PAOLO BORSELLINO – 1999 cronologia

9 gennaio 1999 BALDASSARRE DI MAGGIO depone al “Borsellino Ter” AUDIO

23 gennaio 1999 Viene emessa la SENTENZA al processo d’appello “Borsellino Uno”. Il processo si aprì il 15 luglio 1997 davanti alla Corte d’Assise d’Appello di Caltanissetta. La Corte assolve Pietro Scotto, riduce la condanna di Giuseppe Orofino a 8 anni, derubricandola in favoreggiamento semplice. Conferma l’ergastolo di Salvatore Profeta.

23 gennaio 1999 In una nota, l’avv. GIUSEPPE  SCOZZOLA definisce“incomprensibile l’assenza dello Stato nella gestione di questo processo” SEGUE

23 gennaio 1999  VIA D’AMELIO – Ricostruzione della Strage – Dalla Sentenza Appello “Borsellino Uno”  SEGUE

23 gennaio 1999 Annullati due ergastoli ma per i PM non è una sconfitta e SCARANTINO è credibile SEGUE

30 gennaio 1999 GIOVANNI BRUSCA depone al “Borsellino Ter” AUDIO

3 febbraio 1999  Il procuratore GIANCARLO CASELLI  deposita in Commissione Parlamentare Antimafia la “Relazione sulle modalità di svolgimento delle indagini mafìa-appalti negli anni 1989 e seguenti” in occasione dell’audizione presso la commissione Parlamentare Antimafia. SEGUE

13 febbraio 1999 La Corte di Assise del “Borsellino Bis” non crede alla ritrattazione  di SCARANTINO SEGUE
(…) ció che conferma, comunque, l’assoluta mendacità della ritrattazione di Scarantino Vincenzo è l’acquisizione nel presente dibattimento di prove certe della concreta attuazione di una concertata e laboriosa preparazione di detta ritrattazione, con l’intervento di diversi soggetti che hanno realizzato una deplorevole opera di inquinamento probatorio che, fortunatamente, è stata scoperta prima della definizione del presente giudizio…
(…) emerge chiaramente che la decisione di Scarantino Vincenzo di ritrattare certamente non è frutto, come lo stesso ha cercato di far credere, di una spontanea e travagliata scelta morale, dettata dal rimorso di avere accusato persone innocenti, ma, al contrario, discende da una decisione lucida, fredda e calcolata dell’ex collaboratore di giustizia
(…)  La stessa, invece, ha certamente avuto un ignobile contenuto patrimoniale che la rende assolutamente scellerata, poiché risulta dalla deposizione di Don Neri che Scarantino Vincenzo come prezzo della sua ritrattazione ha preteso di rientrare in possesso di valori e beni precedentemente acquisiti attraverso la sua pregressa attività criminale. Alla luce delle considerazioni sin qui svolte la ritrattazione operata da Scarantino Vincenzo, come si è anticipato all’inizio della presente esposizione, deve essere ritenuta del tutto inattendibile in quanto illogica, incoerente con altre autonome acquisizioni

10 febbraio 1999 Appalti, ecco perche’ fu ucciso Borsellino. Appalti, nuova pista per Borsellino. Il magistrato voleva riaprire l’ indagine insabbiata, incontro segreto con i vertici del Ros. Quelle indagini segrete sui rapporti tra boss, politici e imprenditori Appalti, ecco perche’ fu ucciso Borsellino . Perche’, il 19 luglio 1992, fu ucciso Paolo Borsellino? SEGUE  D’Avanzo Giuseppe Corriere della Sera

13 febbraio 1999 Viene emessa la SENTENZA del ”Borsellino Bis”: sette ergastoli (Salvatore Riina, Pietro Aglieri, Carlo Greco, Giuseppe Graviano, Francesco Tagliavia, Salvatore Biondino e Gaetano Scotto). Poi, dieci altre condanne per associazione mafiosa. Dopo la clamorosa ritrattazione.

13 febbraio 1999 “Borsellino Bis” – Stralci della Sentenza SEGUE

13 febbraio 1999 Osservazioni delle abitudini del dottor Borsellino – dalla Sentenza  ”Borsellino Bis “  SEGUE

13 febbraio 1999  Il profilo di SCARANTINO tratto dalla Sentenza del “Borsellino Bis”

13 febbraio 1999 Le DICHIARAZIONI di SCARANTINO tratte dalla Sentenza “Borsellino Bis”

13 febbraio 1999 Il “BorsellinoBis” “certifica l’attendibilità del (falso) pentito SCARANTINOSEGUE

13 febbraio 1999  Le DICHIARAZIONI di SALVATORE CANDURA tratte dalla Sentenza del “Borsellino Bis”

13 febbraio 1999 Il collaboratore di giustizia ANGELO SIINO depone al “Borsellino Ter” SEGUE

18 febbraio 1999 Rinvio a giudizio del maresciallo CARMELO CANALE, principale collaboratore del giudice Paolo Borsellino, accusato da diversi collaboratori di giustizia. Sarà successivamente assolto da ogni accusa nel novembre 2004

27 marzo 1999  MARIO MORI, Carabinieri, depone al “Borsellino Ter” AUDIO

27 marzo 1999  GIUSEPPE DE DONNO, Carabinieri, depone al “Borsellino Ter” AUDIO

27 marzo 1999  GIOACCHINO LA BARBERA, depone al “Borsellino Ter” AUDIO

9 aprile 1999  MAURIZIO AVOLA depone al “Borsellino Ter” AUDIO

14 aprile 1999 GIANNI VADALA’, Polizia di Stato,  depone al “Borsellino Ter” AUDIO

14 aprile 1999 RENZO CABRINO, consulente,  depone al “Borsellino Ter” AUDIO

14 aprile 1999 ROBERTO VASSALE, consulente,  depone al “Borsellino Ter” AUDIO

14 aprile 1999 GASPARE MUTOLO depone al “Borsellino Ter” AUDIO

15 aprile 199 GASPARE MUTOLO depone al “Borsellino Ter” AUDIO

22 aprile 1999  SALVATORE LA BARBERA, Polizia di Stato, depone al “Borsellino Uno” AUDIO

22 aprile 1999 FILIPPO MALVEGNA, collaboratore di giustizia depone al “Borsellino Ter” AUDIO

22 aprile 1999 VINCENZO ALOGNA Ufficiale dei Carabinieri depone al “Borsellino Ter” AUDIO

22 aprile 1999 LUIGI SAVINA, Polizia di Stato depone al “Borsellino Ter” AUDIO

17-19-23-24 giugno 1999 SALVATORE CANCEMI depone al “Borsellino Ter” AUDIO 

24 giugno 1999 ARNALDO LA BARBERA, Polizia di Stato depone al “Processo omicidio Libero Grassi” AUDIO

20 luglio 1999 Vengono arrestati dalla DIA la sorella dei GRAVIANO, NUNZIA e l’avvocato MEMI SALVO accusati di aver organizzato un piano per trasferire in Francia le ricchezze del clan.

22 ottobre 1999 I penalisti di Palermo fanno quadrato attorno ai colleghi Paolo Petronio e Giuseppe Scozzola, accusati dai pm del processo “Borsellino bis” di avere pianificato la ritrattazione di Scarantino. SEGUE

23 ottobre 1999 La quinta sezione del Tribunale di Palermo assolve il senatore Giulio Andreotti dall’accusa di associazione mafiosa, in base all’articolo 530, comma 2, del codice penale (insufficienza della prova sulla commissione del fatto). Questa sentenza è stata in parte modificata il 2 maggio 2003 dalla Corte d’Appello di Palermo che ha dichiarato estinto per prescrizione il reato di associazione per delinquere semplice commesso fino alla primavera del 1980 e, per il periodo successivo, ha confermato l’assoluzione del 23 ottobre 1999, con la medesima formula. La sentenza del 2 maggio 2003 è stata confermata dalla Corte di Cassazione il 15 ottobre 2004

13 novembre 1999  Nel corso di un’udienza del processo d’Appello per la strage l’avv. Fabio Passalacqua, nuovo difensore di SCARANTINO, deposita alcuni documenti che erano in possesso del suo cliente. I legali Giuseppe Scozzola e Paolo Petronio, difensori degli imputati Pietro Scotto e Salvatore Profeta, diramano una nota nella quale sostengono che il processo avrebbe assunto “connotazioni a dir poco sconvolgenti”. Tra i documenti prodotti dal legale, secondo Scozzola e Petronio, ci sarebbero “numerose annotazioni su verbali da correggere, vari appunti su discrasie da sanare, foto di imputati e verbali diversi o nuovi rispetto a quelli depositati ed in possesso delle difese nei due tronconi del processo. Le annotazioni sono scritte in stampatello e non pare proprio possano attribuirsi allo Scarantino, in quanto pressoché analfabeta”.

24 novembre 1999 Scarantino parla di “bigliettini” posti come segnalibro tra le pagine di atti processuali che lo riguardavano. Per gli avvocati degli imputati gli appunti sarebbero prova di un presunto inquinamento processuale. L’ex “pentito” afferma che a consegnargli i ”bigliettini” sarebbero stati due agenti di polizia, Fabrizio Mattei e Michele Ribaldo. SEGUE

24 novembre 1999  “ANGELO SIINO al “Processo Appello Capaci” SEGUE

9 dicembre 1999 La corte d’Assise di Caltanissetta condanna all’ergastolo altri 17 accusati nel terzo filone d’inchiesta denominato “Borsellino-ter” SENTENZA. Il collegio presieduto da Carmelo Zuccaro infligge  17 ergastoli e 175 anni di reclusione, dieci le assoluzioni. Fra i condannati a pene per complessivi 175 anni di reclusione, anche tre “collaboratori della giustizia”, Salvatore Cancemi (a 26 anni), Giovan Battista Ferrante (a 23 anni) e Giovanni Brusca (a 16 anni). Dopo quasi otto anni gli ergastoli inflitti per la strage sono 25. SEGUE. Lettura della Sentenza AUDIO

 

 

CRONOLOGIA DEPISTAGGIA