidente, per la…

§SIINO ANGELO§: – No, semmai erano loro che me ne…

§AVV. ODDO§: – Per la forma.

§SIINO ANGELO§: – … me ne parlarono.

§PRESIDENTE§: – Un attimo solo.

§AVV. ODDO§: – Credo che sia…

§PRESIDENTE§: – Un attimo, prima di rispondere ascoltiamo che c’e’ un’opposizione.

§AVV. ODDO§: – Mi pare che sia fortemente suggestivo. Finora non si era parlato ne’ di Provenzano, di questo… mi pare; poi io posso essere stato disattento.

§PRESIDENTE§: – La riformuli la domanda in maniera da evitare suggerimenti impliciti.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, cosa ebbero a dirle il Gargano e il Madonia sulle iniziative che il Provenzano stava adottando?

§SIINO ANGELO§: – Che praticamente stava cercando di trovare nuovi referenti per organizzare situazioni diverse di quelle che si erano avute finora, fino allora.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Attraverso quali canali?

§SIINO ANGELO§: – Non… non lo ricordo, non ricordo bene neanche il fatto.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Signor Siino, nel verbale depositato il 28 novembre ’97, risulta che lei ebbe a dire, ultimi due fogli del verbale depositato: “La vicenda complessiva dei maxiprocessi e’ stata tra le cause anche degli omicidi dell’onorevole Lima e di Ignazio Salvo, in particolare l’uccisione del Salvo, dopo quella di Lima, Falcone e Borsellino, segno’ il momento nel quale ”Cosa Nostra” voltava pagina, nel senso che liquidando i vecchi referenti politici, Lima e Salvo, si cercava di chiudere un capitolo. Mentre gia’ l’organizzazione si stava per agganciare, ricordo che tra gli altri Nino Gargano e Piddu Madonia ebbero a dirmi che Provenzano stava adoperandosi per agganciare Craxi tramite Berlusconi. Cio’ per me era conferma della motivazione di fatti a me noti riguardanti gli attentati alla Standa di Catania”.

§SIINO ANGELO§: – Si, confermo in pieno questa mia deposizione, su cui mi ricordo benissimo di averla fatta.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Quand’e’ che…

§Ispettore RANIERI§: – Chiedo scusa, da Spoleto.

§PRESIDENTE§: – Spoleto.

§Ispettore RANIERI§: – Da Spoleto, chiedo scusa. L’imputato Lucchese Giuseppe intende rinunciare al prosieguo dell’udienza.

§PRESIDENTE§: – Va bene.

§Ispettore RANIERI§: – Grazie.

§PRESIDENTE§: – Prego.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Quand’e’ che ebbe modo di parlare… ebbe modo di sentire, ecco, di questo tentativo di avvicinare l’onorevole Craxi?

§SIINO ANGELO§: – Ma praticamente in momenti diversi, pero’ sempre all’interno del carcere, immediatamente dopo la conclusione del vecchio rapporto mafioso con la politica derivata dall’uccisione di Ignazio Salvo.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’.

§SIINO ANGELO§: – Per cui in momenti diversi, prima… non so se e’ stato prima con Nino Gargano e poi con Madonia, comunque mi fu confermato sia dall’uno che dall’altro che c’era stato… effettivamente c’era stato questa avance nei confronti di… di Craxi. Stavano cercando di agganciare a Craxi, cosa che a me era nota perche’ sapevo che gia’ c’era un discorso in questo senso tramite Berlusconi, che si voleva arrivare a Craxi e si sollecitava Berlusconi facendoci gli attentati alla Standa di Catania.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, a quali attentati fa riferimento?

§SIINO ANGELO§: – Sono i due attentati che ebbe alla Standa: una alla Standa di Catania, uno che ebbe in una sede periferica e un altro in una sede centrale della via Etnea.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, lei si riferisce agli attentati noti del 19 gennaio ’90 e del 12 febbraio ’91?

§SIINO ANGELO§: – Esattamente.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Senta, lei ebbe modo di incontrarsi con Enzo Aiello e Vincenzo Galea a Catania?

§SIINO ANGELO§: – Si’, parecchie volte.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco…

§SIINO ANGELO§: – Anche a Palermo, alle volte me ne andavo io a Catania, alle volte venivano loro.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – A Catania con riferimento a questione di appalti, lo ricorda?

§SIINO ANGELO§: – Si’, anche… anche… si’, anche con riferimento… soprattutto in riferimento ad occasione di appalti.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, lei ricorda se… ricorda di avere mai incontrato Nitto Santapaola a Catania?

§SIINO ANGELO§: – Si’.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, vuole spiegare…

§SIINO ANGELO§: – Non l’avevo incontrato proprio a Catania citta’, ma in Cata… in provincia di Catania o in provincia di Messina.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – In provincia di Catania, ecco, lei cosa apprese da Santapaola?

§SIINO ANGELO§: – Si’. Da Santapaola?

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’.

§SIINO ANGELO§: – Mah, apprese… riguardante che cosa? Io con Santapaola parlavo di molte cose.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, con riferimento a questi referenti politici che si dovevano individuare.

§SIINO ANGELO§: – Eh, praticamente mi fu detto che c’era… cioe’, praticamente, c’era stato Giovanni Brusca che si era appartato con Santapaola. Giovanni Brusca erano usciti da questa… da questo (concubito), da questo incontro, e poi Santapaola ebbe modo di dirmi che praticamente Brusca aveva perorato l’effettuarsi dell’attentato nei confronti di Berlusconi, dicendo che doveva mettersi a Berlusconi nelle mani perche’ era l’unica persona che poteva arrivare a Craxi.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – E questo incontro, questo discorso quando avvenne?

§SIINO ANGELO§: – Avvenne nell’immediata… subito dopo il secondo attentato alla Standa di Catania, ’91, primi mesi del ’91. Io ritornavo da Genova, dove aveva avuto mio figlio un intervento chirurgico.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, chi altri le disse che, diciamo, le azioni criminali… o meglio, chi le parlo’, ecco, di agganciare, di tentare di avvicinare l’onorevole Craxi oltre alle persone di cui gia’ abbiamo detto?

§SIINO ANGELO§: – Eh, Giovanni Brusca.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ebbe occasione di affrontare questo tema con Pino Lipari?

§SIINO ANGELO§: – Ah, si’, si’, Pino Lipari diciamo che era lo stratega politico della… dei corleonesi, per cui parecchie volte, no una sola volta. Effettivamente allora si riteneva che chi comandasse in Italia, chi effettivamente aveva potere decisionale in Italia era Craxi, per cui il Lipari parecchie volte mi disse: “Bisognerebbe cercare di arrivare a Craxi in tutte le maniere”. Una di queste maniere era da tutti riconosciuta come Berlusconi. Berlusconi era un personaggio che era ritenuto, da parte del popolo di “Cosa Nostra”, da gente di “Cosa Nostra”, ritenuto vicino a Craxi.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Senta, parlo’ con Calo’ e Montalto di questi argomenti?

§SIINO ANGELO§: – Si’, ne parlai sicuramente, ma non ricordo la circostanza. Mi scusi, Signor Presidente…

§PRESIDENTE§: – Si’, dica.

§SIINO ANGELO§: – Io per problemi medici…

§PRESIDENTE§: – Si’.

§SIINO ANGELO§: – … vorrei, se e’ possibile, concludere… cioe’ concludere, finire il mio esame odierno…

§PRESIDENTE§: – Si’.

§SIINO ANGELO§: – … massimo… non piu’ tardi delle 13.30, perche’ poi debbo assolutamente…

§PRESIDENTE§: – Va bene.

§SIINO ANGELO§: – Senno’ vado in ipoglicemia, debbo fare determinate situazioni.

§PRESIDENTE§: – Va bene, ne terremo conto, ne terremo senz’altro conto, si’.

§SIINO ANGELO§: – Grazie.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, io chiedo che venga contestato, per sollecitazione del ricordo, ecco, quanto riferito durante la trascrizione… durante l’udienza del 13 marzo ’99, alle pagg. 49 e cin…

§SIINO ANGELO§: – Si’.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Alla pag. 50. Si tratta della trascrizione inerente la deposizione del processo di via D’Amelio ter. Ecco, lei ha riferito, signor Siino: “Lipari e compagnia bella, ma penso che praticamente, cioe’, come pour parler ne ho avuto modo di parlare un po’ con tutti. Poi si immagini, questi discorsi arrivano nel circuito carcerario, si parlava… insomma, si era… si parlava sempre di probabili agganci, di probabili machiavelli, che avrebbero potuto risolvere il nostri problemi, e si cominciava a parlare gia’ immediatamente dopo l’uccisione di Falcone e Borsellino. E debbo dire che ne cominciai a parlare con… con Fontana a Pisa, ne incomincia e continuai a parlare con Provenzano, il Gargano, con Montalto, con Calo’, insomma, con tutte queste situazioni e tutte queste persone avevano, in un certo senso, una cosa: che l’unico che aveva gli attributi in tutte le situazioni e che poteva risolvere i problemi era Craxi”.

§SIINO ANGELO§: – Era Craxi.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – “Poi, naturalmente, Craxi comincio’ ad avere…”

§SIINO ANGELO§: – L’ho gia’ detto.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – “… un cuprio di soldi, comincio’ ad avere i suoi problemi, le sue situazioni gravi, per cui, evidentemente si diceva: ”Ma guarda, questo poteva darci un aiuto, stava cercando questi altri problemi, bisogna anche, in un certo senso, cambiare rotta”. Ma effettivamente poi veniva identificato sempre Craxi come un personaggio che poteva fare… dare un giro di boa alla situazione negativa che c’era nei confronti di ”Cosa Nostra” e fu questo periodo che, praticamente, si stigmatizzava il comportamento di Martelli che, secondo loro, era stato prima in un certo senso aiutato da ”Cosa Nostra” e poi era stata da lui tradita e si era messo nelle mani…”

§PRESIDENTE§: – Va bene, Procuratore Generale, ma questo cos’e’? E’ stato un ausilio alla memoria in relazione alla risposta…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Per il fatto che avevano parlato con Montalto…

§PRESIDENTE§: – … all’ultima risposta. Dico, comunque non…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Montalto…

§PRESIDENTE§: – … non estendiamo…

§SIINO ANGELO§: – Non…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – E con Calo’.

§PRESIDENTE§: – Si tratta…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Io ho letto il brano.

§PRESIDENTE§: – D’altra parte mi pare che si tratta di un verbale gia’…

§SIINO ANGELO§: – Mi scusi…

§PRESIDENTE§: – … acquisto agli atti del dibattimento.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’.

§PRESIDENTE§: – Va bene.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’, il problema dell’utilizzabilita’, poi le dichiarazioni…

§PRESIDENTE§: – Va bene, e’ chiaro.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – … induce ad esplorare…

§PRESIDENTE§: – Dico, voleva, ritengo, essere solo un ausilio alla memoria in relazione all’ultima risposta che ha data. Prego.

§SIINO ANGELO§: – Ma io, praticamente, l’ho data questa risposta. Cioe’, erano cose che sentivo, erano pour parler, discorsi, chiacchiere che sentivo all’interno del circuito carcerario parlando con questo e con quello, ma non e’ che… Cosi’, parlavamo, erano opinioni che venivano riferite e naturalmente veniva, in un certo senso, identificato un Craxi come un personaggio con gli attributi, un personaggio che effettivamente avrebbe potuto dare una svolta alla situazione di “Cosa Nostra”. Chiaramente, man mano che c’e’ stata l’evoluzione della vicenda Craxi c’era, in un certo senso, una certa… “Ma guarda, questo si sta inguaiando piu’ di noi”.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Senta, lei ha avuto, gia’ lo ha detto, occasione di parlare con Piddu Madonia della strategia di “Cosa Nostra”.

§SIINO ANGELO§: – Si’.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, lei ricorda se il Madonia le avesse detto circostanze inerenti a Toto’ Montalto o comunque di riferirgli qualcosa?

§SIINO ANGELO§: – Si’, mi disse di dirci a Toto’ Montalto… cioe’, Toto’ Montalto stigmatizzava il comportamento di Madonia; c’era (Carone) parlava assai. Effettivamente era un personaggio poco affidabile. In un certo senso, per questo era, in un certo senso, guardato male dagli amici di Madonia, Gargano che era suo compare, Eucaliptus ed altri. E praticamente non so come e’ venuta alle orecchie queste cose di Madonia, che mi disse che un giorno o l’altro glielo avrebbe fatto vedere lui a Toto’ Montalto, perche’ sapeva lui alcune cose che gli doveva scartellare in faccia la prima volta che lo vedeva.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – A cosa si riferiva?

§SIINO ANGELO§: – Mah, a cosa si riferisse precisamente non lo so, ma praticamente mi disse che questo Montalto, cioe’… che si sentiva detentore della deontologia mafiosa, effettivamente aveva qualche problema da sgabellare.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – “Aveva qualche…”? Presidente, si sente malissimo. “Aveva qualche…”?

§PRESIDENTE§: – “Aveva qualche…” Adesso forse lei e’ posto troppo vicino al microfono e quindi rimbomba un po’ la voce.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Gracchia un po’ il microfono.

§PRESIDENTE§: – “Aveva qualche problema da…”?

§SIINO ANGELO§: – Presidente… cioe’, aveva qualche problema da sgabellare. E’ un modo di dire.

§PRESIDENTE§: – Da sgabellare.

§SIINO ANGELO§: – Sgabellare vuol dire che aveva qualche…

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Sgabellare?

§PRESIDENTE§: – Da sgabellare.

§SIINO ANGELO§: – Si’.

§PRESIDENTE§: – Un modo di dire.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, lei sa dire che cos’era l’oggetto di questo sgabellamento, per usare il suo termine?

§SIINO ANGELO§: – No, non lo ricordo.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Non lo ricorda. Senta, lei si e’ mai interessato per favorire industriali del nord vicini all’onorevole Craxi nell’aggiudicazione dei lavori?

§SIINO ANGELO§: – Mi scusi, vuole ripetere la domanda? Non l’ho sentita.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Lei si e’ mai interessato per favorire gli industriali del nord vicini all’onorevole Craxi nell’aggiudicazione dei lavori?

§SIINO ANGELO§: – Vicini all’onorevole Craxi? Io, che mi ricordi, no.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ebbe modo di interessarsi della persona di Li Gresti?

§SIINO ANGELO§: – Di Li Gresti si’, mi fu detto che Li Gresti era un personaggio vicino a Craxi. Mi sono interessato nel senso che ad un certo punto mi fu segnalato Li Gresti come un probabile aggiudicatore dell’appalto del policlinico di Palermo, una vicenda molto, ma molto complessa.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. E questo si colloca in quale periodo?

§SIINO ANGELO§: – Prima meta’ del ’91.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Senta, signor Siino, lei seppe quando… o meglio, lei seppe chi sostitui’ Salvatore Montalto nella direzione del mandamento dopo il suo arresto?

§SIINO ANGELO§: – Si’, suo figlio, Peppuccio Montalto.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Lei ha avuto modo di conoscere Giuseppe Montalto?

§SIINO ANGELO§: – Si’.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – In quali circostanze di tempo e di luogo?

§SIINO ANGELO§: – Nella conceria di Franco Baiamonte, situata tra Aspra e Bagheria. C’era anche Provenzano.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Quando?

§SIINO ANGELO§: – ’87, ’88, questo periodo.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Senta, lei ha avuto modo di commentare con Salvatore Montalto la nomina a Procuratore Aggiunto a Palermo del dottore Borsellino?

§SIINO ANGELO§: – No, praticamente la nomina del Procuratore Aggiunto del dottore Borsellino a Palermo e’ stata antecedente al mio contratto con Montalto… No, aspetti, no. Si’, si’, si’, effettivamente si’, all’interno della… del padiglione dei detenuti del civico di Palermo.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. E quale fu il commento? Cosa vi siete detti al riguardo?

§SIINO ANGELO§: – Praticamente c’erano dei timori esternati dal Montalto nei confronti del dottore Borsellino.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Timori dovuti a cosa?

§SIINO ANGELO§: – Alla veemenza antimafiosa del dottore Borsellino, dimostrata nelle varie circostanze.

§PRESIDENTE§: – Per cortesia, evitiamo…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ho terminato l’esame, Signor Presidente.

§PRESIDENTE§: – Va bene. Le parti civili. Chi vuole prendere la parola?

§AVV. ODDO§: – Avevo chiesto ai colleghi della parte civile, se naturalmente la S.V. me ne da’ la possibilita’, di anticipare il mio controesame, che sara’ brevissimo. 

§Intervento fuori microfono§: – Avevi detto una domanda.

§AVV. ODDO§: – Si’, due domande. 

§PRESIDENTE§: – C’e’ opposizione?

§AVV. SORRENTINO§: – No, assolutamente. 

§PRESIDENTE§: – Va bene.

§AVV. ODDO§: – Ringrazio i colleghi e Lei, Signor Presidente. 

Sull’accordo delle parti viene ammesso l’avvocato Oddo ad anticipare le domande rispetto a quelle della parte civile.

§AVV. ODDO§: – Io debbo fare due domande soltanto sulla posizione di Calo’ Giuseppe.

§PRESIDENTE§: – Dica.

§AVV. ODDO§: – Signor Siino, buongiorno. Avvocato Giuseppe Oddo.

§SIINO ANGELO§: – Buongiorno, avvocato.

§AVV. ODDO§: – Lei ha incontrato…

§SIINO ANGELO§: – Buongiorno, avvocato.

§AVV. ODDO§: – … Calo’ Giuseppe al carcere, ci ha detto piu’ volte oggi e anche l’altra volta. Lo ha incontrato solo a…

§SIINO ANGELO§: – Si’.

§AVV. ODDO§: – Si’. Lo ha incontrato solo a Termini Imerese o lo incontro’ anche a Roma?

§SIINO ANGELO§: – Anche a Roma.

§AVV. ODDO§: – Anche a Roma.

§SIINO ANGELO§: – Rebibbia.

§AVV. ODDO§: – Rebibbia. Ebbe modo con Calo’ di parlare delle vicissitudini giudiziarie di Calo’? In particolare, e’ vero che Calo’ faceva ascendere la ragione della sua condanna definitiva per la strage del treno 904 proprio al verificarsi il 23 maggio del 1992, cioe’ poco tempo prima della sentenza della Cassazione, del verificarsi, appunto, della strage di Capaci?

§SIINO ANGELO§: – Si’, effettivamente era un suo pallino. La strage 904 lui diceva che assolutamente non ne sapeva parlare, non era responsabile di questa strage ed effettivamente a Roma mi disse: “Se non era per questa discussione io sicuramente sarei stato… la sentenza sarebbe stata cassata”.

§AVV. ODDO§: – Questa discussione, cioe’ la strage di Capaci. E’ giusto?

§SIINO ANGELO§: – Esattamente.

§AVV. ODDO§: – Un altro chiarimento. Lei ci ha gia’ detto dei colloqui che ebbe in Termini Imerese con Calo’ fra gli altri. Per quanto riguarda il tema degli appalti, le risulta che Calo’ fosse in qualche modo interessato? Aveva interesse Calo’ negli appalti, in tutta questa problematica di cui…?

§SIINO ANGELO§: – Che io sappia, no.

§AVV. ODDO§: – E aveva interessi il Calo’ in politica? Be’, per quello che lei sa.

§SIINO ANGELO§: – Non lo so dire.

§AVV. ODDO§: – Io non ho altre domande.

§SIINO ANGELO§: – Non glielo so dire.

§AVV. ODDO§: – La ringrazio. Avrei concluso, Signor Presidente. Le chiedo il permesso di allontanarmi. Designerei il collega Micalizzi in mia sostituzione.

§PRESIDENTE§: – Bene.

§AVV. ODDO§: – Grazie.

§PRESIDENTE§: – E allora, possiamo riprendere l’ordine naturale e l’avvocato Sorrentino ha acceso il microfono.

§AVV. SORRENTINO§: – Si’.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Signor Presidente…

§PRESIDENTE§: – Prego.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – … se mi consente, io vorrei, diciamo, vista la situazione, ecco, porre due domande ancora al Siino, se lo consente.

§PRESIDENTE§: – Eh, va be’, ma lei ha la possibilita’ di intervenire poi nella fase conclusiva.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – No, diciamo, dicevo questo perche’ dovesse interessare l’avvocato Oddo che se ne va, ecco.

§PRESIDENTE§: – Eh. Va be’, l’avvocato Oddo e’ libero di restare, nessuno gli impedisce, per carita’.

§AVV. ODDO§: – Signor Presidente, Le dico subito: sono innanzi all’Autorita’ Giudiziaria di Caltanissetta in difesa di un avvocato e devo concludere.

§PRESIDENTE§: – Va bene.

§AVV. ODDO§: – Mi hanno aspettato fino ad ora…

§PRESIDENTE§: – Va be’, ma dico…

§AVV. ODDO§: – … non volevo abusare della cortesia dell’avvocato.

§PRESIDENTE§: – Noi oggi contiamo e speriamo entro le 13.30 di finire l’esame e controesame. Va bene?

§AVV. ODDO§: – Si’, e quello e’ il riesame, quello del Procuratore Generale, Presidente.

§PRESIDENTE§: – E ma speriamo di concludere oggi, perche’ ovviamente ancora abbiamo un’ora e venti di tempo, penso che ce la potremmo fare. E allora, Procuratore Generale, lei…

§Intervento fuori microfono§: – Puo’ essere utile anche alla parte civile.

§AVV. ODDO§: – Non ci sono problemi.

§PRESIDENTE§: – Non ci sono problemi a che anticipi questa fase?

§AVV. ODDO§: – No, no, non ci sono problemi rispetto al tema…

§PRESIDENTE§: – Ah, e allora le fara’ dopo, Procuratore Generale. Va bene? Le fara’ all’ultimo. La parte civile, avvocato Sorrentino, si accomodi.

§AVV. SORRENTINO§: – Si’, grazie. Signor Siino, buongiorno, sono l’avvocato Sorrentino, parte civile del Comune di Capaci.

§SIINO ANGELO§: – Buongiorno, avvocato.

§AVV. SORRENTINO§: – Lei ha premesso, alla prima di queste ultime udienze, di non aver fatto mai parte formalmente di “Cosa Nostra” e pur tuttavia, per fatto storico, poi arricchitosi nel tempo, era come se lo fosse per dei rapporti, diciamo, atavici quasi, di famiglia in ogni caso. Per la conoscenza che lei ha, concreta, delle cose concrete, per come “Cosa Nostra” la conosce, non le chiedo adesso pero’ un’opinione o un parere: “Cosa Nostra” preferisce, ha preferito storicamente avere rapporti con lo Stato o entrare in guerra con lo Stato?

§SIINO ANGELO§: – Mah, “Cosa Nostra” ha avuto sempre un rapporto preferenziale con lo Stato; anzi, era la sua caratteristica principale quella di acquisire un rapporto diretto e preferenziale con Organi dello Stato.

§AVV. SORRENTINO§: – E allora, per la conoscenza sempre che lei ha, come spiega la strategia del… cosa sa della strategia del 1992 che porta “Cosa Nostra” ad aprire un conflitto altissimo con lo Stato attraverso le stragi prima di Capaci e poi di via D’Amelio?

§SIINO ANGELO§: – Era una strategia che si ebbe… che da parte di “Cosa Nostra” era stata una strategia di vendetta nei confronti di uno Stato da cui si sentivano traditi dopo averlo favorito; piu’ che altro dalla politica, da personaggi che loro giudicavano sempre vicini e che, secondo loro, erano stati traditi e da cui, secondo loro, erano stati traditi. 

§AVV. SORRENTINO§: – Ma era “Cosa Nostra” che aveva favorito solo lo Stato o era lo Stato che aveva favorito “Cosa Nostra” pure?

§SIINO ANGELO§: – E diciamo che era un rapporto biunivoco.

§AVV. SORRENTINO§: – Ma lei, a domanda del Procuratore Generale, ha detto che ha saputo con certezza, insomma, e poi di discorsi di Termini Imerese soprattutto, ma non soltanto, che la strategia del ’92 fosse una strategia unica. Ha anche detto pero’ successivamente, sempre a domanda del Procuratore Generale, che Borsellino ritiene lei, per le notizie assunte, sia stato soppresso per la questione degli appalti.

§SIINO ANGELO§: – Si’.

§AVV. SORRENTINO§: – Allora anche Falcone – la mia domanda e’ questa – fu soppresso… la strage di Capaci si fece per la questione degli appalti?

§SIINO ANGELO§: – Effettivamente io non lo posso dire questo se fu… le potrei dare una mia opinione, ma non penso che sia interessante. Io posso solamente riferire quello che ho saputo, cioe’ nel senso che… quello che mi disse l’onorevole Lima, quello che… alla presenza di un personaggio di alta levatura mafiosa qual era Ignazio Salvo. Cioe’, praticamente, il Lima diceva che l’obiettivo effettivo del dottore Falcone era quello di mettersi l’Italia nelle mani e che effettivamente doveva avvisare i miei amici mafiosi e dirgli che effettivamente Martelli aveva tradito perche’ si era messo nelle mani Falcone. Puo’ essere stata una concausa quella degli appalti, ma la causa principale non penso che sia stata solo quella degli appalti.

§AVV. SORRENTINO§: – Senta, in quel periodo lei ha detto, ’92, ma anche precedentemente, nel ’91, “Cosa Nostra” comincia la ricerca di nuovi referenti politici perche’ non ha piu’ fiducia o non ripone piu’ fiducia in quelli tradizionalmente vicini a “Cosa Nostra” o facenti addirittura parte da politici di “Cosa Nostra”. E ha detto testualmente: “Abbiamo cercato…” No, non e’ testualmente questo, e’ fra poco: “Abbiamo cercato di agganciare, di arrivare all’onorevole Craxi, che in quel momento sembrava fosse l’uomo forte. E il soggetto che poteva consentire cio’, per conoscenza del popolo di ”Cosa Nostra”, era Berlusconi”. Che significa?

§SIINO ANGELO§: – Esatto.

§AVV. SORRENTINO§: – Come il popolo di “Cosa Nostra” aveva conoscenza che Berlusconi potesse essere il tramite a Craxi in quanto vicino all’onorevole Craxi stesso? Perche’ aveva questa conoscenza addirittura il popolo di “Cosa Nostra”?

§AVV. GALASSO§: – Presidente, c’e’ opposizione a questa domanda, perche’ si richiede un sentito dire, e poi comunque su questa domanda gia’ Angelo Siino ha risposto.

§AVV. SORRENTINO§: – No, non comprendo le ragioni dell’opposizione, perche’ non ha risposto a questa domanda perche’ e’ la prima volta che gliela si pone, e poi ha detto testualmente: “Il popolo di ”Cosa Nostra” era a conoscenza che Berlusconi potesse essere il tramite per Craxi”. La domanda e’ questa, io non…

§PRESIDENTE§: – La domanda e’ ammessa, perche’…

§AVV. GALASSO§: – Presidente, “Cosa Nostra”… Signor Presidente, “Cosa Nostra”…

§PRESIDENTE§: – La domanda e’ ammessa, perche’ il sentito dire…

§AVV. GALASSO§: – Il popolo di “Cosa Nostra”…

§PRESIDENTE§: – Il sentito dire qua non e’ una voce corrente, ma si inquadra in un ambito ben determinato che e’ quello dell’organizzazione “Cosa Nostra”. Prego. Puo’ rispondere.

§SIINO ANGELO§: – Si’, si’, era quello che veniva detto da person…

§PRESIDENTE§: – Non si sente niente. Ha il microfono spento.

§SIINO ANGELO§: – No, no, no, e’ acceso.

§PRESIDENTE§: – E’ acceso.

§SIINO ANGELO§: – E’ solo che ogni tanto non so… E allora, personaggi vicini, che venivano definiti vicini a Berlusconi, dicevano che Berlusconi era vicino all’onorevole Craxi, era molto amico dei socialisti dell’onorevole Craxi. Questi personaggi erano i Pullara’, che poi avevano trasmesso questo fatto che era a conoscenza da parte di quasi… la maggior parte dei personaggi di rilievo di “Cosa Nostra”.

§AVV. SORRENTINO§: – E lei sa che rapporti vi fossero tra i Pullara’ e Berlusconi?

§SIINO ANGELO§: – Mah, i Pullara’ dicevano che erano molto amici di Berlusconi e che ai primordi della sua carriera l’avevano protetto e aiutato moltissimo.

§AVV. SORRENTINO§: – E in che termini?

§SIINO ANGELO§: – In che termini, sempre che il… il Berlusconi era sotto schiaffo di organizzazioni criminali milanesi e loro l’avevano aiutato nel risolvere questi problemi.

§AVV. SORRENTINO§: – All’udienza del 17 novembre, signor Siino, lei ha parlato di una persona appartenente alla massoneria che lo venne a trovare. Una prima domanda e’ questa, non le chiedo ovviamente la persona perche’ lei gia’ su questo e’ stato abbastanza chiaro e ragionevolmente chiaro: e’ venuto a trovarla in qualita’ di massone o in qualita’ di soggetto autorevole di “Cosa Nostra”? Autorevole nel senso di rappresentativo.

§SIINO ANGELO§: – No, assolutamente, non era un personaggio autorevole di “Cosa Nostra”, era un personaggio autorevole come massone, che io in quel momento ho preso sottogamba; non ritenevo che vi fosse… che fosse un personaggio di rilievo, che… Non l’ho preso in nessuna considerazione. Allora.

§AVV. SORRENTINO§: – Si’. Ha conosciuto i rapporti, ha avuto modo di parlare con lei Giovanni Brusca dei suoi rapporti, delle sue conoscenze con Paolo Bellini?

§SIINO ANGELO§: – Assolutamente no.

§AVV. SORRENTINO§: – Sa chi fosse Paolo Bellini?

§SIINO ANGELO§: – No.

§AVV. SORRENTINO§: – Va bene. Grazie, Presidente, grazie, signor Siino, non ho altre domande.

§PRESIDENTE§: – Avvocato Tinaglia.

§SIINO ANGELO§: – Grazie.

§AVV. TINAGLIA§: – Si’, grazie, Presidente. Signor Siino, sono l’avvocato Tinaglia.

§SIINO ANGELO§: – Buongiorno, avvocato.

§AVV. TINAGLIA§: – Senta, io mi ricollego all’ultima domanda che le ha fatto l’avvocato Sorrentino, anzi che non le ha fatto l’avvocato Sorrentino, a proposito di questo soggetto massone che sarebbe venuto a trovarla. Chi era questo massone, signor Siino?

§P.G. dott. TESCAROLI§: – C’e’ opposizione a questa domanda.

§SIINO ANGELO§: – Mi avvalgo della facolta’ di non rispondere.

§PRESIDENTE§: – Ha gia’…

§AVV. TINAGLIA§: – Presidente, ascolti una cosa: io sul punto…

§PRESIDENTE§: – Gia’ ha chiarito nella precedente udienza…

§AVV. TINAGLIA§: – Si’.

§PRESIDENTE§: – … le ragioni…

§AVV. TINAGLIA§: – E lo so, Presidente.

§PRESIDENTE§: – … che lo inducono ad avvalersi della facolta’ di non rispondere.

§AVV. TINAGLIA§: – Ecco, ed e’ chiaro, Presidente, che non ci sono poteri ne’ coercitivi ne’ sanzionatori…

§PRESIDENTE§: – Ah, certamente, certamente.

§AVV. TINAGLIA§: – … perche’ il signor Siino…

§PRESIDENTE§: – Ci mancherebbe, ci mancherebbe altro.

§AVV. TINAGLIA§: – … e’ un imputato e ha il diritto di avvalersi della facolta’ di non rispondere. Pero’, dico, una cosa e’ l’uso di questo diritto, altra cosa e’ l’abuso o, se si vuole, l’uso distorto di questo diritto, perche’ il signor Siino…

§PRESIDENTE§: – Dunque, avvocato…

§AVV. TINAGLIA§: – … non si e’ richiamato…

§PRESIDENTE§: – Avvocato Tinaglia, la domanda, la prego.

§AVV. TINAGLIA§: – No, la domanda, Presidente, quella… questa mia premessa e’ finalizzata ad una precisa richiesta che io intendo sottoporre all’attenzione della Corte.

§PRESIDENTE§: – Eh, ma la richiesta attiene all’esame…

§AVV. TINAGLIA§: – Si’, Presidente.

§PRESIDENTE§: – … oppure la puo’ fare in altra sede?

§AVV. TINAGLIA§: – No, Presidente, attiene all’esame, perche’ il signor Siino non si e’ richiamato ad esigenze di natura difensiva, che sono le uniche poste al presidio del diritto di avvalersi della facolta’ di non rispondere. Si rifa’ ad esigenze…

§PRESIDENTE§: – Comunque, questo…

§AVV. TINAGLIA§: – … di riservatezza, e cioe’ si e’ fatto tutore di valori che certamente a lui non appartengono. Peraltro si e’ fatto tutore di questi valori, diciamo, a corrente alternata, perche’ una cosa e’ dire…

§PRESIDENTE§: – Avvocato Tinaglia…

§AVV. TINAGLIA§: – … e’ dire il fatto…

§PRESIDENTE§: – Avvocato Tinaglia, non proseguiamo oltre con queste considerazioni, la prego.

§AVV. TINAGLIA§: – No, Presidente, il problema… E allora…

§PRESIDENTE§: – Lei faccia… se deve formulare la domanda la formuli.

§AVV. TINAGLIA§: – La mia richiesta e’ questa, Presidente.

§PRESIDENTE§: – D’altra parte non mi pare che Siino abbia bisogno di essere convinto…

§AVV. TINAGLIA§: – No, no, ma…

§PRESIDENTE§: – … a rispondere.

§AVV. TINAGLIA§: – Ma la mia ri…

§PRESIDENTE§: – Ha detto che non vuole rispondere…

§AVV. TINAGLIA§: – E allora, Presidente…

§PRESIDENTE§: – … e si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere.

§AVV. TINAGLIA§: – … io credo, io credo che l’atteggiamento del signor Siino potrebbe essere, dico, potrebbe essere sanzionabile sotto il profilo del contratto che lui ha stipulato con lo Stato, per cui non ci sono poteri sanzionatori sul piano processuale, pero’ credo che questa e’ una cosa che potrebbe essere portata all’attenzione del Servizio Centrale di Protezione al solo fine di valutare eventuali inadempimenti del signor Siino rispetto all’obbligo che lui ha di rispondere.

§PRESIDENTE§: – Va bene, evidentemente, avvocato, il discorso potrebbe essere anche rivolto al contrario, nel senso che proprio la risposta ad una domanda quando ci sono esigenze investigative potrebbe rompere il patto con lo Stato, nel senso… Io non so quali siano le clausole di questo patto, ma per esempio potrebbe esserci una clausola che gli impedisce di fare rivelazioni…

§AVV. TINAGLIA§: – Comunque, Presidente…

§PRESIDENTE§: – … in corso di indagini. Quindi, il suo discorso potrebbe essere capovolto. 

§AVV. TINAGLIA§: – Le rivelazioni che riguardano…

§PRESIDENTE§: – Esattamente capovolto. 

§AVV. TINAGLIA§: – Riguardano il processo sulla strage di Capaci, Presidente.

§PRESIDENTE§: – Chiuso l’argomento, chiuso l’argomento. Lei ha una domanda da fare?

§AVV. TINAGLIA§: – Si’, Presidente.

§AVV. GALASSO§: – Presidente, mi scusi. Presidente, mi scusi.

§PRESIDENTE§: – No, no, avvocato Galasso…

§AVV. GALASSO§: – Sono l’avvocato Galasso e desidero fare una considerazione, visto che il collega Tinaglia si e’ abbondantemente dilungato su questo argomento. Io desidero precisare, Presidente…

§PRESIDENTE§: – Avvocato Galasso…

§AVV. GALASSO§: – … a Lei e alle parti presenti del processo…

§PRESIDENTE§: – Avvocato Galasso, una brevissima…

§AVV. GALASSO§: – … che le ragioni…

§PRESIDENTE§: – Una brevissima precisazione…

§AVV. GALASSO§: – Prego.

§PRESIDENTE§: – … perche’ non intendo aprire il dibattito su questo punto.

§AVV. GALASSO§: – Brevissima, Presidente. 

§PRESIDENTE§: – Prego.

§AVV. GALASSO§: – Presidente, assolutamente brevissima, telegrafica. Desidero sottolineare, come avvocato difensore di Angelo Siino, che le ragioni di riservatezza alle quali lui ha fatto riferimento sono strettissimamente collegate, intimamente connesse con ragioni di ordine difensivo che non spetta all’avvocato Tinaglia giudicare.

§PRESIDENTE§: – Va bene, chiuso l’incidente. Andiamo avanti.

§AVV. TINAGLIA§: – Signor Siino, lei ha parlato di un patto che era stato stipulato tra “Cosa Nostra” ed alcune frange del Partito Socialista; ne ha parlato in sede di esame al Pubblico Ministero. Patto che sarebbe stipulato per il tramite di Raul Gardini e di Buscemi, e ha pure detto che Falcone, il dottore Falcone era a conoscenza di questo patto. Ecco, che cosa vuol dire che il dottore Falcone sapeva di questo patto? Io vorrei che lei sul punto fosse estremamente preciso.

§SIINO ANGELO§: – Buscemi mi disse che quel gran personaggio sapeva tutto. Fu in occasione della famosa pubblicazione sul giornale del fatto che il dottore Falcone aveva detto che aveva saputo che da quel giorno “Cosa Nostra” era anche in Borsa.

§AVV. TINAGLIA§: – E come venne valutato…

§SIINO ANGELO§: – Era quotata in Borsa. Come?

§AVV. TINAGLIA§: – Dico, e questo patto quando si ruppe? Se si e’ rotto.

§SIINO ANGELO§: – Ma io non so se si e’ rotto. Effettivamente a me cosi’ fu prospettato e io di questo… di un patto tra Gardini e “Cosa Nostra” ne sono personalmente al corrente. Poi ho avuto modo di poterlo constatare personalmente.

§AVV. TINAGLIA§: – No, e va be’…

§SIINO ANGELO§: – Mi si chiedevano favori sempre nei confronti di questo gruppo.

§AVV. TINAGLIA§: – E il fatto che Falcone fosse a conoscenza di questo patto lei lo sa per averlo sentito dire dal Buscemi, mi pare di capire. O ci sono altri elementi…

§SIINO ANGELO§: – Esattamente.

§AVV. TINAGLIA§: – … che le risultano. Lei come fa a dire che…

§SIINO ANGELO§: – No, assolutamente.

§AVV. TINAGLIA§: – … che Falcone era a conoscenza di questo patto?

§SIINO ANGELO§: – E da questo fatto, dal fatto che Buscemi mi disse: “Quel… questo personaggio sa tutto, questo qua, vedi…” Ma urlando, in maniera veramente… “Questo personaggio deve essere distrutto”. Insomma, parolacce e cose di questo genere. Non vorrei andare nel… nel particolare.

§AVV. TINAGLIA§: – Quindi e’ giusto allora dire che all’interno di “Cosa Nostra” si aveva la sensazione, si riteneva che ci fosse stato questo patto, cioe’ che Falcone fosse a conoscenza di questo patto con il Martelli, con l’onorevole Martelli e con “Cosa Nostra”?

§SIINO ANGELO§: – Si’, in effetti c’era…

§PRESIDENTE§: – Non ho capito io la domanda.

§SIINO ANGELO§: – … ma pero’ non in “Cosa Nostra”…

§PRESIDENTE§: – Un attimo. La riformuli.

§SIINO ANGELO§: – … da altri livelli di “Cosa Nostra”.

§AVV. TINAGLIA§: – Ecco, dico, all’interno di “Cosa Nostra” si riteneva…

§SIINO ANGELO§: – All’interno di “Cosa Nostra” e alti livelli di “Cosa Nostra”.

§AVV. TINAGLIA§: – Ecco. E come venne valutata…

§SIINO ANGELO§: – Non di personaggi…

§AVV. TINAGLIA§: – … sempre all’interno di “Cosa Nostra”, il fatto che poi il dottore Falcone venne chiamato alla Direzione Generale degli Affari Penali a Roma, proprio da Martelli?

§SIINO ANGELO§: – In primo tempo venne valutata come un fatto liberatorio, poi, in effetti…

§AVV. TINAGLIA§: – “Come un fatto…”?

§SIINO ANGELO§: – … invece fu valutata anche per informazioni, mi sto riferendo al fatto Lima, venne valutata in maniera negativa. Diceva che da Roma stava facendo piu’ danno che guadagno.

§AVV. TINAGLIA§: – Senta, in “Cosa Nostra” si ebbe mai la percezione di una sorta di delegittimazione del dottore Falcone qui a Palermo?

§SIINO ANGELO§: – Assolutamente no.

§AVV. TINAGLIA§: – Non se ne ebbe mai consapevolezza?

§SIINO ANGELO§: – Veniva sempre considerato il nemico pubblico numero uno, addirittura dotato di arti magiche. Nei confronti di “Cosa Nostra”, chiaramente.

§AVV. TINAGLIA§: – Senta, un’altra domanda a chiarimento. Lei poco fa, rispondendo a domanda del Pubblico Ministero, ha detto che nel carcere di Termini Imerese dopo la strage in cui mori’ il dottore Borsellino, lei ebbe modo di parlare con alcuni personaggi mafiosi, tipo il Montalto, il Brusca, i quali si lamentavano dicendo che sostanzialmente si erano calmate le acque e non riuscivano a capire come mai si era verificato quell’altro attentato; si erano calmate la acque rispetto alla strage di Capaci. Pero’, signor Siino, quello che io vorrei sapere e’ questo: ma intanto in che periodo avvenne questo suo incontro al carcere di Termini Imerese?

§PRESIDENTE§: – Abbiamo gia’ chiarito, avvocato Tinaglia.

§SIINO ANGELO§: – Allora…

§PRESIDENTE§: – E’ stato gia’ chiarito in sede di esame.

§AVV. TINAGLIA§: – E quando e’ stato?

§PRESIDENTE§: – Lo possiamo ricordare, lo puo’…

§SIINO ANGELO§: – Esattamente… Presidente, posso rispondere?

§PRESIDENTE§: – Si’, certo.

§SIINO ANGELO§: – Allora, avvocato, esattamente e’ stato negli ultimi mesi del ’92. Il discorso l’ho avuto della meraviglia, non l’ho avuto con Montalto, ma l’ho avuto con Brusca e Calo’.

§AVV. TINAGLIA§: – Perfetto. Dico, ma…

§SIINO ANGELO§: – Che si meravigliavano perche’ la…

§AVV. TINAGLIA§: – Ecco, glielo chiedo proprio…

§SIINO ANGELO§: – Pensavano che era una cosa fuori luogo, che era avvenuta, che aveva fatto un po’ precipitare la situazione portando al fatto del 41 bis e ad altri provvedimenti che erano stati presi subito dopo la morte del dottore Borsellino.

§AVV. TINAGLIA§: – Si’, ma glielo chiedo proprio come riferimento storico. Ma a quell’epoca non e’ che le acque si fossero poi cosi’ calmate. Dico, le acque si sono calmate ora, magari un paio di anni fa, ma nella immediatezza, stiamo parlando di pochi mesi dopo la strage di Capaci, com’e’ che si riteneva che si fossero calmate le acque…

§SIINO ANGELO§: – Dottore…

§AVV. TINAGLIA§: – … quando in realta’ le acque proprio in quel periodo erano tutt’altro che calme?

§SIINO ANGELO§: – Avvocato, avvocato…

§AVV. TINAGLIA§: – Si’.

§SIINO ANGELO§: – … subito dopo la morte di Falcone ad un certo punto c’e’ stato un primo momento, poi c’era stato un momento di stasi, di cui le posso dare anch’io atto. Effettivamente c’era stato quasi un volere dimenticare e pero’, ad un certo punto, la lotta… la situazione divenne molto calda immediatamente dopo la morte del dottore Borsellino. Niente da paragonare alla situazione di oggi che e’ di calma piatta.

§AVV. TINAGLIA§: – Ho capito. L’ultima domanda, signor Siino. Lei ha sentito parlare di un coinvolgimento degli onorevoli Dell’Utri e Berlusconi nella fase decisionale della strage di Capaci?

§SIINO ANGELO§: – Assolutamente no.

§AVV. TINAGLIA§: – Non ho altre domande. Grazie.

§PRESIDENTE§: – Chi deve intervenire dei difensori? Avvocato Impellizzeri.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Grazie, Presidente. Signor Siino, buongiorno.

§SIINO ANGELO§: – Buongiorno, avvocato Impellizzeri.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Signor Siino, lei ha riferito di un incontro avvenuto tra Giovanni Brusca e Santapaola Benedetto che lei colloca nei primi mesi del 1991 e che sarebbe stato prodromico agli attentati alla Standa. Ecco, le chiedo di…

§SIINO ANGELO§: – No.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Le chiedo di precisare alcune cose. In primo luogo, lei ricorda, se lo sa, dove avvenne questo incontro tra Santapaola e Brusca?

§SIINO ANGELO§: – Si’, esattamente avvenne in una villa ai piedi dell’Etna, dove era latitante Santapaola.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Questo glielo disse Giovanni Brusca o lo ha saputo da altre vie?

§SIINO ANGELO§: – No, no, ci sono andato io e Giovanni Brusca.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Ah, quindi lei era presente a questo incontro?

§SIINO ANGELO§: – Non me l’ha detto Giovanni.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Era personalmente presente a questo incontro?

§SIINO ANGELO§: – Presentissimo.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Eh?

§SIINO ANGELO§: – Si’, si’, si’, presentissimo.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Ecco. Senta, lei ha dato una in… 

§SIINO ANGELO§: – Ho identificato la villa e…

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Lei ha dato una indicazione sufficientemente chiara, primi mesi del ’91.

§SIINO ANGELO§: – Pero’ non quello che dice lei, avvocato.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Non ho capito, signor Siino.

§SIINO ANGELO§: – Cioe’, praticamente, lei ha detto che io… che l’incontro era stato con… per preparare questo attentato. No, l’incontro e’ stato… ci sono stati diversi incontri; ci sono stati degli incontri prima dell’attentato e degli incontri dopo l’attentato.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Io desideravo capire prima gli incontri prima degli attentati. Mi e’ parso di capire che Giovanni Brusca avesse rassegnato a Santapaola questa intenzione di agganciare i nuovi referenti politici che lei indica in Craxi e in Berlusconi e che un modo per costringere, diciamo cosi’, il Berlusconi affinche’ si arrivasse a Craxi erano, appunto, questi…

§SIINO ANGELO§: – A fare da tramite.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Ho capito male il suo pensiero?

§SIINO ANGELO§: – Si’, cioe’, in un certo senso…

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Ecco.

§SIINO ANGELO§: – No, avvocato, non si capisce niente prima di tutto, perche’ la voce va e viene. Se per favore…

§PRESIDENTE§: – Cercate di non accavallare i rispettivi interventi.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Allora, signor Siino, vediamo innanzitutto se io ho capito bene il suo chiaro pensiero, ed e’ questo, io l’ho scritto in questo modo: ci sarebbe stato un incontro avvenuto nei primi mesi del ’91 tra Giovanni Brusca e Santapaola Benedetto; incontro nel quale il Brusca avrebbe notiziato il Santapaola di questi nuovi propositi della organizzazione “Cosa Nostra” di agganciare nuovi referenti, indicati in Craxi ed in Berlusconi; che il tramite di questo aggancio rispetto a Craxi era Berlusconi e che un modo per convincere, diciamo cosi’, il Berlusconi ad effettuare questo tipo di aggancio erano proprio gli attentati alla Standa, in quanto toccavano i suoi interessi imprenditoriali. E’ giusto aver capito questo, innanzitutto?

§SIINO ANGELO§: – No. No, non e’ cosi’.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – E allora, mi chiarisca meglio il pensiero.

§SIINO ANGELO§: – Praticamente noi ci incontravamo periodicamente con Nitto Santapaola. Ci siamo incontrati a Graniti, che e’ un paese in provincia di Messina, ci siamo incontrati in questa occasione in questo… in questa villa ai piedi dell’Etna. Questi sono due posti dove io ho incontrato Santapaola. Ci siamo incontrati parecchie volte e ci siamo… si comincio’ a parlare di attentati alla Standa, di cui sentivo parlare, alla Standa, al Sigros, ad altre situazioni della zona gia’ nel 1990, ultimi mesi del 1990. Poi io ho sen… dopo che c’e’ stato un incontro a porte chiuse tra Brusca e Santapaola, il Santapaola… mi pare che Brusca se ne ando’ poi ed io rimasi, Santapaola mi disse che Brusca aveva voluto questo attentato, questi attentati, per cercare di costringere Berlusconi a fare da tramite nei confronti di Craxi.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Allora, le cose stanno un po’ diverse rispetto a come era emerso nel corso dell’esame, ma e’ giusto chiarire e precisare. Allora, andiamo con ordine in merito a questa precisazione.

§SIINO ANGELO§: – Bene.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – L’incontro di Graniti, in provincia di Messina, lei era personalmente presente. Vi era anche Brusca presente?

§SIINO ANGELO§: – Esattamente.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Puo’ dire l’anno…

§SIINO ANGELO§: – Alle volte c’e’ stato Brusca, alle volte non c’e’ stato Brusca. Alle volte ci sono andato da solo, alle volte ci sono stato con Brusca.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Ecco, puo’ dire l’anno e il periodo dell’anno, se lo ricorda, in cui questi incontri si collocano? Sia quando lei va da solo sia quando va con Brusca.

§SIINO ANGELO§: – Mah, praticamente in vari periodi dell’anno. Debbo dire che il… il Santapaola era a casa di Paladino a Graniti, praticamente ci stiede per un bel po’ e poi andava in altri posti e poi tornava; andava in questo posto che era di un casciamortaro, di uno che costruiva casse da morto, che era alle falde dell’Etna, questo villino alle falde dell’Etna, e per cui, praticamente, ho avuto modo di vederlo parecchie volte nel… dal… aspetti, ’89, ’90 e ’91.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Ecco, la prima volta, mi pare di capire, che lei apprende di queste idee di fare attentati alla Standa si collocano negli ultimi mesi del ’90, mi pare di aver precisato. E’ giusto, signor Siino?

§SIINO ANGELO§: – Esatto, esatto.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Ecco. Il Signor Procuratore Generale l’ha informata pero’ di un fatto storico inconfutabile, che il primo attentato alla Standa a Catania e’ del 19 gennaio ’90. Ecco, mi sa collocare allora, a questo punto, quale iniziativa Santapaola avrebbe preso, se l’ha presa naturalmente, con riferimento a questo primo attentato del 19 gennaio ’90, atteso che gli incontri preliminari in cui, diciamo…

§SIINO ANGELO§: – E allora…

§AVV. IMPELLIZZERI§: – … si parla di questo risalgono agli ultimi mesi del ’90?

§SIINO ANGELO§: – Si’, ma questo del… il primo attentato del ’90 fu di natura prettamente estorsiva e di bassissima entita’; quello piu’ grosso fu fatto nella seconda coso del ’91, nella prima meta’ del ’91.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Prima meta’ del ’91, cioe’ il secondo del 12 febbraio ’91.

§SIINO ANGELO§: – Esatto.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Ecco, lei ricorda se questi due attentati, 19 gennaio ’90 e 12 febbraio ’91, riguardarono effettivamente negozi Standa o riguardarono altre attivita’ imprenditoriali di altri soggetti?

§SIINO ANGELO§: – Guardi, per quello che mi riguarda sapevo quello di via Etnea, l’attentato di via Etnea che era direttamente alla Standa.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Via Etnea. Quindi, via Etnea centrale, chiamiamola cosi’, Catania, sarebbe il secondo, 12 febbraio ’91?

§SIINO ANGELO§: – A quello che mi ha riferito.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – No, non ha detto questo, non ha detto assolutamente questo. Poi c’e’ da dire che gia’ ha fornito delle indicazioni Siino, ha parlato anche di un attentato al magazzino Sigros.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Ecco, che e’ in un altro posto, Presidente…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Durante l’esame. Quindi…

§AVV. IMPELLIZZERI§: – … il magazzino Sigros, infatti ci volevo arrivare.

§PRESIDENTE§: – Facciamo rispondere…

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Ed e’ di un altro signore il magazzino Sigros.

§PRESIDENTE§: – Facciamo rispondere al Siino.

§SIINO ANGELO§: – Dunque, dell’attentato del Sigros io di questa cosa non ne ho parlato. Cioe’, praticamente, l’attentato Sigros e’ stato fatto in… praticamente, da un personaggio che proprio c’ero io, Giovanni Brusca e Santapaola quando venne a dire effettivamente che cosa aveva fatto. Questo personaggio era un personaggio che si chiamava “martiddina”.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Puo’ riferire nuovamente il nome del personaggio del Sigros, che non e’ stato chiaro?

§SIINO ANGELO§: – “Martiddina”, che non era il suo nome, era il suo soprannome.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – “Marchettina”, “martellina”, va bene.

§PRESIDENTE§: – E’ un soprannome.

§SIINO ANGELO§: – Lei di dov’e’, avvocato?

§AVV. IMPELLIZZERI§: – D’accordo, e’ un soprannome, Presidente.

§PRESIDENTE§: – Un soprannome vale l’altro.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Ecco.

§SIINO ANGELO§: – ‘A martiddina non lo sa che cosa e’, avvocato?

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Mi informero’, signor Siino. Io desideravo sapere quando, se lei lo sa, colloca l’attentato alla Standa centrale di via Etnea in Catania.

§SIINO ANGELO§: – Effettivamente deve essere stato, diciamo, 1990. Non lo so esattamente dire quando.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Prima o dopo gli incontri con Santapaola, lei e Brusca?

§SIINO ANGELO§: – Sicuramente uno e’ stato fatto prima, uno… No, sono stati fatti tutti e due prima.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Ecco, sono stati fatti tutti e due prima. Quindi, mi spiega adesso se gli attentati alla Standa erano gia’ avvenuti prima, perche’ gli incontri con Santapaola dopo? Qual e’ la riferibilita’…

§SIINO ANGELO§: – Non ho avuto… io in quel momento Santapaola mi mise al corrente di questa cosa, perche’ siccome si erano allontanati assieme a Brusca, quando se ne ando’ Brusca, Santapaola mi racconto’: “Guarda, vuole fare questo”. Io non ero al corrente fino a quel minuto.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – No, no, signor Siino, lei e’ una persona di cultura e capisce benissimo le domande e anche le risposte. Ha detto lei due cose e dobbiamo capire…

§SIINO ANGELO§: – Si’, avvocato, si’, mi dica.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Aspetti, signor Siino. All’incontro a porte chiuse dove lei non entra, perche’ entra solo Brusca e all’uscita di Brusca, Santapaola le riferisce, questo ora lo esploreremo, sara’ un momento diverso del mio controesame. Lei mi deve spiegare invece quando lei entra negli incontri con Santapaola a Graniti, nella villa ai piedi dell’Etna, ovunque lei li vuole collocare, negli anni ’89, ’90, ’91, quando lei assiste a questi incontri, in questi incontri si parla di attentati alla Standa voluti, ideati, programmati da Brusca con le finalita’ e per le finalita’ di cui lei ha detto, mi spiega questi incontri con riferimento gia’ ad attentati avvenuti? Lei ha detto che tutti e due gli attentati, verificheremo poi sotto un profilo storico e documentale se gli attentati furono effettivamente tutti e due alla Standa e se furono prima, quale riferibilita’ Santapaola e’ da ricollegarsi con riferimento agli attentati gia’ avvenuti prima, atteso che i discorsi sono successivi, cosi’ come lei dice, per pacifica ammissione.

§SIINO ANGELO§: – Allora, traducendo il suo avvocatese, avvocato, le spiego una cosa: cioe’, io quando avevo… andavo a questi incontri, loro si aggiuntavano sempre per parlare di problemi criminali. Io mi limitavo semplicemente ad accompagnarli e di parlare solamente del settore appalti. Quando loro parlavano di situazioni generalmente diverse, si appartavano; poi se me li volevano dire me li dicevano, se non me lo volevano dire non me lo dicevano. Certamente non chiedevo.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Si’, ma che c’entrano gli appalti, signor Siino? Forse non mi sono spiegato. Lei ha detto che…

§SIINO ANGELO§: – No, evidentemente no, avvocato.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – … gli attentati alla Standa erano via’ avvenuti. Gli attentati alla Standa erano gia’ avvenuti, gli incontri ove lei partecipa sono successivi. Mi vuole spiegare…

§SIINO ANGELO§: – Avvocato…

§AVV. IMPELLIZZERI§: – … l’atteggiamento e la…

§SIINO ANGELO§: – Avvocato, mi scusi un attimo.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – … disponibilita’ di Santapaola a questi eventi, dato che gli eventi erano gia’ avvenuti?

§P.G. dott. TESCAROLI§: – C’e’ opposizione a questa domanda. Francamente non…

§SIINO ANGELO§: – Avvocato…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – … si riesce a comprendere…

§SIINO ANGELO§: – Allora, mi racconto’ questo fatto…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Aspetti, signor Siino. Brusca ha detto testualmente… Santapaola ha detto testualmente: “Brusca, dopo l’incontro a porte chiuse, aveva voluto questo attentato per contattare Craxi per il tramite di…” Quindi, queste perplessita’, questi dubbi non le riesco a comprendere.

§PRESIDENTE§: – Va bene, lasciamo fare… pero’ lasciamo fare il controesame al difensore.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Presidente, le porte chiuse io ancora non l’ho trattato, perche’ desidero capire l’atteggiamento del mio difeso con riferimento a fatti gia’ avvenuti, gli incontri intrattenuti con il signor Siino e il signor Brusca hanno…

§PRESIDENTE§: – Avvocato Impellizzeri, rivolga… se lei non e’ soddisfatto della risposta, rivolga una precisa contestazione.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – E io infatti l’ho riformulata la domanda, Presidente. Intendo dare un senso logico per capire…

§PRESIDENTE§: – Si’, e allora…

§AVV. IMPELLIZZERI§: – … poi il mio controesame…

§PRESIDENTE§: – … la riformuli anche per comprensione della Corte questa contestazione e la rivolga una volta per tutte.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Bene. Signor Siino, gli attentati alla Standa erano gia’ avvenuti; gli incontri a cui lei partecipa sono successivi. Mi fa capire la ragione per cui Brusca…

§SIINO ANGELO§: – Mi scusi, avvocato, forse continuiamo a non capirci. Questo incontro dove mi e’ stato detto: “Brusca vuole questo”, praticamente e’ stato dopo gli attentati.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Questo e’ a porte chiuse e io ancora non gliel’ho chiesto, signor Siino.

§SIINO ANGELO§: – Ce ne sono stati anche prima di incontri.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Questo e’ a porte chiuse e io ancora non gliel’ho chiesto. Lei mi deve spiegare…

§PRESIDENTE§: – Faccia rispondere comunque compiutamente, avvocato Impellizzeri.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Ecco…

§PRESIDENTE§: – La prego.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – … lei mi deve spiegare.

§PRESIDENTE§: – E se lei non [fuori microfono] delle risposte, pero’ deve aspettare le risposte.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Ma non puo’ pero’ tagliarmi il terreno davanti, Presidente, perche’ io a porte chiuse non ci… 

§PRESIDENTE§: – Avvocato, lei ha fatto…

§AVV. IMPELLIZZERI§: – … sono ancora andato alle porte chiuse.

§PRESIDENTE§: – Faccia chiarire, faccia chiarire il discorso.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Allora…

§SIINO ANGELO§: – Certamente non glielo spiano, avvocato.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Riformulo la domanda. Gli attentati alla Standa…

§PRESIDENTE§: – No, facciamo completare quello che stava dicendo.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Presidente…

§PRESIDENTE§: – Signor Siino, risponda, cosa stava aggiungendo.

§SIINO ANGELO§: – E allora…

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Ma sono due momenti temporali 

§PRESIDENTE§: – Avvocato Impellizzeri, la prego, la prego. Ci chiarisca.

§Vicesovrint. DE LUCA§: – Signor Presidente…

§PRESIDENTE§: – E allora, prego, puo’ rispondere.

§SIINO ANGELO§: – Si’. Allora, avvocato…

§Vicesovrint. DE LUCA§: – Si’. C’ho gli imputati che…

§SIINO ANGELO§: – … ci sono sta… c’erano… noi ci incontravamo spesso con Santapaola. Alle volte mi incontravo da solo, alle volte con Brusca. Allora, praticamente, in una occasione mi parlo’ degli attentati della Standa; in un’altra occasione avevo avuto modo di sentire parlare proprio direttamente da questo “martiddina”, che ci racconto’ le mirabolanti avventure dei suoi figli che avevano rubato due pezzi di formaggio in questa occasione, ridendo, ridacchiando di questa situazione, potete chiedere anche a Brusca di questa cosa, e praticamente erano momenti diversi. Se avevano parlato prima gia’ dell’effettuazione dei tentati… degli attentati alla Standa, al Sigros e ad altri posti io non lo so. In quel momento Santapaola me ne parlo’ ed io peraltro, siccome erano fatti che non mi ricordavo, li sentivo e non mi interessava. Perche’ coran populo, io, Santapaola e Brusca parlavamo semplicemente della gestione di appalti pubblici. Da soli loro facevano ogni tipo di situazione, per i fatti loro, non con me.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Presidente, la risposta, per quella che e’ l’ottica difensiva, non e’ assolutamente soddisfacente perche’…

§PRESIDENTE§: – E questo…

§AVV. IMPELLIZZERI§: – … e’ allusiva della domanda principale.

§PRESIDENTE§: – Questo e’ oggetto di valutazione successiva.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Perche’ non ha dato un senso logico alla prima domanda…

§PRESIDENTE§: – Va be’, avvocato Impe… Questo e’ oggetto di una sua valutazione che poi potra’ 

fare in sede di discussione. Prosegua con il controesame.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Si’, pero’, Presidente, io lo faro’ certamente in sede di valutazione, pero’ il teste qui oggi, forse solo oggi potrebbe chiarire il senso logico della sua prima affermazione.

§PRESIDENTE§: – E va be’, ma dico, non e’ che possiamo…

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Che non ha ancora chiarito, Presidente.

§PRESIDENTE§: – … possiamo costringere a dare risposte che siano soddisfacenti per le sue esigenze. Queste…

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Che siano logiche, Presidente.

§PRESIDENTE§: – Queste ha dato, poi lei le valutera’. Prosegua nel controesame.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Senta, quale fu l’atteggiamento di Santapaola quando lei partecipo’ con Brusca agli incontri con lo stesso ove si parlo’ della Standa? Cosa le disse Santapaola? Assicuro’ il verificarsi degli attentati, vi promise la disponibilita’ di uomini o di mezzi? Che atteggiamento ebbe modo di registrare lei, signor Siino?

§SIINO ANGELO§: – Nessun tipo di atteggiamento. Mi mise al corrente della cosa. Debbo dire che assolutamente Santapaola non era un tipo che faceva le cose a cuor leggero, era un tipo che era molto riflessivo e se poteva evitare qualsiasi tipo di… di danno lo evitava. Non abbiamo parlato ne’ di messa a disposizione di uomini, perche’ questo a me non competeva, ne’ di cosa fare, su non cosa fare.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Lei mi ha risposto anche questa volta, signor Siino, quando l’incontro avvenne a porte chiuse e quindi glielo riferi’ Santapaola. Io invece desideravo sapere cosa le disse, cosa lei percepi’ da Santapaola, quando a Santapaola lo vide durante l’incontro con Brusca, ove si parlo’ degli attentati.

§SIINO ANGELO§: – Cosa percepii? Ma io ho percepito quello che mi ha riferito. Mi ha detto questo ed in un certo senso debbo dire che anche in altre occasioni mi aveva detto che non condivideva certi atteg… condivideva certi atteggiamenti di Brusca, che voleva fatto del danno anche a livello di uccisione di uomini politici. Si parlava di uccidere Nicolosi. Lui non era d’accordo con questo atteggiamento di Brusca.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Quindi lei risulta che il Brusca si fosse attivato presso il Santapaola o comunque presso l’organizzazione catanese per porre a segno un suo progetto che era quello di uccidere l’onorevole Rino Nicolosi?

§SIINO ANGELO§: – Si’, doveva chiedere permesso al… a Catania.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Ed aveva avuto resistenze da parte di chi, all’attuazione di questo progetto?

§SIINO ANGELO§: – Di Nitto Santapaola. Di questo ne sono personalmente a conoscenza.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – E perche’, secondo il suo…

§SIINO ANGELO§: – (Volutamente) Santapaola si oppose, disse che assolutamente non aveva motivo di uccidere Nicolosi, perche’ Nicolosi quando voleva l’aveva a disposizione.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Senta, signor Siino, e per quello che lei sa…

§SIINO ANGELO§: – Poi non voleva assolutamente…

§AVV. IMPELLIZZERI§: – … per quello che le risulta essere in punta di fatto, quale fu la ragione per cui il Santapaola si oppose?

§P.G. dott. TESCAROLI§: – C’e’ opposizione, ha risposto.

§SIINO ANGELO§: – Ma (veda) che non aveva…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Diciamo che…

§SIINO ANGELO§: – … non aveva motivo…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Mi scusi…

§SIINO ANGELO§: – … di uccidere Nicolosi soprattutto per un motivo: che l’uccisione di Nicolosi avrebbe attirato l’attenzione delle Autorita’ su Catania, mentre lui finora era stato nella pace degli angeli.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Si’.

§SIINO ANGELO§: – Si lamentava semplicemente di qualche situazione che avveniva e di cui lui non era al corrente. Ma effettivamente lui diceva che finche’ c’era lui a Catania non sarebbero successi delitti eclatanti.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Bene. Senta, signor Siino, e per quella che e’ la sua conoscenza, nascente naturalmente da rapporti di frequentazione o da contatti del personaggio Santapaola, questo tipo di idea del Santapaola di non volere delitti eclatanti rispondeva, diciamo, ad un modo di essere criminale del Santapaola o era una cosa ancorata al singolo episodio Nicolosi?

§SIINO ANGELO§: – Generalmente, per quello che diceva Santapaola a me, che mi riferiva e io di questo posso dire, il Santapaola era nettamente contrario ad avere… a fare operazioni eclatanti di ogni tipo.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Di ogni tipo.

§SIINO ANGELO§: – Si’.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Senta, e mi spiega adesso, atteso questo fatto che Santapaola rassegno’, perche’ cio’ rispondeva alla sua logica criminale, questa opposizione per l’omicidio Nicolosi, mi spiega se manifesto’ adesione, aderi’ allo scoppio del negozio centrale della Standa in via Etnea a Catania e che fu, come lei ricorda, un fatto altamente eclatante, pubblicizzato da tutte le vie di comunicazioni sociali?

§SIINO ANGELO§: – Secondo me fu spinto, spintissimo su questa cosa da parte di Giovanni Brusca. Su questo ne sono anche molto certo.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Quando lei dice: “Fu spintissimo…”

§SIINO ANGELO§: – Debbo dire e lo ripeto… Mi scusi, avvocato, mi faccia finire.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Prego.

§SIINO ANGELO§: – Debbo dire che per quelle manifestazioni che ebbe Santapaola sempre nei miei confronti, era sempre negativo all’uso della forza. Cioe’, lui voleva sempre avere delle situazioni di mediazione. Su questo ne sono sicuro, almeno per quello che riguarda la mia conoscenza diretta. Poi, se per i fatti suoi era stragista, a me non mi riguarda. Per quello che mi riguarda le sue manifestazioni erano queste.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Bene. Quando lei dice: “Fu spintissimo da Brusca”, mi lascia intendere anche per quella che e’ la sua conoscenza delle regole dell’organizzazione che a Catania potevano verificarsi dei fatti voluti da altri, nel caso di specie da Brusca per quanto concerne la Standa, anche a prescindere dalla volonta’ di Santapaola?

§SIINO ANGELO§: – Certamente, poteva essere coartato, cio’ non vuol dire che lui non lo sapesse. Sicuramente lo sapeva, ma effettivamente magari poteva essere coartato dal Brusca. Le posso raccontare un episodio: c’era stata l’uccisione dei due imprenditori del nord della cosiddetta ferriera catanese, no? Santapaola giurava e spergiurava che non ne sapeva parlare.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – E chi era stato?

§SIINO ANGELO§: – Anzi, ce lo disse pure a Brusca. Ah, non lo so, e non lo sapeva Santapaola, vuole che lo sappia io? A Catania.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Ed era avvenuto a Catania questo fatto, mi pare di capire.

§SIINO ANGELO§: – Si’, si’. Lui ha detto: “Ti giuro Angelo, ti giuro Giovanni, non ne so parlare. Ma ti pare…” Non so, anche a dire: “Ma ti pare giusto che fanno una cosa di questo genere e io non ne so niente?”

§AVV. IMPELLIZZERI§: – “Fanno” chi?

§SIINO ANGELO§: – Altre organizzazioni criminali.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Operanti sempre nel territorio di Catania?

§SIINO ANGELO§: – Si’, a Catania operavano, oltre la fazione criminale che faceva capo a “Cosa Nostra”, decine di altre organizzazioni criminali.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Bene. Andiamo ora invece al secondo momento, quello che avviene a porte chiuse, ove Brusca reitera questo suo intento di attentare ai negozi Standa e lei apprende da Santapaola di questo fatto. Ecco, nel momento in cui Santapaola le riferisce questa volonta’ di Brusca, il Santapaola cosa le manifesto’? Le disse di essersi o di potersi adoperare con uomini della propria organizzazione, di mettere a disposizione dei mezzi o si limito’ solamente a riferirle una volonta’ ratificata, ecco, che Brusca voleva questi attentati? 

§SIINO ANGELO§: – Esattamente e’ stata questa la sua volonta’, cioe’ mi ha detto semplicemente: “Vuole che io faccia questo”. Poi non entro’ nel merito.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Bene. Senta, signor Siino, adesso lei ha anche riferito… passiamo ad un altro argomento. Ha riferito di un incontro avvenuto con Madonia Giuseppe, ove il Madonia le avrebbe rassegnato queste iniziative del Provenzano di agganciare i medesimi nuovi referenti politici. Le chiedo questo: questo incontro con Madonia dove avvenne?

§SIINO ANGELO§: – Mi pare che avvenne… cioe’ abbiamo avuto modo di parlarne prima fugacemente nel carcere di Caltanissetta, all’aula bunker, poi in maniera piu’ ampia in un trasferimento in nave che abbiamo avuto da Palermo a… da Palermo mi pare che abbiamo avuto… era Palermo – Genova.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Quando lei fa riferimento…

§Vicesovrint. DE LUCA§: – Mi scusi, da Novara.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Signor Siino, mi sente?

§SIINO ANGELO§: – Si’, la sento.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Ecco, quando lei fa riferimento alla occasione del carcere di Caltanissetta, aula bunker, intende riferirsi alla occasione dell’udienza preliminare processo “Leopardo”, quindi febbraio – marzo ’94?

§SIINO ANGELO§: – Si’.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Si’. Il dialogo avvenne al carcere o il dialogo avvenne in aula?

§SIINO ANGELO§: – No, no, in aula, non siamo stati mai al carcere.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – In aula. Lei era in 41…

§SIINO ANGELO§: – Fu una cosa fugacissima.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Lei era sottoposto al 41…

§SIINO ANGELO§: – Come?

§AVV. IMPELLIZZERI§: – … a quell’epoca? Si’ o no?

§SIINO ANGELO§: – Si’, si’, eravamo tutti e due sottoposti al 41.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Eravate vicini nella stessa cella?

§SIINO ANGELO§: – No, avvocato, ho detto che abbiamo fatto un escamotage per incontrarci.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Me lo racconti questo escamotage.

§SIINO ANGELO§: – Siamo andati a fare pipi’ assieme.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Come fu questo escamotage?

§SIINO ANGELO§: – L’escamotage e’ stato che siamo andati a fare… abbiamo chiesto di andare a fare pipi’ e ci siamo andati… ci siamo fatti segnale e praticamente abbiamo chiesto permesso di andare a fare pipi’ e ci siamo incontrati nel pissoir della prigione.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Si’. Eravate nelle celle dell’aula bunker l’una contrapposta all’altra o eravate tutti e due nella stessa ala?

§SIINO ANGELO§: – No, no, contrapposti all’altra. C’e’ anche una registrazione video di questa… di questo episodio, avvocato.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Erano presenti… foste accompagnati da qualcuno, agenti di Polizia Penitenziaria, personali preposti alla sorveglianza in questo tragitto che va dalla gabbia al gabinetto, al servizio?

§SIINO ANGELO§: – Si’, dalla gabbia al gabinetto si’, e praticamente dopo ci lasciavano liberi di situazioni. Pero’ debbo dire una cosa: in quella stessa occasione mi disse che gia’ Craxi aveva gia’ dei grossi problemi per i fatti suoi.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Ma in questa occasione di servizio, chiamiamola cosi’, di fisiologico, il Madonia che fa, di sua spontanea volonta’ glielo disse o lei ne sollecito’ le confidenze? Ci fu una sua curiosita’, lo interpello’, parlaste in quei pochi minuti di politica futura? Come avvenne questo dialogo? Dico, il Madonia…

§SIINO ANGELO§: – Si’, si’, abbiamo parlato gia’ di politica futura, perche’ gia’ si… si intravedeva la situazione di Forza Italia, di tutta questa situazione.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Ma chi lo apri’ il discorso al servizio?

§SIINO ANGELO§: – Mi scusi, ne parlavamo sempre, anche da lontano. C’era il Madonia che mi domandava cosa si doveva fare.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Durante l’udienza sempre dell’aula bunker.

§Vicesovrint. DE LUCA§: – Signor Presidente, chiedo scusa da Novara.

§SIINO ANGELO§: – Durante l’udienza, poi siamo andati a parlarne piu’ in liberta’, se cosi’ si puo’ dire, ai servizi.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Bene. E la trasferta Palermo – Genova e’ prima o dopo questa occasione?

§SIINO ANGELO§: – Onestamente… mi pare dopo.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Dopo. E anche qui come nacque il discorso? Si ritorno’, ci fu una confidenza di Madonia spontanea o anche questa volta lei sollecito’ l’argomento?

§SIINO ANGELO§: – No, guardi, praticamente c’eravamo… c’era tutto il gotha di “Cosa Nostra” in questo trasferimento: io, Bernardo Brusca, Madonia, Calo’ e altri esponenti di vertice di “Cosa Nostra”. Allora c’era il 41 bis ristretto, figuriamoci ora che e’ largo.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Senta, mi pare di capire…

§Vicesovrint. DE LUCA§: – Signor Presidente, chiedo scusa da Novara.

§PRESIDENTE§: – Novara, dica.

§Vicesovrint. DE LUCA§: – Signor Presidente…

§PRESIDENTE§: – Si’, dica.

§Vicesovrint. DE LUCA§: – Si’. C’ho gli imputati Biondo Salvatore e Greco Carlo che rinunciano al prosieguo dell’udienza e si chiede cortesemente la disattivazione del collegamento.

§PRESIDENTE§: – Va bene, ne prendiamo atto e viene autorizzata la disattivazione.

§Vicesovrint. DE LUCA§: – Grazie, buongiorno.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Signor Siino, coordinando un po’ il suo dire, finora rassegnato alla Corte, in occasione che lei parlo’ con Madonia di questo fatto, siamo sicuramente nel ’94, prima e dopo nella trasferta Palermo – Genova, avete avuto modo di commentare che queste iniziative di agganciare Craxi e Berlusconi erano antiche nel tempo, cioe’ risalivano, mi pare di capire, da quello che lei ha detto in precedenza, gia’ agli ultimi mesi del ’90. Ecco, avete commentato perche’ in questi quattro anni, che vanno dal ’90 al ’94, come mai questi tentativi non erano andati a buon fine, cos’era successo, se in questi quattro anni si erano coltivate altre soluzioni, come mai Provenzano non c’era riuscito ancora?

§SIINO ANGELO§: – Non… non l’abbiamo commentato.

§AVV. IMPELLIZZERI§: – Grazie, signor Siino, non ho altre domande.

§PRESIDENTE§: – Chi deve intervenire?

§SIINO ANGELO§: – Prego, avvocato.

§PRESIDENTE§: – Avvocato Petronio.

§AVV. PETRONIO§: – Si’, grazie. Grazie, Presidente; avvocato Petronio per la verbalizzazione.

Buongiorno, signor Siino.

§SIINO ANGELO§: – Buongiorno, avvocato.

§AVV. PETRONIO§: – Allora, volevo chiederle: lei ha detto di avere conosciuto Gioe’ Nino. Ci puo’ dire come e quando?

§SIINO ANGELO§: – Nino Gioe’? Si’, Gioe’ Antonino l’ho conosciuto ad Altofonte, me l’ha presentato Giovanni Brusca. Debbo dire che il Gioe’ diceva che gia’ mi conosceva, pero’ io non ricordavo come e quando, pero’ immediatamente ci siamo dati del tu. L’ho conosciuto verso la fine degli anni ’80. Era appena uscito dalla galera.

§AVV. PETRONIO§: – E lo ha poi rivisto da quella data, fino a quando?

§SIINO ANGELO§: – Si’, si’, l’ho rivisto fino a quando sono stato arrestato la prima volta e poi ci siamo incontrati nel carcere di Rebibbia prima della sua morte, per due volte.

§AVV. PETRONIO§: – Si’.

§SIINO ANGELO§: – In occasione di mie trasferte a Roma.

§AVV. PETRONIO§: – Benissimo. Per quanto riguarda le conoscenze che lei ha del Gioe’, le risulta che il Gioe’ abbia mai avuto contatti con appartenenti a Servizi Segreti?

§SIINO ANGELO§: – Assolutamente no.

§AVV. PETRONIO§: – Ha mai conosciuto Di Carlo Francesco, l’attuale collaboratore di Giustizia?

§SIINO ANGELO§: – Si’, mi pare di averlo incontrato qualche volta quando era gestore del locale “Villa Boscogrande”.

§AVV. PETRONIO§: – Ma dico, poi lo ha conosciuto nell’ambito di “Cosa Nostra”, ha avuto rapporti o ne ha avuto…?

§SIINO ANGELO§: – No, assolutamente no. Mi pare di averlo visto una volta solo in compagnia di Stefano Bontade.

§AVV. PETRONIO§: – U’altra domanda. Lei ha detto che Bernardo Brusca avrebbe commentato le stragi affermando: “Chissa’ chi gli sta facendo fare queste cose a Riina”. Lei l’ha riferito in siciliano…

§SIINO ANGELO§: – “Al mio compare”.

§AVV. PETRONIO§: – … la ripeto in italiano. Ci puo’ spiegare il senso di questa…?

§SIINO ANGELO§: – Ma praticamente, come… lui ipotizzava il fatto che non era una diretta decisione di Salvatore Riina.

§AVV. PETRONIO§: – E quindi che potessero esserci dei mandanti esterni in queste strategie?

§SIINO ANGELO§: – E infatti e’ (un’ipotesi): “Sa’ cu fu ca ci fici fari ‘sti cosi a me’ cumpari”.

§AVV. PETRONIO§: – Ma in che termini il Brusca fece questa affermazione? Era un interrogativo oppure c’era un senso affermativo in que… c’era qualcosa di piu’, c’era un senso affermativo da parte del Brusca?

§SIINO ANGELO§: – Ma no, non mi pare ne’ interrogativo ne’… ne’ affermativo, ma una constatazione, che non era stata una diretta volonta’ di suo compare.

§AVV. PETRONIO§: – Va bene. Non ci sono altre domande, grazie.

§PRESIDENTE§: – Altri difensori?

§AVV. LA BLASCA§: – Si’, Presidente, avvocato La Blasca. Buongiorno, signor Siino.

§SIINO ANGELO§: – Buongiorno, avvocato.

§AVV. LA BLASCA§: – Senta, lei riferendo la scorsa volta dell’incontro sollecitato da parte di un politico di cui non gli fu mai riferito il nome, ha affermato che a proposito degli accordi intrapresi e avuti in questo incontro chi toccava i fili moriva. Puo’ specificare meglio il senso di questa sua risposta?

§SIINO ANGELO§: – Cioe’, praticamente fu notificato al Buscemi e al Salamone che effettivamente se si fosse sottratto a questa logica sarebbe stato ucciso.

§AVV. LA BLASCA§: – Ecco, ma puo’ specificare che tipi di fili bisognava toccare che dessero poi luogo alla morte? Cioe’, che cos’e’ che non bisogna assolutamente toccare per evitare di essere uccisi?

§SIINO ANGELO§: – I fili degli appalti, i fili degli appalti.

§AVV. LA BLASCA§: – E cio’ in relazione ad eventuali tangenti, ad eventuali pizzo e relativ… cioe’, che bisognava pagare alla mafia, tangenti che bisognava pagare ai politici? Quale in modo particolare?

§SIINO ANGELO§: – Ma i fili degli appalti sono molteplici e tutti ad altissima tensione.

§AVV. LA BLASCA§: – Ecco, rispetto a questi due settori, diciamo in questo senso, chi e’ che aveva maggiori introiti dagli appalti, i politici o gli appartenenti a “Cosa Nostra”?

§SIINO ANGELO§: – Sicuramente i politici.

§AVV. LA BLASCA§: – Lei sarebbe in grado di quantificare le somme che i politici riuscivano ad ottenere dalla gestione degli appalti? Diciamo che…

§SIINO ANGELO§: – Mah, quando c’era l’intervento di “Cosa Nostra” andavano dal tre all’otto per cento.

§AVV. LA BLASCA§: – Si’, forse sono stato poco felice nell’esprimermi. Io mi riferivo quantitativamente, nel senso un miliardo, dieci miliardi. Diciamo, nell’arco del periodo che va dal… bene o male dal ’90 al ’92. La gestione degli appalti, diciamo, alle casse illecite della politica quanto aveva portato in termini di migliaia o centinaia di miliardi? Ce lo dira’ lei eventualmente.

§SIINO ANGELO§: – Senta, la politica sicuramente portava una grossa quantita’ di denaro. Posso dire che in quel periodo furono espletati in Sicilia, le sto parlando dal periodo mio, quello che io praticamente ho potuto constatare con mano, dall’86 al ’91 furono gestiti qualcosa come sette – ottomila miliardi di appalti. Faccia conto, facendo le debite percentuali, io penso che parliamo se non migliaia di miliardi, certamente di centinaia di miliardi.

§AVV. LA BLASCA§: – Lei, riferendo a proposito della visita che ha ricevuto da parte del Di Maggio a Marina Longa, ha anche riferito che lo stesso le ebbe a dire che non bisognava dire nulla a Brusca Giovanni. Lei sa le ragioni per cui Brusca Giovanni non doveva assolutamente sapere di questa attivita’ preparatoria, chiamiamola cosi’, nei confronti del dottore Borsellino?

§SIINO ANGELO§: – Certamente per un senso di celata… cioe’, aveva sfiducia nel Giovanni Brusca e poi, in un certo senso, per affermare in quel momento la sua autorita’ di capo di mandamento, e che il fatto doveva essere che la sinistra non doveva sapere quello che faceva la destra.

§AVV. LA BLASCA§: – Ecco, questa sfiducia era solo da parte del Di Maggio oppure era anche da parte dei vertici di “Cosa Nostra”?

§SIINO ANGELO§: – Sfiducia nei confronti di…

§AVV. LA BLASCA§: – Brusca.

§SIINO ANGELO§: – … di Brusca? Ma non direi, perche’ effettivamente poi quello che aveva fatto le cose piu’ eclatanti era stato Brusca. Per cui… poi certamente ben sapevano i vertici di “Cosa Nostra” che c’era la differenza tra il sole e la luna tra il Brusca e Di Maggio. Brusca era senza dubbio piu’ intelligente e poi piu’ inserito in determinati argomenti: nella politica, nell’amministrazione, negli appalti e cosi’ via. Di Maggio era un buon portatore di manodopera specializzata, facente manodopera nel campo degli omicidi.

§AVV. LA BLASCA§: – Ecco, ma poi perche’, arrivato ad un certo punto, cosi’ come lei ha riferito, a Brusca gli fu detto di non occuparsi piu’ degli appalti?

§SIINO ANGELO§: – Perche’ aveva fatto un reato di lesa maesta’ nei confronti di un capo di mandamento. Aveva mandato a quel paese il povero “manuzza”, Nino Giuffre’, capo del mandamento di Caccamo. E allora, malgrado tutto, il povero Riina non aveva potuto fare altro che esautorarlo e dirgli di andare a zappare in campagna, non solo di non occuparsi piu’ di appalti.

§AVV. LA BLASCA§: – Ecco, ma poi lei sa se successivamente questa, diciamo, messa da parte fu rimossa, revocata e quindi ebbe a rioccuparsi degli appalti?

§SIINO ANGELO§: – Assolutamente no, continuammo io e lui ad occuparci degli appalti completamente sempre come facevamo prima, sempre a tenere in nessun conto questa situazione. Naturalmente con alcuni accorgimento. Pero’ siccome poi materialmente sono rimasto sempre io a gestire gli appalti, il Brusca continuava a gestire gli appalti tramite me.

§AVV. LA BLASCA§: – Lei e’ a conoscenza di qualche progetto nell’ambito di “Cosa Nostra” di voler uccidere Brusca Giovanni?

§SIINO ANGELO§: – Si’.

§AVV. LA BLASCA§: – Puo’ riferire alla Corte, per favore?

§SIINO ANGELO§: – Praticamente ad un certo momento mi era stato detto di portare a Bagheria Brusca Giovanni per ucciderlo, pero’ non si doveva sapere. E questo… il vero latore di questo 

progetto era Bernardo Provenzano.

§AVV. LA BLASCA§: – In che periodo?

§SIINO ANGELO§: – Fine nel ’91. Non lo potevano assolutamente sopportare, a Bagheria lo chiamavano Giovanni “il truffaldino”. Per cui: “Portacelo, che noi lo ammazziamo, pero’ non dire niente, perche’ cosi’ finisce questa camurria”. E loro dicevano che io ero squalificato, in un certo senso, da questo rapporto preferenziale che avevo con Giovanni Brusca. Ma Giovanni Brusca magari diceva che era squalificato dal rapporto preferenziale che aveva con me.

§AVV. LA BLASCA§: – Ma lei sa indicarci…

§SIINO ANGELO§: – Io non ho aderito a questo progetto. Come?

§AVV. LA BLASCA§: – Non ho capito l’ultima risposta, mi scusi.

§SIINO ANGELO§: – Dico, non ho aderito a questo progetto salvandogli la vita.

§AVV. LA BLASCA§: – Lei…

§SIINO ANGELO§: – Cioe’, volevano che lo portassi per farlo scomparire.

§AVV. LA BLASCA§: – Lei puo’ spiegare la ragione per cui lo chiamavano “il truffaldino”, cosi’ come lei ha detto?

§SIINO ANGELO§: – Ma perche’ dicevano che si… si impadroniva di soldi, delle messe a posto delle… di soldi di “Cosa Nostra”. Addirittura ipotizzavano che aveva rubato dei soldi a Riina nella gestione di una cantina sociale. Io non so se era vero, ma posso… Io, per quello che mi riguarda, posso addebitargli dei ritardi, ma per quello che so lui consegnava quasi sempre il denaro delle messe a posto.

§AVV. LA BLASCA§: – Signor Siino, lei e’ in grado di riferirci attraverso quali mezzi il dottore Falcone ha fatto rigettare il suo ricorso in Cassazione?

§SIINO ANGELO§: – Ah, non lo so, pero’ dicevano che il dottore Falcone aveva avuto questo interesse per cercare di fare rigettare questo ricorso in Cassazione. Dicevano addirittura con una telefonata. Mi e’ parso piu’ una boutade che un fatto effettivo.

§AVV. LA BLASCA§: – E’ in grado di indicarci chi erano i soggetti che le hanno riferito questo coso?

§SIINO ANGELO§: – Mah, a me me l’ha riferito mia moglie, mi e’ stato riferito da Giovanni Brusca che… a cui era stato riferito anche dall’avvocato Scamarcio, che era il personaggio che doveva 

interessarsi presso la Cassazione per l’accoglimento del mio ricordo. E l’avvocato stesso, avvocato Scamarcio, l’aveva detto a mia moglie e a mio figlio.

§AVV. LA BLASCA§: – Ecco, lei questa notizia del rigetto l’ha avuto… di questo intervento da parte del dottore Falcone per il suo rigetto l’ha avuto prima o dopo l’esito della Cassazione?

§SIINO ANGELO§: – No, l’ho avuto dopo. Anzi, i miei erano sicurissimi invece che la cosa fosse stata accolta, avevo anche pagato.

§AVV. LA BLASCA§: – Ecco, non so se nell’ambito di questo procedimento lei ha gia’ spiegato questo punto. Perche’ erano sicuri i suoi che doveva essere accolto?

§SIINO ANGELO§: – Perche’ avevano pagato una somma di denaro a questo avvocato, che faceva da tramite, che secondo lui doveva interessare la Cassazione. Dubito che questo sia stato mai fatto; secondo me era un po’ un giocare: se andava bene si prendeva i soldi, se andava male li restituiva, come poi li ha restituiti.

§AVV. LA BLASCA§: – E quanto aveva pagato lei per il ricorso in Cassazione?

§SIINO ANGELO§: – La cifra che aveva pattuita era per un miliardo; io avevo pagato un anticipo di duecento milioni.

§AVV. LA BLASCA§: – Non ho capito, poi le furono restituiti questi duecento milioni?

§SIINO ANGELO§: – Esattamente.

§AVV. LA BLASCA§: – Lei ha anche riferito che tento’ di arrivare al capitano De Donno, che si occupava delle indagini relative alla questione “Mafia e Appalti”. Lei poi riusci’ a contattarlo e ad influire in qualche modo sul suo operato?

§SIINO ANGELO§: – No, assolutamente. Io ho tentato di arrivarci, ma non ci sono arrivato.

§AVV. LA BLASCA§: – Puo’ riferire attraverso quali mezzi lei tento’ di arrivare al capitano De Donno?

§SIINO ANGELO§: – Non ci tentai io, ci tento’ Pino Lipari, che addirittura lo confuse con un altro De Donno, che era in… era stato… aveva comandato la (tenenza) di Carini. Poi abbiamo capito l’equivoco e non… non c’e’ stato modo di poterlo avvicinare.

§AVV. LA BLASCA§: – Ecco, ma lei sa attraverso quali mezzi…

§SIINO ANGELO§: – E’ stato lui poi che avvicino’ me.

§AVV. LA BLASCA§: – Chiedo scusa, ma non ho sentito.

§SIINO ANGELO§: – Dico, e’ stato lui che poi ha avvicinato me in galera.

§AVV. LA BLASCA§: – Ah, il capitano De Donno poi ha avvicinato lei quando era in carcere. No, io volevo sapere se lei fosse a conoscenza dei mezzi attraverso i quali bisognava arrivare al De Donno. Se mai Lipari glielo avesse detto, ecco.

§SIINO ANGELO§: – Assolutamente no, no.

§AVV. LA BLASCA§: – Lei, sempre relativamente a questo, ha riferito che ha interessato… c’e’ stato un intervento del capitano Russo a suo favore. Ecco, puo’ riferire alla Corte in che cosa sia consistito questo intervento?

§SIINO ANGELO§: – Ma non so di quale intervento e in quale occasione il colonnello, prima capitano e poi colonnello Russo, ha fatto diversi interventi a mio favore.

§AVV. LA BLASCA§: – Ecco, potrebbe riferire in che senso, in che termini e come e quando?

§SIINO ANGELO§: – Forse lei si riferisce all’intervento che fece nei confronti del maresciallo Guazzelli, quando avevo una (strada) nel Comune di Santa Ninfa. Guazzelli mi creava dei problemi con i miei camion e lui, praticamente, me li ha risolti.

§AVV. LA BLASCA§: – Ecco, io proprio questo volevo sapere: in che termini li ha risolti? Cioe’, ha detto al Guazzelli di non intervenire piu’ nei suoi confronti? Puo’ specificare meglio in che termini?

§SIINO ANGELO§: – Di essere… di essere piu’ acquiescente, cioe’ non sempre si regola, c’e’ sempre qualche piccolo problema con i mezzi pesanti e lui aveva detto: “Be’, non essere molto fiscale, cerca di essere il piu’ giusto possibile”. Diciamo che il maresciallo Guazzelli in quel periodo era molto fiscale nei miei confronti.

§AVV. LA BLASCA§: – Ecco, detto in termini piu’ giuridici, lei l’ha detto in modo elegante, ecco, ha chiesto al maresciallo Guazzelli di non applicare la Legge? 

§SIINO ANGELO§: – Assolutamente no, ha detto anzi di applicarla.

§AVV. LA BLASCA§: – E come mai allora il maresciallo Guazzelli non interveniva piu’ sui suoi mezzi? Cioe’, i suoi mezzi avevano qualche illecito amministrativo, violavano qualche norma amministrativa oppure penale?

§SIINO ANGELO§: – Al massimo qualche fanalino rotto. Avvocato, lei ha detto che io in maniera 

elegante ho riferito un determinato fatto. A buon intenditor… 

§AVV. LA BLASCA§: – Lei poi ha riferito del suo rapporto con il maresciallo Guazzelli. Ecco, a me interessava sapere in che termini…

§SIINO ANGELO§: – Si’.

§AVV. LA BLASCA§: – … successivamente, dopo quell’incontro, diciamo, propiziato dal capitano Russo, in che modo si sono sviluppati i suoi rapporti con il maresciallo Guazzelli?

§AVV. GALASSO§: – Presidente, c’e’ opposizione o quantomeno vorrei capire qual e’, diciamo, lo scopo di questa domanda rispetto al processo in atto.

§PRESIDENTE§: – Chiarisca i termini della pertinenza, avvocato La Blasca.

§AVV. LA BLASCA§: – Presidente, il tema della pertinenza e’ che sono in controesame. Il collaboratore ha fatto espresso riferimento ai suoi rapporti tra il maresciallo Guazzelli e lui. A questo punto voglio specificata una risposta data in sede di esame. Se non vi fosse come pertinenza di questa domanda in sede di controesame, significa che non c’era pertinenza in sede di esame.

§PRESIDENTE§: – La domanda e’ ammessa.

§SIINO ANGELO§: – Allora, i miei rapporti con il maresciallo Guazzelli si limitavano al fatto che lui mi dava qualche notizia su delle indagini in corso sul mio conto e di cambio lui alle volte mi suggeriva dove andare a prendere delle forniture, dove… con chi parlare, con chi avere a che fare in determinati posti dove io lavoravo. Alle volte voleva qualche lavoro, alle volte voleva qualche cortesia. Insomma, questo qua era il tipo di rapporto che avevo.

§AVV. LA BLASCA§: – Ecco, in relazione ai rappor…

§SIINO ANGELO§: – Ma era un rapporto piuttosto tormentato, cioe’ nel senso che io… alle volte lui mi chiedeva delle cose impossibili.

§AVV. LA BLASCA§: – Senta, lei sa se vi erano rapporti tra il Guazzelli e il capitano De Donno?

§SIINO ANGELO§: – Sicuramente si’.

§AVV. LA BLASCA§: – In che termini e quali erano, ne e’ a conoscenza?

§SIINO ANGELO§: – No, in che termini no, ma so che avevano dei rapporti. Anzi, addirittura Guazzelli mi diceva che lui era sta… era costretto a dare certe notizie a De Donno perche’ spinto da Fabio Salamone.

§AVV. LA BLASCA§: – Puo’ riferire alla Corte, precisare meglio quali erano i rapporti tra il maresciallo Guazzelli e “Cosa Nostra”?

§SIINO ANGELO§: – Guardi, io rapporti di Guazzelli e “Cosa Nostra” sono stati quelli che ho visto de visu. L’ho visto parlare con personaggi di rilievo dell’organizzazione criminale della provincia di Agrigento di “Cosa Nostra”. Una volta io mi spaventai, perche’ stavo andando a trovare Peppe De Caro, che era il capo del… della provincia di Agrigento e ho visto Guazzelli, e mi spaventai. Mi disse: “Non ti preoccupare, non c’e’ nessun problema”.

§AVV. LA BLASCA§: – Lei e’ a conoscenza se…

§SIINO ANGELO§: – Penso che il Gua…

§AVV. LA BLASCA§: – Prego, prego.

§SIINO ANGELO§: – Mi scusi, penso che il Guazzelli aveva un rapporto con questi personaggi di tipo degli investigatori all’antica, un rapporto di do ut des.

§AVV. LA BLASCA§: – Ecco, una specificazione; sicuramente non ne sara’ a conoscenza, comunque gliela faccio lo stesso. Il maresciallo Guazzelli allora, in questo caso cosa dava? 

§SIINO ANGELO§: – Non so esattamente la cosa, ma qualche informazione su indagini, penso. Ma ne riceveva altrimenti.

§AVV. LA BLASCA§: – Lei e’ a conoscenza se il Gioe’…

§SIINO ANGELO§: – Piccoli criminali, rapinatori.

§AVV. LA BLASCA§: – Lei e’ a conoscenza se il Gioe’ avesse mai avuto contatti con appartenenti alla massoneria?

§SIINO ANGELO§: – Assolutamente no.

§AVV. LA BLASCA§: – Lei…

§SIINO ANGELO§: – Scherzava spesso e volentieri sulla mia appartenenza alla massoneria.

§AVV. LA BLASCA§: – Lei e’ a conoscenza…

§SIINO ANGELO§: – Diceva che ero un balatone, alias un massone.

§AVV. LA BLASCA§: – Chiedo scusa, non ho capito bene l’ultima risposta. E’ arrivata male.

§SIINO ANGELO§: – Mi diceva che ero un balatone, modo siciliano di definire masso grande, un grosso masso.

§AVV. LA BLASCA§: – Ah, ho capito. Lei e’ a conoscenza se il Brusca Giovanni avesse mai avuto contatti con soggetti appartenenti alle massonerie?

§SIINO ANGELO§: – Si’.

§AVV. LA BLASCA§: – Puo’ riferire…

§SIINO ANGELO§: – Tramite me.

§AVV. LA BLASCA§: – Puo’ riferire con chi e in che termini e il periodo in cui lui aveva questi contatti?

§SIINO ANGELO§: – Ecco, con Primo Di Miceli, con Michele Barresi ed altri personaggi, che addirittura Di Miceli lo invito’ a fare parte del… della massoneria.

§AVV. LA BLASCA§: – In che periodi aveva questi rapporti Giovanni Brusca?

§SIINO ANGELO§: – Prima del 1980, ’79, era ancora un ragazzino. Ero in effetti io che cercavo di spingere questa sua coaptazione nella massoneria.

§AVV. LA BLASCA§: – Ecco, lei conosce contatti, rapporti, affari fatti dal Brusca Giovanni insieme a questi soggetti a lui ami… che lui conosceva, con cui aveva questi rapporti di conoscenza?

§SIINO ANGELO§: – Non aveva nessun rapporto di affari con questi personaggi.

§AVV. LA BLASCA§: – E’ a conoscenza di eventuali favori, scambi di favori tra il Brusca e questi personaggi?

§SIINO ANGELO§: – No.

§AVV. LA BLASCA§: – Nessun’altra domanda. Grazie, signor Siino.

§SIINO ANGELO§: – Grazie a lei.

§PRESIDENTE§: – Altri difensori? Avvocato Dacqui’. Teniamo presente… volevo fare un rapido giro di orizzonte, perche’ sono gia’ le 13.30 e mi ero impegnato… Quante altre domande?

§AVV. DACQUI’§: – Io una sola.

§PRESIDENTE§: – Una sola, avvocato Dacqui’. Poi chi deve intervenire?

Non si ode risposta.

§PRESIDENTE§: – Nessun altro. Allora possiamo senz’altro…

§AVV.SSA DE PAOLA§: – Presidente… 

§PRESIDENTE§: – Si’.

§AVV.SSA DE PAOLA§: – … poi ci saro’ anch’io, avvocato De Paola, ma una sola domanda.

§PRESIDENTE§: – Una sola domanda. Avvocato Dacqui’, faccia la sua.

§AVV. DACQUI’§: – Si’, grazie, Presidente. Avvocato Dacqui’ per la registrazione.

§SIINO ANGELO§: – Grazie, Presidente.

§AVV. DACQUI’§: – Senta, signor Siino, la mia domanda e’ questa: lei durante il periodo in cui ha iniziato la collaborazione si e’ incontrato con Giovanni Brusca?

§SIINO ANGELO§: – No, assolutamente no.

§AVV. DACQUI’§: – Come?

§SIINO ANGELO§: – Assolutamente no. Se dice incontro di ordine privato, ho avuto solamente un confron… due confronti con Giovanni Brusca.

§AVV. DACQUI’§: – Ah. E dove li ha avuti questi…?

§SIINO ANGELO§: – Un confronto a…

§AVV. DACQUI’§: – Ha avuto due confronti in sede processuale, naturalmente.

§SIINO ANGELO§: – Si’, si’, si’, in sede processuale, chiaramente.

§AVV. DACQUI’§: – Mi perdoni, quale Autorita’ Giudiziaria… davanti a quale Autorita’ Giudiziaria lei ha fatto questo confronto?

§SIINO ANGELO§: – Mi pare Caltanissetta e Palermo.

§AVV. DACQUI’§: – E quale processo e’?

§P.G. dott. TESCAROLI§: – C’e’ opposizione a questa domanda. Qual e’ la refluenza?

§AVV. DACQUI’§: – Come qual e’ la refluenza?

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Non si coglie.

§AVV. DACQUI’§: – Mi perdoni, Presidente, noi apprendiamo ora, sto apprendendo che il Siino ha effettuato un confronto con il Brusca. Evidentemente per esserci stato il confronto si vede che le dichiarazioni del Brusca non collimano con quelle del Siino. E se e’ stato fatto questo confronto, non so, dall’Autorita’ Giudiziaria di Caltanissetta, evidentemente questa difesa deve essere portata a conoscenza di questa attivita’ integrativa di indagine ai fini anche di questo procedimento.

§PRESIDENTE§: – Ma di che cosa? Non sappiamo che cosa… su che cosa vertesse l’eventuale disaccordo, avvocato Dacqui’. Eh, qua siamo…

§AVV. DACQUI’§: – No, Presidente, mi perdoni…

§PRESIDENTE§: – E’ un confronto.

§AVV. DACQUI’§: – … su che cosa verte il disaccordo lo immaginiamo tutti, perche’ abbiamo delle fonti processuali…

§PRESIDENTE§: – No…

§AVV. DACQUI’§: – Mi perdoni, delle fonti processuali dove il Brusca, e ci sono atti depositati in questo procedimento e anche dichiarazioni del Brusca…

§PRESIDENTE§: – Insomma, lei vuole sapere quali erano i processi? Avanti, chiediamoglielo.

§AVV. DACQUI’§: – E infatti gliel’ho chiesto, Presidente.

§PRESIDENTE§: – Avanti, opposizione respinta allora del Procuratore. Chiediamo quali erano questi processi.

§AVV. TINAGLIA§: – Si’, Presidente, scusi, avvocato Tinaglia. Pero’ bisognerebbe prima sapere se…

§SIINO ANGELO§: – No, veramente, Presidente…

§AVV. TINAGLIA§: – … se si e’ trattato di un confronto fatto nel corso delle indagini preliminari o in sede dibattimentale, questo e’ importante.

§PRESIDENTE§: – Eh, ma se gli chiediamo quali erano questi processi forse ci arriviamo, signori miei. E allora.

§SIINO ANGELO§: – Io non lo ricordo esattamente, ma comunque era, mi pare, su indagini preliminari, ma non… non mi ricordo, sono tali e tante le cose…

§PRESIDENTE§: – In sede di indagini preliminari.

§AVV. DACQUI’§: – No, io allora le chiedo, mi perdoni, qual era il procedimento per il quale voi avete fatto questo confronto.

§SIINO ANGELO§: – Non lo ricordo, non lo ricordo.

§PRESIDENTE§: – Mi sembra che abbia gia’ risposto, avvocato Dacqui’, non lo ricorda.

§AVV. DACQUI’§: – Perfetto. Non ricorda nemmeno l’oggetto del contendere?

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Mi scusi, ma qui entriamo nello specifico.

§AVV. DACQUI’§: – Allora io le chiedo…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Nello specifico di un’attivita’ investigativa.

§PRESIDENTE§: – Aspetti, questa domanda… Lei ricorda su che cosa verteva questo confronto? Il tema del confronto.

§SIINO ANGELO§: – Ma io non… cose proprio di pochissimo conto, non… non cose importantissime. Mi pare che era sull’attendibilita’ di… del Li Pera, su una cosa di questo genere.

§PRESIDENTE§: – Va bene. Domande?

§AVV. DACQUI’§: – Allora, mi ascolti, signor Siino, lei sa che Brusca piu’ volte ha manifestato, ha dichiarato che lei e’ un millantatore, che, insomma, racconta cose non vere, che si attribuisce un ruolo che invece lei non rivestiva in “Cosa Nostra”?

§SIINO ANGELO§: – Io non… davanti a me non ha fatto mai di questo tipo di discorsi, e poi se lui ritiene questo bonta’ sua. Significa che nove anni mi ha dato… perche’ sono completamente innocente.

§AVV. DACQUI’§: – Va bene, non ho altre domande.

§PRESIDENTE§: – Va bene.

§AVV. LA BLASCA§: – Presidente, mi scusi, mi ero dimenticato una sola domanda.

§PRESIDENTE§: – Prego.

§AVV. LA BLASCA§: – Ed e’ rapidissima.

§PRESIDENTE§: – Vediamo pero’ di… perche’ c’era…

§AVV. LA BLASCA§: – Si’. No, rapidissima.

§PRESIDENTE§: – … questo impegno che…

§AVV. LA BLASCA§: – Lo so.

§PRESIDENTE§: – Laddove ci sono di mezzo ragioni di salute non possiamo… Vediamo…

§AVV. LA BLASCA§: – Si’. Signor Siino, il Brusca Giovanni le ebbe… dopo che fu arrestato, le ebbe a di… le mando’ a dire di avvisare Provenzano Bernardo di spostare il luogo della sua latitanza in quanto aveva dato delle informazioni agli investigatori?

§SIINO ANGELO§: – Si’.

§AVV. LA BLASCA§: – Puo’ riferire l’episodio in modo abbastanza specifico alla Corte?

§SIINO ANGELO§: – Si’, mi mando’ suo cognato, un certo Cristiano Gioacchino e un certo Franco Costanza, mi venne a dire di avvisare Provenzano perche’ lui aveva messo al corrente gli investigatori, era stato costretto a mettere al corrente gli investigatori del posto dov’era latitante.

§AVV. LA BLASCA§: – E questo e’ avvenuto dopo l’inizio della collaborazione del Brusca Giovanni?

§SIINO ANGELO§: – Si’, si’, anche quando… ancora quando non si sapeva che il Brusca Giovanni collaborava.

§AVV. LA BLASCA§: – La ringrazio, nessun’altra…

§SIINO ANGELO§: – Prima disse che l’aveva incontrato…

§PRESIDENTE§: – Avvocato De Paola, faccia la sua domanda.

§AVV.SSA DE PAOLA§: – Si’, rapidissimamente. Avvocato De Paola per la difesa di Giovanni Brusca.

Signor Siino, vorrei avere specificata una circostanza. Lei ha dichiarato, in sede di esame, di avere subito delle estorsioni da parte di Giovanni Brusca.

§SIINO ANGELO§: – Si’.

§AVV.SSA DE PAOLA§: – Vuole specificarmi in quale periodo? Quando colloca queste estorsioni?

§SIINO ANGELO§: – Immediatamente prima del suo arresto. Di queste estorsioni ho dato prova consegnando alla Procura di Palermo delle lettere estorsive che mi aveva fatto pervenire Giovanni Brusca.

§AVV.SSA DE PAOLA§: – Delle lettere estorsive intende dire dei biglietti dove richiedeva…?

§SIINO ANGELO§: – No, no, lettere, lettere.

§AVV.SSA DE PAOLA§: – Lettere. E indirizzate a lei da parte di Giovanni Brusca.

§SIINO ANGELO§: – Si’, si’, si’, dove peraltro mi anche minacciava in maniera pesante.

§AVV.SSA DE PAOLA§: – Ma si trattava di…

§SIINO ANGELO§: – Io ero molto preoccupato.

§AVV.SSA DE PAOLA§: – Si’. Mi scusi, si trattava di richiesta di denaro per il suo tramite a qualche impresa, quindi una cosiddetta messa a posto?

§SIINO ANGELO§: – No, no, no, si trattava di richieste di denaro a me e di richieste di denaro per altre persone, (?) ordini, ma in maniera perentoria. D’altra parte c’e’ ampia conoscenza di questi fatti alla Procura della Repubblica di Palermo che ha questi biglietti, queste lettere da me consegnate.

§AVV.SSA DE PAOLA§: – Lei in precedenza si era occupato per la messa a posto di una certa impresa di Sciacca?

§SIINO ANGELO§: – Si’. Ma non di Sciacca, si chiamava Sciacca.

§AVV.SSA DE PAOLA§: – Di Gioacchino Sciacca, si’.

§SIINO ANGELO§: – Si’, Gioacchino Sciacca.

§AVV.SSA DE PAOLA§: – Ecco, questa lettera di cui lei sta riferendo…

§SIINO ANGELO§: – Si’.

§AVV.SSA DE PAOLA§: – … era anche una richiesta di denaro a questa impresa di Sciacca per il suo tramite?

§SIINO ANGELO§: – Si’, non era una richiesta di denaro, era una… era un biglietto di morte. Cioe’, praticamente diceva: “Se tu non ti fai dare quaranta milioni dal tuo amico Gioacchino Sciacca, verba voltant scripta manent, io lo faccio scannare immediatamente”. Al che io ho chiamato il povero Sciacca, c’ho detto: “Gioacchino, vedi che quello ti vuole scannare se non ci dai i soldi”. Il povero Sciacca mi ha risposto: “Non ho neanche i soldi per mangiare, mi puo’ anche scannare”.

§AVV.SSA DE PAOLA§: – E invece la richiesta di denaro a lei, quindi l’estorsione ai suoi danni di che tenore era?

§SIINO ANGELO§: – Che praticamente io dovevo assolutamente consegnare dei soldi per un lavoro che avevo a Partinico e che assolutamente dovevo, essendo che io non volevo piu’ avere a che fare con situazioni inerenti “Cosa Nostra”, dovevo pagare come tutti gli altri. Io in quel momento non avevo ne’ il modo ne’ la maniera di pagare.

§AVV.SSA DE PAOLA§: – Cioe’, questo lei ricorda che e’ scritto sulla lettera in questi termini.

§SIINO ANGELO§: – Si’, si’, esattamente. Si’, si’, in questi termini.

§AVV.SSA DE PAOLA§: – Ho capito.

§SIINO ANGELO§: – Penso che lei avra’ copia, signora.

§AVV.SSA DE PAOLA§: – Ho capito. Lei si ricorda con esattezza, il posto di questi lavori sara’ Partinico o Cinisi?

§SIINO ANGELO§: – Era… cioe’, il problema era questo: che io avevo un lavoro di tre miliardi 250 milioni, che compendiava la manutenzione delle strade provinciali. Il Brusca pensava, non so dire perche’ questa… che il lavoro di Partinico era di tre miliardi 250 milioni e quello di Cinisi era sempre di tre miliardi 250 milioni. Invece era di tre miliardi 250 milioni per tutta la provincia di Palermo. Per cui ogni volta, secondo lui, io dovevo pagare per farmi dare i 250 milioni il due per cento; anzi, prima il tre e poi dice che lui mi aveva fatto fare lo sconto del due, bonta’ sua. E praticamente invece non era cosi’, io non potevo pagare prima a Cinisi, poi a Partinico, poi un altro posto sempre per lo stesso lavoro. Mi sono spiegato bene, avvocato?

§AVV.SSA DE PAOLA§: – Lei ha versato denaro?

§SIINO ANGELO§: – Ah, e debbo dire, mi scusi, avvocato, che avevo avuto anche due attentati. A Cinisi mi avevano messo… regolarmente denunziati. Mi avevano messo una bottiglia di benzina su un escavatore e a Partinico mi avevano distrutto tutti i vetri di un escavatore, di una pala e di una ruspa.

§PRESIDENTE§: – Ci sono altre domande? Avvocato De Paola, e’ soddisfatta?

§AVV.SSA DE PAOLA§: – Scusi, Presidente, era stato disabilitato il microfono. Si’, grazie, Presidente, nessun’altra domanda.

§PRESIDENTE§: – Ha finito? Va bene.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Signor Presidente, se consente di fare queste ultime domande.

§PRESIDENTE§: – Sono proprio due, Procuratore Generale?

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Sono poche domande.

§PRESIDENTE§: – Eh, poche, insomma…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Poche domande.

§SIINO ANGELO§: – Procuratore, dottore Tescaroli, Presidente, scusatemi…

§PRESIDENTE§: – Si’.

§SIINO ANGELO§: – … io, diciamo, se e’ una – due domande ci riesco, ma proprio brevissime, perche’ mi creda…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’, si’.

§SIINO ANGELO§: – … sono ai limiti della mia resistenza.

§PRESIDENTE§: – Ecco, Procuratore Generale, teniamo presente questa esigenza…

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’, sono…

§PRESIDENTE§: – … perche’ altrimenti ci obbligherebbe a fissare altra udienza e credo che per il Siino non sia… ritornare un’altra volta forse e’ piu’ pesante.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’, se mi da’ la parola in pochi…

§PRESIDENTE§: – Prego.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Poche battute e ultimiamo. Signor Siino, chi era il punto di riferimento per la gestione degli appalti nella provincia di Trapani?

§SIINO ANGELO§: – Mah, praticamente il riferimento era certo Vito Di Benedetto.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – E lei ebbe contatti con Battista Agate?

§SIINO ANGELO§: – Con Battista Agate si’.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, per quale motivo?

§SIINO ANGELO§: – Ma Battista Agate era persona… E per la questione inerente forniture di appalti, ma Battista Agate non era personaggio di nessun rilievo, perche’ effettivamente chi comandava, chi gestiva effettivamente gli appalti era Francesco Messina, Ciccio “‘u muraturi”.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Lei sa se Mariano Agate avesse interessi specifici?

§SIINO ANGELO§: – Io so che, praticamente, la “Calcestruzzi” di Mazara era di Battista Agate, ma in effetti era Mariano Agate quello che l’aveva. Ma praticamente io ho visto sempre Battista Agate presente li’.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Ecco, lei ricorda se Battista Agate abbia avuto occasione di riferire, diremo cosi’, di darle indicazioni in ordine agli interessi che riguardavano il fratello?

§SIINO ANGELO§: – Non mi pare, mi… semplicemente sapevo dell’interesse che aveva l’Agate nella “Calcestruzzi” di Mazara.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Ecco, io chiedo che venga contestato al signor Siino, per sollecitazione al ricordo, quanto dichiarato nel corso dell’udienza del 13 marzo ’99, processo di via D’Amelio ter, dove viene riportato: “Battista Agate mi dice: ”Per tutto quello che riguarda mio fratello rivolgiti a Ciccio Messina”, che gia’ ben conoscevo e poi mi era stato detto che io per tutto quello che riguardava la provincia di Trapani, riguardante sempre appalti, dottore, perche’ io di altro non e’ che poi mi… mi occupavo in maniera organica, alle volte mi capitava anche di occuparmene, ma mi fu detto: ”Rivolgiti a mastro Ciccio””. Ecco, se ricorda questo particolare.

§SIINO ANGELO§: – Esattamente.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’.

§SIINO ANGELO§: – Si’, si’, esattamente, esattamente quello che… Ma praticamente mi fu detto che il Messina sostituiva Mariano Agate.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. E questo quando avvenne?

§SIINO ANGELO§: – E sempre pero’ con la cosa… per quello che riguarda gli appalti.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’.

§SIINO ANGELO§: – Perche’ di altre cose io non ne parlavo.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Questo con riferimento a quale periodo? Quando colloca questo colloquio?

§SIINO ANGELO§: – Ma praticamente ’90, ’89, da quelle par… intorno a quel periodo.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Senta, lei sa se Benedetto Santapaola non fosse d’accordo? Le risulta che non fosse d’accordo per l’eliminazione di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino?

§SIINO ANGELO§: – Assolutamente no, non mi risulta. Era… quello che io ho detto e’ il fatto che generalmente, cosi’, come fatto, puo’ essere che lo faceva anche nei miei confronti, pero’ io per onesta’, per cose, debbo dire che Santapaola ogni volta che sentiva parlare di sentire cose: “Minchia, cu ‘sti cosi ni cunsuma’ a tutti”. Magari lo faceva per un motivo utilitaristico, perche’ pensava che questi fatti avrebbero portato a conseguenze nefaste nei confronti di “Cosa Nostra”. E soprattutto suoi, perche’ lui diceva: “Io a casa mia queste cose non le faccio”. Almeno per quello che lo riguardava.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Senta, lei sa se Antonino Buscemi avesse la possibilita’ di contattare Raul Gardini? In caso positivo indichi quali canali… di quali canali disponeva.

§SIINO ANGELO§: – Dunque, lui pareva che si… che aveva parlava sempre Raul Gardini, Raul Gardini, lo aveva sempre in bocca e diceva che era un personaggio a cui lui poteva arrivare ed era… ne parlava benissimo. Ricordava che una volta era venuto Raul Gardini a Palermo, aveva vinto una 

gara di tiro a volo. Insomma, ne parlava in maniera… Ma il personaggio di riferimento tramite cui lui arrivava, Raul Gardini, e con cui diceva lui trovarsi in maniera egregia era Lorenzo Panzavolta.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Senta, le risulta un utilizzo di questo canale o di altri che portavano al Gardini per aggiustare il primo maxiprocesso? Quello istruito, tra gli altri, dal dottore Falcone.

§SIINO ANGELO§: – Onestamente no.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Senta, lei sa se in seno all’organizzazione “Cosa Nostra” si sia deciso di rivolgersi all’avvocato Scamarcio per chiedergli di individuare possibili contatti per addivenire all’aggiustamento in senso favorevole per “Cosa Nostra” al maxi uno in Cassazione?

§SIINO ANGELO§: – Si’.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Come l’ha appreso e quando?

§SIINO ANGELO§: – C’era Giovanni… L’ho appreso da Giovanni Brusca e l’ho appreso che… questo Scamarcio, di cui lui aveva… in un certo senso lo considerava non completamente affidabile, un mezzo truffaldino. Pero’ diceva che in quel momento non… essendo che erano venuti meno 

alcuni canali, che non mi preciso’, era l’unica possibilita’ che si aveva. Infatti sia per lui che per me affido’ all’avvocato Scamarcio la gestione di questo ricorso in Cassazione.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Si’. Senta, lei cosa ha saputo in ordine al suicidio di Antonino Gioe’ in carcere a Rebibbia?

§SIINO ANGELO§: – Mah, praticamente ho saputo una cosa che mi racconto’ il collaboratore di Giustizia Camarda, che praticamente prima aveva parlato, non so con chi, e poi effettivamente, rendendosi conto di quello che aveva fatto, aveva preferito uccidersi. Pero’ non ritenne opportuno tenere in considerazione questa cosa in quanto il Camarda aveva dei motivi di… aveva dei problemi con Gioe’.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – E che tipo di problemi?

§SIINO ANGELO§: – Non lo so, problemi privati non meglio specificati.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – E lei sa che cosa avrebbe detto Gioe’ prima di morire?

§SIINO ANGELO§: – No, non mi e’ stato specificato. Pero’ anche in carcere si mormorava qualcosa su questo… su questo fatto. C’era certo… mi pare un certo Ricontati o Ricordati, che era un personaggio di Altofonte, che diceva che era sicuro che Gioe’ aveva parlato con personaggi, magari in camera caritatis, con personaggi della Polizia o dei Carabinieri o di non meglio specificati Organi.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Lei e’ in grado di riferire come il personaggio che ha citato, questo Ricordati, sia venuto in possesso della notizia?

§SIINO ANGELO§: – Ma era paesano del cosa e come buon conoscente, forse anche parente del… del Gioe’, era un personaggio di Altofonte, mafioso, e l’ho saputo al carcere dell’Asinara, dove mi dissero questo fatto.

§P.G. dott. TESCAROLI§: – Nessun’altra domanda, Signor…

§PRESIDENTE§: – Va bene. E allora possiamo… L’avvocato Galasso deve porre delle domande? Avevo dimenticato nel precedente giro di chiederglielo.

§AVV. GALASSO§: – No, Presidente, nessuna domanda.

§AVV. LA BLASCA§: – Presidente, c’e’ opposizione da parte della difesa. L’Angelo Siino non mi pare che sia imputato in questo procedimento, per cui non riesco a capire a quale titolo l’avvocato Galasso dovrebbe… Presidente…

§PRESIDENTE§: – No, ha ragione, avvocato…

§AVV. LA BLASCA§: – Non riesco a capire per quale motivo l’avvocato Galasso dovrebbe…

§PRESIDENTE§: – No, ha ragione, ha ragione, era stata… Ha ragione, non e’ imputato in questo processo e quindi la presenza del difensore lo garantisce soltanto. Ma comunque, ogni tanto posso fare anche un po’ di confusione.

§AVV. GALASSO§: – Presidente, per la verita’ c’e’ Giurisprudenza, diciamo, contrastante…

§PRESIDENTE§: – Va be’, comunque…

§AVV. GALASSO§: – … come si usa dire nell’accademia.

§AVV. LA BLASCA§: – Presidente…

§AVV. GALASSO§: – Ma siccome io non ho alcuna domanda da porre il problema non…

§PRESIDENTE§: – Benissimo, il problema non si pone. E allora, possiamo considerare chiuso l’esame del Siino, che ringraziamo anche per la sua disponibilita’ in relazione alle…

§SIINO ANGELO§: – Grazie, Presidente.

§PRESIDENTE§: – … alle note condizioni di salute e possiamo senz’altro disattivare il collegamento con la localita’ riservata nr. 1.

Esaurito l’esame, il collaboratore di Giustizia viene licenziato.

§Assistente Giud.§: – Quindi autorizza la chiusura del collegamento.

§AVV. GALASSO§: – Buongiorno, Presidente.

§PRESIDENTE§: – Buongiorno, buongiorno.

§AVV. GALASSO§: – Buongiorno a tutti i componenti della Corte e alle parti presenti.

§PRESIDENTE§: – Buongiorno.