SALVATORE BORSELLINO…

 

📌 “Non ho mai creduto alla giustizia degli uomini, sono laico e non posso quindi confidare neanche nella giustizia di Dio


📌 … dopo la morte di Paolo arrivai a dire che se Dio aveva voluto che Paolo morisse perché il nostro Paese potesse cambiare allora avrei ringraziato Dio di averlo fatto morire.

 

📌 21 ottobre 2009 Apcom –  “Ho grande fiducia nella magistratura, e sono convinto che nell’incontro del 25 giugno nel 1992, di cui i carabinieri hanno parlato quattro anni dopo, non si è parlato di mafia e appalti”. Lo ha sostenuto a Radio Anch’io su Radio Uno, Salvatore Borsellino il fratello del magistrato assassinato in via d’Amelio. Quell’incontro, quasi carbonaro, nella caserma Carini di Palermo, è stato ricordato ieri nel corso della sua deposizione dal generale Mario Mori. “Se Paolo era al corrente della trattativa portata avanti da pezzi dello Stato io penso che ne avrà parlato con Mori e De Donno – ha detto – e così penso che il 1 luglio ne parlò con Nicola Mancino”.Secondo il fratello, Paolo Borsellino “è stato ucciso perché si è messo di mezzo a questa trattativa. Ora vengono fuori grazie alle dichiarazioni di Massimo Ciancimino e al lavoro di magistrati coraggiosi, certe cose e adesso tante persone che tacevano ora recuperano la memoria”.


 

LIBERA

SALVATORE BORSELLINO: Libera discrimina le vittime delle stragi, la Commissione Antimafia é infiltrata e depista. Se nell’agenda rossa si parlasse di “mafia e appalti” si sarebbe già ritrovata


L’AGENDA ROSSA, IL GENERALE MORI E LA QUERELA PER DIFFAMAZIONE AGGRAVATA

 

 


LA PROCURA DI CALTANISETTA E LA COMMISSIONE ANTIMAFIA

 

23.11.2025 𝑺𝑨𝑳𝑽𝑨𝑻𝑶𝑹𝑬 𝑩𝑶𝑹𝑺𝑬𝑳𝑳𝑰𝑵𝑶:  
“𝐿𝑎 𝐶𝑜𝑚𝑚𝑖𝑠𝑠𝑖𝑜𝑛𝑒 𝐶𝑜𝑙𝑜𝑠𝑖𝑚𝑜 𝑐𝑎𝑛𝑐𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑖 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑒 𝑡𝑒𝑛𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑠𝑐𝑟𝑖𝑣𝑒𝑟𝑙𝑖” 
“Io continuo a pensare che questa commissione (parlamentare antimafia) stia portando avanti un depistaggio istituzionale, come l’ha definito Scarpinato.”  F.te FQ

 

 

La “VERITÀ” di Salvatore Borsellino – Dopo il “depistaggio Scarantino” oggi vi è quello messo in campo dalla Commissione Parlamentare Antimafia che ha concentrato i suoi lavori unicamente sul fantomatico rapporto mafia-appalti.
Questa, in sostanza, la dura accusa lanciata dall’ing. Salvatore Borsellino. Una tesi, quella sostenuta dal fratello del compianto magistrato che, ancora una volta, lo pone in totale contrapposizione ai figli di Paolo Borsellino. Non solo: se fossero vere le sue accuse, i suoi nipoti si sarebbero resi conseguentemente complici di questo nuovo depistaggio.

PAOLO E GIOVANNI

 

 

  • VIDEO – La mia amicizia con GIOVANNI FALCONE risale al periodo di quando eravamo bambini …


 DI MATTEO E SCARPINATO 

 

 

 

  • 22.6.2018 “Ti chiedo scusa per le incaute affermazioni di un membro della mia famiglia”

 

 


L’ANNIVERSARIO DEL 19 LUGLIO

 


SILVIO BERLUSCONI

 

 


ALBERTO DI PISA

 


MASSIMO CIANCIMINO

Screenshot

GASPARE MUTOLO


COORDINAMENTO FAMILIARI VITTIME TERRORISMO E MAFIA

 

  • SALVATORE  BORSELLINO  “L’idea mi è nata proprio a causa del tentativo in atto da parte di questo governo di riscrivere la storia del nostro Paese, cancellando la responsabilità dei servizi e dell’eversione nera, parcellizzando lo studio delle stragi e banalizzandone le cause. Secondo quest’ottica, esse devono essere attribuite soltanto a quanti sono stati utilizzati come esecutori, escludendo anzi da questi gli esecutori neofascisti. Inoltre, le ultime sentenze della magistratura hanno ancora di più allontanato la speranza di potere avere, nel corso della vita che mi resta, quella verità e quella giustizia per cui combatto da anni. Ho pensato allora che fosse necessario avere una voce comune, e quindi più forte e più incisiva, da parte delle associazioni dei familiari di vittime per quella che dovrebbe essere una esigenza di tutto il Paese. E che invece, troppo spesso, viene lasciata in carico soltanto a noi. Sono riuscito così a mettere insieme un Coordinamento tra queste associazioni, che riuniscono i familiari delle vittime di Piazza Fontana, di Piazza della Loggia, della Stazione di Bologna, della strage di Via dei Georgofili, della strage del treno Italicus, della strage del Rapido 904, oltre che singoli familiari come io stesso, la famiglia Catalano, Brizio Montinaro, Stefano Mormile, Sergio Amato, la famiglia Agostino, Angela Manca, Paola Caccia, Luana Ilardo(fonte Antimafia Duemila)

 




LE CAUSE DELLA STRAGE DI VIA D’AMELIO

VIDEO RAI NEWS 

 

  • 27.5.2012. “La mafia aveva alzato il tiro, reclamava il rispetto di quei patti presi da una classe politica -quella della Prima Repubblica- ormai giunta sull’orlo del collasso. Il sistema stava per mutare e Cosa Nostra pretendeva prepotentemente di avere un posto d’onore nel nuovo assetto che si andava a delineare.” FANPAGE 
  • 26.5.2017…”Paolo si era reso conto che un pezzo dello Stato stava tramando contro lui per eliminarlo, perché era di ostacolo a quella scellerata trattativa. Per questo è stato ucciso”. A dirlo, stamane, nel corso del convegno “La storia dell’antimafia come materia a scuola” è stato Salvatore Borsellino, fratello del magistrato ucciso nel luglio del ’92 a Palermo.” ansa
  • LUGLIO 2018 “Se si vuole passare veramente a una terza Repubblica, bisognerebbe mettere al primo posto la ricerca della verità. C’è un peccato originale da lavare, e se non si lava questo peccato originale; se non si lava il sangue delle stragi, non ci potrà mai essere niente di nuovo”. agenda rossa “su cui mio fratello scriveva appunti personali, supposizioni e dichiarazioni di collaboratori di giustizia”. Dell’’agenda, “dalla quale Paolo non si separava mai specie dopo la morte di Giovanni Falcone”, e che portava con sé il giorno dell’attentato” nessuna traccia.  “Mio fratello, ne sono convinto, è stato ucciso con un piano affrettato rispetto a quella che sarebbe stata la sua eliminazione, che sarebbe arrivata in ogni caso, per mano della mafia, ma che è stata sollecitata da parte di quella politica, di quei pezzi dello Stato, che avevano scelto di condurre con la mafia una scellerata trattativa”
  • 24.8.2020 “Le “menti raffinatissime” hanno accelerato, hanno voluto la morte del giudice Paolo Borsellino. 57 giorni dopo la strage di Capaci. Una «strategia della tensione» per mettere sotto scacco un intero Paese.Per l’ennesima Trattativa tra Cosa nostra e pezzi deviati delle Istituzioni. Non gli è bastata la morte violenta del giudice Giovanni Falcone, l’amico fraterno di Paolo Borsellino. Serviva un’altra dimostrazione di forza. Si doveva eliminare l’ostacolo più grande, più ingombrante. E nemmeno hanno trovato pace. Il piano prevedeva altri obiettivi: come l’Agenda Rossa (prelevata dalla borsa del magistrato in via D’Amelio subito dopo il botto, con i corpi martoriati e ancora caldi). Ma nemmeno davanti a questa vigliaccata si sono fermati.” WordNews
  • 25.9.2020“Mio fratello morto ucciso perché si è opposto alla trattativa”AVANTI LIVE
    … E il suo comportamento, negli ultimi giorni della sua vita, ne è un chiaro esempio. Paolo non solo sapeva che sarebbe stato ucciso ma sapeva chi aveva deciso di ucciderlo, chi non lo avrebbe protetto, ed erano proprio quei pezzi dello Stato che avrebbero dovuto assicurare la sua sicurezza. Pietro Giammanco non gli comunica neanche che è arrivato a Palermo il tritolo che poteva servire per lui. Paolo, negli ultimi giorni della sua vita, si comporta proprio come un condannato a morte. Saluta i suoi amici come se, appunto, non dovesse vederli più. Lo vedo come una persona che non solo sa che deve essere ucciso, ma è rassegnato ad essere ucciso. La sua fiducia nello Stato è venuta a crollare, perché sa che dall’interno, da pezzi deviati dello Stato, è arrivata la sua condanna a morte. E si comporta in questa maniera.» Salvatore Borsellino, WordNews
  • 20.7.2022“Io sono convinto che mio fratello è morto perché si è opposto a una scellerata trattativa, che tra l’altro abbiamo appreso in un’altra sentenza recente non essere neanche un reato.” MENTI IN FUGA

🟥 17.7.2023 SALVATORE BORSELLINO: non si è trattato di trattativa ma di complicità tra la mafia e lo Stato inutile aggiungere l’aggettivo “deviato”.

  • 18.10.2023 Salvatore Borsellino in Commissione Antimafia ha sostenuto che occorre  partire «dal furto di quell’Agenda, compiuto, ne sono certo, proprio da quelle stesse mani che hanno voluto la morte di mio fratello, e non sto parlando della mafia, ma di pezzi deviati dello Stato […]
    È proprio da questo che si dovrebbe ripartire e non da un dossier “mafia-appalti” che, se pure può essere considerato una concausa, non è sicuramente la vera causa dell’improvvisa accelerazione di una strage che, a quel punto, non poteva più essere rimandata.  Occorreva eliminare, e in fretta, chi rappresentava un ostacolo insormontabile per un disegno criminoso, teso, con l’ausilio anche dell’organizzazione mafiosa e dell’eversione nera, a cambiare gli equilibri di questo nostro disgraziato Paese che da queste stragi, che io ho chiamato e continuerò sempre a chiamare “stragi di Stato”, è stato sempre segnato».
  • 10.6.2025 SALVATORE BORSELLINO: perché é stato ucciso mio fratello –  AUDIO

 

 


LA ROTTURA CON I FIGLI DI PAOLO BORSELLINO

 

… da essi (Fiammetta , Lucia e Manfredi Borsellino) è emersa una posizione processuale che si è venuta a differenziare nel corso dei tanti processi, arrivando purtroppo, e con mio grande dolore, a influire anche sui rapporti personali. (Da audizione Commissione Parlamentare Antimafia) 

 

 

Le posizioni processuali mie e quelle dei figli di Paolo e del loro avvocato sono sicuramente nettamente distinte. Io porto avanti una certa posizione processuale. I figli di Paolo ne portano avanti un’altra che purtroppo è troppo simile a quella che portano avanti Mori e De Donno, quelle due persone … che sono state assolte nel processo sulla trattativa…. In effetti non esiste un reato di trattativa, ma esistono le conseguenze delle trattative. Se una trattativa porta a salvare delle vite degli ostaggi è una trattativa che viene portata avanti dai servizi di intelligence di tutto il mondo. Però una cosa diversa è (ndr) se la trattativa porta, come ha portato questa trattativa di cui è stata affermata l’esistenza anche nelle sentenze, ad altre stragi perché la strage di via dei Georgofili, la strage di via Palestro sono una diretta conseguenza di questa trattativa. Quindi quelli che oggi proclamano eroi Mori e De Donno dovrebbero tenere conto di questo. A mio avviso dovrebbero tenerne conto anche i figli di Paolo…   (Tratto dall’intervista a cura di ALTRO 16.8.2025 – 19luglio1992.com)

 


 

24.11.2025Salvatore Borsellino ha condiviso un aggiornamento sulla petizione su Change.org “Creiamo un Giardino della Memoria in Via D’Amelio” (a Palermo ndr). “Siamo arrivati, e da tempo, a 115.000 firme, ma ancora chi dovrebbe dare il permesso di mettere almeno due panchine accanto al nostro albero – assediato dalle auto – non si è degnato di dare una risposta, impegnato a spartirsi le tangenti dei fondi che dovrebbero essere destinati ai cittadini – dice – Noi però non ci arrendiamo, continueremo a fare di tutto per realizzare il nostro sogno”. La petizione per un riassetto dell’area, già devastata dall’attentato del 19 luglio 1992 in cui persero la vita il magistrato e la sua scorta, è partita nel 2023 su iniziativa dello stesso Borsellino, fratello del giudice Paolo e fondatore del Movimento delle Agende Rosse. Fonte: Adnkronos


 

 

Dichiarazioni varie di SALVATORE BORSELLINO in proposito


…”da essi (i figli di Paolo Borsellino) mi divide una posizione processuale che si è venuta a differenziare nel corso di tanti processi arrivando purtroppo, e con mio grande dolore, adinfluire anche sui rapporti personali.

…”ho ascoltato con sconcerto le dichiarazioni fatte in questa sede nei confronti di due magistrati, o meglio di un magistrato e di un ex magistrato, oggi senatore della Repubblica, mi riferisco a Nino Di Matteo (???) Roberto Scarpinato, ai quali mi sento invece di dovere manifestare pubblicamente, e in questa stessa sede, la mia stima e la mia gratitudine per avere in questi lunghi anni, ricercato con tutte le loro forze quella Verità e quella Giustizia per le quali continuo a combattere,  in nome di quella Agenda Rossa che ho scelto a simbolo della mia lotta.”

…”Perplesso mi ha lasciato anche, nella ricostruzione dell’avvocato dei figli di Paolo, il diverso peso dato ad alcune parole di Paolo e ad altre parole e circostanze riferite da sua moglie, Agnese Piraino. Sono state messe quasi sullo stesso piano parole per me evidentemente ironiche come “Quei due non me la raccontano giusta” con parole pesanti, terribili, come quelle riferite ad avere appreso che il Generale Subranni era “punciuto” o sulla raccomandazione di chiudere le finestre perché qualcuno, da una postazione situata nel Castello Utveggio poteva spiarlo.”

“Io immagino che ci sia anche qualcuno che consiglia i miei nipoti e l’avvocato Trizzino, probabilmente tra i Ros, che invece io ho sempre condannato, perché hanno grosse responsabilità morali nonostante le assoluzioni.”

“…sinceramente non comprendo come mai dopo trent’anni loro (i figli di Borsellino) abbiano deciso di consegnare una scansione (della agenda marrone di Paolo Borsellino) alla Commissione antimafia, e cosa pensano che si possa trovare.”

…”Dicono che la mafia non può essere diretta da nessuno? (Avvocato Trizzino legale dei figli di Paolo Borsellino)Io invece dico che è stata utilizzata anche da pezzi deviati dello Stato, il cosiddetto “deep-State”, responsabile del “golpe” avvenuto tra il 1992 e il 1993 con il cambio degli equilibri politici.”


SALVATORE BORSELLINO E …

 


FIAMMETTA, LUCIA, MANFREDI BORSELLINO E FABIO TRIZZINO

PROCURA E COMMISSIONE ANTIMAFIA

AGENDA ROSSA E MORI

CAUSA DELLA STRAGE DI VIA D’AMELIO

CAPACI

BERLUSCONI

GIORGIO NAPOLITANO

LIBERA

MARIA FALCONE

ROBERTO SCARPINATO

ANTONINO DI MATTEO

ALBERTO DI PISA

GIUSEPPE AYALA

PIETRO GRASSO

MASSIMO CIANCIMINO

MATTEO MESSINA DENARO

NICOLA MANCINO

ANNIVERSARIO 19 LUGLIO

DECRETO SICUREZZA

 

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