Apre il cantiere antimafia a Cermenate, dal 23 gennaio i lavori per recuperare la villetta tolta ai boss e oggi sede del Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

23.1.2013  

Apre il cantiere antimafia a Cermenate – Prefetto, Questore e imprese presenti con il Centro Studi Sociali contro le mafie

Progetto San Francesco e con il sindaco Roncoroni

 

Mercoledì 23 gennaio alle 10.30 a Cermenate, in via di Vittorio 10, aprirà il cantiere per recuperare la villetta confiscata alla ‘ndrangheta e oggi sede del Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco. Questa prima fase dei lavori di recupero che partirà il 23 gennaio, alla presenza del Prefetto di Como Tortora e del Questore Barbato, si concluderà il prima maggio per la festa del lavoro. 
Il cantiere di Cermenate è il primo esempio in Italia di patto civico del lavoro, poichè mette insieme industriali (ANCE Como) sponsor privati (del calibro di Italcementi Group ma anche di privati cittadini) e artigiani (CNA Como) e sindacato (diverse Federazioni della Cisl e la Cisl stessa). “Contro la crisi servono sforzi eccezionali ma anche esempi di buona volontà. Questo cantiere è il patto civico del lavoro contro le mafie e intende, con umiltà, essere il nostro contributo per un manifesto popolare per il lavoro e per la legalità” così Battista Villa Presidente del Progetto San Francesco – “Abbiamo voluto scegliere la via più difficile, quella dell’azionariato popolare, facendo una colletta civile contro i clan per recuperare questo immobile e non prendendo un euro di soldi pubblici. Questo anche per sottolineare che il comasco non è una terra di mafia e che qui può nascere una nuova primavera sociale se mettiamo al centro della lotta alle mafie il lavoro e l’occupazione. Adesso abbiamo bisogno di molta altra energia, volontari e professionisti per assistere le famiglie e i lavoratori ricattati attraverso la crisi dai finti benefattori” Alessandro de Lisi direttore del Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco.

 

  

 


29.11.2012 
Con ANCE e CNA Como parte il cantiere   Coesione e responsabilità sociale per un progetto di sviluppo   del lavoro e della legalità 

 Insieme, esempio di bilateralità allargata e sviluppo territoriale, per il  Centro Studi Sociali contro le mafie per il mondo del lavoro dedicato a Giorgio Ambrosoli: federazioni sindacali della Cisl (a partire dai fondatori Filca Cisl, Fiba Cisl e Siulp), Ance Como con Cna Como e il Comune di Cermenate con il Progetto San Francesco. Oggi a Como, nella sede della Associazione Nazionale dei Costruttori Edili lariani, sostenitori sin dal principio di questo progetto di recupero, il Sindaco di Cermenate Mauro Roncoroni con i vertici della Cna locale e il Progetto San Francesco hanno segnato la tabella di marcia per l’apertura del cantiere per la ristrutturazione della villetta sede del Centro Studi Sociali contro le mafie nazionale del PSF. L’impresa di costruzioni Bianchi e Imburgia, in quota Ance Como, insieme agli artigiani comaschi della CNA e all’architetto Caterina Biondi apriranno il cantiere il gennaio prossimo. Questo è possibile per la positiva e solidale convergenza dei protagonisti, che anche economicamente hanno aderito a questo progetto sociale e per il lavoro. Nel periodo del cantiere, fino alla chiusura prevista per il prossimo 1 maggio – in coincidenza con la festa del lavoro – sono previste una serie di iniziative pubbliche per promuovere i temi della responsabilità e della legalità che si concorderanno con il Prefetto Tortora e con i vertici delle Istituzioni e del mondo del lavoro.


 27.7.2012 
 Accordo ANCE – PSF per apertura cantiere a Cermenate 

Un nuovo passo verso il patto sociale della responsabilità antimafia” – Ance Como con il Progetto San Francesco

Stamane in Camera di Commercio, durante la conferenza stampa di presentazione, l’Ance Como e il Progetto San Francesco hanno presentato il sodalizio strategico per il recupero della casa di Cermenate, bene confiscato alla ‘ndrangheta e affidato al Centro Studi Sociali contro le mafie in collaborazione con Jus Vitae  “Abbiamo immediatamente risposto all’appello di solidarietà sollecitato dal Prefetto Tortora, l’Ance Como ha aderito al Progetto San Francesco e sarà protagonista del recupero dell’edificio di Cermenate – così il Vice Presidente di Ance Como Enrico Bianchi, che aggiunge – e abbiamo voluto al nostro fianco i ragazzi dell’Espe, perchè i professionisti di domani devono sapere stare in partita con tutte le carte in regola e con anche una robusta educazione antimafia. Questa occasione serve anche per le imprese e per i nostri soci, poichè la stretta della crisi e degli eccessivi ribassi d’asta di talune ditte che concorrono agli appalti pubblici rischiano di peggiorare le condizioni già critiche di un settore estremamente importante per lo sviluppo del territorio”. Proprio il Prefetto di Como Michele Tortora ha voluto sottolineare il valore sociale di tale unione progettuale: “Sin dal principio sono stato a fianco del Progetto San Francesco, che sicuramente con la presenza e l’impegno dell’Ance e dei giovani dell’Espe aumenterà il già ampio radicamento sociale. Serve allargare il fronte sociale per sconfiggere le mafie, affiancando il lavoro delle forze investigative e delle istituzioni già notevolmente e proficuamente impegnate in questa storica battaglia contro i clan”. Sono state anche date delle scadenze per il cantiere di Cermenate, da ottobre fino alla fine dell’anno per il primo significativo step e quindi la prosecuzione dei lavori di formazione popolare aperta alle imprese, alle associazioni, ai sindaci e quindi ai lavoratori. Alla Camera di Commercio stamattina era presente Gerardo Larghi, segretario generale della Cisl di Como – sindacato fondatore del Progetto San Francesco, con le federazioni delle costruzioni, dei bancari e con il sindacato di Polizia di Stato Siulp – a ribadire la centralità della lotta alle mafie per lo sviluppo del mondo del lavoro, oltre ai vertici di CNA di Como e Lecco e di Camera di Commercio che hanno espresso la loro volontà di aderire all’iniziativa. Appunto la Camera di Commercio di Como, rappresentata dal vice presidente Fulvio Alvisi, ha voluto sottolineare il valore delle imprese d’eccellenza del territorio nel settore del legno arredo: “Sarebbe bello che le imprese del design made in Italy contribuissero ad arredare la villetta di Cermenate – ha dichiarato Alvisi – riempiendo il marchio italiano del mobile di qualità nel mondo anche con i valori delle legalità e dell’antimafia, opponendosi così concretamente alle infiltrazioni di criminalità nel settore”. Il Progetto San Francesco, con Andrea Zoanni, Vice Presidente nazionale, ha ribadito il valore dell’incontro di oggi: “Non esiste un precedente in Italia dove forze sociali e istituzionali si siedano ad un tavolo per programmare alta formazione antimafia, a sostegno di una nuova e strategica coesione territoriale verso un welfare della responsabilità e della legalità. Stendiamo lo spread lavorando sul capitale sociale della responsabilità e della solidarietà, verso una Ricostituente territoriale di uomini e donne libere, mettendo al centro il lavoro e la qualità territoriale”. Infine il Progetto San Francesco, con il Direttore Alessandro de Lisi ha voluto rinnovare l’impegno antimafia a fianco dei comuni comaschi: “Grazie all’impegno dell’amministrazione di Cermenate in particolare e degli altri comuni possiamo dire che questo non è un sogno di mezza estate ma il principio di una nuova primavera, uniti verso un marchio di qualità sociale antimafia del territorio, utile tanto al mercato quanto alla difesa del bene comune legalità”.

 


 

 


 

 Il CENTRO STUDI 

  

  

CENTRO STUDI SOCIALI CONTRO LE MAFIE – PROGETTO SAN FANCESCO
Cermenate (CO) Via Di Vittorio 10
codice fiscale  97590220154