9 gennaio 2013 RELAZIONE conclusiva Commissione Parlamentare Antimafia
13 marzo 2013 15 anni a SPATUZZA. Al rito abbreviato condannati anche TRANCHINA (10 anni) ed il falso pentito CANDURA (10 anni) Il giudice dell’udienza preliminare di Caltanissetta condanna con il rito abbreviato i collaboratori GASPARE SPATUZZA e FABIO TRANCHINA rispettivamente a quindici e dieci anni di carcere per il loro ruolo avuto nella strage, mentre l’ex collaboratore SALVATORE CANDURA viene condannato a dodici anni per calunnia aggravata. SEGUE
22 marzo 2013 Inizia Processo “Borsellino Quater” SEGUE
26 marzo 2013 VITTORIO TUTINO interrogato al “Borsellino Uno” AUDIO
8 aprile 2013 Dalla deposizione del teste ANTONIO VULLO al “Borsellino Quater” si desume, dunque, che il 19 luglio 1992 egli si recò presso l’abitazione estiva di Paolo Borsellino, a Villagrazia di Carini, insieme a Claudio Traina e Vincenzo Li Muli. Sul luogo sopraggiunsero poi gli altri componenti della scorta: Walter Cosina, Agostino Catalano e Emanuela Loi. Intorno alle ore 16 il Dott. Borsellino chiamò SEGUE
22 aprile 2013 FERDINANDO BUCETI, Polizia di Sato, depone al “Borsellino Quater” AUDIO
30 aprile 2013 La testimonianza dell’appuntato dei Carabinieri ROSARIO FARINELLA SEGUE
5 maggio 2013 Dopo una lunga malattia, all’età di 71 anni muore la signora AGNESE PIRAINO BORSELLINO. Il testamento di Agnese Borsellino “Ti racconterò tutte le storie che potrò”: è questo il titolo le libro-testamento che la signora Agnese ha voluto affidare alle pagine di un libro i ricordi di una vita: dal primo incontro con quell’uomo che poi sarebbe diventato suo marito al giorno della strage, passando per tutte le persone che l’hanno sostenuta negli anni. Il libro è il risultato di una serie di interviste con il giornalista Salvo Palazzolo. Il titolo nasce da una frase pronunciata dal giudice “Lo sai perché stai con me? Perché io ti racconto la lieta novella. Io ti sollecito, ti stuzzico, ti racconto la lieta novella che sta dentro tante storie di ogni giorno. Ti racconterò tutte le storie che potrò. Così il nostro sarà un romanzo che non finirà mai, sino a quando io vivrò. La lieta novella manterrà sempre fresco il nostro amore. Perché l’amore ha bisogno di mantenersi fresco.” Non mancano particolari inediti sui giorni successivi alla strage del 19 luglio 1992 “In quei giorni – racconta la signora Agnese nel libro – ero contesa da prefetti, generali e alti esponenti delle istituzioni. Mi invitavano e mi sussurravano tante domande. Ora so perché mi facevano tutte quelle domande. Volevano capire se io sapevo, se mi aveva confidato qualcosa nei giorni che precedettero la sua morte. E allora tante parole di mio marito mi sono apparse chiare, chiarissime. Riservata e lontana dai riflettori pubblici, Agnese Piraino Leto, preferiva parlare ai giovani dando messaggi di speranza e di riscatto da quel cancro della mafia che le tolse il marito, l’amico, il padre dei suoi tre figli: Lucia, Manfredi e Fiammetta. Nella sua ultima apparizione, in occasione dell’inaugurazione a Palermo della nuova sede della Dia, già provata dalla malattia, Agnese pronunciò parole che ancora adesso sembrano pietre: «Questa città deve resuscitare, deve ancora resuscitare». NEWS – VIDEO – IMMAGINI
6 maggio 2013 L’ultimo saluto di Palermo ad AGNESE BORSELLINO VIDEO
14 e 21 maggio 2013 Deposizione GIUSEPPE AYALA al “Borsellino Quater” AUDIO
20 maggio 2013 DIEGO CAVALIERO, amico e collega di Borsellino, depone al “Borsellino Quater” AUDIO
20 maggio 2013 I primi arrivati in via D’Amelio – TESTIMONIANZE dal ”Borsellino Quater” SEGUE
20 maggio 2013 L’agente della Polizia di Stato FRANCESCO PAOLO MAGGI depone al “Borsellino Quater” …Cioè la cosa strana è che io notai molta gente che si aggirava giacca e cravatta dei Servizi. Ho detto: “Ma questi come hanno fatto a… a sapere già…?”, Ma dopo dieci minuti io già ne avevo visto un paio là che gironzolavano. P.M. Dott. GOZZO – Lei ha ricostruito che si trattasse dei Servizi o…? MAGGI Sì, perché un paio li conosco, di Roma. Io ho lavorato sette anni a Roma. SEGUE
20 maggio 2013 Il ruolo di VITTORIO TUTINO nella strage la Corte d’Assise ritiene ampiamente comprovato, oltre ogni ragionevole dubbio, il rilevante contributo materiale fornito da Vittorio Tutino alla preparazione della strage del 19 luglio 1992 SEGUE
21 maggio 2013 I “non ricordo” di GIUSEPPE AYALA al “Borsellino Quater” sulla borsa di Paolo Borsellino Non ricorda se la borsa l’ha presa lui o se gliel’hanno data. SEGUE AUDIO deposizione e NEWS
28 maggio 2013 Nuovi indagati e 7 innocenti in attesa. Via D’Amelio: 11 processi senza verità SEGUE
7 giugno 2013 La memoria difensiva del Generale MARIO MORI al “processo Trattativa Stato-mafia” SEGUE
11-12 giugno 2013 Durante un’udienza nel processo “Borsellino quater” GASPARE SPATUZZA – dal 2008 “collaboratore di giustizia” – ricorda di avere parlato dell’estraneità di SCARANTINO e OROFINO con i magistrati (lui dirà nel 1997): «Purtroppo si sono chiusi dei processi di cui io all’inizio potevo dare un contributo fondamentale (…) Mi volevano portare dalla parte dello Stato ma allora non ero ancora preparato: però ho inteso dare un indizio seppur lieve che per quanto riguardava la strage di via D’Amelio stavano facendo un grossissimo, grossissimo errore. Ho cercato già nel ’97 di mettere in guardia l’istituzione, a dire “siate cauti per la questione di via D’Amelio perché la storia non è così. Però non ho sentito più nessuno (….) Purtroppo hanno seguito un altro… e oggi ci troviamo qui a rifare tutto daccapo”». AUDIO
12 giugno 2013 Al “Borsellino Quater” FABIO TRANCHINA: i SOPRALLUOGHI in VIA D’AMELIO con GIUSEPPE GRAVIANO AUDIO e NEWS
14 giugno 2013 GIOVANNI BRUSCA: “Borsellino nel mirino fin dagli anni Ottanta” AUDIO
14 giugno 2013 GIOVANNI BRUSCA e ANTONINO GIUFFRÉ depongono al “Borsellino Quater” AUDIO
18 luglio 2013 MASSIMO CIMA, Polizia di Stato, depone al “Processo depistaggio” AUDIO
18 luglio 2013 GIOVANNI STAGLIANÒ, Polizia di Stato, depone al “Processo depistaggio” AUDIO
18 luglio 2013 GIUSEPPE FERONE, Polizia di Stato, depone al “Processo depistaggio” AUDIO
29 agosto 2013 – Confidenza choc di SALVATORE RIINA: “Borsellino era intercettato” SEGUE
29 agosto 2013 Confessione choc di SALVATORE RIINA: “Borsellino era intercettato” SEGUE
23 settembre 2013 “Io torturato e costretto a mentire” Ecco lo scoop censurato su Borsellino SEGUE
27 settembre 2013 FABRIZIO MATTEI depone al “Borsellino Quater” AUDIO
19 settembre 2013 VITTORIO TUTINO interrogato al “Borsellino Quater” AUDIO
27 settembre 2013 MICHELE RIBAUDO, uno dei tre poliziotti imputati al processo depistaggio depone al “Borsellino Quater” AUDIO
“Il nostro compito era quello di farlo sentire come fosse a casa sua. Ci turnavamo ogni 15 giorni e ci occupavamo della sua protezione e quando tornavamo in Sicilia si proseguiva con le indagini. Queste erano le disposizioni che ci giungevano dai superiori. Davamo ausilio alla territoriale h24 ma con lui si era entrati anche in confidenza”. Sui verbali d’interrogatorio in possesso a Scarantino: “A noi sembrava normale li avesse in quanto riguardavano sue dichiarazioni. Per questo non abbiamo approfondito o fatto relazioni. Il mio ricordo è di averli visti in un servizio prima dell’udienza di Roma (24-25 maggio 1995 ndr) e in quel momento non c’era la moglie”.
27 settembre 2013 Al “Borsellino Quater” depone FABRIZIO MATTEI, Polizia di Stato AUDIO
A Mattei è stato chiesto di riferire in merito ad alcune annotazioni che eseguite dallo stesso su un verbale che, a suo dire, gli era stato consegnato dallo stesso Scarantino nel maggio 1995 (prima di un’udienza a Roma). “Scarantino aveva una capacità limitata sia nella lettura che nella scrittura – afferma Mattei – Per capire bene il contenuto dello stesso mi chiedeva di leggergli i passaggi e quando ricordava alcune cose mi diceva di aggiungere un’annotazione. Questo lo facevo tramite alcuni bigliettini o post-it. Non ricordo se direttamente sul verbale”. Tuttavia, Mattei non riconosce la propria scrittura in un documento in cui è scritto “Furto 126 sempre errore nelle dichiarazioni”. “La parte in cui è scritto ‘Furto 126’ la riconosco come la mia scrittura ma la successiva no”. E alla domanda su a quale titolo aveva preso una tale iniziativa ha risposto: “Non ci vedevo niente di male, mi chiedeva di leggergli quei verbali per capire meglio così come capitava per i quotidiani. Una volta iniziò a chiedermi cosa avrebbe dovuto dire o come doveva comportarsi in udienza. Io non gli dissi nulla se non che doveva parlarne con il suo avvocato. Chi sapeva delle annotazioni sul verbale? Ne parlai con qualcuno dei funzionari, credo il dottor Bo, in un secondo momento solo quando venni chiamato a testimoniare al processo. Prima di allora non ne vedevo l’utilità”.
27 settembre 2013 Al “Borsellino Quater” depone GIUSEPPE DI GANCI, Polizia di Stato AUDIO
All’ex addetto alla sorveglianza di Scarantino viene chiesto come sia stato possibile al falso pentito telefonare da San Bartolomeo al Mare (Imperia), la località protetta dove viveva, per chiamare il giornalista di Studio Aperto Mangano. Infatti Scarantino non era in possesso di un’utenza telefonica e come sottolineato da più teste non aveva con sé neanche un cellulare. Nonostante questi impedimenti riuscì comunque a mettersi in contatto con il cronista. E in merito alla gestione della protezione ha aggiunto: “Non c’erano ordini scritti gli ordini ci venivano impartiti da Arnaldo La Barbera”. Di Gangi ha raccontato anche un episodio che riguarda Mario Bo, ex funzionario della Squadra Mobile di Palermo: Quando apprese dalla stampa che Scarantino era pronto a ritrattare, questi si sarebbe recato nella località protetta dov’era il falso pentito, per parlargli e fu accolto da una sfuriata. “Scarantino era sempre insicuro. Temeva di non essere creduto. Spesso diceva che voleva ritornare in carcere perché non era soddisfatto della sistemazione logistica che di volta in volta gli veniva offerto. Non si sentiva abbastanza protetto.
27 settembre 2013 “Borsellino Quater” depone MAURIZIO ZERILLI, Polizia di Stato AUDIO
27 settembre 2013 “Borsellino Quater” depone GIAMPIERO VALENTI, Polizia di Stato AUDIO
10 e 22 ottobre 2013 SALVATORE CANDURA depone al “Borsellino Quater” AUDIO
10 ottobre 2013 SALVATORE CANDURA afferma: “Mi massacrano, mi fracassarono. Un poliziotto mi fece sbattere la testa a terra mentre io piangevo”, “Sarò la tua ossessione, mi diceva ARNALDO LA BARBERA. Ti farò dare l’ergastolo. Ti incastrerò perché ho le prove.” e “Io continuavo a proclamarmi innocente. Con il furto della 126 non c’entravo nulla così come non c’entravo nulla con l’accusa di violenza sessuale. Ero un galantuomo e mai e poi mai avrei potuto abusare di una ragazza così come non sapevo nulla di quella 126. (Dal “Borsellino Quater”)
11 ottobre 2013 VITTORIO TUTINO interrogato al “Borsellino Quater” AUDIO
Novembre 2013 Esce in libreria TI RACCONTERÒ TUTTE LE STORIE CHE POTRÒ scritto dalla signora AGNESE BORSELLINO e SALVO PALAZZOLO I ricordi di una vita accanto a un eroe civile, che era un uomo normale, innamorato della moglie, giocoso con i figli, timido ma anche provocatorio, generoso e indimenticabile. Di Paolo Borsellino, del suo esempio e del suo lavoro di contrasto alla mafia, si è sempre parlato molto. Negli ultimi tempi, forse, si parla più della sua morte, dei misteri che la avvolgono, delle trame che si sono consumate prima e dopo di essa. Ma della famiglia Borsellino, dell’uomo anziché del giudice, dei figli e della moglie, non si sa molto. Fin dai primi, terribili giorni dopo l’attentato di via D’Amelio, infatti, la moglie Agnese e i figli Lucia, Manfredi e Fiammetta – allora poco più che adolescenti – hanno mantenuto uno stretto riserbo e sono intervenuti solo raramente nel dibattito mediatico. La signora, che proprio quest’anno si è dovuta arrendere a un male che l’ha perseguitata per anni, ha voluto utilizzare gli ultimi mesi della sua vita per lasciare dietro di sé – ai figli, ai nipoti, alle persone che mantengono vivo il ricordo di Paolo Borsellino e, in definitiva, a tutti gli italiani – i ricordi di una vita accanto a un eroe civile, che era un uomo normale, innamorato della moglie, giocoso con i figli, timido ma anche provocatorio, generoso e indimenticabile.
26 novembre 2011 Ex poliziotto VINCENZO RICCIARDI interrogato al “Borsellino Quater” AUDIO
28 novembre 2013 ANTONINO GIUFFRÉ depone al “processo trattativa” Antonino Giuffré’. …Questi, all’udienza alla domanda se gli risultasse che Cosa nostra, prima di accingersi a delitti eccellenti come quelli di Falcone e Borsellino, si preoccupasse di verificare le possibili ripercussioni di delitti del genere in ambienti qualificati ed estranei a Cosa nostra, ha dato una risposta eloquente, sottolineando come la commissione di un delitto eccellente, soprattutto quando siano in gioco rilevanti interessi economici che vanno oltre Cosa nostra per investire importanti ambienti imprenditoriali, richiede una preliminare verifica del grado di isolamento (alludendo all’isolamento all’interno delle istituzioni) del soggetto da colpire: «Quando si parla di isolamento degli individui che poi devono essere colpiti, è sotto inteso che c’è tutto un lavoro antecedentemente prestabilito per quanto riguarda un determinato omicidio eccellente AUDIO
3 dicembre 2013 SALVATORE LA BARBERA depone al “Borsellino Quater” AUDIO
5 dicembre 2013 Processo “Trattativa Stato-mafia”. Il pentito LEONARDO MESSINA rievoca l’ultimo interrogatorio del dottor Borsellino presso lo SCO della Polizia di Stato AUDIO
20 dicembre 2013 FRANCESCO PAOLO GIORDANO, magistrato che si occupò delle indagini su Via D’Amelio, depone al “Borsellino Quater” AUDIO