Sen. ROBERTO SCARPINATO – M5S
“Ci sarà un motivo per cui appena tocchi certi argomenti si scatena la reazione del palazzo. E dimostra che questa non è una materia del passato ma è del presente, ed è incandescente perché altrimenti non ci sarebbe motivo per scatenare un conflitto di questa portata”.
“Evidentemente i soggetti che sono dietro le stragi hanno attraversato il tempo e come ha fatto il gattopardo si sono riciclati anche nell’attuale corso politico e non hanno nessun interesse che gli scheletri del passato escano”.
Roberto Scarpinato ha sottolineato che le stragi del 1992-93 non sono state solo stragi di mafia. “Lo attesta una pluralità di risultanze”, In primis: “I depistaggi sono il marchio di fabbrica della criminalità del potere perché non sono finalizzati a coprire i mafiosi che hanno eseguito le stragi ma a coprire i mandanti eccellenti.
I depistaggi hanno caratterizzato tutte le indagini sulle stragi. Sono stati eseguiti con la sparizione di documenti essenziali, con la creazione di falsi collaboratori di giustizia, con l’eliminazione di esecutori delle stragi che si apprestavano a collaborare con la magistratura”.
E chi di questi, come i fratelli Graviano, Salvatore Biondino, Leoluca Bagarella ed altri, è ancora in vita se ne guarda bene dal saltare il fosso perché “o uccidono loro o uccidono i loro figli e quindi sono prigionieri dei loro segreti”, ha spiegato il senatore. “Se uno solo di queste persone dicesse un decimo di quello che sa il Paese si dovrebbe fermare e le conseguenze politiche sarebbero gravissime”. “Ecco perché – ha concluso – Luca Tescaroli, come tanti altri magistrati, stato oggetto di attacchi istituzionali e mediatici gravissimi”. Fonte: AD 26.10.2025
Alla luce della recente esternazione del giá magistrato ora senatore SCARPINATO i depistaggi hanno caratterizzato TUTTE le indagini sulle stragi e sono stati eseguiti, fra l’altro, con la creazione di falsi collaboratori di giustizia.
Ne consegue, ovviamente, che anche la strage di Via D’Amelio sarebbe stata commissionata dalla “criminalità del potere e che il depistaggio mediante il falso pentito Scarantino “non (era) sono finalizzati a coprire i mafiosi che hanno eseguito le stragi ma a coprire i mandanti eccellenti che hanno attraversato il tempo e come ha fatto il gattopardo si sono riciclati anche nell’attuale corso politico.
Sarebbe utile conoscere, anche in considerazione del suo non breve trascorso in magistratura, sulla base di quali elementi il senatore sia giunto a tali impegnative conclusioni essendo gli stessi, per quanto ne sappiamo, totalmente assenti dalla corposa documentazione prodotta dai numerosi processi che hanno riguardato la Strage di Via d’Amelio qui di seguito elencati.
Processi conclusi
- BORSELLINO UNO
- BORSELLINO BIS
- BORSELLINO TER
- BORSELLINO QUATER
- BORSELLINO PROCESSO DI REVISIONE
- SPARIZIONE DELL’AGENDA ROSSA
- CANALE ED ALTRI
- TRATTATIVA STATO-MAFIA
- ’NDRANGHETA STRAGISTA
- PROCESSO A MATTEO MESSINA DENARO PER STRAGI DI CAPACI E VIA D’AMELIO
- DEPISTAGGIO INDAGINI VIA D’AMELIO
Processi in corso


