Ore 16.58
90 chilogrammi di esplosivo al plastico Semtex-H all’interno di un’auto rubata, una Fiat 126 rossa targata PA 878659.“Paolo Borsellino sapeva di essere ormai nel mirino”, disse Antonino Caponnetto in un’intervista con Gianni Minà nel 1996, “soprattutto lo seppe negli ultimi giorni prima della sua morte.”
Per cinquantasette giorni e cinquantasette notti, Paolo Borsellino visse con la morte sulla spalla. Aveva un’unica via di scampo: il tempo, batterli sul tempo, prendere per la gola i Corleonesi prima che Totò Riina lo uccidesse. Per cinquantasette giorni e per cinquantasette notti, Paolo Borsellino non visse. Morì lentamente, settimana dopo settimana, ora dopo ora. Davanti a tutta Palermo. Che sapeva, presagiva… Il procuratore aggiunto chiudeva un’indagine e ne apriva un’altra, un’altra e un’altra ancora. Volava in Germania per seguire le tracce dei sicari del maresciallo Giuliano Guazzelli, assassinato ad Agrigento tre mesi prima. Partiva per Roma per ascoltare i segreti di un pentito di San Cataldo. Scendeva per ore alla procura generale per spiegare ai magistrati di Caltanissetta quale era la pista da imboccare per Capaci. <> confessò Paolo Borsellino al suo migliore amico. Era una corsa contro il tempo. Doveva chiudere il cerchio intorno ai Corleonesi. L’uomo che poteva chiudere quel cerchio era arrivato. Era Asparino Mutolo, l’ultimo pentito della Cosa Nostra. Era in grado di aprire un varco nell’organizzazione criminale. Ma bisognava ascoltarlo subito, bisognava verbalizzare le sue dichiarazioni, bisognava prima capire e poi colpire. <> fece sapere Mutolo ai poliziotti e ai magistrati. Il procuratore capo della Repubblica di Palermo si chiamava Pietro Giammanco. Da Palermo partì il procuratore aggiunto Vittorio Aliquò. Quando Mutolo non vide Borsellino ma un altro magistrato, chiuse gli occhi e chiuse la bocca. Si persero giorni. Il tempo passava inesorabilmente. (Attilio Bolzoni Giuseppe D’Avanzo)
AGNESE BORSELLINO: “Paolo non riesce a trovare il tempo per occuparsi della famiglia. Carte, solo carte. Finisce in ufficio e torna a casa con la borsa piena di documenti da leggere, telefonate da fare, appuntamenti da riordinare. Con me e i miei figli parla solo di notte, quando tutti gli altri dormono. È diventato quasi una macchina. No, nessuno di noi gliene fa una colpa. Se trascura moglie e figli, ha motivi gravissimi, lo sappiamo bene. In gioco ci sono cose troppo importanti. Si è reso conto, pur nella sua umiltà, che in quel momento è l’unico ad avere la capacità e la volontà di lavorare con questi ritmi massacranti.» La figlia Lucia ricorda lo sforzo di mantenere alto il livello del suo impegno contro la mafia, nonostante i mille ostacoli messi sulla sua strada dal procuratore capo Giammanco. «Pur di continuare il suo lavoro è disposto ad accettare certi limiti che gli pone sempre più spesso Giammanco. Gli costa un sacrificio doppio sapere che per motivi gerarchici è tenuto a raccontare al suo superiore i passi delle sue indagini, senza però ricevere in cambio, ne è convinto, lo stesso flusso di informazioni. Capisce che gli vengono nascoste conoscenze acquisite dall’ufficio, episodi che potrebbero interessarlo, anche fatti gravi.» (“L’agenda rossa di Paolo Borsellino”)
Dal 23 maggio al 19 luglio 1992
Prima e dopo VIA D’AMELIO – dal dicembre 1991 al luglio 1992
Borsellino fu ucciso 24 ore prima di parlare dell’omicidio Falcone con la procura di Caltanissetta
I 57 GIORNI DI PAOLO BORSELLINO E IL COVO DI VIPERE – di Fabio Trizzino
«Ricordo perfettamente che il sabato 18 luglio 1992 andai a fare una passeggiata con mio marito sul lungomare di Carini, senza essere seguiti dalla scorta. Paolo mi disse che non sarebbe stata la mafia a ucciderlo, della quale non aveva paura, ma sarebbero stati i suoi colleghi e altri a permettere che ciò potesse accadere. In quel momento era allo stesso tempo sconfortato, ma certo di quello che mi stava dicendo» AGNESE BORSELLINO
- Il rapporto riservato
- Una morte annunciata…
- QUEI 57 GIORNI E LA SUA DISPERATA CORSA CONTRO IL TEMPO
- Dalla SENTENZA BORSELLINO BIS – CONSIDERAZIONI SULL’ESECUZIONE DELLA STRAGE IN RELAZIONE ALLE ABITUDINI DEL DOTT. BORSELLINO E DEGLI ULTERIORI ELEMENTI DI INDAGINE ESAMINATI
- Le ore che precedettero la morte…
- La strage e quello che avvenne dopo
Quel 19 luglio 1992 poche ore prima della strage…. la sua giornata inizia presto, prestissimo: con una telefonata della figlia, FIAMMETTA, che si trova in vacanza in Indonesia. Sono le 5 del mattino. Dopo aver risposta alla figlia il magistrato si chiude nel suo studio di casa.
- … Il mistero di una telefonata
- … La lettera al liceo di Padova
- MANFREDI BORSELLINO, la mattina del 19 luglio
Le vittime di Via D’Amelio ancora in attesa di giustizia nonostante…
19 luglio 1992 La Strage di Via D’Amelio La bomba esplode alle 16.58. Il primo lancio dell’agenzia Ansa è delle 17.16.
19 luglio 1992 Le conversazioni via radio della Polizia subito dopo l’attentato – AUDIO
19 luglio 1992 Il coraggio di LUCIA, agli esami universitari dopo aver ricomposto i resti del padre a poche ore dalla strage.
MANFREDI BORSELLINO: Seppi successivamente che mia sorella Lucia non solo volle vedere ciò che era rimasto di mio padre, ma lo volle anche ricomporre e vestire all’interno della camera mortuaria. Mia sorella Lucia, la stessa che poche ore dopo la morte del padre avrebbe sostenuto un esame universitario lasciando incredula la commissione, ci riferì che nostro padre è morto sorridendo, sotto i suoi baffi affumicati dalla fuliggine dell’esplosione ha intravisto il suo solito ghigno, il suo sorriso di sempre“ .
19 luglio 1992 Le molteplici versioni dell’on. AYALA sulla sparizione dell’agenda rossa
19 luglio 1992 Quegli uomini in giacca e cravatta nell’inferno di Via D’Amelio. La testimonianza dei poliziotti MAGGI e GAROFALO
19 luglio 1992 Edizione straordinaria TG1
19 luglio 1992 Nella notte i parà della Folgore penetrano nei bracci dell’Ucciardone e caricano sugli elicotteri i boss detenuti per trasportarli nelle carceri di Pianosa e dell’Asinara.
20 luglio 1992 FABIO TRIZZINO: Il Procuratore Giammanco, il quale la sera del 19 luglio 1992 venne allontanato con il giusto rispetto ma comunque allontanato da via Cilea dalla famiglia ed in particolare dal grande Presidente Angelo Piraino Leto, la mattina del 20 luglio si incrocio’ in ascensore con Claudio Martelli, il quale a muso duro gli disse che avrebbe dovuto rassegnare le dimissioni immediatamente. Ovvio che si trattava di una richiesta non ricevibile sotto il profilo dello stretto diritto, dal momento che la Costituzione e la legge sull’ordinamento giudiziario ha sempre garantito la autonomia e la indipendenza della magistratura. Era una richiesta, quella di Martelli dettata dall’emotivita’del momento e, soprattutto, dalla conoscenza dell’ostracismo del Procuratore verso Falcone prima e Borsellino dopo.
20 luglio 1992 Primo RAPPORTO Squadra Mobile Questura di Palermo
20 luglio 1992 VERBALE audizione dell’agente di scorta superstite ANTONINO VULLO
20 luglio 1992 La consulenza tecnica autoptica
20 luglio 1992: La situazione alla procura di Palermo é molto tesa: alcuni magistrati si riuniscono per decidere se presentare le dimissioni o chiedere quelle del procuratore capo di Palermo Pietro Giammanco il quale a sua volta annuncia l’intenzione di dimettersi a patto di ricevere una lettera di solidarietà da parte dei colleghi. Questi i commenti di alcuni magistrati palermitani: segue
20 luglio 1992 CAMERA DEI DEPUTATI – Assassinio del giudice Borsellino e di cinque agenti della sua scorta – AUDIO
20 luglio 1992 Il giorno dopo la strage di Via D’Amelio il ministro della Giustizia Claudio Martelli firma il primo provvedimento di applicazione del 41 Bis nei confronti di 37 detenuti
20 luglio 1992 Sacerdoti di un trono di sangue. Quanti morti occorreranno per rendersi conto che siamo in guerra? Chi mandare allo sbaraglio? Che fare? di ENZO BIAGI
21 luglio 1992 FBI in via D’Amelio
21 luglio 1992 Forti tensioni ai funerali degli agenti di scorta di Paolo Borsellino
21 luglio 1992 NATOLI interroga MUTOLO e GIAMMANCO replica alle critiche
21 luglio 1992 Milano ricorda Borsellino e il Senato accademico Università di Palermo minaccia dimissioni di massa se governo non cambia registro.
21 luglio 1992 In via D´Amelio movimenti “strani” nel palazzo di fronte a quello della famiglia Borsellino
21 luglio 1992 Edizione de LA REPUBBLICA
22 luglio 1992 “FIAMMETTA ha saputo, domani torna”
22 luglio 1992 VERBALE Consiglio Superiore della Magistratura
23 luglio 1992 I suoi funerali, avranno forma privata. Lo dice MANFREDI BORSELLINO
LA SUA LA MORTE PIU’ ANNUNCIATA’‘ ma non abbastanza’, forse quella più annunciata” tra le molte volute dalla mafia, i suoi funerali, però, avranno forma privata per rispettare la volontà del giudice ucciso, non per polemica contro lo Stato. Lo dice Manfredi Borsellino, figlio ventenne del magistrato, in un’intervista pubblicata oggi sull’ ”Osservatore romano” nella quale invita anche a ”non gettare la spugna”. ”Abbiamo rinviato i funerali non solo per aspettare mia sorella Fiammetta, ma anche perchè non volevamo che mio padre fosse sottoposto a una ‘cerimonia’ come quella riservata a Giovanni Falcone, alla moglie e alle vittime della sua scorta. Quel giorno papà rimase profondamente scosso dal chiasso, dalle urla, dall’ atmosfera nella quale si celebrava un rito per i defunti”. ”Non è vero quanto abbiamo letto, visto e sentito attraverso giornali, radio e tv, che noi siamo in polemica con le istituzioni. Non abbiamo recriminazioni, anzi, dopo la strage di Capaci mio padre ebbe una protezione persino superiore a quella di Falcone. I funerali privati sono una scelta nostra che rispetta il suo desiderio, la sua schiettezza, la sua religiosità”’. ANSA
23 luglio 1992 La rivolta dei pm di Palermo contro il procuratore capo GIAMMANCO
23 luglio 1992 Il Senato approva definitivamente il testo del DECRETO ANTIMAFIA presentato dal governo
23 luglio 1992 Metronotte di Palermo” arrestato per favoreggiamento
24 luglio 1992 Nella chiesa di Santa Maria Luisa di Marillac, si svolgono i funerali in forma privata di PAOLO BORSELLINO.
24 luglio 1992 Giorno del funerale: non tutti appesero lenzuola bianche alle finestre. Quel giorno, secondo quanto riportato dai quotidiani dell’epoca che ben raccontarono quel 24 luglio, diversi palermitani riempirono il proprio portafoglio affittando finestre e balconi segue
24 luglio 1992 “La preghiera laica” di ANTONINO CAPONNETTO al funerale di Paolo Borsellino
26 luglio 1992 RITA ATRIA, la settima vittima di Via D’Amelio
27 giugno 1992 Palermo chiama Italia – Una grande manifestazione unitaria “Italia parte civile” vedrà sfilare a Palermo, per la prima volta, oltre 100 mila persone contro la mafia e per la legalità
28 luglio 1992 Il procuratore di Palermo GIAMMANCO chiede il trasferimento
29 luglio 1992 AUDIZIONE di DOMENICO GOZZO al CSM
29 luglio 1992 AUDIZIONE di ROBERTO SCARPINATO al CSM
30 luglio 1992 MARIA FALCONE: “Quello che mi disse PAOLO BORSELLINO dopo CAPACI” – Audizione, presso il CSM, della signora MARIA FALCONE. Estratto VERBALE
13 dicembre 1992 SCARANTINO , nuove accuse. Vincenzo Scarantino, 27 anni, l’unico indiziato della strage mafiosa di via D’Amelio in cui furono assassinati Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta, è stato accusato anche di detenzione e traffico di cocaina. Con il fratello maggiore Umberto, 31 anni, avrebbe organizzato una centrale per lo smistamento della droga nella borgata «Guadagna». Il gip di Palermo Giuseppe Di Lello ha emesso contro i due Scarantino ordine di custodia cautelare. Anche Umberto Scarantino è dietro le sbarre: è stato arrestato quattro mesi fa sempre per spaccio di droga. Il questore Matteo Cinque, polemicamente, in un comunicato diffuso ieri pomeriggio ha precisato che la pericolosità sociale di Vincenzo Scarantino «fu messa in dubbio dopo il suo arresto da persone certamente pilotate». Le indagini di questi mesi, secondo la polizia, hanno dimostrato l’infondatezza di quei dubbi. [LA STAMPA]
VIA D’AMELIO e FIAMMETTA BORSELLINO – Quotidiano La Stampa luglio 1992
La Strage di VIA D’AMELIO attraverso gli articoli apparsi sul quotidiano La Stampa nei dieci giorni successivi.
2 agosto 1992 Fiori e preghiere in via D’Amelio, sul luogo della strage di due domeniche fa nella quale sono rimasti uccisi il giudice Paolo Borsellino e cinque dei sei agenti della sua scorta. La prima a giungere davanti all’edificio danneggiato dall’esplosione dell’autobomba è stata la fidanzata di uno degli agenti morti la quale ha deposto proprio sul cratere provocato dalla deflagrazione un mazzo di fiori, si è inginocchiata ed è rimasta alcuni minuti in raccoglimento, mentre altre persone si univano alle preghiere, visibilmente commosse da quel gesto. Ieri intanto sono tornati a Palermo, completate le loro deposizioni al Csm e dopo l’incontro con il ministro dell’Interno Nicola Mancino, gli otto magistrati della procura della Repubblica che si sono dimessi dalla direzione distrettuale antimafia. [Ansa]
5 agosto 1992 Il presidente della Repubblica conferisce a Paolo Borsellino la Medaglia d’oro al valor civile con la seguente motivazione: “Procuratore Aggiunto presso la Procura della Repubblica di Palermo, esercitava la propria missione con profondo impegno e grande coraggio, dedicando ogni sua energia a respingere con rigorosa coerenza la proterva sfida lanciata dalle organizzazioni mafiose allo Stato democratico. Nonostante le continue e gravi minacce, proseguiva con zelo ed eroica determinazione il suo duro lavoro di investigatore, ma veniva barbaramente trucidato in un vile agguato, tesogli con efferata ferocia, sacrificando la propria esistenza, vissuta al servizio dei più alti ideali di giustizia e delle Istituzioni. Palermo, 19 luglio 1992.”
Agosto 1992 Dopo una serie di intercettazioni telefoniche effettuate sulla linea fissa di Pietrina Valenti, la donna a cui era stata rubata la Fiat 126 rossa usata per l’attentato, viene arrestato un piccolo criminale, Vincenzo Scarantino. La Valenti, in una telefonata, aveva accusato un certo Salvatore Candura di averle rubato l’auto. Interrogato dagli uomini di La Barbera, e cioè dal cosiddetto gruppo Falcone-Borsellino che indaga sulla strage, Candura ammette il furto e dice che gli era stato commissionato da Scarantino dietro compenso di 500mila lire. Sia Scarantino che Candura avevano precedenti per spaccio di droga, violenza sessuale e furto
13 settembre 1992 Appunto RISERVATO del SISDE
17 settembre 1992 Omicidio dell’esattore IGNAZIO SALVO
29 settembre 1992 Viene arrestato VINCENZO SCARANTINO con l’accusa, in concorso con altri, di strage e di furto aggravato. La prima accusa è collegata a quella di concorso nel furto aggravato della Fiat 126 che gli artificieri di Cosa nostra imbottirono con 80 chili di plastico
1 ottobre 1992 SCARANTINO «Non sono il killer di Borsellino» Il suo avvocato: i giudici sono stati traditi dalla fretta «Non sono il killer di Borsellino» Si difende per ore il giovane accusato di strage. «Si sono inventati tutto». Così Vincenzo Scarantino, pregiudicato di 27 anni con parentele mafiose, accusato di essere uno dei killer della strage di via D’Amelio, si è difeso ieri per due ore e mezzo. Interrogato nel carcere di San Cataldo, vicino a Caltanissetta, dov’è rinchiuso da domenica, ha negato di aver avuto la benché minima parte nell’esplosione che il 19 luglio massacrò il giudice Paolo Borsellino e cinque dei sei poliziotti della scorta. Ha respinto l’accusa di aver commissionato a tre balordi di borgata, due dei quali poi l’hanno chiamato in causa, il furto della «126» imbottita con settanta chili di tritolo e fatto saltare con un congegno radiocomandato. Ha contrapposto un’irremovibile autodifesa alle contestazione del giudice per le indagini preliminari Sebastiano Bongiorno che l’altro giorno ha convalidato il suo arresto e dei sostituti procuratori Pietro Vaccara, Paolo Giordano e Carmelo Petralia. Al termine nessuna dichiarazione dei magistrati. Uno dei due difensori, l’avvocato Paolo Petronio è stato duro con gli inquirenti: ((Abbiamo l’impressione che ci si sia lasciati prendere la mano dall’impulso di assicurare un colpevole alla giustizia ha detto -. E’ un’ansia comprensibile sul lato umano viste anche le reazioni provocate dalla strage, ma oltre alle parole di due collaboratori della giustizia contro Scarantino non c’è altro. Lui ha un quoziente di intelligenza molto basso ed è un semianalfabeta che lavora saltuariamente come piastrellista e vende sigarette di contrabbando». Viene ormai dato per scontato, al di là del segreto istruttorio, che Scarantino sia stato tirato in ballo da Luciano Valenti e Salvatore Candura di 28 e 31 anni, due dei tre che avrebbero rubato la «126» appartenente a Pietrina Valenti (parente di Luciano) il 18 luglio, il giorno pri¬ ma della strage. E a proposito dei due che con Roberto Valenti, 21 anni, nipote di Luciano, sono accusati di violenza carnale e furto dell’automobile, i giudici hanno escluso che siano «pentiti». Termine in questo caso «improprio e fuorviante» a parere degli investigatori convinti che i tre «picciotti» ignorassero quale uso sarebbe stato poi fatto dell’utilitaria che avrebbero consegnato a Scarantino. Ai tre si risalì dopo che una vetrinista di 26 anni, Cinzia, denunciò che il 29 luglio l’avevano stuprata. Un fratello del presunto killer, Rosario, denunciato tempo fa per cinque omicidi e poi scagionato, alludendo agli accusatori del fratello ieri ha urlato: «Ma chi può credere a quei violentatori, con quale dignità la polizia crede a queste infamità contro Vincenzo. Stanno vestendo il “pupo” e il procuratore di Caltanissetta deve cercare nelle sue tasche i colpevoli senza rovinare la povera gente» LA STAMPA
2 ottobre 1992 Una manifestazione a favore di SCARANTINO
17 novembre 1992 AUDIZIONE di GIOVANNI TINEBRA, Procuratore della Repubblica di Caltanissetta alla Commissione Parlamentare antimafia
16 dicembre 1992 GIOVANNI DRAGO, uno dei killer del clan GRAVIANO decide di collaborare con la Giustizia.
1993
10 gennaio 1993 L’aeroporto di Palermo viene dedicato a Falcone e Borsellino
12 gennaio 1993 Audizione Capo Servizi Segreti Direttore Sisde ANGELO FINOCCHIARO
15 gennaio 1993 Viene arrestato il capo di Cosa nostra TOTÒ RIINA
15 gennaio 1993 Insieme a TOTÒ RIINA viene arrestato SALVATORE BIONDINO che verrà poi condannato all’ergastolo per la strage di Capaci e quella di via D’Amelio e a 26 anni di reclusione per il fallito attentato dell’Addaura.
9 febbraio 1993 AUDIZIONE di GASPARE MUTOLO in Commissione parlamentare Antimafia.
Cronaca dell’ultimo interrogatorio di Paolo Borsellino
17.3.1993 La procura di Palermo interroga VITO CIANCIMINO – Verbale
17 aprile 1993 L’intervista alla mamma ed alla sorella di Paolo Borsellino – VIDEO
6 maggio 1993 AGNESE BORSELLINO e il perdono… Scrive a Papa Giovanni Paolo II
14 maggio 1993 Fallisce a Roma l’attentato al giornalista MAURIZIO COSTANZO
21.5.1993 AGNESE BORSELLINO «Chi lotta non è più solo» Agnese Borsellino, la moglie del magistrato ucciso in via D’Amelio lo scorso anno, ha diffuso un messaggio attraverso i telegiornali in occasione dell’anniversario della strage di Capaci. «Tra le innumerevoli sensazioni che provo in questi giorni quella che più mi conforta è constatare che quegli uomini che sono stati uccisi perché soli, oggi non sono più soli: la gente fa il tifo per loro. Mi conforta altresì vedere come tutti coloro che dal sacrificio di queste vittime hanno trovato la forza di andare avanti, continuando la loro opera, oggi trovano ampi consensi e adeguati mezzi a disposizione». Ricordando gli uccisi nelle due stragi dello scorso anno a Palermo, la vedova di Paolo Borsellino li ha ringraziati «per il coraggio che non li ha fatti mai fermare dinanzi agli ostacoli e al pericolo della morte: erano uomini consapevoli che la forza dello Stato di diritto sta nella difesa estrema dei propri servitori». [Ansa]
22 maggio 1993 MANFREDI BORSELLINO: «Ogni giorno rivedo mio padre morire»
27 maggio 1993 Firenze – Strage Via dei Georgofili
4 giugno 1993 SANTINO DI MATTEO viene arrestato il 4 giugno del 1993. Accusato di 10 omicidi mafiosi decide di collaborare con la giustizia. Il 23 novembre dello stesso anno suo figlio Giuseppe viene rapito per le rivelazioni del padre sulla strage di Capaci e sull’uccisione dell’esattore IGNAZIO SALVO.
19 luglio 1993 Un anno dopo la strage, su iniziativa della mamma di Paolo Borsellino, MARIA PIA LEPANTO, nella voragine lasciata dall’esplosione del tritolo in via D’Amelio, viene piantumato un ulivo proveniente da Betlemme.
22 luglio 1993 Il boss SALVATORE CANCEMI, coinvolto nelle stragi di Capaci e Via D’Amelio si consegna ai Carabinieri
27 luglio 1993 A Milano la strage di Via Palestro
28 luglio 1993 A Roma autobomba a San Giovanni in Laterano (solo danni materiali)
28 luglio 1993 A Roma autobomba a San Giorgio in Velabro (solo danni materiali)
29 luglio 1993 Il boss mafioso NINO GIOÈ viene ritrovato morto nel carcere di Rebibbia. La versione ufficiale parla di suicidio, ma negli anni gli interrogativi si sono moltiplicati.
31 luglio 1993 Per via D’Amelio fermato un sospettato Strage Borsellino Una persona sarebbe stata fermata ieri nell’ambito dell’inchiesta sulla strage del 19 luglio dello scorso anno, in via D’Amelio a Palermo, dove un’autobomba provocò la morte del giudice Paolo Borsellino e di cinque agenti della sua scorta. I particolari dell’operazione saranno resi noti stamattina, in una conferenza stampa, dal procuratore della Repubblica di Caltanissetta, Giovanni Tinebra. Altre due persone sono da mesi in carcere accusate di concorso in strage. Si tratta di Vincenzo Scarantino, 28 anni, e di Pietro Scotto, 43. Il primo era stato arrestato nel settembre dello scorso anno con l’accusa di avere procurato la Fiat 126 che venne utilizzata dagli attentatori per compiere la strage. La squadra mobile di Palermo, diretta allora da Arnaldo La Barbera, che prosegue le indagini anche sulla strage di Capaci, giunse alla identificazione di Scarantino attraverso alcune intercettazioni telefoniche tra lo stesso e tre suoi amici che avrebbero rubato, su suo incarico, l’utilitaria utilizzata in seguito per l’attentato. Pietro Scotto, tecnico di una società di telecomunicazioni, arrestato il 27 maggio scorso, secondo l’accusa avrebbe consentito l’intercettazione della telefonata con la quale il giudice Borsellino, il 19 luglio dello scorso anno, avvertiva la madre e la sorella che stava andando a casa loro in via D’Amelio. Secondo l’accusa, per compiere le intercettazioni telefoniche, Scotto avrebbe attivato una connessione tra l’armadio della Sip in via D’Amelio e la propria utenza telefonica. [Ansa]
14 settembre 1993 La “collaborazione” di FRANCESCO ANDRIOTTA per la strage di via Mariano D’Amelio, aprirà la strada in maniera determinante a quella successiva di SCARANTINO
9 ottobre 1993 PRESO L’ UOMO DELLA STRAGE (?)
3 novembre 1993 SCARANTINO viene processato per spaccio di droga e venti giorni dopo condannato a nove anni di detenzione.
1994
3 gennaio 1994 La procura di Caltanissettanel processo Borsellino Uno, chede il rinvio a giudizio per quattro indagati (Vincenzo Scarantino, Salvatore Profeta, Pietro Scotto e Giuseppe Orofino) per il reato di concorso nella strage di via D’Amelio. Il processo inizierà il successivo 4 ottobre.
23 gennaio 1994 Fallito attentato dinamitardo allo stadio Olimpico organizzato da Cosa nostra, con l’esplosione di un’autobomba in viale dei Gladiatori a Roma, all’uscita dello stadio Olimpico.
27 gennaio 1994 A Milano vengono arrestati i fratelli FILIPPO e GIUSEPPE GRAVIANO coinvolti nella strage di Via D’Amelio
11 febbraio 1994 I familiari di SCARANTINO rinnovano la loro protesta, questa volta davanti al palazzo di Giustizia di Palermo. Secondo loro, le dure condizioni carcerarie cui è sottoposto a Pianosa il loro congiunto (che ha già tentato il suicidio) servirebbero ad indurlo a “pentirsi”.
24 giugno 1994 SCARANTINO decide di collaborare
24 giugno 1994 VERBALE (non depositato) interrogatorio SCARANTINO colloquio investigativo nel carcere di Pianosa con Arnaldo La Barbera, SCARANTINO dichiara di voler collaborare con la giustizia e afferma di aver contribuito all’organizzazione della strage di via D’Amelio. I magistrati presenti a quel suo primo verbale da “collaboratore” furono Carmelo Petralia e Ilda Boccassini.
24 giugno 1994 L’avv. PAOLO PETRONIO, legale di SCARANTINO denuncia: “L’atteggiamento a dir poco ambiguo, nonché di scarsa considerazione del ruolo del difensore”.
29 giugno 1994 SCARANTINO viene interrogato Giovanni Tinebra, Carmelo Petralia, Ilda Boccassini e Roberto Saieva, alla presenza di Arnaldo La Barbera.
Tra il 4 e il 13 luglio 1994, nel carcere di Pianosa, si effettuano una anomala serie di colloqui investigativi tra Vincenzo Scarantino e gli uomini del gruppo Falcone-Borsellino diretti da La Barbera. I magistrati che firmano l’autorizzazione per quei colloqui sono Ilda Boccassini e Roberto Saieva.
15 luglio 1994 SCARANTINO viene Ilda Ilda Boccassini, alla presenza di Arnaldo La Barbera.
19 luglio 1994 Conferenza Stampa Procura di Caltanisetta – Il punto sulle indagini e per comunicare, il grande passo avanti nelle indagini sulla strage di Via D’Amelio: la collaborazione di Vincenzo Scarantino. A condurre la conferenza stampa furono il Procuratore capo Giovanni Tinebra e la sostituta procuratrice Ilda Boccassini.
“Noi oggi qui celebriamo il secondo anniversario dell’eccidio di via d’Amelio ed abbiamo la profonda, commossa, consapevole soddisfazione di celebrarlo nel modo giusto, cioè in maniera fattiva. Ieri infatti abbiamo chiesto ed ottenuto sedici ordinanze di custodia cautelare nei confronti di alcuni dei mandanti e degli esecutori materiali della strage. (…) Scarantino. Io credo di poter dire finalmente che questa Direzione Distrettuale Antimafia ha onorato i suoi impegni. (…) Abbiamo una piena confessione con quindici chiamate in correità e siamo solo agli inizi. Abbiamo modo di affermare sul campo e con i fatti che anche questa strage fu ordinata da Totò Riina, il quale ebbe una riunione, con taluni pezzi della cupola, esattamente i capi dei mandamenti interessati sotto un profilo esecuzionale, vale a dire i mandamenti della Guadagna, Pietro Aglieri e Carlo Greco, e del Brancaccio, uno dei fratelli Graviano in rappresentanza degli altri”
(Giovanni Tinebra). – AUDIO e TRASCRIZIONE
28 luglio 1994. SCARANTINO è interrogato da Ilda Boccassini e Roberto Saieva, alla presenza di Vincenzo Ricciardi.
9 agosto 1994 Nuovo intervento pubblico della procura di Caltanissetta, questa volta affidata al sostituto CARMELO PETRALIA
11 agosto 1994 SCARANTINO è interrogato da Giovanni Tinebra, Anna Maria Palma e Carmelo Petralia.
12 agosto 1994 SCARANTINO è interrogato da Anna Maria Palma e Carmelo Petralia.
6 settembre 1994 SCARANTINO dai magistrati Ilda Boccassini, Carmelo Petralia e Anna Maria Palma e dichiara che nella riunione presso la villa di tale Giuseppe Calascibetta, durante la quale Riina avrebbe deciso l’omicidio di Borsellino, sarebbero stati presenti Salvatore Cancemi, Mario Santo Di Matteo e Gioacchino La Barbera.
12 ottobre 1994 Ilda Boccassini e Roberto Saieva scrivono un “promemoria” “Appunti di lavoro per la riunione della D.D.A. del 13.10.94”. Nella sua introduzione si legge: “…si sottopone all’attenzione dei colleghi il seguente promemoria corredato di specifiche proposte operative”; al suo interno, vennero esposte le perplessità sulla affidabilità del pentito Scarantino. Del suddetto promemoria, mancante delle firme dei due magistrati, non verrà trovata traccia negli archivi della Procura di Caltanissetta. Della sua esistenza si avrà contezza soltanto grazie al Procuratore di Palermo di allora, Francesco Messineo, che, dopo averlo ritrovato negli archivi della Procura di Palermo, lo inviò alla Procura nissena. Nulla si sa se e chi, della Procura di Caltanissetta, ricevette l’appunto nel 1994.
22 settembre 1994 VERBALE (non depositato) interrogatorio di Verbali non depositati di Vincenzo SCARANTINO: 22/09/94 [ArchivioAntimafia] (progettosanfrancesco.it) – Procura Caltanisetta
23 settembre 1994 VERBALE (non depositato) interrogatorio di SCARANTINO Procura di Caltanisetta
30 settembre 1994 L’avv. LUIGI LIGOTTI rinuncia alla difesa di SCARANTINO. Il motivo: non meglio precisate “ragioni di ordine processuale”.
4 ottobre 1994 Strage di Via D’Amelio – Inizia il processo di primo grado
12 ottobre 1994 I pm BOCCASSINI e SAIEVA comunicano di ritenere SCARANTINO teste inaffidabile “Il fatto che SCARANTINO mentisse in maniera grossolana” ha detto BOCCASSINI alla Procura di Messina “ era percepibile il primo o secondo interrogatorio”.
14 ottobre 1994, finito il periodo di applicazione, Ilda Boccassini e Roberto Saieva lasciano la Procura di Caltanissetta.
20 ottobre 1994 Prime indiscrezioni sulle dichiarazioni di SCARANTINO al pm ILDA BOCCASSINI.
10 novembre 1994 PIETRO SCOTTO depone al “Borsellino Uno” – AUDIO
17 novembre 1994 VERBALE (non depositato) interrogatorio di SCARANTINO – Procura di Palermo
18-19-21-22-25 novembre 1994 SCARANTINO viene interrogato da Antonino Di Matteo, Anna Maria Palma e Carmelo Petralia
15 dicembre 1994 SALVATORE PROFETA depone al “Borsellino Uno” – AUDIO
20 dicembre 1994 PIETRO SCOTTO depone al “Borsellino Uno” – AUDIO
1995
12 gennaio 1995 Confronto tra SCARANTINO e MANNOIA
24 gennaio 1995 emerge la notizia che SCARANTINO ha provato ad accreditarsi come un “pentito” in grado di parlare anche dei politici, sostenendo che Cosa nostra forniva cocaina a Silvio Berlusconi.
7-16-28 febbraio 1995 PIETRO SCOTTO depone al “Borsellino Uno” – AUDIO
16 febbraio 1995 Ascoltato un perito Ascoltato un perito VIA D’AMELIO Nel processo per la strage del 19 luglio 1992 in via D’ Amelio a Palermo, nella quale rimasero uccisi il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta, la corte di assise di Caltanissetta ha ascoltato la testimonianza del funzionario di polizia Gioacchino Genchi, esperto in telecomunicazioni, che nella prima fase delle indagini svolse due consulenze sulle ipotesi che il telefono dell’ abitazione dei familiari del magistrato fosse controllato mediante un’ intercettazione clandestina. Il perito, che ha confermato 1′ ipotesi fornendo alcuni chiarimenti, tornerà a deporre domani per rispondere alle domande degli avvocati della difesa. Nel processo sono imputati Salvatore Profeta, Vincenzo Scarantino, Giuseppe Orofino, Pietro Scotto. [Ansa La Stampa”
22 e 28 marzo 1995 SALVATORE PROFETA depone al “Borsellino Uno” – AUDIO
23 marzo 1995 Testimonianza di AGNESE BORSELLINO al processo “Borsellino Uno” – AUDIO
10 maggio 1995 SALVATORE LA BARBERA, Polizia di Stato, depone al “Borsellino Uno” – AUDIO
24 maggio 1995 VINCENZO SCARANTINO compare per la prima volta in Corte d’Assise al “Borsellino Uno”
20 e 22 giugno 1995 GIUSEPPE OROFINO depone al “Borsellino Uno” – AUDIO
21 giugno 1995 SALVATORE PROFETA depone al “Borsellino Uno” – AUDIO
24 giugno 1995 Viene arrestato a Palermo il boss LEOLUCA BAGARELLA, cognato di Totò Riina
27 giugno 1995 PIETRO SCOTTO depone al “Borsellino Uno” – AUDIO
19 luglio 1995 AGNESE BORSELLINO : “Non speculate su Paolo”
24 e 31 luglio 1995 FRANCESCO ANDRIOTTA depone al “Borsellino Uno”- AUDIO
26 luglio 1995 AGNESE BORSELLINO depone al processo per la STRAGE di VIA d’AMELIO
26 luglio 1995 Si diffondono le “voci” secondo le quali SCARANTINO avrebbe deciso di ritirare le accuse
26 luglio 1995 Ad un giornalista di “Studio Aperto” SCARANTINO dichiara di aver “deciso di dire tutta la verità e di non collaborare più, perché ho detto tutte bugie.
27 luglio 1995 SCARANTINO fa marcia indietro
5 ottobre 1995 M.llo CARMELO CANALE depone al “Borsellino Uno” – AUDIO
10 ottobre 1995 In un esposto consegnato alla procura di Palermo, ROSALIA BASILE, moglie di SCARANTINO, accusa i magistrati della procura di Caltanissetta di avere estorto al marito le sue confessioni.
18 e 19 ottobre 1995 GIUSEPPE OROFINO depone al “Borsellino Uno” – AUDIO
2 novembre 1995 SCARANTINO riafferma di essere “pentito” e leale collaboratore della giustizia
29 novembre 1995 PIETRO SCOTTO depone al “Borsellino Uno” – AUDIO
29 novembre 1995 SALVATORE PROFETA depone al “Borsellino Uno”- AUDIO
12 dicembre 1995 SALVATORE PROFETA depone al “Borsellino Uno” – AUDIO
14 dicembre 1995 GIUSEPPE OROFINO depone al “Borsellino Uno” – AUDIO
14 e 20 dicembre 1995 PIETRO SCOTTO depone al “Borsellino Uno” – AUDIO
1996
11-12-16 gennaio 1996 SALVATORE PROFETA depone al “Borsellino Uno”- AUDIO
12 gennaio 1996 PIETRO SCOTTO depone al “Borsellino Uno” – AUDIO
27 gennaio 1996 SENTENZA “Borsellino Uno”: tre ergastoli (per Salvatore Profeta, Giuseppe Orofino e Pietro Scotto) e una condanna a 18 anni per il collaboratore VINCENZO SCARANTINO.
20 febbraio 1996 Viene arrestato GIUSEPPE MONTICCIOLO, Mafioso appartenente alla famiglia di GIOVANNI BRISCA. Accusato di numerosi omicidi, tra cui anche quello di GIUSEPPE DI MATTEO diventa subito collaboratore di giustizia e condannato a 20 anni di carcere, ma dopo 5 gli sono stati concessi gli arresti domiciliari.
20 maggio 1996 Vengono arrestati i fratelli ENZO e GIOVANNI BRUSCA
7 agosto 1996 Entra in scena un altro “pentito”, GIOVANBATTISTA FERRANTE
21 ottobre 1996 Inizia il processo “Borsellino Bis” Il processo si apre davanti alla Corte d’Assise di Caltanissetta presieduta da PIETRO FALCONE. L’accusa è rappresentata dai pm ANNAMARIA PALMA e ANTONINO DI MATTEO. Gli imputati sono diciotto:
- Mandanti: Salvatore Riina, Carlo Greco, Salvatore Biondino, Pietro Aglieri, Giuseppe Graviano.
- Esecutori materiali: Gaetano Scotto e Francesco Tagliavia.
- Altri imputati: Giuseppe Calascibetta, Natale Gambino, Giuseppe La Mattina, Cosimo Vernengo, Lorenzo Tinnirrello, Giuseppe Urso, Salvatore Vitale, Gaetano Murana, Antonio Gambino, Salvatore Tommaselli e Giuseppe Romano.
L’accusa si basa sulle dichiarazioni di Vincenzo Scarantino, Salvatore Cancemi, Giovanbattista Ferrante, Calogero Ganci e Francesco Paolo Anselmo.
1997
19 gennaio 1997 Intervento di AGNESE BORSELLINO in occasione della visita a Palermo del Presidente della Repubblica OSCAR LUIGI SCALFARO AUDIO
17 marzo 1997 Il GUP del Tribunale di Caltanissetta rinvia a giudizio, nel terzo troncone d’inchiesta (che riguarda i mandanti e gli esecutori per così dire minori), 26 persone.
4 giugno 1997 SALVATORE CANCEMI depone al “Borsellino Uno”– AUDIO
1 luglio 1997 Viene arrestato GASPARE SPATUZZA
6 luglio 1997 PIETRO AGLIERI, coinvolto anche nelle stragi di Capaci e di via d’Amelio, viene arrestato a Bagheria e condannato all’ergastolo. Poco dopo la cattura sembrò disponibile a collaborare con la giustizia, ma alla fine rinunciò a questa opportunità.
15 luglio 1997 – Inizia il processo d’appello del “Borsellino Uno”
22 luglio 1997 il gip del tribunale di Caltanissetta, GILDA LOFORTI, dispone con due decreti il sequestro preventivo di fotografie, negativi, filmati, identikit e “in ogni caso – si legge nella nota che accompagna i provvedimenti – di tutte le immagini comunque ritraenti il collaboratore di giustizia VINCENZO SCARANTINO” e di sua moglie, ROSALIA BASILE.”
16 settembre 1997 SCARANTINO revoca il mandato al suo legale, l’avv. LUCIA FALZONE. La Falzone aveva assunto la difesa del “pentito” nel settembre del 1994. Al suo posto viene nominato l’avv. ENZO GUARNERA, altro legale esperto nell’assistenza ai “pentiti”.
18 settembre 1997 «Brusca non è un vero pentito» «Noi non gli crediamo nella maniera più assoluta». Vuole arrivare alla revisione del maxi-processo? «Brusca non è un vero pentito» /pm di Caltanissetta: è solo un abile depistatore. La procura di Caltanissetta boccia il «dichiarante» Giovanni Brusca. Nell’udienza preliminare del processo Borsellino-ter – che s’è conclusa ieri sera con il rinvio a giudizio di ventisei imputati, compreso Brusca, accusati di aver deliberato ed eseguito la ì strage – i pm Carmelo Petralia, ! Nino Di Matteo e Anna Palma hanno definitivamente espres; so il loro parere negativo sull’aspirante pentito consider” I to solo un abile «depistate
24 settembre 1997 Muore la madre del giudice Paolo Borsellino, aveva 87 anni Maria Pia Lepanto. Gravemente ammalata da alcuni mesi. «Dopo cinque anni è andata a raggiungere il suo Paolo…», hanno scritto nel necrologio sul «Giornale di Sicilia» i suoi figli, i nipoti, gli altri parenti.
2 ottobre 1997 Intervento di AGNESE BORSELLINO al Convegno della Comunita’ Incontro”Il volontariato cattolico” 16° – Amelia AUDIO
1998
28 gennaio 1998 Inizia il processo “Borsellino Ter”.
13 febbraio 1998 Con sette ergastoli per i componenti della Cupola, considerati mandanti dell’agguato, si conclude anche il primo grado del processo “Borsellino Bis”. In corso a Caltanissetta è invece ancora il processo “Borsellino Ter”.
23 marzo 1998 FRANCESCO MARINO MANNOIA depone al “Borsellino Bis” AUDIO
24 marzo 1998 Il M.llo CARMELO CANALE, già stretto collaboratore di Borsellino, depone al “Borsellino Bis”- AUDIO
17 aprile 1998 ARNALDO LA BARBERA depone al processo del “Borsellino Bis” – AUDIO
28 maggio 1998 Al “Borsellino Ter” inizia l’istruttoria dibattimentale: alla sbarra ci sono 26 imputati, cioè i mandanti della commissione regionale e provinciale di Cosa Nostra e ad un gruppo di componenti del commando che organizzò la strage di via D’Amelio. Per concludersi il 9 dicembre 1999, con la lettura in udienza del dispositivo della sentenza.
26 giugno 1998 Storia di un incontro segreto. Cosa sappiamo oggi del contenuto del colloquio del 1998 tra VIGNA, GRASSO e SPATUZZA, divenuto noto grazie ad un “disguido”. VERBALE dell’incontro Spatuzza-Grasso-Vigna
24 luglio 1998 ROSARIO SCARANTINO, viene ascoltato al processo Borsellino Bis e riferisce che il fratello si è inventato tutto perché, dopo essere stato arrestato e sottoposto al carcere duro, per ingraziarsi i magistrati ha accusato gli altri imputati del processo. Lo scopo, secondo il fratello del “pentito”, era quello di ottenere – come poi è avvenuto – delle agevolazioni e quindi la libertà.
14 settembre 1998 VICENZO SCARANTINO all’udienza di Como ritratta: ‘Su Borsellino ho mentito‘
– SCARANTINO si “pente” di essersi “pentito” e annuncia una nuova ritrattazione.
19 ottobre 1998 Al processo d’appello per la strage di via D’Amelio, SCARANTINO torna a ribadire la sua ritrattazione. “Negli ultimi anni…”
22 ottobre 1998 Gli avvocati di Palermo fanno quadrato attorno ai colleghi PAOLO PETRONIO e GIUSEPPE SCAZZOLA, accusati dai pm del processo Borsellino bis di avere pianificato la ritrattazione di SCARANTINO
23 ottobre 1998 SCARANTINO torna ad accusare i pm di averlo manovrato.
24 novembre 1998 SCARANTINO parla di “bigliettini” posti come segnalibro tra le pagine di atti processuali che lo riguardavano.
15 dicembre 1998 Dalla requisitoria del pm ANTONINO DI MATTEO AL Borsellino Bis sulla credibilità del “pentito” SCARANTINO.
1999
23 gennaio 1999 SENTENZA processo d’appello “Borasellino Uno”
23 gennaio 1999 In una nota, l’avv. GIUSEPPE SCOZZOLA definisce “incomprensibile l’assenza dello Stato nella gestione di questo processo”
13 febbraio 1999 SENTENZA “Borsellino Bis”: sette ergastoli (Salvatore Riina, Pietro Aglieri, Carlo Greco, Giuseppe Graviano, Francesco Tagliavia, Salvatore Biondino e Gaetano Scotto). Poi, dieci altre condanne per associazione mafiosa. Dopo la clamorosa ritrattazione,
13 febbraio 1999 Profilo di SCARANTINO dalla Sentenza del “Borsellino Bis”
27 marzo 1999 Generale dei carabinieri MARIO MORI depone al “Borsellino Uno”- AUDIO
22 aprile 1999 SALVATORE LA BARBERA, Polizia di Stato, depone al “Borsellino Uno”- AUDIO
17-19-23-24 giugno 1999 SALVATORE CANCEMI depone al “Borsellino Ter”- AUDIO
20 luglio 1999 Vengono arrestati dalla DIA la sorella NUNZIA, sorella dei GRAVIANO e l’avvocato MEMI SALVO accusati di aver organizzato un piano per trasferire in Francia le ricchezze del clan.
9 dicembre 1999 La corte d’Assise di Caltanissetta condanna all’ergastolo altri 17 accusati nel terzo filone d’inchiesta denominato “Borsellino-ter” SENTENZA
9 dicembre 1999 SENTENZA “Borsellino Ter”
9 dicembre 1999 Tutti i piani per uccidere il dottor Borsellino
2000
18 dicembre 2000 SENTENZA Cassazione “Borsellino Uno” – La I Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, presieduta da RENATO TERESI, conferma la sentenza della Corte d’Assise d’Appello nei confronti di ogni imputato, addebitando le relative spese processuali. L’ergastolo a SALVATORE PROFETA conferma dunque la responsabilità della famiglia di Santa Maria del Gesù nella strage in termini organizzativi e operativi Speciale sentenze “Borsellino Uno”
2001
7 marzo 2001 Il falso pentito CALOGERO PULCI, ex mafioso della provincia di Caltanissetta, durante il suo esame dibattimentale al processo Blorsellino Bis, accusa Gaetano Murano di avergli confidato di aver preso parte alla strage, fornendo così un riscontro alle dichiarazioni di Scarantino.
9 maggio 2001 ARNALDO LA BARBERA depone al processo d’appello del “Borsellino Bis” – AUDIO
23 maggio 2001 I dubbi sulle indagini effettuate e sulla loro modalità, i contatti telefonici fra esponenti mafiosi e uomini dei servizi segreti
4 giugno 2001 M.llo CARMELO CANALE depone al processo appello del “Borsellino Ter”- AUDIO
4 giugno 2001 SALVATORE CANCEMI depone al processo di appello del “Borsellino Ter”- AUDIO
16 giugno 2001 FRANCESCO ANDRIOTTA depone al processo di appello “Borsellino Ter”- AUDIO
19 luglio 2001 all’udienza d’Appello del “Borsellino bis”, la corte accoglie le richieste dell’avv. ROSALBA DI GREGORIO, acquisendo al fascicolo del dibattimento anche la “proposta sanitaria” dell’ospedale militare di Chieti che esonerò dal servizio di leva VINCENZO SCARANTINO. Nel referto, SCARANTINO viene definito “neurolabile”, un soggetto che “minaccia reazioni al minimo stimolo esogeno non gradito”.
19 luglio 2001 «All’amico Paolo», grazie da un ex mafioso Grazie da un ex mafioso. In occasione del nono anniversario dell’uccisione di Borsellino e della sua scorta la sorpresa forse più gradita, é venuta dall’ignoto collaboratore di giustizia – a suo tempo pentitosi nella mani del procuratore di Marsala – che ha voluto rendere omaggio a Borsellino e ringraziarlo con una videocassetta dedicata «all’amico Paolo». Il gesto è risultato molto toccante, anche perchè estraneo alla suggestione da protagonismo: l’ex mafioso, infatti, non rivela la propria identità ma si limita a ricordare «l’uomo che mi ha salvato la vita, mi ha consentito di cambiare, di farmi una famiglia». «Se oggi vivo con una brava ragazza che mi ha dato amore e figli – racconta la voce incisa sulla scena di un mare sconosciuto – lo devo a quel giudice buono, a quell’uomo giusto». La cassetta è stata fatta pervenire in forma anonima a don Giuseppe Bucaro
2002
1 febbraio 2002 SCARANTINO al processo d’Appello, afferma: “Ho ritrattato perché mi hanno minacciato, la verità è quella che ho detto nel processo di primo grado”.
7 febbraio 2002 Appello Borsellino Ter – La SENTENZA Vengono annullati sei ergastoli: a Benedetto Santapaola, Giuseppe Madonia, Giuseppe Farinella, Salvatore Montalto, Matteo Motisi, Antonino Giuffrè. Vengono confermati gli ergastoli a: Bernardo Provenzano, Giuseppe Calò, Michelangelo La Barbera, Raffaele Ganci, Domenico Ganci, Francesco Madonia, Cristoforo Cannella, Filippo Graviano, Giuseppe Montalto, Salvatore Biondo (classe ’56) e Salvatore Biondo (classe ’55).Vengono condannati a trent’anni Stefano Ganci, a vent’anni Benedetto Santapaola, Giuseppe Farinella, Antonino Giuffrè, Giuseppe Madonia, Salvatore Montalto e Matteo Motisi. Le altre pene sono confermate. Di fatto vengono ridotte nettamente le pene richieste dai sostituti procuratori generali Giovanna Romeo e Dolcino Favi, ovvero ben ventidue ergastoli.
7 febbraio 2002 VIA D’AMELIO – Le risultanze delle indagini tecniche.
18 marzo 2002 SENTENZA appello “BORSELLINO BIS” La sentenza viene emessa 2002 dalla Corte di Assise d’Appello di Caltanissetta. Non tenendo conto delle ritrattazioni di VINCENZO SCARANTINO, vengono inflitti tredici ergastoli. Oltre ai sette ergastoli del primo grado vengono condannati al carcere a vita anche Cosimo Vernengo, Giuseppe La Mattina, Natale Gambino, Lorenzo Tinnirello, Giuseppe Urso e Gaetano Murana. Le altre condanne vengono confermate.
⇒ Speciale Sentenze “Borsellino-bis” –
22 novembre 2002 SCARANTINO viene condannato a otto anni di reclusione dal Gip di Roma Renato Croce per calunnia nei confronti dei pm palermitani ANNAMARIA PALMA e CARMELO PETRALIA oltre che del defunto ARNALDO LA BARBERA.
6 dicembre 2022 Muore a Firenze, all’età di 82 anni ANTONINO CAPONNETTO. Era un uomo solo all’apparenza fragile, divenuto un simbolo della lotta a Cosa nostra e per la legalità dopo la morte degli amici fraterni Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: per loro fu una sorta di padre spirituale, guidandoli nel famoso pool antimafia di Palermo dove arrivò per prendere il posto di Rocco Chinnici. Era il 1983, Antonino Caponnetto aveva 63 anni ed era sostituto procuratore generale presso la corte d’appello di Firenze. La morte di Chinnici, ucciso con la scorta dalla mafia il 29 luglio di quell’anno, spinse Caponnetto a fare domanda al Csm per sostituirlo nella carica di consigliere istruttore a Palermo.
2003
17 gennaio 2003 SENTENZA Cassazione “Borsellino Ter” Vengono confermati gli ergastoli a Giuseppe Calò, Raffaele Ganci, Michelangelo La Barbera, Cristoforo Cannella, Filippo Graviano, Domenico Ganci, Salvatore Biondo (classe ’55) e Salvatore Biondo (classe ’56). Vengono confermate le assoluzioni per Salvatore Montalto, Benedetto Spera e Mariano Agate. Vengono annullate le condanne per strage di Stefano Ganci e Francesco Madonia, accusati della sola associazione mafiosa. Vengono annullate con rinvio le assoluzioni di Benedetto Santapaola, Antonino Giuffrè, Giuseppe Farinella e Salvatore Buscemi, e le condanne di Giuseppe Madonia e Giuseppe Lucchese.
17 gennaio 2003 (…) dal fatto che alla decisione dell’omicidio Borsellino, il cui intento datava al 1980, dopo la strage di Capaci, un’indubbia accelerazione, tanto che il mandato di uccidere Calogero Mannino, conferito a Giovanni Brusca, venne sospeso per dare corso a questo delitto. Che il Riina, apparso a molti preso da frenesia, al riguardo aveva parlato “di impegni presi da fare subito “ che si era assunto in proprio la responsabilità, che anche gli atti di esecuzione aveva o risentito della fretta (furto all’ultimo minuto della 126). Corte di Cassazione
19 gennaio 2003 Via D’Amelio, la VI sezione penale della Cassazione ha annullato le assoluzioni decise dalla Corte di Appello di Caltanissetta nei confronti di Salvatore Buscemi, Giuseppe Farinella, Antonino Giuffrè e Benedetto Santapaola, prosciolti dall’accusa di strage per la morte del giudice Paolo Borsellino nel cosiddetto processo Borsellino Ter. Sarà la Corte d’Assise d’Appello di Catania a dover nuovamente pronunciarsi sul caso. Restano confermate le responsabilità nella strage di Giuseppe Calò, Filippo Graviano e Francesco Madonia. Cosi come restano le condanne per strage di Salvatore Biondo (classe 1955), Salvatore Biondo (classe 1956), Cristoforo Cannella, Domenico Ganci, Raffaele Ganci e Michelangelo La Barbera. La Cassazione ha stabilito che non debba essere annullata l’assoluzione decisa in appello per Mariano Agate, Antonino Ceraci, Salvatore Montalto, Matteo Motisi, Benedetto Spera e Giuseppe Madonia. La strage di via D’Amelio, in cui morirono, per l’esplosione di un’autobomba, il giudice Borsellino, allora procuratore aggiunto di Palermo, e gli uomini della sua scorta, non fu né un episodio isolato né il frutto di una accelerazione voluta soltanto da Totò Riina, aveva detto ieri l’altro il sostituto procuratore Nino Abbate. Fu «un attacco diretto allo Stato», alle «istituzioni del Paese» per provocare conseguenze «nefaste» alla «convivenza civile». Pur con i distinguo delle singole posizioni, aveva aggiunto, ci sono tutti gli elementi per dire che la stragrande maggioranza degli uomini di spicco di Cosa nostra erano informati di quello che si stava programmando. La Cassazione ha preso la sua decisione dopo 12 ore di camera di consiglio.
21 aprile 2003 E’ ufficiale: le dichiarazioni di SPATUZZA sono state riscontrate in tutti i punti che riguardano la strage di via D’Amelio ne consegue quindi che SCARANTINO segue
23 maggio 2003 Arrestato boss, partecipò alla strage di Borsellino IL LATITANTE PRESO DOPO UN ANNO DI RICERCHE, ERA STATO CONDANNATO ALL’ERGASTOLO. Nel giorno dedicato alla memoria del giudice Giovanni Falcone e delle altre vittime di Capaci, finisce la latitanza di uno dei responsabili della strage di via D’Amelio dove undici anni fa vennero uccisi il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della sua scorta. E’ Giuseppe Urso, 44 anni, condannato all’ergastolo dalla Corte di Assise di appello di Caltanissetta per aver imbottito di esplosivo l’automobile che venne fatta esplodere nel pomeriggio del 19 luglio 1992. Indicato come un esponente della famiglia mafiosa palermitana di Santa Maria di Gesù, Urso era ricercato dal 18 marzo del 2002, da quando i giudici della corte che lo hanno condannato al carcere a vita ha emesso l’ordine di carcerazione. Sarà poi assolto dalla Corte d’assise d’appello di Catania, al processo di revisione scaturito dalle false dichiarazioni del pentito Vincenzo Scarantino. In carcere ci restò fino al 2011. Otto anni per una strage che non aveva commesso.
25 giugno 2003 CARMEN CONSOLI dedica Mulini a vento a Falcone e Borsellino
3 luglio 2003 SENTENZA Cassazione “Borsellino Bis”. Tutte le condanne del processo vengono confermate dai giudici della Cassazione.
9 luglio 2003 Inizia il processo Capaci/Via D’Amelio – stralcio del Borsellino-ter e di una parte del procedimento per la strage di Capaci segue…
19 luglio 2003 Viene presentato il film Gli angeli di Paolo Borsellino diretto dal regista Rocco Cesareo. E’ il racconto di Emanuela Loi, agente di polizia di scorta a Paolo Borsellino, e narra dei 57 giorni che separano i due attentati mortali ai due giudici siciliani.
29 luglio 2003 La procura distrettuale antimafia di Caltanissetta avvia indagini per accertare se davvero – come SCARANTINO aveva ammesso in passato, il primo verbale di interrogatorio reso, nel 1994, dallo stesso sia stato aggiustato .
21 novembre 2003 L’attendibilità di GASPARE SPATUZZA si rinforza. VITTORIO TUTINO uomo della cosca palermitana di Brancaccio, nel corso di un interrogatorio a Caltanissetta davanti ai magistrati del pool che indaga sulle stragi del ‘92, fornisce infatti una versione coincidente con quella di SPATUZZA. La versione di VINCENZO SCARANTINO è così definitivamente smontata.
2004
1 ottobre 2004 Intervento di saluto di AGNESE BORSELLINO al 3° Congresso nazionale di ‘Diritto e Procedura Penale’ in memoria di Paolo Borsellino AUDIO
8 e 9 novembre 2004 Canale 5 trasmette per la prima volta “Paolo Borsellino” una miniserie televisiva in due puntate da 100 minuti diretta dal regista Gianluca Maria Tavarelli. Ambientata a Palermo, narra la storia dal 1980 al 1992 del pool antimafia dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, sotto la guida di Rocco Chinnici, e successivamente dal giudice Antonino Caponnetto, nella disperata e impegnata guerra contro la mafia.
15 novembre 2004 Il maresciallo CANALE non tradì Borsellino
2005
15 settembre 2005 In libreria racconto rivelazione… Borsellino indagava su Capaci su delega del ministero della Giustizia» Nel dispaccio top secret dell’ambasciatore americano si apprende che l’allora ministro della giustizia CLAUDIO MARTELLI, il 30 maggio 1992, mandò LILIANA FERRARO a Palermo per gestire il passaggio dell’intera indagine sulla strage di Capaci nelle mani di Paolo Borsellino. Il riscontro nell’agenda del giudice
2006
11 aprile 2006 Viene arrestato BERNARDO PROVENZANO
21 aprile 2006 Il processo Borsellino ter, viene accorpato a uno dei filoni processuali della strage di Capaci, si conclude dopo che la Cassazione aveva parzialmente annullato la sentenza del 2003 della Corte d’Appello di Caltanissetta, trasferendo il fascicolo a Catania. Inflitte condanne a vita segue
19 luglio 2006 IL MESSAGGIO DI NAPOLITANO – «Il sacrificio di Paolo Borsellino resta di monito a non abbassare mai la guardia nella lotta per debellare le insidie, ovunque si annidino, di questo gravissimo fenomeno criminoso». «Il 19 luglio 1992 – ricorda Napolitano nel suo messaggio alla vedova del giudice – l’arroganza spietata della criminalità mafiosa stroncava la vita di Paolo Borsellino e degli agenti della scorta Catalano, Cosina, Loi, Li Muli e Traina. Resta indelebile nella memoria l’angoscia e il dolore dei giorni in cui il delirio di onnipotenza della cupola mafiosa, già abbattutosi contro Giovanni Falcone, sua moglie e altri coscienziosi agenti di polizia, culminò nel tentativo di scardinare, colpendo le sue più ferme e intransigenti espressioni, l’ordinamento dello Stato e delle sue istituzioni. Possiamo dire oggi che quella strategia si è rivelata illusoria e che il sacrificio dei servitori dello Stato non è stato vano».
2007
10 maggio 2007 Strage Borsellino: violazione del segreto investigativo, 7 giornalisti indagati
17 luglio 2007 Per la strage di via D’Amelio la procura indaga sui servizi segreti
2008
1 gennaio 2008 BRUNO CONTRADA: “Ero amico di Borsellino” La famiglia del magistrato: “Falso”
19 febbraio 2008 Relazione Parlamentare Antimafia – Testimoni di Giustizia – 19.2.2008 «Se mi dicono perché l’hanno fatto, se confessano, se collaborano con la giustizia, perché si arrivi ad una verità vera, io li perdono. Devono avere il coraggio di dire chi glielo ha fatto fare, perché l’hanno fatto, se sono stati loro o altri, dirmi la verità, quello che sanno, con coraggio, con lo stesso coraggio con cui mio marito è andato a morire, di fronte al coraggio io mi inchino, da buona cristiana dire perdono, ma a chi? Io perdono coloro che mi dicono la verità ed allora avrò il massimo rispetto verso di loro, perché sono sicura che nella vita gli uomini si redimono, con il tempo, non tutti, ma alcuni si possono redimere è questo quello che mi ha insegnato mio marito». AGNESE BORSELLINO
1 aprile 2008 SENTENZA processo connesso alla “sparizione dell’Agenda Rossa”
26 giugno 2008 GASPRE SPATUZZA decide di collaborare
Luglio 2008 GASPARE SPATUZZA confessa di essere stato lui l’autore del furto della 126 utilizzata per l’attentato e scagiona SCARANTINO auto-accusandosi della strage, ha portato alla luce la falsa ricostruzione giudiziaria fino ad allora allestita, obbligando gli inquirenti a ricominciare a distanza di quasi vent’anni le indagini e di processi.
18 settembre 2008 SENTENZA Cassazione del Processo Capaci/Via D’Amelio.
15 ottobre 2008 Diventa ufficiale il “pentimento” di GASPARE SPATUZZA, killer del gruppo di fuoco dei fratelli GRAVIANO, boss di Brancaccio. SPATUZZA fa una rivelazione che spiazza e sbugiarda definitivamente SCARANTINO.
2009
18 gennaio 2009 AGNESE BORSELLINO e quella confidenza sul generale SUBRANNI
17 febbraio 2009 SENTENZA della Cassazione “Sparizione agenda rossa” _
10 marzo 2009 VERBALE d’interrogatorio a SALVATORE CANDURA che ammette di aver dichiarato il falso in merito al furto della Fiat 126 di VALENTI PIETRINA e di essere stato spinto a rendere quelle dichiarazioni dal dottor ARNALDO LA BARBERA e, successivamente, anche dal dottor SALVATORE LA BARBERA e dal dottor RICCIARDI.
17 luglio 2009 VERBALE interrogatorio del falso pentito FRANCESCO ANDRIOTTA che fra l’altro dichiara: “E’ vero però che io non sapevo nulla della strage di via D’Amelio, ma non sono io che ho costruito le cose; il tutto è stato costruito dal dottor ARNALDO LA BARBERA e dal dottor MARIO BO; mi avevano promesso che mi avrebbero fatto togliere l’ergastolo.” segue
31 luglio 2009 GASPARE SPATUZZA è considerato “attendibile”. Lo dicono le procure di Caltanissetta, Palermo e Firenze che hanno espresso parere favorevole per il riconoscimento delle misure di sicurezza provvisorie all’aspirante “pentito”, prima tappa per l’accesso al programma di protezione definitivo.
18 agosto 2009 AGNESE BORSELLINO depone a Caltanisetta
17 settembre 2009 VERBALE interrogatorio GASPARE SPATUZZA che in tale circostanza fra l’altro dichiara: “il giorno della strage mi sono recato, assieme alla mia famiglia segue
28 settembre 2009 VERBALE interrogatorio di VINCENZO SCARANTINO – che in tale circostanza l’altro dichiara: “Il dott. Arnaldo LA BARBERA ha fatto con me alcuni colloqui investigativi, tra cui i primo prima del Natale del 1993. Lui mi diceva che dovevo confessare segue
11 ottobre 2009 AGNESE BORSELLINO: “Senza la verità non sarà mai un Paese libero”
15 ottobre 2009 SALVO ANDÒ: “Borsellino seppe da me che volevano ucciderlo”
2010
27 gennaio 2010 VERBALE di sommarie informazioni della signora AGNESE PIRAINO BORSELLINO davanti al Procuratore della Repubblica SERGIO LARI e dell’Aggiunto DOMENICO GOZZI “… anche successivamente, non mi riferì segue
15 giugno 2010 GASPARE SPATUZZA non considerato credibile per lui niente programma di protezione
22 giugno 2010 VERBALE interrogatorio di GASPARE SPATUZZA … “Giuseppe GRAVIANO mi diede l’incarico di rubare le targhe da apporre alla Fiat 126 allorché l’autovettura era ancora custodita nel garage di Corso de’ Mille, sicché posso collocare temporalmente tale incarico nella settimana che precedette l’attentato. Parlai con TUTINO della necessità di rubare le targhe sicuramente prima del sabato precedente la strage di via D’Amelio.”
30 luglio 2010 Relazione Polizia Scientifica
13 ottobre 2010 Stato-mafia, SERGIO LARI: “Borsellino sapeva della trattativa”
14 ottobre 2010 AGNESE BORSELLINO: “Vi racconto gli ultimi sospetti di Paolo” I dubbi del magistrato a 48 ore dalla morte. Un testimone rivela: “Aveva sospetti su un generale dei carabinieri”
27 ottobre 2010 VERBALE interrogatorio di LORENZO NARRACCI, servizi segreti, indagato per concorso in strage
28 ottobre 2010 AUDIZIONE in Commissione parlamentare antimafia del Sottosegretario VINCENZO SCOTTI sulle stragi del 1992
10 dicembre 2010 Nota RISERVATA SERVIZI DI SICUREZZA su questore ARNALDO LA BARBERA
2011
16 febbraio 2011 Rapporto mafia e Appalti/Paolo Borsellino – Audizione di LILIANA FERRARO in Commissione Parlamentare Antimafia
16 aprile 2011 VERBALE interrogatorio FABIO TRANCHINA
21 aprile 2011 VERBALE interrogatorio FABIO TRANCHINA
22 aprile 2011 VERBALE interrogatorio FABIO TRANCHINA
26 aprile 2011 Anche FABIO TRANCHINA ex uomo di fiducia di GIUSEPPE GRAVIANO) inizia a collaborare con la giustizia, confermando le dichiarazioni di SPATUZZA. TRANCHINA riferisce che una settimana prima della strage aveva compiuto due appostamenti in via d’Amelio insieme a GRAVIANO. Le accuse di TRANCHINA ai GRAVIANO.
3 maggio 2011 VERBALE interrogatorio FABIO TRANCHINA
3 maggio 2011 VERBALE interrogatorio GASPARE SPATUZZA in particolare sulla la figura e il ruolo di FABIO TRANCHINA
3 maggio 2011 GASPRE SPATUZZA parla di FABIO TRANCHINA Gaspare Spatuzza parla di Tranchina nell’interrogatorio Spatuzza 03-05-2011
9 giugno 2011 VERBALE (non depositato) interrogatorio SCARANTINO … In parte, io non sono stato un mafioso e non lo sono stato mai, è vero che io avevo, vendevo segue
Settembre 2011 GASPARE SPATUZZA viene ammesso nel programma di protezione riservato ai collaboratori di giustizia.
13 ottobre 2011 BORSELLINO UNO e BIS – RICHIESTA della PROCURA di SOSPENSIONE della ESECUZIONE della PENA
26 novembre 2011 Processo strage Borsellino, ROBERTO SCARPINATO “A insabbiare il dossier mafia-appalti fu il Ros”
Dicembre 2011 SPATUZZA, accompagnato dagli inquirenti, ripercorre i luoghi di Palermo in cui vent’anni prima fu protagonista nel rubare e preparare (col concorso di altri) l’auto 126 Fiat che sarebbe diventata l’ordigno deflagrato in via D’Amelio uccidendo il magistrato Borsellino con la sua scorta.
2012
2 marzo 2012 Emessa un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di..
22 marzo 2012 Deposizione di GASPARE SPATUZZA… il gruppo di fuoco era composto sulla questione che riguarda la fase stragista, perché poi c’è il gruppo di fuoco quello per le mansioni di omicidio, che anche se era composto in parte… lo stesso, però nello specifico per le stragi era composto da me, da Giuliano Francesco e da Cosimo Lo Nigro.
5 maggio 2012 ALESSANDRA CAMASSA: “Quando Borsellino disse”: “Mi hanno tradito”- VIDEO “Il dottore si è disteso sul divano, cominciò a piangere, e disse: “non posso credere che un amico mi abbia tradito”.
18 maggio 2012 MORI, DE DONNO e la Signora BORSELLINO
22 maggio 2012 Rai Uno trasmette per la prima volta il film “Paolo Borsellino – I 57 giorni”
6 giugno 2012 Il pentito NINO GIUFFRE’: “Falcone e Borsellino furono lasciati soli”
Riina aveva dichiarato guerra a falcone e Borsellino – VIDEO
6 giugno 2012 GIOVANNI BRUSCA e i programmi per assassinare Paolo Borsellino IL RACCONTO DI BRUSCA durante l’incidente probatorio, all’udienza del 6 giugno 2012, GIOVANNI BRUSCA fa risalire l’intenzione di SALVATORE RIINA di eliminare il Dott. Borsellino al 1979-80, spiegando: «TOTÒ RIINA lo voleva uccidere prima quando fu del cognato, poi quando fu del Capitano BASILE… ». Sul punto, GIOVANNI BRUSCA ha reso le seguenti dichiarazioni: … segue
7 giugno 2012 Dopo la strage GRAVIANO esulta: «Possiamo colpire dove e quando vogliamo» – Gli stralci dell’interrogatorio del pentito GASPARE SPATUZZA
17 giugno 2012 AGNESE BORSELLINO:“I vertici dello Stato sapevano. Paolo aveva capito tutto”
15 luglio 2012 MANFREDI BORSELLINO: “Oggi sappiamo di avere assistito a Caltanissetta a un processo farsa, a indagini condotte da un ex questore e prefetto …”
⇒ MANFREDI BORSELLINO: “Chi doveva non ha cercato la verità”
16 luglio 2012 Don CESARE ROTTOBALLI «Borsellino mi disse: confessami, mi sto preparando”
DON CESARE ROTTOBALLI: ”Paolo mi disse che aveva saputo che era arrivato il tritolo per lui e che si stava preparando. Mi chiese di confessarlo” VIDEO1 VIDEO2
19 luglio 2012 AGNESE BORSELLINO scrive al suo PAOLO – TESTO e AUDIO
11 settembre 2012 Il già ministro della Giustizia, CLAUDIO MARTELLI viene sentito dalla Commissione Parlamentare Antimafia sulle stragi del ’92
18 settembre 2012 MICCICHÈ: “Aeroporto Falcone Borsellino? Un errore”
12 ottobre 2012 AGNESE BORSELLINO: “Palermo rinasce da Villa Ahrens” “La mia presenza qui è un miracolo, un atto d’amore verso la polizia di Stato” ha detto Agnese Borsellino a Villa Ahrens, da oggi la nuova sede del nucleo operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Palermo. VIDEO
12 novembre 2012 L’esplosivo recuperato da COSIMO D’AMATO è stato utilizzato per tutte le stragi del 1992, 1993 e 1994: quella di Capaci, quella di via D’Amelio, quelle di Roma, Firenze e Milano. Arrestato dopo le rivelazioni di GASPARE SPATUZZA
6 dicembre 2012 Le ultime parole di AGNESE BORSELLINO AUDIO
2013
9 gennaio 2013 RELAZIONE conclusiva Commissione Parlamentare Antimafia
13 marzo 2013 15 anni a SPATUZZA. Al rito abbreviato condannati anche TRANCHINA (10 anni) ed il falso pentito CANDURA (10 anni)
22 marzo 2013 Inizia Processo “Borsellino Quater”
5 maggio 2013 Muore AGNESE BORSELLINO. Malata da tempo, aveva 71 anni. Non smise mai di cercare la verità sull’assassinio di suo marito, Riservata e lontana dai riflettori pubblici, Agnese Piraino Leto, preferiva parlare ai giovani dando messaggi di speranza e di riscatto da quel cancro della mafia che le tolse il marito, l’amico, il padre dei suoi tre figli: Lucia, Manfredi e Fiammetta. Nella sua ultima apparizione, in occasione dell’inaugurazione a Palermo della nuova sede della Dia, già provata dalla malattia, Agnese pronunciò parole che ancora adesso sembrano pietre: «Questa città deve resuscitare, deve ancora resuscitare». NEWS – VIDEO – IMMAGINI
6 maggio 2013 L’ultimo saluto di Palermo ad AGNESE BORSELLINO – VIDEO
20 maggio 2013 DIEGO CAVALIERO, amico e collega di Borsellino, depone al “Borsellino Quater” – AUDIO
20 maggio 2013 I primi arrivati in via D’Amelio – TESTIMONIANZE
20 maggio 2013 Il ruolo di VITTORIO TUTINO
14 e 21 maggio 2013 Deposizione GIUSEPPE AYALA al “Borsellino Quater” – AUDIO
14 giugno 2013 GIOVANNI BRUSCA: “Borsellino nel mirino fin dagli anni Ottanta” – AUDIO
29 agosto 2013 Confessione choc di RIINA: “Borsellino era intercettato”
27 settembre 2013 FABRIZIO MATTEI depone al “Borsellino Quater” – AUDIO
Novembre 2013 In libreria TI RACCONTERÒ TUTTE LE STORIE CHE POTRÒ libro testimonianza scritto da AGNESE BORSELLINO e SALVO PALAZZOLO
3 dicembre 2013 SALVATORE LA BARBERA, Polizia di Stato, depone al “Borsellino Quater”
20 dicembre 2013 FRANCESCO PAOLO GIORDANO, magistrato che si occupò delle indagini su Via D’Amelio, depone al “Borsellino Quater” – AUDIO
2014
16 gennaio 2014 GASPARE MUTOLO depone al “Processo Stato-mafia” – AUDIO
21 gennaio 2014 ILDA BOCCASSINI depone al Borsellino Quater”
4 febbraio 2014 Borsellino quater, FERNANDA CONTRI: “Mori non parlò mai di trattativa” – MARIO MORI e GIUSEPPE DE DONNO si sono avvalsi della facoltà di non rispondere al processo Borsellino quater.
17 marzo 2014 COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA 17 marzo 2014 – Audizione PM Palermo
20 maggio 2014 ALESSANDRA CAMASSA, già collega di Borsellino a Marsala depone al “Borsellino Quater” Quando Borsellino pianse: “Un amico mi ha tradito”
20 giugno 2014 LUCIA BORSELLINO: “La borsa ci venne riconsegnata dal questore ARNALDO LA BARBERA, ma mancava l’agenda rossa.
14 luglio 2014 FAUSTO CARDELLA, magistrato che si occupò delle indagini su Via D’Amelio depone al “Borsellino Quater” –AUDIO
11 novembre 2014 LUCIANO VIOLANTE depone al “Borsellino Quater” – AUDIO
15 dicembre 2014 PIETRO AGLIERI depone al “Borsellino Quater” – AUDIO
“Non incaricammo Scarantino, non davo confidenza a gente simile”
22 dicembre 2014 Il Generale MARIO MORI depone al “Borsellino Quater” – AUDIO
2015
9 gennaio 2015 Ridotte in appello le condanne per il collaboratore di giustizia FABIO TRANCHINA e per il falso pentito SALVATORE CANDURA
27 gennaio 2015 Borsellino Quater, i verbali del nuovo pentito GALATOLO: “Il capomafia mi disse di chiudere il parcheggio in via D’Amelio”
27 marzo 2015 CALOGERO MANNINO: “Borsellino mi disse che il ‘Corvo 2’ era una porcheria”
9 maggio 2015 Il confronto AYALA-ARCANGIOLI / Alla ricerca dell’agenda rossa di Paolo Borsellino
14 maggio 2015 Processo Borsellino Quater. FRANCESCO ANDRIOTTA , imputato per calunnia, al processo per la strage di via D’Amelio, ammette di essersi inventato tutto perché minacciato dalla polizia. Pianto in aula: “perché pago solo io?”
10 luglio 2015 MANFREDI BORSELLINO: “No all’antimafia di facciata”
13 ottobre 2015 GASPARE SPATUZZA porta alla luce la falsa ricostruzione giudiziaria fino ad allora allestita, obbligando gli inquirenti a ricominciare segue
19 ottobre 2015 MANFREDI BORSELLINO depone al “Borsellino Quater” – AUDIO
19 ottobre 2015 LUCIA BORSELLINO depone al “Borsellino Quater” – AUDIO
19 ottobre 2015 LUCIA BORSELLINO in aula: “Agenda rossa, LA BARBERA non ce la riconsegnò e mi accusò: ‘Delira’” Difende la madre, dello scontro con ARNALDO LA BARBERA e riaccende i riflettori sul mistero dell’agenda rossa … segue
19 ottobre 2015 L’agenda rossa e la deposizione di MANFREDI BORSELLINO
18 novembre 2015 Il Procuratore GIOVANNI TINEBRA depone al “Borsellino Quater”
25 ottobre 2015 MANFREDI BORSELLINO: “Cara figlia mia ti spiego perché la giudice insulta noi Borsellino”
Chi è la signora SILVANA SAGUNTO, già magistrato radiato
14 dicembre 2015 Borsellino Quater Deposizione ILDA BOCCASSINIsu attendibilità SCARANTINO e sui colloqui investigativi
2016
13 Gennaio 2016 Borsellino quater’, TUTINO smentisce SPATUZZA e GALATOLO “Non ho mai effettuato il furto di una 126” Borsellino quater: i pentiti si contraddicono, la Corte decide il confronto
15 gennaio 2016 Al “Borsellino Quater” confronto fra GASPARE SPATUZZA e VITTORIO TUTINO confronto fra GASPARE SPATUZZA e VITO GALATOLO ⇒ “Non ho mai effettuato il furto di una 126”.
23 marzo 2016 SALVATORE CANDURA, la seconda vita criminale del falso pentito di via D’Amelio
12 maggio 2016 FRANCESCO ANDRIOTTA depone al “Borsellino Quater” – AUDIO
24 maggio 2016 Al Tribunale di Palermo nasce il MUSEO FALCONE E BORSELLINO. Il Bunkerino
9 luglio 2016 Lo sputo di LEOLUCA BAGARELLA a PAOLO BORSELLINO. MANFREDI BORSELLINO: “Mio padre mi disse che il mafioso che lo voleva morto e che lo odiava più di ogni altro era LEOLUCA BAGARELLA. Una volta BAGARELLA sputò contro mio padre”, racconta Manfredi, poliziotto e figlio del giudice assassinato in via D’Amelio assieme agli agenti di scorta. Già solo (?) per quello spunto avremmo il dovere cercare la verità, nient’altro che la verità. da LIVE SICILIA
12 luglio 2016 Estratto dall’audizione di LUCIA BORSELLINO in Commissione Antimafia. Alla luce di ciò che è accaduto dopo è facile pensare che non si sia fatto tutto il possibile, segue
14 luglio 2016 MANFREDI BORSELLINO depone al “Borsellino Quater” – AUDIO
14 luglio 2016 LUCIA BORSELLINO depone al “Borsellino Quater”
2017
13 gennaio 2017 Conclusioni dell’avv. REPICI al “Borsellino Quater”
20 febbraio 2017 Audizione di RITA e SALVATORE BORSELLINO alla Commissione Parlamentare Antimafia
20 aprile 2017 SENTENZA “BORSELLINO QUATER”
⇒ Speciale “Borsellino Quater”
⇒ Lettura della sentenza – AUDIO
22 maggio 2017 La RAI proietta per la prima volta Era d’estate – Il film ripercorre le giornate dell’estate ’85 quando Giovanni Falcone e Paolo Borsellino vengono trasferiti d’urgenza all’Asinara insieme alle loro famiglie in seguito ad una minaccia più allarmante del solito. I giudici stanno lavorando al maxiprocesso.
23 maggio 2017 FAVINO legge la lettera di MANFREDI BORSELLINO a suo padre
23 maggio 2017 L’intervento di FIAMMETTA BORSELLINO allo Speciale RAI sulle stragi
12 luglio 2017 Gli ex colleghi di Borsellino, CAMASSA e RUSSO vengono ascoltati dalla Commissione Parlamentare Antimafia
19 luglio 2017 News e Video
- FIAMMETTA BORSELLINO ascoltata a Palermo dalla Commissione Parlamentare Antimafia
- FIAMMETTA BORSELLINO al 25º della Strage
- FIAMMETTA BORSELLINO: “Chiedo scusa per gli innocenti condannati”
- FIAMMETTA BORSELLINO dura sui magistrati che avallarono il falso pentito del processo sulla strage
- FIAMMETTA BORSELLINO: «LE INDAGINI A CALTANISSETTA? Era. una procura massonica».
- FIAMMETTA BORSELLINO: “25 anni di buchi neri”
- Il Presidente della Repubblica SERGIO MATTARELLA incontra LUCIA BORSELLINO
- Intervento LUCIA BORSELLINO al CSM
- ‘Sue parole Vangelo’ il commento di RITA BORSELLINO alle accuse di FIAMMETTA BORSELLINO: “Dopo intervista in cui parla di’ 25 anni di schifezze e menzogne’:
- MANFREDI BORSELLINO: “Abbiamo assistito alla morte di un uomo lasciato solo”
19 LUGLIO 2017 FIAMMETTA BORSELLINO contro la procura «massonica» di Caltanissetta
19 luglio 2017 FIAMMETTA BORSELLINO, anche a nome dei fratelli, scrive al CSM: «Fino a ora il nostro silenzio è stato dettato dal rigore e da una necessità di sopravvivenza. Noi denunciamo anomalie che hanno caratterizzato la condotta di politici e magistrati dei processi Borsellino. Anomalie condotte da uomini delle istituzioni. Parlo di verbalizzazioni, interrogatori e sopralluoghi non corretti. Le mie denunce non sono un mero dibattito tra me e il procuratore Di Matteo, questa è una semplificazione che fa molto comodo a chi sta nascosto nell’ombra. È una semplificazione che toglie l’attenzione dal nostro fine che è quello di addivenire alla verità. Il nostro è un urlo di dolore. È vero che si può tornare ad aprire un processo, ma la procura di Caltanissetta ha uomini e mezzi per farlo? Mio padre si meritava questo dopo venticinque anni? Quasi tutto è compromesso».
19 luglio 2017 FIAMMETTA BORSELLINO: “Ai magistrati in servizio dopo la strage di Capaci rimprovero di non aver sentito mio padre nonostante avesse detto di voler parlare con loro. Dopo via D’Amelio riconsegnata dal questore La Barbera la borsa di mio padre pur senza l’agenda rossa, non« hanno nemmeno disposto l’esame del DNA. Non furono adottate le più elementari procedure sulla scena del crimine. Il dovere di chi investigava era di non alterare i luoghi del delitto. Ma su via D’Amelio passò la mandria di bufali.» La zia RITA BORSELLINO ribadisce l’autorevolezza di queste affermazioni dicendo: «Fiammetta ha l’autorevolezza per dire queste cose, anche perché fino adesso non ha mai detto niente, per cui quello che dice è Vangelo. La ricerca della verità si fa sempre. “
19 luglio 2017 FIAMMETTA BORSELLINO a Felice Cavallaro del “Corriere della Sera”, confida: “Consegnerò inconfutabili atti processuali dai quali si evincono le manovre per occultare la verità sulla trama di via D’Amelio…Questo abbiamo avuto: un balordo della Guadagna come pentito fasullo e una procura massonica guidata all’epoca da Gianni Tinebra che è morto, ma dove c’erano Annamaria Palma, Carmelo Petralia, Nino Di Matteo…Mio padre fu lasciato solo in vita e dopo. Dovrebbe essere l’intero Paese a sentire il bisogno di una restituzione della verità. Mi sembra un paese che preferisce nascondere verità inconfessabili…Nessuno si fa vivo con noi. Non ci frequenta più nessuno. Non un magistrato. No un poliziotto. Si sono dileguati tutti. Le persone oggi a noi vicine le abbiamo incontrate dopo il ’92. Nessuno di quelli che si professavano amici ha ritenuto di darci spiegazioni anche dal punto di vista morale”.
28 luglio 2017 FIAMMETTA BORSELLINO e l’ultima icona dell’Antimafia
9 agosto 2017 Manifestazione di solidarietà della Carovana della Giustizi a FIAMMETTA BORSELLINO
13 settembre 2017 Audizione pm ANTONINO DI MATTEO in Commissione Parlamentare Antimafia
20 settembre 2017 FIAMMETTA BORSELLINO denuncia le anomalie delle indagini e dei processi: “Finti pentiti e vere omissioni”
24 settembre 2017 BORSELLINO, i figli scrivono al Csm: “Anomalie nelle condotte dei magistrati che si occuparono di SCARANTINO“
24 settembre 2017 FIAMMETTA BORSELLINO torna a denunciare le anomalie e CSM apre un’indagine
26 settembre 2017 Nuova denuncia di FIAMMETTA BORSELLINO
26 settembre 2017 CSM apre un fascicolo sui magistrati del depistaggio...
2 novembre 2017 FIAMMETTA BORSELLINO: “25 anni di omissioni e menzogne” Fiammetta Borsellino chiede verità dopo l’uccisione del padre: “Il nostro silenzio è stato dettato dal rigore e da una .necessità di sopravvivenza
16 novembre 2017 FIAMMETTA BORSELLINO: “Il depistaggio ha ucciso mio padre per una seconda volta”
23 novembre 2017 Nemo – Nessuno escluso – Borsellino, i processi e le false piste Video-RaiPlay – Alcuni protagonisti dei processi per la morte di Paolo Borsellino, tra luci e ombre. FIAMMETTA BORSELLINO: “E’ stato uno dei più grandi depistaggi della storia d’Italia“. VINCENZO SCARANTINO: “Io o collaboravo o mi impiccavano”, “Mi hanno arrestato per dire bugie, non perché avevano un sospetto”. 16 anni dopo GASPARE SPATUZZA: racconta come sono andate veramente le cose
12 dicembre 2017 GIOVANNI BRUSCA: “Borsellino nel mirino fin dagli anni Ottanta” – AUDIO
2018
20 gennaio 2018 Strage di Via D’Amelio, i giudici d’appello di Caltanissetta: “Si volle accreditare una falsa verità”.
7 febbraio 2018 RELAZIONE conclusiva Commissione Parlamentare Antimafia
23 marzo 2018 Una deposizione storica LEONARDO MESSINA dinanzi alla Commissione Antimafia del pentito che il 30 giugno 1992, iniziava la collaborazione con il giudice Paolo Borsellino, interrotta pochi giorni dopo a seguito della strage di via d’Amelio.
20 aprile 2018 SENTENZA Primo grado “Processo Trattativa Stato mafia”
⇒ La signora BORSELLINO e le confidenze di suo marito – dalla “Sentenza Trattativa”
Maggio 2018 FIAMMETTA BORSELLINO incontra in carcere i fratelli GRAVIANO
19 maggio 2018. FIAMMETTA BORSELLINO – La lettera L’incontro in carcere con Giuseppe e Filippo Graviano è stato guidato unicamente da un lungo, complesso percorso personale e dettato da una forte e urgente esigenza emotiva. Ho sentito la necessità, in quanto figlia di un uomo che ha sacrificato la propria vita per i valori in cui ha creduto e per amore della sua terra, di dovere attraversare questo ulteriore passaggio importante per il mio percorso umano e per l’elaborazione di un faticoso lutto. Un incontro che ha assunto come unico motore la necessità di esprimere un dolore profondo inflitto non solo alla mia famiglia, ma alla società intera. La richiesta di incontro con Giuseppe e Filippo Graviano nasce dunque come fatto strettamente personale. E chiedo che tale debba rimanere. Sono andata da Giuseppe e Filippo Graviano con l’idea che può vivere e morire con dignità non soltanto il magistrato che sacrifica la propria vita, ma anche chi pur avendo fatto del male è capace di riconoscere il grave male che ha inflitto alle famiglie e alla società, è capace di chiedere perdono e di riparare il danno. Riparare il danno per me vuol dire non passare il resto della propria vita all’interno di un carcere, ma dare un contributo concreto per la ricerca della verità. Si tratta di un contributo di onestà che gli uomini della criminalità organizzata devono dare principalmente a loro stessi, perché chi uccide, uccide la parte migliore di sé. E poi soltanto contribuendo alla ricerca della verità, i figli potranno essere orgogliosi dei padri. Ora è importante che io possa continuare quel dialogo che è stato interrotto, con enorme dispiacere registro la mancanza di una risposta ufficiale da parte delle istituzioni preposte a fronte di una mia richiesta reiterata alcuni mesi fa.
E voglio fare un’altra considerazione. Pur nell’ambito del profondo rispetto che nutro per le istituzioni, e pur cosciente della complessità del percorso che deve portare i giudici della corte d’assise di Caltanissetta alla stesura delle motivazioni della sentenza del Borsellino quater, da figlia ritengo che il passaggio di più di oltre un anno per il deposito del provvedimento sia un tempo troppo lungo. Anche dal deposito di quelle motivazioni dipende un ulteriore prosieguo dell’attività giudiziaria, della procura di Caltanissetta e del silente Consiglio superiore della magistratura, per far luce su ruoli e responsabilità di coloro che hanno determinato il falso pentito Scarantino alla calunnia. A causa di questo depistaggio, sono passati infruttuosamente 25 anni.
19 maggio 2018 Le Procure antimafia hanno detto «no» alla possibilità di un nuovo incontro tra FIAMMETTA BORSELLINO e FILIPPO GRAVIANO, il maggiore dei fratelli condannati per le stragi del 1992.
8 giugno 2018 GRAVIANO racconta l’incontro con FIAMMETTA BORSELLINO
2 luglio 2018 FIAMMETTA BORSELLINO: “Intervenga Mattarella”
3 luglio 2018 Depistaggi, errori, silenzi. «Ora verità su Borsellino»
18 luglio 2018 “Troppi depistaggi sulla morte di mio padre”. E’ la denuncia che FIAMMETTA BORSELLINO, attraverso una lettera segue
18 luglio 2018 AUDIZIONE di FIAMMETTA BORSELLINO in Commissione Antimafia Regione Sicilia
Luglio 2018 La telefonata di MATTARELLA a FIAMMETTA BORSELLINO – Fiammetta Borsellino: “A seguito del mio appello, ho ricevuto una telefonata dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. Da lui ho avuto parole di conforto ma anche di rassicurazione, rivolte non soltanto a noi familiari, ma a tutti gli Italiani circa la volontà di fare piena luce su tutto. Temo tuttavia che dopo tutti questi anni la possibilità di arrivare a una verità concreta sia compromessa per sempre, ma questo non vuol dire abbandonare il dovere morale di chiederla”.
19 luglio 2018 “Caro nonno, se tu fossi vivo avresti capito quanto ti coccolerei”. La lettera della nipotina Fiammetta”. Queste le parole affettuose che Fiammetta (Figlia di Manfredi) ha dedicato al nonno che non ha mai conosciuto, accompagnate dal disegno di un grande cuore.
19 luglio 2019 FIAMMETTA BORSELLINO e le 13 domande allo Stato – Rassegna stampa
19 luglio 2018 Borsellino, SERGIO MATTARELLA: non smettere ricerca verità
19 luglio 2018 Lei che i depistaggi non li perdona: FIAMMETTA BORSELLINO
23 luglio 2018 PAOLA TAVERNA, vice presidente del Senato a Fiammetta Borsellino: “Avrai tutte le risposte”
17 settembre 2018 AUDIZIONE al CSM del pm ANTONINO DI MATTEO – Altra documentazione
20 settembre 2018 Al “Processo depistaggio” FIAMMETTA BORSELLINO avvicina due imputati
20 settembre 2018 VIA D’AMELIO, “PROCESSO DEPISTAGGIO”: i figli di Borsellino parte civile contro i tre poliziotti
28 settembre 2018 “Via D’Amelio, depistaggio di Stato per favorire i boss”. Processo per i tre poliziotti che costruirono il falso segue
5 ottobre 2018 FIAMMETTA BORSELLINO: «La mafia uccise mio padre. Lo Stato ha depistato e insabbiato i dossier»
5 novembre 2018 Anche a seguito delle sollecitazioni di FIAMMETTA BORSELLINO il Ministero dell’Interno si costituisce parte civile al “Processo depistaggio”.
7 novembre 2018 Procura di Caltanissettatrasmette gli atti per valutare le eventuali responsabilità nella gestione delle indagini su via D’Amelio
3 dicembre 2018 LUCIA BORSELLINO depone al “Processo depistaggio” – AUDIO
Via d’Amelio, LUCIA BORSELLINO: “Mio padre attese invano una chiamata dai giudici”
LUCIA BORSELLINO SVELA UN’INCURSIONE NELLA CASA DI VILLAGRAZIA DI CARINI
4 dicembre 2018 FIAMMETTA BORSELLINO – A Lei Il Premio Antimafia “Francesca Serio” 2018
5 dicembre 2018 Inizia a Caltanisetta il c.d. Processo depistaggio sull’inchiesta strage via D’Amelio
6 dicembre 2018 SALVATORE CANDURA depone al “Processo depistaggio” – AUDIO
15 dicembre 2018 CARLO ZICCHITELLA: “Borsellino doveva essere ucciso a Marsala, ma i boss si rifiutarono“ segue
15 ottobre 2018 PIETRO GRASSO racconta l’inchiesta in Commissione Antimafia Regione Sicilia
19 dicembre 2018 RELAZIONE conclusiva Commissione Antimafia Regione Sicilia
19 dicembre 2018 La rabbia di FIAMMETTA BORSELLINO: “Vergognoso il silenzio di DI MATTEO”
20 dicembre 2018 Ministro BONAFEDE risponde ai familiari di Borsellino «Ministero monitorerà gli esiti dei processi» «I cittadini hanno diritto alla verità. segue
2019
9 gennaio 2019 FIAMMETTA BORSELLINO, dibattito con FAVA e SCARPINATO
20 gennaio 2019 FIAMMETTA BORSELLINO: “Basta slogan e passerelle e il Viminale apra gli archivi”
1 febbraio 2019 FRANCESCO ANDRIOTTA depone al “Processo depistaggio”- AUDIO
3 febbraio 2019 FIAMMETTA BORSELLINO “A che tempo che fa”
3 febbraio 2019 VICE PRESIDENTE ANTIMAFIA chiede la convocazione di FIAMMETTA BORSELLINO
4 febbraio2019 SANTINO DI MATTEO, collaboratore :“Ho detto subito che SCARANTINO aveva detto un sacco di bugie e fesserie sulla strage di Via D’Amelio
5 febbraio 2019 FIAMMETTA BORSELLINO: ”Perchè averte archiviato mafia e appalti?”
5 febbraio 2019 Via D’Amelio, GASPARE SPATUZZA: “Innocenti in carcere per colpa mia? Mi dispero”. segue
21 febbraio 2019 FRANCESCO ANDRIOTTA depone al “Processo depistaggio”- AUDIO
22 febbraio 2019 FRANCESCO DI CARLO, depone al “Processo depistaggio”- AUDIO
22 marzo 2019 GASPARE MUTOLO depone al “Processo depistaggio”- AUDIO
MUTOLO: «Quei “pazzi “ di cui parlava Borsellino non erano i Ros di MORI» «Ma sono pazzi!». segue
25 marzo 2019 – Audizione di FIAMMETTA BORSELLINO presso la Procura della Repubblica di Messina
4 aprile 2019 BRUNO CONTRADA “Depistaggio Borsellino? Si può sbagliare in buona fede”
5 aprile 2019 BRUNO CONTRADA depone al “processo depistaggio”- AUDIO
5 aprile 2019 Depistaggio via d’Amelio, CONTRADA: “Fu il procuratore capo di Caltanissetta a chiedere aiuto ai Servizi segreti”. segue
5 aprile 2019 MAURIZIO AVOLA: «Così diedi il segnale per uccidere Paolo Borsellino”
8 aprile 2019 Su proposta del PROGETTO SAN FRANCESCO il Comune di Como dedica la Biblioteca civica al dottor Paolo Borsellino. Alla cerimonia d’intitolazione partecipa la figlia del magistrato, FIAMMETTA.
8 aprile 2019 Consegna del “PIZZO contro PIZZO” alla dottoressa FIAMMETTA BORSELLINO, Socia onoraria del Progetto San Francesco
12 aprile 2019 FIAMMETTA BORSELLINO: “Il Csm sul piano disciplinare non ha fatto nulla e quando si è mosso non l’ha fatto di sua iniziativa ma solo su input di noi familiari e questo per me è abominevole”. segue
12 aprile 2019 FIAMMETTA BORSELLINO esplode contro il Csm: “non ha fatto nulla. Su eventuali misure disciplinari per magistrati che indagarono e quando si è mosso non l’ha fatto di sua iniziativa ma solo su input di noi familiari e questo per me è abominevole”.
E’ dura la denuncia di Fiammetta Borsellino, figlia del magistrato ucciso nel ’92, intervenuta a un convegno sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio.
Il riferimento della Borsellino è ad eventuali responsabilità disciplinari dei magistrati che indagarono sulla strage.
Indagine condizionata da una clamoroso depistaggio su cui è in corso un processo a tre funzionari di polizia. “Sono stata convocata dal procuratore generale della Cassazione. Ci si chiedono contributi a cui non ci siamo mai sottratti, contrariamente ad altri. Ma non c’è stata alcuna riparazione”. Intanto la Prima Commissione del Csm si appresta ad archiviare la pratica aperta proprio sulla base di un esposto con cui la figlia di Paolo Borsellino aveva segnalato “anomalie” e “disattenzioni” nella gestione del falso pentito Vincenzo Scarantino. (ANSA)
13 aprile 2019 ROBERTO SCARPINATO: “All’indomani della strage di via D’Amelio l’allora Procuratore di Caltanissetta GIOVANNI TINEBRA chiese a BRUNO CONTRADA, che era ai vertici dei Servizi segreti, di aiutarlo nelle indagini, nonostante ci fosse una legge che vietava.
29 aprile 2019 Inizio Appello “Processo Trattativa Stato mafia”
5 maggio 2019 FIAMMETTA BORSELLINO: “Perchè i magistrati non parlano?”
6 maggio 2019 M.llo CARMELO CANALE depone al “Borsellino Quater”- AUDIO
16 maggio 2019 VINCENZO SCARANTINO depone al “Processo depistaggio”- AUDIO
16 maggio 2019 VINCENZO SCARANTINO al “processo depistaggio: “La Barbera mi diceva: “Sei Buscetta junior”
17 maggio 2019VINCENZO SCARANTINO depone al “Processo depistaggio”
18 maggio 2019 SCARANTINO: «Su via D’Amelio solo ILDA BOCCASSINI capì le mie menzogne”
18 maggio 2019 “TU CHE MI CAPISCI” Premio a FIAMMETTA BORSELLINO dal Magna Grecia Awards
23 maggio 2019 FIAMMETTA BORSELLINO: “Non abbassare la guardia”
25 maggio 2019 VINCENZO PIPINO depone al “Processo depistaggio”- AUDIO
Il ladro gentiluomo
26 maggio 2019 GASPARE MUTOLO, depone al “Borsellino Quater”- AUDIO
29 maggio 2019 VINCENZO SCARANTINO depone “Processo depistaggio” – Nuovo dietrofront del pentito di mafia
13 giugno 2019 CLAUDIO FAVA Presidente Commissione Antimafia Regione Sicilia: ‘Stessa mano dietro strage Borsellino e depistaggio”
15 giugno 2019 L’autodifesa del pm CARMELO PETRALIA indagato nell’inchiesta di via D’Amelio: “Contesto termine depistaggio”
19 giugno 2019 Depistaggio Borsellino: terminati accertamenti su 19 bobine, ‘sembrano in buono stato’
19 giugno 2019VINCENZO SCARANTINO depone al “Processo Depistaggio” “Nel 1992 vendevo sigarette di contrabbando”
20 giugno 2019 GIOVANNI ARCANGIOLI, capitano dei Carabinieri depone al “Processo depistaggio” – AUDIO
4 luglio 2019 GIUSEPPE AYALA depone al “Processo depistaggio” – AUDIO
4 luglio 2019 La testimonianza dell’appuntato ROSARIO FARINELLA
4 e 12 luglio 2019 SALVATORE LA BARBERA, Polizia di Stato, depone al “Processo depistaggio”- AUDIO
5 luglio 2019 FIAMMETTA BORSELLINO: “Sapevo che mio padre poteva morire ogni giorno” Intervista al Corriere della Sera
10 luglio 2019 Giorno dopo giorno fino al 19 luglio 1992
12 luglio 2019 VINCENZO SCARANTINO depone al “Processo depistaggio” AUDIO
16 luglio 2019 Dagli archivi finora segreti della Commissione parlamentare antimafia emerge la voce di Paolo Borsellino, che l’8 maggio 1984 racconta le difficoltà del pool antimafia che in quel periodo sta già lavorando al maxi-processo a Cosa nostra
La scorta solo di mattina…
Il Computer che c’è e non c’è
19 luglio 2019 FIAMMETTA BORSELLINO: «Mi vergogno di questo Stato»
19 luglio 2019 Procuratore generale FUZIO scrive a FIAMMETTA BORSELLINO. La figlia del giudice: “L’ultimo affronto da parte dello Stato”
19 luglio 2019 Pg FUZIO scrive a FIAMMETTA BORSELLINO. La figlia del giudice: “Lettera vergognosa.”
19 luglio 2019 Intervista a FIAMMETTA BORSELLINO: “Non abbassare la guardia”
5 settembre 2019 Alla Mostra Venezia, Tv2000 presenta “Il dono della Luna”. Docufilm con la testimonianza di FIAMMETTA BORSELLINO
17 settembre 2019 Inizia la requisitoria del Pubblico ministero al processo d’appello del “Borsellino Quater”
17 settembre 2019 BORSELLINO QUATER, IL PG LIA SAVA: “TROVARE CHI HA MOSSO FILI PER COLOSSALE DEPISTAGGIO
17 settembre 2019 “STRAGI, I MANDANTI OCCULTI SARANNO PRESTO SCOPERTI” La requisitoria del Pg di Caltanissetta LIA SAVA al Borsellino Quater “Abbiamo nuovi elementi da approfondire su Capaci e via D’Amelio”
20 settembre 2019 CARLO LENZI, sostituto procuratore generale di Caltanisetta: “La decisione di eliminare Falcone e Borsellino fu presa da RIINA ed avallata da tutti”
24 settembre 2019 Strage di via D’Amelio, l’avvocato dei Borsellino: “Perchè Giammanco non fu sentito?”
27 settembre 2019 Borsellino quater, parla il falso pentito CALOGERO PULCI: “Non ho mai calunniato nessuno”
2 ottobre 2019 Le parole di GRAVIANO che riaprono la partita
16 ottobre 2019 FIAMMETTA BORSELLINO : “Dopo la morte di Falcone, mio padre chiese alla Procura di Caltanissetta di essere ascoltato. Non ritenne di ascoltarlo” VIDEO ♦ Altre interviste
17 ottobre 2019 FIAMMETTA BORSELLINO a La7 su anomalie e depistaggi nelle indagini di Via D’Amelio VIDEO
18 ottobre 2019 DEPOSIZIONE di GIAMPIERO VALENTI della Polizia di Stato: ”Mi ordinarono di interrompere la registrazione di VINCENZO SCARANTINO perché il collaboratore doveva parlare con i magistrati”.
25 ottobre 2019 Mafia-appalti, sparito il pentito che parlò a Borsellino del coinvolgimento di RAUL GARDINI
30 ottobre 2019 Depistaggio Borsellino, i brogliacci delle telefonate. Mistero sul pentito SCARANTINO
15 novembre 2019 Sentenza Appello “BORSELLINO QUATER”
15 novembre 2019 Appello “Borsellino Quater” conferma le condanne. FIAMMETTA BORSELLINO: “Dal CSM un silenzio indegno”
15 novembre 2019 La prescrizione salva SCARANTINO condannati gli altri falsi pentiti
15 novembre 2019 Depistaggio sulla strage Borsellino, a Messina spuntano i verbali inediti di SCARANTINO
Speciale sentenze “Borsellino Quater”
15 novembre 2019 BORSELLINO QUATER, CONDANNE CONFERMATE IN APPELLO. ERGASTOLO PER I BOSS. DIECI ANNI PER I FALSI PENTITI. PRESCRITTA LA CALUNNIA DI SCARANTINO.
29 novembre 2019 “Processo Depistaggio”- L’ex procuratore di Caltanissetta oggi a capo di quella perugina FAUSTO CARDELLA ricostruisce in aula le fasi dell’indagine.
29 novembre 2019 pm CARDELLA rivela: “Nessun verbale di sequestro su borsa Borsellino”
29 novembre/9 dicembre 2019 FRANCESCO PAOLO GIORDANO, magistrato che si occupò delle indagini su Via D’Amelio, depone al “Processo depistaggio”
5 dicembre 2019 GASPARE SPATUZZA depone al “Processo depistaggio” – AUDIO
5 dicembre 2019 Ritrovate 19 bobine con le trascrizioni delle intercettazioni di VINCENZO SCARANTINO: “Collaboro o m’impicco”
6 dicembre 2019 GIOVANNI BRUSCA depone al “Processo depistaggio” – AUDIO
9 dicembre 2019 ROBERTO SAIEVA depone al “Processo depistaggio”
9 dicembre 2019Depistaggio via d’Amelio, pm SAIEVA racconta le divergenze tra pm su SCARANTINO
9 dicembre 2019 Processo Borsellino: deposizione del pg della Corte d’appello di Catania SAJEVA – Il dibattito interno alla Procura di Caltanissetta sull’attendibilità del pentito VINCENZO SCARANTINO è stato al centro della deposizione del procuratore generale presso la Corte d’appello
13 dicembre 2019 ANNAMARIA PLMA depone al “Processo depistaggio” – AUDIO
13 dicembre 2019 Depistaggio Borsellino, l’ex pm indagata ANNAMARIA PALMA: “Mai avuta percezione della falsità di SCARANTINO” segue
21 dicembre 2019 FRANCESCO ANDRIOTTA depone al “Processo depistaggio” – AUDIO
22 dicembre 2019 FRANCESCO DI CARLO depone al “Processo depistaggio”
2020
20 gennaio 2020 CARMELO PETRALIA depone al “Processo depistaggio” – AUDIO
24 gennaio 2020 CARMELO PETRALIA depone al “Processo depistaggio” – AUDIO
31 gennaio 2020 CARMELO PETRALIA depone al “Processo depistaggio” – AUDIO
3 febbraio 2020 ANTONINO DI MATTEO depone al “Processo depistaggio” DEPISTAGGIO STRAGE VIA D’AMELIO,
3 febbraio 2020 FIAMMETTA BORSELLINO “Nessuno vuole fare emergere la verità”
3 febbraio 2020 FIAMMETTA BORSELLINO: “Delusa dalla deposizione del pm DI MATTEO. Penso ci sia una enorme difficoltà a fare emergere la verità
3 febbraio 2020 ANTONINO DI MATTEO / TUTTE LE BUFALE SUL DEPISTAGGIO BORSELLINO E IL J’ACCUSE DI
FIAMMETTA BORSELLINO
3 febbraio 2020 DI MATTEO : “Il capo del Sisde di Caltanissetta tra il 1995 e il 1996 frequentava tribunale di Caltanisetta”
3 febbraio 2020 DI MATTEO:” C’erano dubbi molto seri sulla credibilità di Vincenzo Scarantino”
4 febbraio 2020 DI MTTEO/FIAMMETTA BORSELLINO Video TGR Sicilia
6 febbraio 2020 DEPISTAGGIO: DI MATTEO non convince FIAMMETTA BORSELLINO
20 febbraio 2020 ILDA BOCCASSINI al “Processo depistaggio”:VINCENZO SCARANTINO? “Non era credibile“; “i dubbi c’erano fin dall’inizio“; “era un mentitore“, “si doveva capire subito che era inattendibile“, “era un poveraccio“
20 febbraio 2020 ILDA BOCCASSINI depone al “processo depistaggio”– AUDIO
20 febbraio 2020 SCARANTINO e le indagini fatte male, i mille dubbi della BOCCASSINI
6 marzo 2020 FIAMMETTA BORSELLINO: “Perché sto aiutando un assassino di papà” FABIO TRANCHINA e la sua compagna hanno gravi difficoltà economiche Lui è l’ex autista del boss GRAVIANO e oggi collabora con la giustizia
14 maggio 2020 Richiesta di archiviazione procedimento contro pm PALMA e PETRALIA
11 giugno 2020 FIAMMETTA BORSELLINO SENTITA A MESSINA PER L’INCHIESTA DEPISTAGGI STRAGI
19 giugno 2020 Processo a Matteo Messina Denaro – Procuratore PACI a VINCENZO CALCARA: “Forse sarebbe il momento di dire la verità”
20 giugno 2020 Depistaggio Borsellino: i dubbi di FIAMMETTA sui pm PALMA e DI MATTEO
3 luglio 2020 ANTONINO DI MATTEO depone al “Processo depistaggio” – La delusione di FIAMMETTA BORSELLINO
17 luglio 2020 FAMIGLIARI BORSELLINO: cause morte nei 57 giorni dopo FALCONE e gestione del rapporto Mafia e Appalti”
17 luglio 2020 pm PACI: “Borsellino era da tempo nel mirino di MATTEO MESSINA DENARO”
24 luglio 2020 Processo ‘ndrangheta stragista: due condanne all’ergastolo per GRAVIANO e FILIPPONE
20 agosto 2020 Premio “CUSTODI DELLA BELLEZZA” a FIAMMETTA BORSELLINO
20 agosto 2020 Borsellino, 5 giorni prima della strage, ai colleghi: «Approfondite mafia-appalti!»
17 settembre 2020 La FAMIGLIA BORSELLINO esprime piena fiducia al pm PACI e diffida VINCENZO CALCARA …
12 ottobre 2020 FELICE CAVALLARO, testimone: “Ufficiale carabinieri prese la borsa del giudice”
13 ottobre 2020 PAOLO BORSELLINO e le testimoni di giustizia PIERA AIELLO E RITA ATRIA
21 ottobre 2020 “L’ultima sentenza sulle stragi? Un punto di partenza per nuove indagini”. Parla il pm GABRIELE PACI
8 novembre 2020 La presenza del SISDE in via D’Amelio
19 novembre 2020 FIAMMETTA BORSELLINO: “Il futuro passa da qui” intervista a Vanity Fair
10 dicembre 2020 Depistaggio Borsellino, FIAMMETTA BORSELLINO all’attacco: “Indagini fatte male, archiviazione sui pm prematura” L’ira di FIAMMETTA BORSELLINO: “Giustizia malata”
11 dicembre 2020 NICOLA MANCINO, ex ministro dell’Interno depone al “Processo depistaggio” – AUDIO
11 dicembre 2020 L’amarezza di FIAMMETTA BORSELLINO: “Un Paese senza verità non può avere futuro“
19 dicembre 2020 “Tante anomalie sui pm PALMA, PETRALIA e DI MATTEO” L’AVV. DI GREGORIO ATTACCA I MAGISTRATI CHE SEGUIRONO SCARANTINO
2021
4 gennaio 2021 BAIARDO, il gelataio di Omegna e la sparizione dell’agenda rossa di PAOLO BORSELLINO
19 gennaio 2021 “Borsellino quater”, la teoria dei giudici: «la strage di via d’Amelio non fu dovuta alla trattativa stato-mafia».
20 gennaio 2021 Secondo la corte d’Assise d’Appello nissena, non ci sarebbe un collegamento tra la Trattativa Stato-mafia e la morte di Borsellino
5 gennaio 2021 Borsellino quater, la Cassazione conferma le condanne.Per la strage di Via D’Amelio e i depistaggi
20 gennaio 2021 Depositate le motivazioni del PROCESSO D’APPELLO Borsellino quater
26 gennaio 2021 Depistaggio Borsellino, ARIANNA BOSSI moglie ex pentito ANDRIOTTA: «A mio marito promisero sconto di pena»
3 febbraio 2021 Archiviato il procedimento contro i pm PALMA e PETRALIA
4 febbraio 2021 MAURIZIO AVOLA: «Così diedi il segnale per uccidere Paolo Borsellino” – Stragef Borsellino, i pm di Caltanissetta bocciano l’ex pentito: “Non era a Palermo ma a Catania con il braccio ingessato”
5 febbraio 2021 FABRIZIO MATTEI, imputato al “processo depistaggio” AUDIO
5 febbraio 2021 Le lacrime del poliziotto MATTEI “Mai indottrinato il pentito Scarantino“
Febbraio 2021 FIAMMETTA BORSELLINO: depistaggio e complicità
20 febbraio 2021 FIAMMETTA BORSELLINO: “COSÌ MAGISTRATI E POLIZIOTTI HANNO IMPEDITO DI SAPERE PERCHÉ HANNO UCCISO MIO PADRE”
20 febbraio 2021 FIAMMETTA BORSELLINO: “DEPISTAGGI E COMPLICITÀ DI MAGISTRATI E POLIZIOTTI HA IMPEDITO LA VERITÀ SULL’UCCISIONE DI MIO PADRE”
24 febbraio 2021 FIAMMETTA BORSELLINO: Eredi di mio padre ? Adesso basta!
24 febbraio 2021 FIAMMETTA BORSELLINO: “Nessuna fiducia nei pm antimafia e nel CSM che hanno depistato.”
24 febbraio 2021 FIAMMETTA BORSELLINO:”DI MTTEO? Distantissimo da mio padre.”
26 febbraio 2021 FIAMMETTA BORSELLINO: “Ci hanno preso in giro”
2 marzo 2021 Il rischio è che PALAMARA non venga sentito sugli esposti di FIAMMETTA BORSELLINO
3 marzo 2021 CLAUDIO FAVA: “FIAMMETTA BORSELLINO sta subendo un linciaggio mediatico”
18 aprile 2021 FABRIZIO MATTEI depone al processo d’appello del “Borsellino Bis” AUDIO
28 aprile 2021 FIAMMETTA BORSELLINO a La7 “Le anomalie sulle indagini e i processi di Via D’Amelio sono la più grande offesa per il popolo italiano” VIDEO
28 aprile 2021 FIAMMETTA BORSELLINO a SPECIALE MAFIA de La7
28 aprile 2021 FIAMMETTA BORSELLINO, che fine ha fatto il dossier Mori, i dubbi sulla Procura di Palermo
28 aprile 2021 FIAMMETTA BORSELLINO ha parlato del dossier “mafia-appalti”, contestualizzando fatti e testimonianze: “Sulla strage di via D’Amelio nient’altro che la verità “
28 aprile 2021 FIAMMETTA BORSELLINO, ‘nella sentenza trattativa c’è una menzogna su mio padre “Nella sentenza trattativa si dice una menzogna, una bugia. Si dice che mio padre fosse addirittura disinteressato al dossier ‘Mafia e appalti’ o che non lo conoscesse ma non è vero, perché lo conosceva benissimo”. E’ la denuncia di Fiammetta Borsellino, la figlia minore di Paolo Borsellino nello speciale Mafia di Enrico Mentana su La7. “La cosa grave è che il 14 luglio 1992 (cinque giorni prima della strage ndr) mio padre fece una riunione con i suoi sostituti in cui chiese come mai l’indagine di sua competenza non fosse confluita nel dossier Mafia e appalti”. (Adnkronos)
1 maggio 2021 FIAMMETTA BORSELLINO: “SULLA STRAGE DI VIA D’AMELIO NIENT’ALTRO CHE LA VERITA’ “
11 maggio 2021 FIAMMETTA BORSELLINO:” La mia vita all’Asinara”
12 maggio 2021 L’ex ministro CLAUDIO MARTELLI in Antimafia: “Borsellino non fu protetto. Su questo non è mai stata aperta un’indagine”.
14 maggio 2021 Depistaggio via D’Amelio al processo a Caltanissetta. Il teste GIANFDOMENICO FENU, Dia, “Nessuno imbeccava SCARANTINO”
23 maggio 2021 Stragi di mafia, MANFREDI BORSELLINO: “C’è chi ai vertici della polizia non ha onorato la divisa che indosso, prima e dopo gli attentati” Manfredi Borsellino, figlio del giudice ucciso in via D’Amelio, riapre segue
25 maggio 2021 AUDIZIONE COMMISSIONE ANTIMAFIA SICILIA – ANTONIO INGROIA. ”Borsellino: Ingroia, indagini volte a puntare solo su mafia. “
17 giugno 2021 Audizione pm ROBERTO SCARPINATO alla Commissione Antimafia Regione Sicilia
9 giugno 2021 BRUNO CONTRADA: “Con Borsellino rapporti professionali”
9 giugno 2021 BRUNO CONTRADA: “La Barbera? Di mafia ne sapeva meno di mia madre”
13 luglio 2021 Presentazione II Parte Relazione Commissione Antimafia Regione Sicilia
13 luglio 2021 MATTEO MESSINA DENARO era in Via D’Amelio. Lo dice RIINA
19 luglio 2021 GASPARE MUTOLO: “Vidi per l’ultima volta Paolo Borsellino nella notte del 17 luglio, due giorni prima di essere ucciso nella strage di via D’Amelio. Era molto preoccupato. segue
19 luglio 2021 Via D’Amelio, ROBERTO SCARPINATO: “I depistaggi continuano ancora oggi. Nella storia delle stragi ci sono 15 morti strane, tra omicidi e suicidi”
20 luglio 2021 BORSELLINO voleva denunciare i fatti interni alla Procura di Palermo: ecco le prove
20 luglio 2021 GAETANO FONTANA: “Ho delle importanti rivelazioni da fare su via D’Amelio, ma non mi sento sicuro e abbastanza protetto per farle adesso”.
27 luglio 2021 La squadra di ARNALDO LA BARBERA e il falso collaboratore FRANCESCO ANDRIOTTA
19 agosto 2021 Depositate le motivazioni del processo a MATTEO MESSINA DENARO condannato per essere fra i mandanti delle stragi di Capaci e Via D’Amelio
8 settembre 2021 «BORSELLINO indagava su Capaci su delega del ministero della Giustizia» Nel dispaccio top secret dell’ambasciatore americano si apprende che l’allora ministro della giustizia CLAUDIO MARTELLI, il 30 maggio 1992, ha inviato LILIANA FERRARO a Palermo per gestire il passaggio dell’intera indagine sulla strage di Capaci nelle mani di Paolo Borsellino. Il riscontro nell’agenda del giudice
17 settembre 2021 SENTENZA Appello “Processo Trattativa Stato mafia”
17 settembre 2021 Depistaggio Borsellino, il giallo dei colloqui di SCARANTINO con TINEBRA, Ex commissario DIA, DOMENICO MILITELLO conferma le dichiarazioni di ILDA BOCCASSINI
23 settembre 2021 FIAMMETTA BORSELLINO, ‘Trattativa? Sempre avuto dubbi, i pm scorretti’
25 settembre 2021 Trattativa Stato mafia, FIAMMETTA BORSELLINO: “Sotto accusa chi aiutò mio padre”. Difende i carabinieri, attacca i pm
27 settembre 2021 L’ex magistrato DI PISA: “Borsellino mi parlò di mafia e appalti davanti bara di Falcone”
5 ottobre 2021 SENTENZA Cassazione “Borsellino Quater conferma le condanne per la strage di Via D’Amelio e i depistaggi. Convalidata la sentenza della Corte di Assise di Appello di Caltanissetta del 2019
6 ottobre 2021 “In 30 anni si è guardato ovunque. Non all’interno delle toghe” Colloquio con FABIO TRIZZINO, legale della famiglia del magistrato, all’indomani della Cassazione sul Borsellino quater.
6 ottobre 2021 Borsellino quater. Le “scuse” del pg Cassazione, depistaggio è “una pagina vergognosa”
5 novembre 2018 “Processo depistaggio”, a seguito la sollecitazione di FIAMMETTA BORSELLINO il Ministero dell’Interno si costituisce parte civile al processo.
15 novembre 2021 ANTONIO INGROIA: “Borsellino non si fidava di molti PM”
8 novembre 2021 Depositate le motivazioni della Cassazione relative al “Borsellino Quater” : Via D’Amelio, la Cassazione: “Fu senza dubbio opera di mafia” L’attentato al giudice Paolo Borsellino e alla sua scorta avvenuto a Palermo in via D’Amelio il 19 luglio del 1992 è di “paternità mafiosa” , anche se ci sono “anomalie” come il coinvolgimento del Sisde e “zone d’ombra” come la scomparsa dell’agenda del magistrato
8 novembre 2021 FAMIGLIA BORSELLINO: ‘abnorme inquinamento delle prove, alti livelli di cointeressenze’ “L’uccisione di Paolo Borsellino e il depistaggio sulla strage sono legati”. Lo ha detto l’avvocato FABIO TRIZZINO, legale della famiglia Borsellino e marito di Lucia Borsellino, commentando segue
9 novembre 2021 STORIA DEL PROCESSO BORSELLINO, MOSAICO CON TANTE TESSERE MANCANTI
16 novembre 2021 AUDIZIONE Commissione Antimafia Regione Sicilia ANTONIO INGROIA “BORSELLINO non si fidava di molti pm”/ “Mi disse ‘Manda tutti in ferie’ e…”
20 novembre 2021 LO FORTE nascose a BORSELLINO l’archiviazione dossier mafia-appalti»
26 novembre 2021 GIUSEPPE PIGNATONE, ROBERTO SCARPINATO, GUIDO LO FORTE depongono al “processo depistaggio” AUDIO
26 novembre 2021 ROBERTO SCARPINATO: «Borsellino mi chiese a fine maggio del 1992 a che punto fosse l’indagine mafia e appalti”. L’inchiesta lui la conosceva perché aveva letto la richiesta di misura cautelare che avevamo fatto
26 novembre 2021 ROBERTO SCARPINATO: “A insabbiare il Dossier MAFIA e APPALTI fu il ROS dei Carabinieri“
27 novembre 2021 GIUSEPPE PIGNATONE: “Nessun contrasto su mafia-appalti”
Novembre 2021 In galera da innocente per diciassette anni, la storia di GAETANO MURANA
15 dicembre 2021 ANTONIO INGROIA depone al “processo depistaggio”
20 dicembre 2021 FIAMMETTA BORSELLINO: “Sulle stragi CSM omissivo e l’ANTIMAFIA non deve servire per far carriera” TESTO e VIDEO
20 dicembre 2021 FIAMMETTA BORSELLINO: “via D’Amelio ancora una ferita aperta” – TESTO e VIDEO
2022
2 gennaio 2022 Corso legale della moneta da due euro con immagine di Borsellino e Falcone in ricordo del trentennale delle stragi
4 gennaio 2022 Il P.M. PACI: “Borsellino era da tempo nel mirino di Messina Denaro”
6 gennaio 2022 LARI: “Rifiutai la richiesta della Boccassini di indagare su Spatuzza”. La rivelazione di Sergio Lari, ex procuratore capo di Caltanissetta su ILDA BOCCASSINI: “Aveva lavorato fianco a fianco con ARNALDO LA BARBERA, per noi era un testimone da ascoltare. Era impensabile che la BOCCASSINI potesse indagare su se stessa.”
15 gennaio 2022 VINCENZO CALCARA rinviato a giudizio per calunnia.
22 gennaio 2022 La CASSAZIONE: “Deviazioni gravissime nelle indagini sulla strage di via D`Amelio” SALVI ricorda che il sacrificio di Falcone e Borsellino e degli agenti di scorta farà parte della cerimonia di apertura della Conferenza dei quarantasette Paesi del Consiglio d`Europa che si terrà a Palermo il 5 maggio.
24 gennaio 2022 GIUSEPPE GRAVIANO: “Dal mio arresto capirete chi sono i mandanti delle stragi”
25 gennaio 2022 Capaci, BORSELLINO “Stava indagando sui nei e sui Servizi”
26 gennaio 2022 Depistaggio Borsellino, ARIANNA BOSSI moglie ex pentito ANDRIOTTA: «A mio marito promisero sconto di pena» – NEWS e AUDIO deposizione
30 gennaio 2022 FEDERICO CAFIERO DE RAHO – Procuratore nazionale Direzione Antimafia: “Sulle stragi di mafia arriveranno nuove verità”. “Arriverà un nuovo pezzo di verità sulle stragi. Di questo ne sono convinto. Stiamo lavorando da anni per questo“.
8 febbraio 2022 Strage via D’Amelio – FAMIGLIA BORSELLINO: “necessaria riflessione sul CSM se…”
Febbraio 2022 – Via D’Amelio – Depistaggi e omissioni secondo l’ex presidente Anm LUCA PALAMARA
17 febbraio 2022 FIAMMETTA BORSELLINO “Provo rabbia contro certi magistrati” “Mio padre tradito dai suoi colleghi”.
17 febbraio 2022 FIAMMETTA BORSELLINO: “Sapere che l’assassino di mio padre è cella non mi dà sollievo. Mi rendo conto che non possiamo non porci il problema del senso della detenzione, specie in un sistema carcerario come il nostro, così pieno di problemi. Riesce davvero il carcere a provocare un cambiamento nelle persone? Se rispondiamo negativamente il carcere è una sconfitta. Questo vale anche per il 41 bis. Anche rispetto alle persone che più mi hanno fatto male, come i Graviano, io non mi sento più appagata se loro restano segregati in una cella, ma se si accende una miccia di cambiamento. Attenzione: non necessariamente questa deve condurre a una collaborazione. A me interessa che si produca un mutamento profondo nelle persone. Per il resto, a me mio padre non lo restituirà mai nessuno.”
23 marzo 2022 Cassazione e l’annullamento del sequestro di documenti ai fratelli del boss GRAVIANO: “Manca il nesso tra reati” – Le MOTIVAZIONI. Depositate dai giudici della Cassazione le motivazioni con cui hanno dichiarato illegittimo il decreto di sequestro di documenti e dati informatici ad alcuni appartenenti alla famiglia dei Graviano nell’ambito dell’indagine della Procura di Firenze sulle stragi del ’93 che ha come indagati Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri. Per i giudici della Cassazione manca “il nesso di pertinenza tra i reati per cui si procede, il presunto finanziamento documentato dalla scrittura privata e il sequestro di documenti e dati informatici rispetto a terzi”.
26 aprile 2022 Depistaggio Borsellino, l’atto d’accusa dei pm: “Alcuni poliziotti hanno mentito in aula, SCARANTINO subì torture in carcere”. Nell’aula bunker di Caltanissetta, l’inizio della requisitoria nel processo in cui sono imputati tre poliziotti. “Il più grande depistaggio della storia d’Italia”
26 aprile 2022 “Processo depistaggio” FIAMMETTA BORSELLINO: “Omertà di Stato”
30 aprile 2022 – “Calcara falso pentito”, giornalista assolto per aver scritto: “Che Vincenzo Calcara sia stato un falso pentito di mafia è un dato ormai acclarato”. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Fulvia Veneziano, nei confronti di Gian Joseph Morici, assolto ‘perchè il fatto non costituisce reato’ dall’accusa di diffamazione aggravata.
5 maggio 2022 – FIAMMETTA BORSELLINO: «Il processo sulla trattativa è stato pompato mediaticamente. Si scrivevano libri e si facevano interviste ad opera degli stessi autori prima ancora che finisse il primo grado e questo di sicuro non è frutto dell’insegnamento delle persone che ci hanno lasciato-. Nessuno ha mai conosciuto il Borsellino quarter perché non ne hanno parlato i giornalisti. I magistrati che non facevano parte di quelle procure, ma che erano a Palermo, non si sono mai messi di traverso e non hanno mai avvertito noi familiari di quello che stava succedendo. Ricordiamoci che Scarantino, mentre diceva falsità a Caltanissetta, si era autoaccusato di un duplice omicidio a Palermo».
5 maggio 2022 Il sacrificio dei magistrati FALCONE e BORSELLINO e degli agenti di scorta farà parte della cerimonia di apertura della Conferenza dei quarantasette Paesi del Consiglio d`Europa che si terrà a Palermo il 5 maggio, in quell`Aula bunker dove si celebrò il MAXIPROCESSO a Cosa nostra segue
12 maggio 2022 STRAGE DI VIA D’AMELIO – “Processo depistaggio” – Requisitoria della Pubblica accusa
18 maggio 2022 STRAGE DI VIA D’AMELIO Dietro le stragi i servizi segreti deviati richieste della Parte civile
19 maggio 2022 FIAMMETTA BORSELLINO: “Mio padre e Falcone consegnati alla mafia dai loro colleghi.”
17-18-20 maggio 2022 STRAGE DI VIA D’AMELIO – “Processo depistaggio” – Interventi delle Parti civili
20 maggio 2022 STRAGE DI VIA D’AMELIO – “Processo depistaggio” – Intervento conclusivo Fabio Trizzino avvocato fam. Borsellino
21 maggio 2022 Antimafia Duemila attacca la Famiglia Borsellino e l’Avvocato FABIO TRIZZINO
30 maggio 2022 STRAGE DI VIA D’AMELIO “Processo depistaggio” – Dichiarazione spontanea dell’imputato MARIO BO
24 giugno 2022 – FIAMMETTA BORSELLINO: “Io accuso” – Intervista
28 giugno 2022 In libreria PAOLO BORSELLINO, per l’amore della verità scritto da Piero Melati con la collaborazione di FIAMMETTA, LUCIA e MANFREDI BORSELLINO.
28 giugno 2022 Penultima udienza al “Processo depistaggio” prima della sentenza. REPLICHE – pm Luciani, Avv.ti Trizzino, Scozzola Panepinto. ‘PM DI MATTEO E PALMA HANNO DIFESO PERVICACEMENTE DEPISTAGGIO‘
4 luglio 2022 Presentazione nazionale di PAOLO BORSELLINO, per amore della verità con l’autore PIERO MELATI e FIAMMETTA BORSELLINO
12 luglio 2022 – Sentenza “PROCESSO DEPISTAGGIO” : nessuna condanna, una assoluzione e due prescrizioni
13 luglio 2022 Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause della mancata individuazione dei responsabili della strage di via D’Amelio
19 luglio 2022 La famiglia Borsellino non partecipa alle cerimonie ufficiali del Trentennale in segno di protesta
19 luglio 2022 Il Procuratore nazionale antimafia chiede scusa . La famiglia Borsellino: «Grati per le scuse, ma chi ha sbagliato sia fuori dalle indagini»-
20 luglio 2022 CSM pubblica i verbali relativi alle audizioni del 28,29,30 e 31 luglio 1992
29 luglio 2022 ADNKRONOS rivela che da qualche settimana la Procura di Caltanisetta a riaperto l’inchiesta sul DOSSIER MAFIA E APPALTI
5 agosto 2022 Depositate le motivazioni della sentenza processo appello “TRATTATIVA STATO MAFIA”
5 agosto 2022 Dalle motivazioni alla sentenza del processo d’appello “Trattativa Stato-mafia” : ‘STRAGE BORSELLINO ACCELERATA DA DOSSIER APPALTI NON DA TRATTATIVA “La Corte ritiene quindi di poter concludere nel senso che quell’input dato da Salvatore Riina al suo interlocutore affinché si uccidesse il dottor Borsellino con urgenza nel giro di pochi giorni, mettendo da parte altri progetti omicidiari già in più avanzata fase di esecuzione (tra i quali quello concernente l’onorevole Mannino di cui ha riferito Giovanni Brusca), possa avere trovato origine nell’interessamento del medesimo dottore Borsellino al rapporto MAFIA e appalti”.
6 agosto 2022 FABIO TRIZZINO, legale figli Borsellino: “ La ricerca di una verità giudiziaria su via d’Amelio è paragonabile alla scalata del monte Everest. Più si va avanti più l’area diventa rarefatta e gli ostacoli più potenti, quasi invincibili. Eppure oggi siamo a 6mila metri di altezza e, fra mille ostacoli, abbiamo guadagnato il campo base. Bisogna riordinare le idee e riacquistare forza ed energie. La vetta è lì più vicina. La si può quasi toccare. Ma al tempo stesso lontanissima. Raggiungerla significherebbe guardare dentro a certi santuari, intoccabili che’ a solo tentare di guardarci dentro,si corre il rischio di essere trasformato in una statua di sale. Il clima all’interno della Procura di Palermo delineato nelle motivazioni contrasta decisamente rispetto alle parole riportate da Alessandra Camassa e Massimo Russo, testi qualificati, circa la definizione che Paolo Borsellino diede al suo ufficio di Palermo definito un NIDO DI VIPERE. La memoria di un valente Magistrato come Paolo Borsellino ci impone dunque un ultimo sforzo. E noi non ci sottrarremo, tanto più che il nostro cammino per la Verità, per alcuni, non avrebbe dovuto nemmeno essere iniziato.”
21 agosto 2022 GIOVANNI PAPARCURI, curatore del Museo Falcone Borsellino, il Bunkerino, comunica tramite FB di lasciare l’incarico. Ne segue un’ampia sequela di reazioni.
7 settembre 2022 Condannato ingiustamente per la strage di via D’Amelio, maxirisarcimento al carrozziere OROFINO
27 ottobre 2022 Via D’Amelio – La famiglia Borsellino lotterá fino alla morte per giungere alla verità
12 novembre 2022 l’AULA BUNKER del Tribunale di Palermo viene intitolata a Falcone e Borsellino
22 dicembre 2022 A FIAMMETTA BORSELLINO il PREMIO ANDE 2022
2023
16 gennaio 2013 – Dopo una latitanza di trent’anni i ROS arrestano MATTEO MESSINA DENARO
27 aprile 2023 – TRATTATIVA STATO MAFIA: la Corte di Cassazione conferma le assoluzioni per Mori, Subranni, De Donno e Dell’Utri. Prescritta l’accusa per Bagarella.
27 aprile 2023 FIAMMETTA BORSELLINO : “C’è chi ha costruito carriere sul processo trattativa”
27 aprile 2023 Processo Trattativa Stato-mafia, FAMIGLIA BORSELLINO: “Ora concentrarsi sul nido di vipere…”
20 maggio 2023 PROCESSO DEPISTAGGIO La Procura si appella: Sentenza da censurare. Un “copia e incolla di precedenti sentenze”, contraddizioni, “profili illogici”.
28 maggio 2023 Processo DEPISTAGGIO la FAMIGLIA BORSELLINO si appella
13 giugno 2023 Muore Silvio Berlusconi e il Governo decreta il lutto nazionale. FIAMMETTA BORSELLINO: “una decisione che si commenta da sola”
19 luglio 2023 – Commemorazione Strage di Via D’Amelio si spacca il “fronte antimafia”
4 agosto 2023 – CHIARA COLOSIMO, presidente della commissione parlamentare Antimafia: “… a settembre aprirò un filone investigativo sulle verità storiche delle stragi di mafia, partendo da quella di via D’Amelio».
Cosa spera di trovare dopo trent’anni: vuole riscrivere le sentenze?
«Mai. Non mi sovrapporrò mai a un’indagine in corso, ma voglio concentrarmi sulla verità storica di quella stagione, che ancora non è chiara. Cosa accadde nei 57 giorni che passarono dall’uccisione di Falcone a quella di Borsellino. Perché la frase del magistrato sul nido di vipere? E i documenti del Csm?
E’ un’operazione verità che dobbiamo alle famiglie delle vittime», spiega.
Cerca mandanti, terzi e quarti livelli, vuole arrivare ai legami con la nascita di Forza Italia?
«No, anzi. Semmai vorrei fare chiarezza sui depistaggi, quanto alla trattativa stato-mafia, anticipo la sua domanda, per formazione politica non ci ho mai creduto».
13 settembre 2023 intervista a VALORI – Via D’Amelio – PIETRO GRASSO: ammettere l’attendibilitá di SPATUZZA andava a toccare troppi nervi scoperti.
25 settembre 2023 Muore di tumore al colon a 61 anni lo stragista MATTEO MESSINA DENARO
26 settembre 2023 LUCIA BORSELLINO e FABIO TRIZZINO auditi dalla COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA
RELAZIONI E RAPPORTI
- 19 luglio 1992 La prima relazione di Servizio della QUESTURA di Palermo
- 19 luglio 1992 La testimonianza dei poliziotti MAGGI e GAROFALO
- 19 luglio 1992 Elenco danni a persone e cose
- 19 luglio 1992 Video VIGILI DEL FUOCO
- 19 luglio 1992 Cap. Carabinieri ARCANGIOLI preleva la borsa del dottor Borsellino
- 19 luglio 1992 Le molteplici versioni fornite nei processi dal dr. GIUSEPPE AYALA che giunse in via D’Amelio nell’immediatezza dell’attentato
- 19 luglio 1992 I primi arrivati in via D’Amelio
- 20 luglio 2020 Rapporto SQUADRA MOBILE Questura di Palermo
- 20 luglio 1992 Verbale audizione dell’agente di scorta superstite ANTONINO VULLO
- 20 luglio 1992 La consulenza tecnica autoptica
- 13 settembre 1992 Appunto RISERVATO del SISDE
- 7 febbraio 2002 Le risultanze delle indagini tecniche.
- 30 luglio 2010 Relazione POLIZIA SCIENTIFICA
- 30 aprile 2013 La testimonianza dell’appuntato dei Carabinieri ROSARIO FARINELLA
- 20 aprile 2017 Testimonianza dell’agente di scorta sopravvissuto ANTONINO VULLO al “Borsellino Quater”
- 19 agosto 2021 Depositate le motivazioni del processo a MATTEO MESSINA DENARO per essere uno dei mandanti delle stragi di Capaci e Via D’Amelio
Gli SPECIALI
- 1992 – 2022 TRENT’ANNI senza VERITÀ
- Speciale Paolo Borsellino – sommario analitico
- PAOLO BORSELLINO, il coraggio della solitudine
- La denuncia di FIAMMETTA BORSELLINO
- LE INDAGINI, LE INCHIESTE, I PROCESSI IN CORSO E QUELLI CONCLUSI
- AUDIO DEPOSIZIONI ALLE UDIENZE
- VIA D’AMELIO PER CAPITOLI
- LA BORSA DEI MISTERI E L’AGENDA ROSSA
- PAOLO BORSELLINO E IL DOSSIER MAFIA E APPALTI
- TI RACCONTERÒ TUTTE LE STORIE CHE POTRÒ
- STORIE DI MAFIA E DI MAFIOSI…
- VOLTI E VOCI DI MAFIA
RICERCA PER TEMA
RICERCA ALFABETICA
a cura di Claudio Ramaccini, Direttore Centro Studi Sociali contro la mafia – PSF