- I fratelli del pentito: “Ha disonorato la famiglia”
- I pentiti – Lezione di mafia
- Il perchè di un errore giudiziario – La nota dell’Aisi sul questore La Barbera
- Imputato smentisce pentito
- L’autodifesa dello 007 – L’’audizione di Narracci davanti ai pm di Caltanissetta
- Sentiti i pentiti
- L’esercito dei pentiti che vive ogni giorno la paura
- Quanti sono i pentiti a rischio
- 6300 pentiti e famigliari dei pentiti
- Quanti sono e come vivono
Relazione Parlamentare Antimafia – Testimoni di Giustizia – 19.2.2008
- ANTONINO CALDERONE
- ANZELMO PAOLO
- BALDASSARRE DI MAGGIO
- BONAVENTURA LUIGI
- BRUSCA ENZO
- CALOGERO GANCI
- CALVARUSO ANTONIO
- CAMPANELLA FRANCESCO
- CANNELLA TULLIO
- CARMINE SCHIAVONE
- CHIODO VINCENZO
- CLAUDIO SICILIA
- DI CARLO FRANCESCO
- DI MATTEO SANTINO
- FABIO TRANCHINA
- FERRANTE GIOVANBATTISTA
- FLAMIA SERGIO
- FONTANA ANGELO
- FRANCESCO DI CARLO
- FRANCESCO MARINO MANNOIA
- FRANCESCO ONORATO
- GALASSO PASQUALE
- GALATOLO VITO
- GALLIANO ANTONINO
- GANCI CALOGERO
- GAROFALO LEA
- GASPARE MUTOLO
- GASPARE SPATUZZA
- GIOVAN BATTISTA FERRANTE
- GIOVANNI BRUSCA
- GIUFFRÈ ANTONIO
- la barbera gioacchino
- MALVAGNA FILIPPO
- MARCHESE GIUSEPPE
- MAURIZIO ABBATINO
- MELCHIORRE ALLEGRA
- MESSINA LEONARDO
- MONTICCIOLO GIUSEPPE
- NINO GIUFFRÈ
- ONORATO FRANCESCO
- PALMERI ARMANDO
- PATTI ANTONIO
- PIETRO AGLIERI
- PIPITONE ANTONINO
- SALVATORE CANCEMI
- SALVATORE GRIGOLI
- SANTINO DI MATTEO
- SINACORI VINCENZO
- SINAGRA VINCENZO
- TOMMASO BUSCETTA
- TRUBIA ROSARIO
- UMBERTO AMMATURO
- VINCENZO CALCARA
- VINCENZO SCARANTINO
- VITALE LEONARDO
- VITALE GIOVANNI
- ZARCONE ANTONINO
- SALVATORE CANDURA
- Interrogatorio 10/3/2009
- FRANCESCO ANDRIOTTA
- Interrogatorio 17/7/2009
- ANTONINO GIUFFRE
- Verbale interrogatorio 16.10.2002
- L’ho ucciso e sciolto nell’acido
- Racconti di mafia 1p
- Racconti di mafia 2p
- Così svelai a Borsellino
- Chiedo perdono alla città di Palermo”
- “Basta vita da boss”
- Ecco come ho ucciso Salvo Lima
- Padre Puglisi voleva il nostro territorio
- Il figlio si pente e lui tenta il suicidio
- L’attentato all’Olimpico doveva colpire i carabinieri
- Cosa disse su Via D’Amelio
- Il primo pentito di mafia
- Dentro Cosa nostra. I pentiti – 1p
- Dentro Cosa nostra I pentiti – 2p
- Così la mafia decide un omicidio
- Quei pentiti che fanno paura
- Verbali interrogatori di VINCENZO SCARANTINO
- Verbali interrogatori di GASPARE SPATUZZA
- Verbale interrogatorio di FRANCESCO ANDRIOTTA
- Verbale interrogatorio SALVATORE CANDURA
- Verbale interrogatori FRANCO TRANCHINA
«Se mi dicono perché l’hanno fatto, se confessano, se collaborano con la giustizia, perché si arrivi ad una verità vera, io li perdono. Devono avere il coraggio di dire chi glielo ha fatto fare, perché l’hanno fatto, se sono stati loro o altri, dirmi la verità, quello che sanno, con coraggio, con lo stesso coraggio con cui mio marito è andato a morire, di fronte al coraggio io mi inchino, da buona cristiana dire perdono, ma a chi? Io perdono coloro che mi dicono la verità ed allora avrò il massimo rispetto verso di loro, perché sono sicura che nella vita gli uomini si redimono, con il tempo, non tutti, ma alcuni si possono redimere è questo quello che mi ha insegnato mio marito». AGNESE BORSELLINO
- La DEPOSIZIONE di AGNESE BORSELLINO al Processo di Caltanissetta 23.3.1995
- La deposizione del collega ANTONIO INGROIA – 12.11.1997
- AUDIO delle UDIENZE del BORSELLINO QUATER
- BORSELLINO QUATER – doc
- La VERITÀ NEGATA di FIAMMETTA BORSELLINO – audio
COMMISSIONE GIUSTIZIA – Protezione testimoni di giustizia, audizioni – Commissione Giustizia, nell’ambito dell’indagine conoscitiva in merito all’esame della proposta di legge: Disposizioni per la protezione dei testimoni di giustizia, ha svolto l’audizione di Federico Cafiero de Raho, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria; Giovanni Colangelo, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli; Francesco Greco, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano; Franco Lo Voi, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo; Giuseppe Pignatone, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma.

Riforma testimoni giustizia: cosa prevede la nuova legge – il testo
Approvato all’unanimità dal Senato il ddl sulla protezione dei testimoni di giustizia. Gentiloni: “più forza a chi rischia per difendere verità e legalità”. Le novità e il testo... LEGGI TUTTO
TESTIMONI E COLLABORATORI DI GIUSTIZIA: Relazione del Governo 2017
2012 – Quanti sono: gli ultimi dati sui collaboratori di giustizia e testimoni sottoposti a programma di protezione, pubblicati nella relazione del Servizio Centrale al Parlamento e relativo al secondo semestre del 2012 indicano in 1140 i titolari di programma di protezione, ripartiti in 1059 collaboratori e 81 testimoni. A loro si aggiungono 4.189 familiari, di cui 3934 congiunti di collaboratori e 255 di testimoni: il totale è di 5.329 persone. Il maggior numero di pentiti arriva dalla camorra (456), a cui seguono i pentiti di mafia (279), la ‘ndrangheta (126), la Sacra Corona Unita (102) e 96 riconducibili ad altre organizzazioni criminali. Per i testimoni di giustizia il numero maggiore è legato alle ‘ndrine calabresi (25), 22 della camorra, 13 la mafia, 4 la criminalità pugliese e 17 di altre organizzazioni.
2017 I dati – Le statistiche sono molto chiare. Innanzitutto si conferma il trend crescente di persone che accedono al programma di protezione: se dal 2000 al 2006 c’è stata una graduale diminuzione, dagli iniziali circa 4000 tra collaboratori, testimoni e loro famigliari sino a quasi 2900, dal 2007 al 2016 sono aumentati gradualmente fino a quasi 5.200 individui. Ma curiosamente ad aumentare è solamente il numero dei pentiti (e loro famigliari) mentre rimane pressoché basso e invariato il numero dei testimoni, segno che la legislazione su questi individui effettivamente aveva bisogno di qualche ritocco per essere realmente efficace.
Non solo, analizzando i dati dell’ultimo anno si scopre che la maggior parte delle richieste di accesso alla protezione si concentra a Napoli e in Puglia e stranamente solo in minima parte dalle altre due Regioni a forte incidenza mafiosa, la Calabria e la Sicilia: un chiaro segnale dell’impermeabilità di Cosa Nostra e ‘ndrangheta. Salta all’occhio anche la presenza di richieste dal centro e dal nord Italia: Roma, Brescia, Torino, Ancona, Bologna, sintomo anche nel Centro-Nord, dove la mafia da anni ha consolidato la propria presenza, si stanno facendo avanti pentiti e testimoni.
I costi – Ma quanto ci costa questo sistema? Si tratta di quasi 32 milioni di euro nel primo semestre 2016, in controtendenza rispetto alla costante crescita degli ultimi anni: 76 milioni nel 2013, quasi 78 milioni nel 2014 e oltre 85,5 milioni nel 2015. La quasi totalità di queste spese viene assorbita dagli affitti per le abitazioni di testimoni e collaboratori e per i loro contributi mensili. Una spesa sicuramente consistente ma al tempo stesso necessaria per tenere in piedi un sistema dall’insostituibile valore investigativo, avendo consentito in questi anni di aggredire e smantellare importantissime organizzazioni criminali che, altrimenti, sarebbero state difficilmente individuabili. RISTRETTI ORIZZONTI 27.3.2017