PAOLO BORSELLINO – 2004 cronologia

23 gennaio 2004 Anche per GIOVANNI BRUSCA Scarantino era un pazzo” ma la denuncia resta ignorata. Incomprensibile la scelta di non approfondire le sue dichiarazioni  su Scarantino. Brusca (collaborante a pieno titolo ormai da cinque anni) depone  in un dibattimento nell’aula bunker del carcere di Firenze dinanzi la Corte di Assise d’Appello di Catania, dove é in corso, a seguito del rinvio della Cassazione, il processo stralcio delle due stragi: «Con le dichiarazioni di Vincenzo Scarantino ci sono degli innocenti in carcere… questo qua, per me, fra virgolette è un pazzo». La denuncia resta lettera morta. Mancano ancora quattro anni all’inizio della collaborazione di SPATUZZA. Come  é possibile che uno dei pentiti più accreditati dai magistrati sia stato creduto per tutto ciò che ha ricostruito ma totalmente ignorato nel momento in cui demolisce la credibilità di Vincenzo Scarantino?. SEGUE

 


27 gennaio 2004 LUCIA e  MANFREDI
BORSELLINO depongono al “processo Canale” AUDIO

27 gennaio 2004 DIEGO CAVALIERO depone al “processo Canale” AUDIO

28 gennaio 2004 dalle dichiarazioni rese nel giudizio di rinvio dal ANTONINO GIUFFRÈ, che ha riferito in merito alla “notoriapericolosità dell’azione giudiziaria dei due magistrati, i quali miravano a colpire gli interessi economici dell’organizzazione: “Sin dall’inizio degli anni ’80, comincia a delinearsi la pericolosità, tra virgolette, del dottore Falcone. “Che il dottore Borsellino forse, addirittura, stava diventando più pericoloso di quello che addirittura si era pensato. Ed in modo particolare, e lo dico tranquillamente e serenamente, per quanto riguarda il discorso degli appalti”; “Perché il dottore Borsellino, si sono resi conto che era molto addentrato in questa branca, cioè in questo discorso mafia politica e appalti. E forse forse alla pari del dottore Falcone” (pagg. 46 – 48, udienza 28 gennaio 2004). SEGUE

18 marzo 2004  Il processo “Borsellino bis”, si conclude con 13 ergastoli. Il carcere a vita viene confermato anche in Cassazione per Totò Riina, Salvatore Biondino, Pietro Aglieri, Giuseppe Graviano, Carlo Greco, Gaetano Scotto, Francesco Tagliavia. Ergastolo anche per Cosimo Vernengo, Giuseppe La Mattina, Natale Gambino, Lorenzo Tinnirello, Giuseppe Urso e Gaetano Murana che in primo grado erano stati invece assolti.

21 aprile 2004 è ufficiale che le dichiarazioni di SPATUZZA sono state riscontrate in tutti i punti che riguardano la strage di via D’Amelio e che quindi Scarantino è un falso “pentito” a cui, nella migliore delle ipotesi, troppi magistrati hanno creduto ciecamente. Spatuzza apre così alcune crepe sul processo che si è già concluso definitivamente per mandanti ed esecutori della strage. Inoltre, nel corso di un confronto che i pm di Caltanissetta hanno fatto fra Candura e Scarantino, il primo ammette di aver mentito. Candura viene indagato per autocalunnia e Scarantino per calunnia.

26 maggio 2004 La Corte di Cassazione conferma la condanna a 10 anni di reclusione per IGNAZIO D’ANTONE, ex capo della squadra mobile di Palermo, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa

29 luglio 2004 la procura distrettuale antimafia di Caltanissetta avvia indagini per accertare se davvero – come SCARANTINO aveva ammesso in passato – sia stato aggiustato il primo verbale di interrogatorio reso, nel 1994, dallo stesso. L’ipotesi si inserisce nell’ambito di un presunto depistaggio che potrebbe esserci stato nell’inchiesta sulla morte di Paolo Borsellino e della sua scorta. SEGUE

1 ottobre 2004 Intervento di saluto di AGNESE BORSELLINO  al 3° Congresso nazionale di ‘Diritto e Procedura Penale’ in memoria di Paolo Borsellino AUDIO

7 ottobre 2004 La Corte di Cassazione conferma gli ergastoli per Totò Riina, Michele Greco, Antonino Geraci e Francesco Madonia, accusati di essere i mandanti dell’omicidio del giudice Cesare Terranova e del maresciallo Lenin Mancuso

8-9 novembre 2004 Canale 5 trasmette il film PAOLO BORSELLINO SEGUE

15 novembre 2004 Il maresciallo CANALE non tradì Borsellino SEGUE

CRONOLOGIA DEPISTAGGIO