19 luglio 2023 – Strage di Via D’Amelio : l’Anniversario delle divisioni

 

18.7.2023 SALVATORE BORSELLINO: “NON VOGLIAMO AVVOLTOI IN VIA D’AMELIO


18.7.2023 L’ANNIVERSARIO delle DIVISIONI


15.7.2023 – “19 luglio”, si spacca il fronte antimafia


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14.7.2023  19 luglio. Speriamo che piova


14.7.2023 MORICI/SALVATORE BORSELLINO


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13.3.2023 Tre cortei nell’anniversario di via D’Amelio. E si dividono anche i Borsellino: attriti tra Salvatore e i figli del giudice sulla Trattativa


12.7.2023 Salvatore Borsellino: “Io tagliato fuori dalla famiglia di Paolo”


12.7.2023 Salvatore Borsellino Pagina FB

VOGLIAMO VERITA’. Mi sono sempre astenuto, fino ad oggi, dall’esprimere un parere diretto rispetto alle esternazioni dell’ Avv. Fabio Trizzino per rispetto del fatto che, che, oltre ad essere avvocato dei figli di mio fratello Paolo, i miei nipoti Lucia, Manfredi e Fiammetta, è anche il marito di Lucia Borsellino.
Non lo ho fatto fino ad oggi per l’affetto che mi lega a loro ma non posso più esimermi dal farlo oggi, dopo che nell’articolo a firma di Salvo Palazzolo realizzato su un sua intervista, lo stesso Fabio Trizzino prende posizioni apertamente critiche nei confronti del Movimento delle Agende Rosse, che non può ignorare, anche se con lui ho pochi o meglio quasi nessun contatto diretto, sia stato creato de me e che a me si inspira riguardo  alle mie posizioni processuali ed ai miei rapporti con le istituzioni.
Non voglio sindacare le sue posizioni processuali, io sono soltanto un ingegnere, mi intendo di leggi fisiche e non di leggi dello Stato, ma a leggere certe affermazioni sarebbe come se io scrivessi che un corpo immerso in un liquido riceve una spinta dall’alto verso il basso piuttosto che dal basso verso l’alto.
Prima di tutto torno a contestare il vezzo di presentarsi come legale della famiglia Borsellino, tanto che oggi così lo definisce la maggior parte degli organi di informazione ad anche Repubblica di Palermo titola l’articolo “L’appello della famiglia Borsellino”.
Fabio Trizzino è il legale dei figli di Paolo Borsellino, la famiglia di origine di Paolo Borsellino, anche se in vita sono rimasta solo io, ma ci sono anche, oltre ai miei figli, quelli di mia sorella Adele e i tanti nipoti, ha un altro avvocato, si chiama Fabio Repici e le nostre posizioni processuali sono del tutto divergenti con quelle dell’Avv. Trizzino L’articolo inizia con l’affermazione “Il 19 luglio non ci siano divisioni” ma queste buone intenzioni non sono poi mantenute nel prosieguo dell’intervisto se è vero come è vero che poi è il Movimento delle Agende Rosse ad essere indicato nel corso dell’articolo come chiaramente espresso dalla seguente frase : “A volte mi chiedo se Le Agende Rosse siano veramente al servizio della Ricerca della Verità, per arrivare ad una ricostruzione corretta, oppure sono innamorate di una tesi, quella della trattativa in maniera dogmatica e la portano aventi nonostante la pluralità di ricostruzioni alternative”
L’Avv. Fabio Trizzino, a meno che non si sia innamorato delle tesi sostenute da Mori e dai Ros, dovrebbe sapere  che le le recenti sentenze, sebbene largamente contraddittorie nei tre gradi di giudizio, non hanno negato l’esistenza della trattative, peraltro già da tempo accertata da una sentenza passata in giudicato come la sentenza Tagliavia di Firenze, ma ne hanno negato gli effetti penali, e che lo stesso Mori, del quale egli sostiene così caldamente le tesi, che peraltro è stato il primo a parlare in fase processuale di “Trattativa”, dopo queste sentenze ha affermato in una intervista “Io rifarei la trattava”, confermando così implicitamente il fatto di averla già fatto una volta.
Nell’articolo poi Fabio Trizziino ritira fuori il dossier mafia-appalti come movente della strage senza tenere conto del fatto che, sebbene sicuramente possa essere una concausa, non è sicuramente  la causa scatenante dell’accelerazione della strage quale sicuramente può essere invece il pericolo che Paolo rivelasse all’opinione pubblica dei contatti tra maia e Stato, di cui peraltro aveva già parlato a sua moglie e che nel clima di allora, dopo la strage di Capaci, avrebbe scatenato la reazione dell’opinione pubblica, ed anche la necessita di impedire a Paolo di andare a deporre a Caltanissetta come aveva espressamene richiesto nel suo ultimo discorso pubblico, nella biblioteca Comunale di Casa Professa, e dove sarebbe dovuto andare nella settimana successiva alla strage di Via D’Amelio.
Ma anche il questo Fabio Trizzino sposa in pieno le tesi dei Ros.
Su un’altra cosa non posso tacere, l’intervista comincia con la frase
“Il 19 luglio non ci siano divisioni, Paolo Borsellino è di  tutti, è uno dei padri costituendi della seconda Repubblica, nata sul sangue”.
Se avesse voluto evitare le divisioni avrebbe potuto aspettare un altro momento per le sue dichiarazioni a dimentica forse che questa Seconda Repubblica  è nata proprio al prezzo del sangue di questi martirii, di Paolo, di Giovanni, di Francesca e degli uomini che gli facevano da scorta e che questa seconda repubblica sta portando avanti una riforma della Giustizia che, mentre a parole li celebra, nei fatti sta togliendo ai magistrati quello che era il loro lascito, delle leggi giuste, adatte a combattere quella criminalità organizzata che piuttosto che essere stata sconfitta sta diffondendosi in ogni angolo del nosrro disgraziato paese.

Salvatore Borsellino


12.7.2023 – FABIO TRIZZINO: “Verità non guerre politiche. Borsellino é di tutti – Intervista a Repubblica


8.7.2023 – I 57 GIORNI DI PAOLO BORSELLINO E IL COVO DI VIPERE – di Fabio Trizzino


Da qualche tempo gli organi di informazione tendono a presentare le iniziative e le dichiarazioni dell’Avv. Fabio Trizzino definendolo come avvocato della “famiglia Borsellino”.
Per evitare equivoci e fraintendimenti tengo a precisare che l’Avv. Trizzino è il legale rappresentante dei figli di Paolo Borsellino mentre l’avvocato della famiglia di origine di Paolo Borsellino, in particolare mio, di mia nipote Roberta Gatani e di tutti i figli e i nipoti della mia defunta sorella Adele è invece l’Avv. Fabi Repici e che le nostre posizioni processuali sono notevolmente divergenti su parecchie e fondamentali questioni.
Scrivo queste note per il malessere che mi ha provoco questo comunicato appena pubblicato del Partito Radicale, che riporto di seguito:
“Con il generale Mario Mori e l’avvocato Fabio Trizzino, avvocato della famiglia del giudice Paolo Borsellino, come delegazione del Partito radicale, abbiamo voluto incontrare la Presidente della Commissione antimafia Chiara Colosimo per esprimergli la nostra solidarietà dopo le critiche sula sua elezione. Noi confidiamo molto su un cambio di gestione politica della commissione antimafia che tenga anche conto d alcuni membri che sono in palese conflitto di interessi rispetto ai loro compito precedenti.”.
Ho appena scritto alla Presidente Chiara Colosimo per manifestare la mia solidarietà a Roberto Scarpinato, palese destinatario di queste insinuazioni, ed esternarle il mio convincimento che il Gen. Mario Mori dovrebbe esse inquisito, dalla sua commissione piuttosto che essere ricevuto