La telefonata di Mattarella a Fiammetta Borsellino – Fiammetta Borsellino: “A seguito del mio appello, ho ricevuto una telefonata dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. Da lui ho avuto parole di conforto ma anche di rassicurazione, rivolte non soltanto a noi familiari, ma a tutti gli Italiani circa la volontà di fare piena luce su tutto. Temo tuttavia che dopo tutti questi anni la possibilità di arrivare a una verità concreta sia compromessa per sempre, ma questo non vuol dire abbandonare il dovere morale di chiederla”.
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Fiammetta e Lucia Borsellino “Controllo anche sui magistrati” ANSA – Le figlie del giudice: “Finora il Csm è stato purtroppo silente, chiarezza su queste distrazioni”. “Questo è solo un punto di partenza”. Fiammetta Borsellino, in foto, figlia del magistrato ucciso in via d’Amelio, aspettava le motivazioni della sentenza del processo quater come il momento decisivo per la ripresa di altri procedimenti. In primo luogo quello del Csm che ha aperto un fascicolo per valutare le posizioni dei magistrati della Procura di Caltanissetta che non fermarono i depistaggi. In varie occasioni Fiammetta Borsellino ha citato il procuratore del tempo Giovanni Tinebra, l’aggiunto Anna Maria Palma e i sostituti Carmelo Petralia e Nino Di Matteo. La sentenza dei giudici di Caltanissetta fa solo il nome di Tinebra, che tra l’altro è morto. “Ma è chiaro – dice Fiammetta Borsellino – che questi magistrati avevano compiti di controllo e di coordinamento delle indagini della polizia giudiziaria. E, come risulta dal processo, ci furono disattenzioni che non possono passare inosservate. Si tratta di distrazioni incomprensibili, visto che altri due magistrati, Ilda Boccassini e Roberto Saieva, avevano subito segnalato l’inattendibilità del falso pentito Vincenzo Scarantino”. Per Lucia Borsellino su queste “distrazioni” va fatta subito chiarezza. Da alcuni mesi il Csm ha aperto un fascicolo che però, chiarisce, “è solo un fascicolo vuoto perché si aspettavano le motivazioni della corte d’assise di Caltanissetta”. “Ora – aggiunge – le motivazioni ci sono. Mi aspetto quindi che il procedimento disciplinare vada avanti. Finora il Csm è stato purtroppo silente”.
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“…Uno dei più grandi depistaggi che questo paese abbia mai conosciuto”La denuncia di Fiammetta Borsellino del Novembre ha trovato ora ampia conferma nella sentenza della Corte d’Assise depositata nei giorni scorsi“- Al TG ETV Fiammetta Borsellino – Novembre 2017
- La strage di Via D’Amelio/2. La costruzione del falso pentito Vincenzo Scarantino
- Lo Stato parallelo dietro la strage di Via D’Amelio, non solo sospetti ed ombre
ARCHIVIO
- AUDIZIONE al CSM – 1988
- RELAZIONE ALL’ISPETTORE MINISTERIALE – 1988
- AUDIZIONE al CSM – 1991
- Dall’ARCHIVIO STORICO
A cura di Claudio Ramaccini Resp. Ufficio Stampa e Comunicazione Centro Studi Sociali contro le mafie – Progetto San Francesco