18 gennaio 2009 AGNESE BORSELLINO e quella confidenza sul generale SUBRANNI SEGUE
17 febbraio 2009 SENTENZA della Cassazione “Sparizione agenda rossa”
17 febbraio 2009 La Cassazione non accoglie il ricorso della Procura sull’assoluzione dell’ufficiale del Carabinieri ARCANGIOLI accusato di aver sottratto l’AGENDA ROSSA del dottor Borsellino SEGUE
26 febbraio 2009 ANGELO FONTANA e i progetti omicidiari su Borsellino SEGUE
10 marzo 2009 SALVATORE CANDURA ammette di aver dichiarato il falso in merito al furto della Fiat 126 di VALENTI PIETRINA e di essere stato spinto a rendere quelle dichiarazioni dal dottor ARNALDO LA BARBERA e, successivamente, anche dal dottor SALVATORE LA BARBERA e dal dottor RICCIARDI.
22 aprile 2009 ANTONINO DI MATTEO: La collaborazione di SPATUZZA non é di particolare rilevanza Le dichiarazioni di SPATUZZA potrebbero rimettere in discussione le ricostruzioni e le responsabilità delle stragi, oramai consacrate in sentenze irrevocabili SEGUE
22 aprile 2009 Secondo ANTONINO DI MATTEO il pentito GASPARE SPATUZZA non doveva essere protetto. SEGUE
22 aprile 2009 SALVATORE CANDURA, il pentito e le stragi La nuova verità che agita l’antimafia SEGUE
28 aprile 2009 La DDA di Firenze propone piano provvisorio di protezione per GASPARE SPATUZZA
9 giugno 2009 VERBALE delle consulenze tecniche effettuate sui reperti della FIAT 126. SEGUE
9 giugno 2009 Interrogatorio ILDA BOCCASSINI da parte del Pm DOMENICO GOZZO VERBALE
16 giugno 2009 Interrogatorio GASPARE SPATUZZA VERBALE
18 giugno 2009 GASPARE SPATUZZA viene interrogato dalla DDA di Firenze
26 giugno 2009 VERBALE interrogatorio GASPARE SPATUZZA
14 luglio 2009 Per la prima volta ALESSANDRA CAMASSA racconta un episodio risalente a ben 17 anni prima, alla fine del giugno 1992 “Quando Borsellino disse”: “Mi hanno tradito”- VIDEO“
Il dottore si è disteso sul divano, cominciò a piangere, e disse: “non posso credere che un amico mi abbia tradito”.
“A fine giugno del 1992 io e il collega Massimo Russo avemmo un incontro con Borsellino. Era un dialogo normale, si parlava di indagini. A un certo punto lui si alzò, si stese sul divano e cominciò a lacrimare e disse: ‘non posso credere che un amico mi abbia tradito’”. A raccontare l’episodio è il giudice Alessandra Camassa, ex pm a Marsala quando il magistrato assassinato dalla mafia era a capo della Procura. Camassa sta deponendo al processo per favoreggiamento alla mafia al generale dei carabinieri Mario Mori. “Ebbi la sensazione netta che avesse ricevuto da pochissimo una notizia e che fosse ancora sconvolto. Tanto da sfogarsi con le prime persone entrate nella sua stanza”. Il magistrato ha spiegato di non avere fatto domande ulteriori a Borsellino per imbarazzo. “Ero così imbarazzata che quasi cambiai discorso. Pensai a uno sfogo personale e non volli essere invadente”. “Quando allora ascoltai quello sfogo – ha concluso non lo ricollegai ad alcuna attività d’indagine. Pensai a un problema personale, per questo non ne parlai dopo la strage. Se fossi stata chiamata a testimoniare prima probabilmente l’avrei detto”. PAGINA DEDICATA
17 luglio 2009 VERBALE interrogatorio FRANCESCO ANDRIOTTA E’ vero però che io non sapevo nulla della strage di via D’Amelio, ma non sono io che ho costruito le cose; il tutto è stato costruito dal dotto Arnaldo LA BARBERA e dal dottor Mario BO; mi avevano promesso che mi avrebbero fatto togliere l’ergastolo. Avevo chiamato la Procura di Milano, in particolare la dott.ssa Luisa ZANETTI allorché ero ristretto presso il carcere di Saluzzo. Preciso che il primo interrogatorio l’ho avuto al carcere di Saluzzo con un magistrato di Cuneo per rogatoria. Successivamente fui portato alla Procura di Milano per essere sentito dalla dott.ssa ZANETTI e lì incontrai, per la prima volta, il dottor Arnaldo LA BARBERA. Quando uscirono dalla stanza la dott.ssa ZANETTI e il suo segretario, venne il dotto Arnaldo LA BARBERA e un giovane funzionario che si chiamava pure LA BARBERA; ricordo che vi era anche un terzo poliziotto. Preciso meglio, prima nella stanza entrò solo il giovane LA BARBERA e mi disse che il dotto Arnaldo LA BARBERA poteva aiutarmi per l’ergastolo che mi era stato irrogato, perché “era una potenza”. Il giovane LA BARBERA, che adesso apprendo dalla S.V. chiamarsi Salvatore, mi accennò qualcosa sulla strage di via D’Amelio quasi per prepararmi, invitandomi a collaborare con la Polizia. Poi entrò nella stanza il dotto Arnaldo LA BARBERA e mi chiese se io sapessi qualcosa della strage di via D’Amelio. Desidero far presente che io temo per la mia vita e la vita dei miei familiari proprio per quello che sto riferendo.
Ribadisco che le dichiarazioni da me riferite sulla strage di via D’Amelio le ho rese perché così mi fu chiesto dal dotto Arnaldo LA BARBERA, da altro poliziotto di cognome LA BARBERA, da un terzo poliziotto, dal dottor MARIO BO e da altri appartenenti alle Istituzioni. Complessivamente si trattò di almeno cinque appartenenti alla Polizia di Stato. SCARANTINO non mi ha mai confidato i particolari poi da me riferiti alla A.G. sulla uccisione del dotto Borsellino e degli uomini della sua scorta, anzi, parlando con me, si è sempre protestato innocente sostenendo di essere sottoposto a violenze fisiche e psichiche per confessare di avere partecipato alla strage accusando altre persone. Ribadisco che sono stati in particolare il dotto Arnaldo LA BARBERA, il dotto Mario BO, l’altro LA BARBERA e un terzo poliziotto stempiato il cui nome non ricordo ad “istruirmi” di volta in volta su quello che avrei dovuto dire, in cambio della promessa di aiuti per far venire meno l’ergastolo ed ottenere permessi. SEGUE verbale e news
22 luglio 2009 La Direzione Nazionale Antimafia esprime parere favorevole al piano di protezione per GASPARE SPATUZZA
31 luglio 2009 GASPARE SPATUZZA è considerato “attendibile”. Lo dicono le procure di Caltanissetta, Palermo e Firenze che hanno espresso parere favorevole per il riconoscimento delle misure di sicurezza provvisorie all’aspirante “pentito”, prima tappa per l’accesso al programma di protezione definitivo.
18 agosto 2009 La signora AGNESE PIRAINO BORSELLINO viene sentita dalla PROCURA DELLA REPUBBLICA di CALTANISETTA – Direzione Distrettuale Antimafia VERBALE.
Fra l’altro dichiara: Ricordo perfettamente che il sabato 18 luglio 1992 andai a fare una passeggiata con mio marito sul lungomare di Carini senza essere seguiti dalla scorta. In tale circostanza, Paolo mi disse che non sarebbe stata la mafia ad ucciderlo, della quale non \ aveva paura, ma sarebbero stati i suoi colleghi ed altri a permettere che ciò potesse accadere. In quel momento era allo stesso tempo sconfortato, ma certo di quello che mi stava dicendo. Non mi fece alcun nome, malgrado io gli avessi chiesto ulteriori spiegazioni, ciò anche per non rendermi depositaria di confidenze che avrebbero potuto mettere a repentaglio la mia incolumità; infatti la confidenza su SUBRANNI costituisce un’eccezione a questa regola. Comunque non posso negare che quando Paolo si riferì ai colleghi non potei fare a meno di pensare ai contrasti che egli aveva in quel momento con l’allora Procuratore GIAMMANCO. Agnese Borsellino si confessa ai pm “Vi racconto gli ultimi sospetti di Paolo” SEGUE
17 settembre 2009 VERBALE interrogatorio GASPARE SPATUZZA che fra l’altro dichiara: “il giorno della strage mi sono recato, assieme alla mia famiglia
17 settembre 2009 VERBALE di sommarie informazioni testimoniali di NICOLA MANCINO
6 ottobre 2009 GASPARE SPATUZZA viene interrogato dalla D.D.A. di Palermo
11 ottobre 2009 AGNESE BORSELLINO: “Senza la verità non sarà mai un Paese libero” SEGUE
14 ottobre 2009 VERBALE di sommarie informazioni testimoniali di FERRARO LILIANA
15 ottobre 2009 SALVO ANDÒ: “Borsellino seppe da me che volevano ucciderlo” SEGUE
21 novembre 2009 l’”attendibilità” di SPATUZZA si rinforza. VITTORIO TUTINO, uomo della cosca palermitana di Brancaccio, nel corso di un interrogatorio a Caltanissetta davanti ai magistrati del pool che indaga sulle stragi del ‘92, fornisce una versione coincidente con quella di Gaspare Spatuzza. La versione di Vincenzo Scarantino è così definitivamente smontata.
4 dicembre 2009 Al “Processo d’appello a Marcello Dell’Utri” depone GASPARE SPATUZZA AUDIO