4 gennaio 2021 SALVATORE BAIARDO, il gelataio di Omegna e la sparizione dell’agenda rossa di PAOLO BORSELLINO SEGUE
5 gennaio 2021 “Borsellino quater”, la Cassazione conferma le condanne. Per la strage di Via D’Amelio e i depistaggi SEGUE
19 gennaio 2021 “Borsellino quater”, La teoria dei giudici: «la strage di via d’Amelio non fu dovuta alla trattativa stato-mafia». SEGUE
20 gennaio 2021 Secondo la corte d’Assise d’Appello nissena, non ci sarebbe un collegamento tra la c.d. Trattativa Stato-mafia e la morte di Borsellino SEGUE
20 gennaio 2021 Depositate le motivazioni del PROCESSO D’APPELLO “Borsellino Quater” SEGUE
26 gennaio 2021 Depistaggio Borsellino, ARIANNA BOSSI moglie ex pentito ANDRIOTTA: «A mio marito promisero sconto di pena» SEGUE
2 febbraio 2021 FIAMMETTA BORSELLINO: “Quando incontrai gli assassini di mio padre. VIDEO
3 febbraio 2021 Archiviato il procedimento contro i pm PALMA e PETRALIA SEGUE
4 febbraio 2021 MAURIZIO AVOLA: «Così diedi il segnale per uccidere Paolo Borsellino” – Strage Borsellino, i pm di Caltanissetta bocciano l’ex pentito: “Non era a Palermo ma a Catania con il braccio ingessato” SEGUE
5 febbraio 2021 FABRIZIO MATTEI, imputato al “processo depistaggio” AUDIO Viene interrogato il poliziotto FABRIZIO MATTEI, uno degli imputati al “processo depistaggio” SEGUE “Mai indottrinato il pentito Scarantino“ SEGUE Il poliziotto accusato del depistaggio in lacrime: “Non ho dato suggerimenti a Scarantino” SEGUE
20 febbraio 2021 ILDA BOCCASSINI: Su Vincenzo Scarantino vi erano visioni completamente diverse. Gli altri colleghi erano propensi a dire da subito ‘bene, Scarantino sta collaborando’. Ma per me c’erano delle perplessità. Molte perplessità. SEGUE
26 febbraio 2021 Il funzionario di polizia, CLAUDIO SANFILIPPO“ Non ho mai indagato né conosciuto Scarantino” NEWS e AUDIO
26 febbraio 2021 MARGHERITA PULCHINO depone al “Processo depistaggio” AUDIO
17 marzo 2021 Al “processo depistaggio” depone VINCENZO MANISCALDI AUDIO
17 marzo 2021 Al “processo depistaggio” depone ANTONINO SANTORO AUDIO
La testimonianza tra ”non ricordo” e negazioni.“ In questo documento non vedo mie sigle o firme. Lo dico al cento per cento. Non sono sicuro che sia la mia calligrafia. Io non mi occupavo di intercettazioni”. “Noi ci occupavamo di fare la spesa, di accompagnare i figli a scuola. Stavamo a casa per poco, ma non eravamo sempre lì. Un telefono nell’abitazione? Sicuramente c’era perché ricordo che durante la giornata andavamo nella saletta di ascolto, credo ad Imperia, per ascoltare le telefonate” La serie di “non ricordo” ha riguardato anche le disposizioni date per il periodo trascorso a San Bartolomeo a Mare o le modalità con cui si dovessero controllare le telefonate di Scarantino. Ma il momento in cui la tensione si è fatta più alta è quando il teste ha affermato di non riconoscere la propria firma o sigla nel foglio, né di poter riconoscere altre firme nei brogliacci. “Lei riconosce la calligrafia?” ha chiesto Luciani più volte in una situazione surreale. “Non so se è la mia. Io ora scrivo in stampatello ed è tanto che non scrivo in corsivo. Ci sono alcune lettere che possono essere simili alla mia scrittura, come la ‘p’ o la ‘l’, ma non sono certo che sia mia o no. La mia sigla? Non c’è”. Al PROCESSO TENSIONI TRA PARTI CIVILI E POLIZIOTTO SANTORO SEGUE
24 marzo 2021 L’ombra dei servizi segreti sul depistaggio SEGUE
18 aprile 2021 FABRIZIO MATTEI depone al processo d’appello del “Borsellino Bis” AUDIO
23 aprile 2021 Il giallo delle intercettazioni a Scarantino SEGUE
23 aprile 2021 GIUSEPPE CIRRINCIONE, Polizia di Stato, depone al “Processo depistaggio” AUDIO
23 aprile 2021 CARMELA SAMMARARO, Polizia di Stato, depone al “Processo depistaggio” AUDIO
23 aprile 2021 VINCENZO BAVUSO VOLPE, Polizia di Stato, depone al “Processo depistaggio” AUDIO
23 aprile 2021 FRANCESCO LI VOTI, Polizia di Stato, depone al “Processo depistaggio” AUDIO
23 aprile 2021 MARTINO COLLINE, Polizia di Stato, depone al “Processo depistaggio” AUDIO
23 aprile 2021 AGOSTINO GIUFFRÉ, Polizia di Stato, depone al “Processo depistaggio” AUDIO
23 aprile 2021 GIANFRANCO ABBRUSCATO, Polizia di Stato, depone al “Processo depistaggio” AUDIO
30 aprile 2021 FRANCESCA ANIA, Polizia di Stato, depone al “Processo depistaggio” AUDIO
30 aprile 2021 GASPARE GIACLONE, Polizia di Stato, depone al “Processo depistaggio” AUDIO
30 aprile 2021 SALVATORE AMMIRATA, Polizia di Stato, depone al “Processo depistaggio” AUDIO
30 aprile 2021 GUIDO MARINO, Polizia di Stato, depone al “Processo depistaggio” AUDIO
30 aprile 2021 RICCARDO TORNAMBÉ, Polizia di Stato, depone al “Processo depistaggio”AUDIO
12 maggio 2021 L’ex ministro CLAUDIO MARTELLI in Antimafia: “Borsellino non fu protetto. Su questo non è mai stata aperta un’indagine”. SEGUE MARTELLO rivela: “L’ex procuratore GIAMMANCO mi inviò l’inchiesta sugli appalti: una follia” SEGUE
14 maggio 2021 ANDREA RAMACCA depone al “Processo depistaggio” AUDIO
14 maggio 2021 Depistaggio via D’Amelio al processo a Caltanissetta. Il teste GIANFDOMENICO FENU, Dia, “Nessuno imbeccava SCARANTINO” SEGUE
19 maggio 2021 CINZIA SAVARINO, Polizia di Stato depone al “Processo depistaggio” AUDIO
25 maggio 2021 AUDIZIONE COMMISSIONE ANTIMAFIA SICILIA – ANTONIO INGROIA. ”Borsellino: Ingroia, indagini volte a puntare solo su mafia. “ SEGUE
31 maggio 2021 GIOVANNI BRUSCA scarcerato, la rabbia dei parenti delle vittime. Grasso: “Benefici ai pentiti non sono perdono, servono contro la mafia” SEGUE
2 giugno 2021 Perché è attuale il pensiero di Paolo Borsellino. Con una sua indimenticabile citazione, il dottor BORSELLINO viene espressamente ricordato nel corso della prima Assemblea Generale delle NAZIONI UNITE dedicata alla prevenzione e alla lotta alla corruzione, tenutasi dal 2 al 4 giugno 2021 a New York SEGUE
9 giugno 2021 BRUNO CONTRADA, Scarantino un cialtrone si capiva subito “Ho studiato la mafia, gli uomini di mafia e la loro mentalità, ho cercato di documentarmi. Se io avessi trattato Vincenzo Scarantino dopo 24 ore mi sarei accorto che era un cialtrone e che raccontava cose false. E questo non perchè io sia più bravo di altri, ma per la mia conoscenza di quegli argomenti. Io però non ho mai indagato su di lui, sono solo venuto a sapere che, quando non era pentito, era parente di un mafioso”. Lo ha detto Bruno Contrada, ex numero due del Sisde intervenendo davanti all’Antimafia Regione Sicilia che indaga sui depistaggi delle indagini sulla strage di Via d’Amelio. Alla domanda del presidente della commissione Claudio Fava sul perchè l’allora capo della Mobile di Palermo La Barbera non abbia capito che Scarantino, poi rivelatosi un falso collaboratore di giustizia, stesse mentendo, Contrada ha risposto: “Ci sono organismi di polizia giudiziaria che non possono essere affidati, specie in luoghi come Palermo, a funzionari pur dotati di acume ma privi di esperienza di anni di lavoro e ‘frequentazione’ con la criminalità organizzata”. “Quando lessi anni dopo i nomi dei componenti del gruppo investigativo che indagava sulle stragi del ’92, mi chiesi: ‘ma questi che esperienza hanno?’” “Come si fa ad affidare una inchiesta come quella su Via d’Amelio a persone così? La Barbera sarà stato un ottimo poliziotto, ma ha fatto servizio al nord. Quando è arrivato a Palermo nemmeno sapeva cosa fosse la mafia”. (ANSA)
9 giugno 2021 BRUNO CONTRADA: “Con Borsellino rapporti professionali” SEGUE “La Barbera? Di mafia ne sapeva meno di mia madre” SEGUE
17 giugno 2021 Audizione pm ROBERTO SCARPINATO alla Commissione Antimafia Regione Sicilia SEGUE
21 giugno 2021 DIRETTORE DEL CARCERE DI PIANOSA A SCARANTINO NESSUN SOPRUSO – Al “processo depistaggio” Cerri “Non ho mai ricevuto alcuna denuncia per maltrattamenti” “Vincenzo Scarantino – sottolinea Vittorio Cerri – mangiava regolarmente e non ho mai ricevuto alcuna denuncia per maltrattamenti o per la qualità del cibo”. Ha poi sottolineato rispondendo all’avvocato Giuseppe Panepinto, legale del funzionario di polizia Mario Bo accusato di calunnia aggravata: “Escludo assolutamente che possano essere stati messi dei vermi nel cibo di Scarantino. Il cibo a lui destinato veniva prelevato dalla cucina e gli veniva portato da persone di mia fiducia. Questo succedeva per tutti i detenuti segnalati dal ministero”. Il riferimento è alle affermazioni di Vincenzo Scarantino che, nelle scorse udienze, aveva affermato di essere stato vittima di soprusi all’interno del carcere di Pianosa e che gli avrebbero urinato nella minestra dove a volte venivano messi anche dei vermi. Affermazioni assolutamente smentite da Cerri. L’ex direttore del super-carcere ha anche affermato di aver visto l’allora capo della Mobile di Palermo, Arnaldo La Barbera due-tre volte a Pianosa. In una di queste occasioni c’era anche l’ex pm Ilda Boccassini e che tutto veniva annotato in un registro. “C’era un’apposita sala dove si svolgevano i colloqui”. A deporre anche la poliziotta Rita Loche. “Vincenzo Scarantino era sempre nervoso, impaziente e infastidito. Anche i suoi figli, ancora bambini, avevano difficoltà ad avvicinarsi a lui. A un certo punto voleva fuggire dal residence di Jesolo dove era stato portato nell’agosto del 1994”. Nel 1992 la teste era in servizio alla squadra Mobile di Palermo e faceva parte del gruppo Falcone-Borsellino, costituito proprio per far luce sulle due stragi. Dal 12 al 25 agosto del ’94 si occupò del falso pentito Vincenzo Scarantino, portato in località protetta a Jesolo insieme alla sua famiglia. “Scarantino si esprimeva poco e male in italiano, parlava in dialetto siciliano. Ad un mio collega riferì che era stato a Pianosa, gli disse che si era trovato male e ne parlava come un periodo di sofferenza. A Jesolo non ho mai visto un magistrato né un funzionario del gruppo Falcone Borsellino. Mi occupavo prevalentemente delle esigenze della moglie e dei bambini”.
28 giugno 2021 LUCA LAPEGNA depone al “Processo depistaggio” AUDIO
13 luglio 2021 MATTEO MESSINA DENARO in VIA D’AMELIO. LO DICE TOTO’ RIINA analizzando le intercettazioni abbiamo scoperto che Riina indica Messina Denaro tra gli esecutori della strage di Via D’Amelio. Parla anche di un altro uomo che proviene dall’Albania. Ma nelle trascrizioni delle intercettazioni del 2013 c’è un omissis… SEGUE
13 luglio 2021 Presentazione RELAZIONE Commissione Antimafia Regione Sicilia
19 luglio 2021 GASPARE MUTOLO: “Vidi per l’ultima volta Paolo Borsellino nella notte del 17 luglio, due giorni prima di essere ucciso nella strage di via D’Amelio. Era molto preoccupato. SEGUE
19 luglio 2021 Via D’Amelio, ROBERTO SCARPINATO: “I depistaggi continuano ancora oggi. Nella storia delle stragi ci sono 15 morti strane, tra omicidi e suicidi” SEGUE
19 luglio 2021 Borsellino e la pista catanese|Le ombre su NITTO SANTAPAOLA SEGUE
20 luglio 2021 BORSELLINO voleva denunciare i fatti interni alla Procura di Palermo: ecco le prove SEGUE
20 luglio 2021 GAETANO FONTANA: “Ho delle importanti rivelazioni da fare su via D’Amelio, ma non mi sento sicuro e abbastanza protetto per farle adesso”. SEGUE
27 luglio 2021 La squadra di ARNALDO LA BARBERA e il falso collaboratore FRANCESCO ANDRIOTTA SEGUE
19 agosto 2021 Depositate le motivazioni del processo a MATTEO MESSINA DENARO condannato per essere fra i mandanti delle stragi di Capaci e Via D’Amelio. SEGUE
8 settembre 2021 «BORSELLINO indagava su Capaci su delega del ministero della Giustizia» Nel dispaccio top secret dell’ambasciatore americano si apprende che l’allora ministro della giustizia CLAUDIO MARTELLI, il 30 maggio 1992, ha inviato LILIANA FERRARO a Palermo per gestire il passaggio dell’intera indagine sulla strage di Capaci nelle mani di Paolo Borsellino. Il riscontro nell’agenda del giudice SEGUE
17 settembre 2021 SENTENZA Appello “Processo Trattativa Stato mafia”
17 settembre 2021 Depistaggio Borsellino, il giallo dei colloqui di SCARANTINO con TINEBRA, Ex commissario DIA, DOMENICO MILITELLO (AUDIO) conferma le dichiarazioni di ILDA BOCCASSINI
17 settembre 2021 “SCARANTINO nella stanza con TINEBRA”, nuovi dettagli al processo Depistaggio Borsellino La TESTIMONIANZA di DOMENICO MILITELLO SEGUE
23 settembre 2021 SENTENZA-TRATTATIVA-APPELLO SEGUE
27 settembre 2021 L’ex magistrato DI PISA: “Borsellino mi parlò di mafia e appalti davanti bara di Falcone” SEGUE
5 ottobre 2021 “Borsellino quater”, la Cassazione conferma le condanne. La SENTENZA della CASSAZIONE Perla strage di Via D’Amelio e i depistaggi. Convalidata la sentenza della Corte di Assise di Appello di Caltanissetta del 2019E’ stata confermata dalla Cassazione la condanna di appello del Borsellino quater – per la strage di Via D’Amelio e i depistaggi – e sono dunque definitive le condanne all’ergastolo per i capomafia Salvatore Madonia e Vittorio Tutino e quelle per calunnia per Calogero Pulci (dieci anni) e Francesco Andriotta che ha ottenuto un piccolo sconto di pena (da 10 anni a 9 anni e 6 mesi) per la prescrizione di due calunnie ai danni dell’ex pentito Vincenzo Scarantino, mentre da una terza accusa di calunnia, sempre ai danni di Scarantino, è stato assolto. Convalidata la sentenza della Corte di Assise di Appello di Caltanissetta del 2019.
6 ottobre 2021 “Borsellino Quater ” . Le “scuse” del pg Cassazione, depistaggio è “una pagina vergognosa” SEGUE
8 novembre 2021 Depositate le motivazioni della Cassazione relative al “Borsellino Quater”: Via D’Amelio, la Cassazione: “Fu senza dubbio opera di mafia” L’attentato al giudice Paolo Borsellino e alla sua scorta avvenuto a Palermo in via D’Amelio il 19 luglio del 1992 è di “paternità mafiosa” , anche se ci sono “anomalie” come il coinvolgimento del Sisde e “zone d’ombra” come la scomparsa dell’agenda del magistrato
9 novembre 2021 STORIA DEL PROCESSO BORSELLINO, MOSAICO CON TANTE TESSERE MANCANTI SEGUE
10 novembre 2021 Ammessi nuovi testi al processo per il depistaggio delle indagini Il tribunale di Caltanissetta, nell’ambito del processo sul depistaggio delle indagini successive alla strage del ‘92 in via d’Amelio a Palermo, dove furono uccisi il magistrato Paolo Borsellino e 5 poliziotti della scorta, accogliendo alcune richieste avanzate dalle parti, ha disposto che nell’udienza fissata per il 19 novembre, ascolterà l’ex pm Antonio Ingroia, Santi Foresta, Lucia Falzone e Luigi Li Gotti.
14 novembre 2021 Strage di Via D’Amelio, quattordici processi e una verità ancora lontana SEGUE
15 novembre 2021 L’ex avvocato di Scarantino: “Pm sconcertati da ritrattazione” SEGUE
15 novembre 2021 ANTONIO INGROIA: “Borsellino non si fidava di molti PM” SEGUE
16 novembre 2021 AUDIZIONE Commissione Antimafia Regione Sicilia ANTONIO INGROIA “BORSELLINO non si fidava di molti pm”/ “Mi disse ‘Manda tutti in ferie’ e…” SEGUE
19 novembre 2021 L’avvocato LUIGI LI GOTTI depone al “Processo depistaggio’ AUDIO A SCARANTINO promessi soldi “Ho un ricordo molto vivo dell’interrogatorio a Pianosa: Vincenzo Scarantino parlava come un fiume in piena, non c’erano pause, era molto agitato. La seconda cosa che ricordo è che a un certo punto ci fu un’interruzione. Potei parlare con lui da solo e mi disse quello che gli era stato promesso, ossia 400 milioni di lire fuori dal carcere e in località protetta. Il mio dovere fu quello di dire a Scarantino che erano tutte frottole. Perché ciò che poteva avere dallo Stato era quello previsto dalla legge”. “Scarantino, in un successivo momento, quando fece la ritrattazione, lo disse: l’unica persona che mi aveva detto la verità era l’avvocato Li Gotti”.
26 novembre 2021 GIUSEPPE PIGNATONE, ROBERTO SCARPINATO, GUIDO LO FORTE depongono al “processo depistaggio” AUDIO Udienza a Caltanissetta: SCARPINATO, LO FORTE, PIGNATONE e le loro verità. “Eredi” o “amici” nel “covo di vipere” non ce ne sono mai stati. SEGUE
26 novembre 2021 ROBERTO SCARPINATO:
- «Borsellino mi chiese a fine maggio del 1992 a che punto fosse l’indagine mafia e appalti”. L’inchiesta lui la conosceva perché aveva letto la richiesta di misura cautelare che avevamo fatto. SEGUE
- Accusa il ROS di aver insabbiato il dossier mafia-appalti SEGUE
- “A insabbiare il Dossier MAFIA e APPALTI fu il ROS dei Carabinieri“ SEGUE
27 novembre 2021 GIUSEPPE PIGNATONE: “Nessun contrasto su mafia-appalti” SEGUE
Novembre 2021 In galera da innocente per diciassette anni, la storia di GAETANO MURANA SEGUE
15 dicembre 2021 Ex legale Scarantino, ‘così ex pentito ritrattò la ritrattazione sulla strage Via D’Amelio SEGUE
15 dicembre 2021 ANTONIO INGROIA, magistrato, depone al “Processo depistaggio” AUDIO “Mutolo era pronto a parlare di uomini dello Stato”. SEGUE
15 dicembre 2021 Il j’accue di ANTONIO INGROIA: “Borsellino non si fidava di molti pm” SEGUE
15 dicembre 2021 FLORIANA MARIS, legale ANDRIOTTA depone al “Processo depistaggio” AUDIO
15 dicembre 2021 SANTINO CARMELO FORESTA, legale SCARANTINO, depone al “Processo depistaggio” AUDIO
20 maggio 2021 Intervento Avv. FABIO TRIZZINO al Processo depistaggi rif. a DI MATTEO SEGUE
19 luglio 2021 FABIO TRIZZINO: “il “nido di vipere” al Tribunale di Palermo e l’archiviazione di Mafia e Appalti” AUDIO25 settembre 2021 Processo trattativa, genero BorsellinoFABIO TRIZZINO: “Paolo non è morto invano” SEGUE
6 ottobre 2021 “In 30 anni si è guardato ovunque. Non all’interno delle toghe” Colloquio con FABIO TRIZZINO, legale della famiglia del magistrato, all’indomani della Cassazione sul Borsellino quater. SEGUE
6 ottobre 2021 FABIO TRIZZINO “In 30 anni si è guardato ovunque. Non all’interno delle toghe” SEGUE
8 novembre 2021 FAMIGLIA BORSELLINO: ‘abnorme inquinamento delle prove, alti livelli di cointeressenze’ “L’uccisione di Paolo Borsellino e il depistaggio sulla strage sono legati”. Lo ha detto l’avvocato FABIO TRIZZINO, legale della famiglia Borsellino e marito di Lucia Borsellino, commentando SEGUE
19 novembre 2021 FABIO TRIZZINO avvocato e genero di Borsellino, attacca LO FORTE SEGUE
19 novembre 2021 – TRIZZINO: “LO FORTE nascose a Borsellino l’archiviazione dossier mafia-appalti” SEGUE
20 novembre 2021 TRIZZINO: LO FORTE nascose a BORSELLINO l’archiviazione dossier mafia-appalti» SEGUE
Febbraio 2021 FIAMMETTA BORSELLINO: depistaggio e complicità SEGUE
4 febbraio 2021 DEPISTAGGIO VIA D’AMELIO. Archiviato il procedimento contro i pm ANNAMARIA PALMA e CARMELO PETRLIA. L’ira di FIAMMETTA BORSELLINO SEGUE
20 febbraio 2021 FIAMMETTA BORSELLINO: “COSÌ MAGISTRATI E POLIZIOTTI HANNO IMPEDITO DI SAPERE PERCHÉ HANNO UCCISO MIO PADRE” SEGUE
20 febbraio 2021 FIAMMETTA BORSELLINO: “DEPISTAGGI E COMPLICITÀ DI MAGISTRATI E POLIZIOTTI HA IMPEDITO LA VERITÀ SULL’UCCISIONE DI MIO PADRE” SEGUE
24 febbraio 2021 FIAMMETTA BORSELLINO: Eredi di mio padre ? Adesso basta! SEGUE
24 febbraio 2021 FIAMMETTA BORSELLINO: “Nessuna fiducia nei pm antimafia e nel CSM che hanno depistato.” SEGUE
24 febbraio 2021 FIAMMETTA BORSELLINO:”DI MATTEO? Distantissimo da mio padre.” SEGUE
26 febbraio 2021 FIAMMETTA BORSELLINO: “Ci hanno preso in giro” SEGUE
2 marzo 2021 Il rischio è che PALAMARA non venga sentito sugli esposti di FIAMMETTA BORSELLINO SEGUE
3 marzo 2021 CLAUDIO FAVA: “FIAMMETTA BORSELLINO sta subendo un linciaggio mediatico” SEGUE
28 aprile 2021 FIAMMETTA BORSELLINO a La7 “Le anomalie sulle indagini e i processi di Via D’Amelio sono la più grande offesa per il popolo italiano” VIDEO
28 aprile 2021 FIAMMETTA BORSELLINO a SPECIALE MAFIA de La7 SEGUE
28 aprile 2021 FIAMMETTA BORSELLINO, che fine ha fatto il dossier Mori, i dubbi sulla Procura di Palermo. SEGUE
28 aprile 2021 FIAMMETTA BORSELLINO ha parlato del dossier “mafia-appalti”, contestualizzando fatti e testimonianze: “Sulla strage di via D’Amelio nient’altro che la verità “ SEGUE
28 aprile 2021 FIAMMETTA BORSELLINO, ‘nella sentenza trattativa c’è una menzogna su mio padre “Nella sentenza trattativa si dice una menzogna, una bugia. Si dice che mio padre fosse addirittura disinteressato al dossier ‘Mafia e appalti’ o che non lo conoscesse ma non è vero, perché lo conosceva benissimo”. E’ la denuncia di Fiammetta Borsellino, la figlia minore di Paolo Borsellino nello speciale Mafia di Enrico Mentana su La7. “La cosa grave è che il 14 luglio 1992 (cinque giorni prima della strage ndr) mio padre fece una riunione con i suoi sostituti in cui chiese come mai l’indagine di sua competenza non fosse confluita nel dossier Mafia e appalti”.(Adnkronos)
1 maggio 2021 FIAMMETTA BORSELLINO: “SULLA STRAGE DI VIA D’AMELIO NIENT’ALTRO CHE LA VERITA’ “ SEGUE
11 maggio 2021 FIAMMETTA BORSELLINO:” La mia vita all’Asinara” SEGUE
19 maggio 2021 FIAMMETTA BORSELLINO:”Agli assassini di mio padre ho detto: raccontate la verità, solo così sarete uomini liberi” SEGUE
23 settembre 2021 FIAMMETTA BORSELLINO, ‘Trattativa? Sempre avuto dubbi, i pm scorretti’ SEGUE
25 settembre 2021 Trattativa Stato mafia, FIAMMETTA BORSELLINO: “Sotto accusa chi aiutò mio padre”. Difende i carabinieri, attacca i pm. SEGUE
15 dicembre 2021 Depistaggio via D’Amelio, ombre su Tinebra e Contrada, “Borsellino non si fidava più di nessuno” SEGUE
20 dicembre 2021 FIAMMETTA BORSELLINO: “Sulle stragi CSM omissivo e l’ANTIMAFIA non deve servire per far carriera” TESTO e VIDEO
20 dicembre 2021 FIAMMETTA BORSELLINO: “via D’Amelio ancora una ferita aperta” TESTO e VIDEO
Dicembre 2021 Rassegna stampa de LA DENUNCIA DI FIAMMETTA BORSELLINO
23 maggio 2021 Stragi di mafia, MANFREDI BORSELLINO: “C’è chi ai vertici della polizia non ha onorato la divisa che indosso, prima e dopo gli attentati” Manfredi Borsellino, figlio del giudice ucciso in via D’Amelio, riapre SEGUE
23 maggio 2021 MANFREDI BORSELLINO E QUEL MALEDETTO 1992: “MI ONORO DI PORTARE LA DIVISA, MA C’È CHI NON L’HA ONORATA” Il figlio del giudice Paolo, ucciso in via D’Amelio, oggi guida il commissariato Mondello. Per una volta abbandona il basso profilo che lo ha sempre contraddistinto e parla di quanto accaduto dopo le stragi: “Ho un debito di riconoscenza altissimo verso quei poliziotti rimasti vivi…”. E del padre dice: “Ha sempre anteposto la famiglia al lavoro” “Non sono mai apparso in questi 29 anni in programmi televisivi. Sono qui solo per un motivo, per dare voce a tutti i sopravvissuti di quelle stragi”. Sono le parole pronunciate da Manfredi Borsellino, figlio del giudice Paolo, intervenuto su RaiUno. Dalle stragi del 1992 a oggi, ha sempre tenuto un profilo basso sfuggendo a interviste, telecamere, polemiche. Nel frattempo ha abbandonato il sogno che aveva da ragazzo di diventare veterinario per indossare la divisa della polizia e oggi guida il commissariato Mondello. Con i suoi capelli brizzolati e il volto che ricorda sempre più quello del padre, oggi è comparso davanti alle telecamere di UnoMattina. “Penso a quei poliziotti giovanissimi che nel ’92 volontariamente scelsero di scortare mio padre, quando a Palermo, dopo Capaci soprattutto, serpeggiava la paura di fare un servizio di scorta a mio padre, visto l’elevatissimo rischio. Non solo si proposero, ma soltanto per una pura casualità non si trovarono in via D’Amelio. A loro, a quei poliziotti giovanissimi devo la scelta, oltre 21 anni fa, di servire le istituzioni di questo Paese, istituzioni che non fecero purtroppo tutto quello che erano nelle loro possibilità per salvare uno dei loro figli migliori nel ’92. Ho un debito di riconoscenza altissimo verso quei poliziotti rimasti vivi, perché consapevolmente hanno messo a repentaglio la loro vita per quella di mio padre e me noi tutti”. “Mi onoro di portare questa divisa. Questa uniforme che indosso non l’hanno invece onorata alcuni vertici della polizia in quegli anni, prima e dopo la morte di mio padre” Con la voce ha tratti incerta per l’emozione ha ricordato Paolo Borsellino tra le mura domestiche. Non il giudice. O meglio non solo, ma l’uomo: “Mio padre era una persona assolutamente semplice, normale, non frequentava salotti, era un padre molto attento, trascorreva moltissimo tempo con noi e ho vissuto con lui momenti indimenticabili. A lui ho ripetuto le prime materie universitarie, ho confidato le prime esperienze sentimentali… un padre normalissimo, attento che, nonostante abbia sacrificato la sua vita, consapevole di lasciarsi, ha sempre anteposto la famiglia al lavoro e agli impegni professionali” PALERMO TODAY