NOIsiamoLORO a Turate


PROGRAMMA

IMMAGINI


Dal 15 al 23 ottobre, dalle ore 10 alle 12.30, presso il salone Polifunzionale di Turate (via Galilei angolo via Cadorna), sarà possibile visitare la mostra fotografica itinerante  NOIsiamoLORO

La mostra si inserisce all’interno delle iniziative promosse dal Comune di Turate e dal Comitato 5 Dicembre 2014 – in occasione delle celebrazioni del 30° anniversario delle stragi di Capaci e Via D’Amelio (1992 – 2022).

 

 


Comune di Turate

Si è svolta sabato mattina l’inaugurazione della mostra fotografica dedicata ai giudici Falcone e Borsellino e agli uomini della scorta, a trent’anni dalle stragi di Capaci e di Via D’Amelio.

Insieme all’Amministrazione comunale di Turate, erano presenti all’inaugurazione anche i Sindaci di Rovello Porro e di Olgiate Comasco, anch’essi aderenti al Comitato 5 dicembre, i rappresentanti del Progetto S. Francesco di Cermenate e i rappresentanti di numerose associazioni del nostro territorio.
La mostra è allestita presso la Sala Polifunzionale di Via Galileo Galilei ed è visitabile ogni mattina, dalle ore 10.00 alle ore 12.30, fino a domenica 23 ottobre.
 
 

 

La MOSTRA

NOIsiamoLORO
Gli uomini passano e le idee camminano sulle gambe di altri uomini

E’ il titolo assegnato alla mostra fotografica realizzata nell’ottobre del 2021 dal Comune di Cantù in collaborazione con il Centro Studi Sociali contro le mafie Progetto San Francesco in occasione della esposizione della QUARTO SAVONA 15 (l’auto di scorta del Giudice Falcone in cui morirono Antonio Montinaro, Rocco Dicillo,Vito Schifani) nella centrale Piazza Garibaldi di Cantù.

Gli eventi

 


 

 

COMITATO 5 DICEMBRE per una comunità attiva e reattiva

 

Il 18 novembre 2014 nell’ambito dell’indagine “Insubria” (riguardante la presenza della ‘ndrangheta nel comasco e nel lecchese), la Direzione Distrettuale Antimafia di Milano in collaborazione con il Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri e le Forze dell’ordine delle province interessate arresta 40 persone per associazione mafiosa, estorsione, detenzione e porto abusivo di armi. 
Sedici di queste persone risiedono nel comasco e precisamente nei comuni di Cadorago, Bregnano, Bulgarograsso, Cermenate, Cantù, Carimate, Fino Mornasco, Guanzate, Lomazzo e Olgiate Comasco interessando, secondo quanto emerso nella stessa indagine, i locali di ‘ndrangheta attivi sul territorio e costituiti a Cermenate e Fino Mornasco.  Vengono  ricostruiti decine di episodi di intimidazione ed estorsione ai danni di imprenditori, commercianti e politici tra Como e Lecco, vengono filmati numerosi incontri nei quali gli appartenenti ai vari locali di ‘ndrangheta affiliavano nuove persone, discutono le strategie da adottare per incassare i soldi delle estorsioni e si preoccupano di come evitare di essere intercettati dagli inquirenti.  
Vengono coinvolti anche due imprenditori che si servono degli esponenti del gruppo criminale per recuperare crediti nei confronti di altri imprenditori.
Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Milano, Simone Luerti, che emette l’ordinanza di custodia cautelare afferma: “Si è superata la logica dell’infiltrazione e ad essa è subentrato il radicamento”
Scossi per gli ennesimi reiterati arresti effettuati sul territorio, ma soprattutto impressionati dalla rilevanza numerica raggiunta, sia come numero di persone coinvolte, sia come quantità di paesi contaminati, molti sindaci e assessori dei comuni della zona si riuniscono a Cermenate nella sede del Progetto San Francesco, su invito dello stesso insieme al quale decidono di dare vita al “Comitato  5 dicembre 2014”, lasciando nel nome la memoria del giorno di quell’incontro.


GALLERIA FOTOGRAFICA EVENTO 5 DICEMBRE 2014


a cura di Claudio Ramaccini – Direttore  Centro Studi Sociali contro la mafia – PSF