GIORNATA DELLA MEMORIA DELLE VITTIME DI MAFIA

 

Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie

Nel Marzo del 2017, è stata riconosciuta dallo Stato Italiano (Legge 8 Marzo 2017, n. 20) come „Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie“

La data della manifestazione è il primo giorno di primavera (21 marzo), scelto in quanto “simboleggia sia la rinascita e la vita“, sia l’inizio di un percorso di impegno e di speranza di “lungo periodo”. Nelle parole di Nando Dalla Chiesa, uno dei principali studiosi del movimento dell’antimafia civile e sociale, essa è divenuta “nel tempo uno dei più grandi appuntamenti fissi scritti nell’agenda dell’Italia civile”.


Nomi e storie delle vittime innocenti delle mafie


La CRIMINALITA’ ORGANIZZATA


Legge n. 20 del 2017 Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie

Premessa. La legge n. 20 dell’8 marzo 2017 istituisce la “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, da celebrarsi il 21 marzo di ogni anno. Si ricorda che il 21 marzo, primo giorno di primavera, è celebrato dal 1996 in tutta Italia come Giornata della Memoria e dell’Impegno, grazie alla partecipazione di Libera, Avviso Pubblico, delle realtà del terzo settore, delle scuole, dei cittadini che, assieme alle centinaia di familiari delle vittime, si ritrovano ogni anno in tanti luoghi, per ricordare nome per nome tutti gli innocenti morti per mano delle mafie.

Notizie sull’iter. Il provvedimento era stato approvato in prima lettura dal Senato, all’unanimità, il 17 marzo 2016 , sulla base della proposta di legge AS 1894 e abb (per le sedute del 16 marzo 2017 clicca qui e qui). La Commissione Affari costituzionali della Camera ha esaminato l’AC 3683 (e le altre proposte di legge abbinate) il 25 gennaio 2017, 9 febbraio 2017 e il 28 febbraio 2017, senza approvare emendamenti. L’Assemblea di Montecitorio ha definitivamente approvato il provvedimento il 1° marzo 2017.

Dibattito in Aula. Nel corso dell’esame in Assemblea al Senato è stata eliminata dal titolo originale del disegno di legge, dal primo e terzo comma dell’art. 1, la parola “innocenti” in riferimento alle vittime. Sono stati inoltre approvati tre ordini del giorno che impegnano il Governo “a valutare la possibilità di impartire agli istituti scolastici, pubblici e privati, di ogni ordine e grado, nel rispetto della propria autonomia, indicazioni circa le modalità di affissione di un’immagine raffigurante i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino” (G1.100), a “sensibilizzare, attraverso i dipartimenti competenti, le università, i centri di ricerca antimafia e le associazioni nazionali in materia perchè offrano il loro contributo alla buona riuscita della giornata della memoria” (G.101) e a promuovere il ricordo anche delle vittime delle mafie meno note (G. 102).

Anche nel corso dell’esame alla Camera è stato approvato un ordine del giorno (9/3683/1) volto a favorire il coinvolgimento anche dei “centri di istruzione e formazione professionale nell’ambito delle attività volte alla sensibilizzazione sul valore storico, istituzionale e sociale della lotta alle mafie e sulla memoria delle vittime delle mafie”

Testo del provvedimento

  1. La Repubblica riconosce il giorno 21 marzo quale «Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie».
  2. La Giornata di cui al comma 1 non determina gli effetti civili di cui alla legge 27 maggio 1949, n. 260.
  3. In occasione del Giornata di cui al comma 1, gli istituti scolastici di ogni ordine e grado promuovono, nell’ambito della propria autonomia e delle rispettive competenze, iniziative volte alla sensibilizzazione sul valore storico, istituzionale e sociale della lotta alla mafia e delle vittime della criminalità organizzata. Al fine di conservare, rinnovare e costruire una memoria storica condivisa in difesa delle istituzioni democratiche, possono essere altresì organizzate manifestazioni pubbliche, cerimonie, incontri, momenti comuni di ricordo dei fatti e di riflessione, nonché iniziative finalizzate alla costruzione, nell’opinione pubblica e nelle giovani generazioni, di una memoria delle vittime innocenti delle mafie e degli avvenimenti che hanno caratterizzato la storia recente e i successi dello Stato nelle politiche di contrasto e di repressione di tutte le mafie. Le iniziative previste dal presente comma sono organizzate senza oneri per la finanza pubblica.

 

a cura di Claudio Ramaccini, Direttore -Resp. Comunicazione Centro Studi Sociali contro la mafia – PSF