PAOLO BORSELLINO – 2022 cronologia

2 gennaio 2022 Corso legale della moneta da due euro con immagine di Borsellino e Falcone in ricordo del trentennale delle stragi SEGUE

4 gennaio 2022 Il P.M. PACI: “Borsellino era da tempo nel mirino di Messina DenaroSEGUE

6 gennaio 2022 LARI:“Rifiutai la richiesta della Boccassini di indagare su Spatuzza”. La rivelazione di SERGIO LARI  ex procuratore capo di Caltanissetta su ILDA BOCCASSINI: “Aveva lavorato fianco a fianco con ARNALDO LA BARBERA, per noi era un testimone da ascoltare. Era impensabile che la BOCCASSINI potesse indagare su se stessa.” VIDEO

15 gennaio 2022 VINCENZO  CALCARA rinviato a giudizio per calunnia. SEGUE

22 gennaio 2022 La  CASSAZIONE:“Deviazioni gravissime nelle indagini sulla strage di via D`Amelio” SEGUE

24 gennaio 2022 GIUSEPPE  GRAVIANO: “Dal mio arresto capirete chi sono i mandanti delle stragi” SEGUE

25 gennaio 2022 Capaci, BORSELLINO Stava indagando sui nei e sui Servizi” SEGUE

26 gennaio 2022 GIOVANNI PITITTO, perito, depone al “Processo depistaggio” AUDIO

26 gennaio 2022 Depistaggio Borsellino, ARIANNA BOSSI moglie ex pentito ANDRIOTTA: «A mio marito promisero sconto di pena» – NEWS e AUDIO deposizione

30 gennaio 2022 FEDERICO CAFIERO DE RAHO – Procuratore nazionale Direzione Antimafia: “Sulle stragi di mafia arriveranno nuove verità”. “Arriverà un nuovo pezzo di verità sulle stragi. Di questo ne sono convinto. Stiamo lavorando da anni per questo“.

30 gennaio 2022 Dichiarazione MARIO BO al “processo depistaggio” AUDIO

 

26-27 aprile 10-11 maggio 2022 Requisitoria PM STEFANO LUCIANI al “Processo depistaggio” AUDIO e NEWS  PM STEFANO LUCIANI il più grande depistaggio d’Italia nato a Pianosa. Come si arriva all’interrogatorio del 24 giugno 1994? Quindici giorni dopo l’arresto di Vincenzo Scarantino, avvenuto il 29 settembre 1992, atterra sul tavolo del procuratore di Caltanissetta Tinebra una nota del Sisde con a capo Contrada, veicolata attraverso la Squadra Mobile di Caltanissetta nella quale incredibilmente, il Sisde anziché dire che Scarantino è un piccolo delinquente di borgata, lo definisce un boss mafioso”. Lo ha detto nel corso della requisitoria del processo sul depistaggio delle indagini sulla strage di via D’Amelio il pm Stefano Luciani. Secondo l’accusa gli imputati del processo, i poliziotti Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo avrebbero indotto il falso pentito Vincenzo Scarantino a dichiarare il falso, mediante minacce, pressioni psicologiche e maltrattamenti. “I suoi precedenti erano assolutamente distonici rispetto al quadro che si vuole rappresentare. Da quel momento Vincenzo Scarantino subisce un pressing asfissiante. A Venezia, a Busto Arsizio, viene sottoposto a interrogatori costanti e ripetuti. Vincenzo Scarantino arriva al 24 giugno 1994 che è un uomo esasperato”.Mi hanno spogliato nudo e mi colpivano i genitali con la paletta, mi dicevano di guardare a terra e mi colpivano se guardavo a terra, mi buttavano l’acqua gelata mentre dormivo nella cella. Tutto questo dietro la promessa: ti facciamo uscire da qui e ti diamo 200 milioni di lire. Questo raccontava Vincenzo Scarantino alla moglie Rosalia Basile ed è un cliché che si ripete con Salvatore Candura, al quale vengono fatte le stesse promesse e le stesse pressioni psicologiche. Alla fine Scarantino sotto il peso delle pressioni cede e si accolla le accuse: cioè il furto della Fiat 126 utilizzata come autobomba per la strage. Scarantino ha poi detto: ho recitato un copione esattamente come mi era stato detto di fare da Arnaldo La Barbera e dal poliziotto Mario Bo”, ha detto il pm Luciani.   ANSA Depistaggio Borsellino, l’appello del pubblico ministero ai poliziotti imputati: “Dopo 30 anni, è l’ora di parlareL’accusa dei pm: “Sulla strage il depistaggio dei poliziotti”.  

26 aprile 2022  Depistaggio Borsellino, l’atto d’accusa dei pm: “Alcuni poliziotti hanno mentito in aula, SCARANTINO subì torture in carcere”. Nell’aula bunker di Caltanissetta, l’inizio della requisitoria nel processo in cui sono imputati tre poliziotti. “Il più grande depistaggio della storia d’Italia”

27 aprile 2022 – Via D’Amelio, l’accusa dei pm:   “Sulla strage il depistaggio dei poliziotti”.  Fiammetta Borsellino: “Omertà di Stato”  «Vincenzo Scarantino subì un pressing asfissiante — ripete il pubblico ministero Stefano Luciani — venne anche torturato nel carcere di Pianosa. SEGUE

28 aprile 2022 Tutti i piani mafiosi per uccidere il giudice Paolo Borsellino. Noi dunque lo conoscevamo bene il dottore Paolo Borsellino, ancora meglio del dottore Falcone, e anche per lui era dall’inizio degli anni Ottanta che pensavamo di combinare qualcosa, perché aveva cominciato anche a fare indagini sulla famiglia Riina, aveva arrestato anche il fratello di zio Totò, Giacomo, a Bologna, e aveva svolto indagini particolari con quel capitano dei carabinieri, Emanuele Basile – che poi era stato ucciso – che aveva portato all’arresto di Francesco Madonia e di suo figlio. SEGUE

30 aprile 2022 – “VINCENZO CALCARA falso pentito”, giornalista assolto per aver scritto: “Che Calcara sia stato un falso pentito di mafia è un dato ormai acclarato”. La sentenza è stata emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Agrigento, Fulvia Veneziano, nei confronti di Gian Joseph Morici, assolto ‘perchè il fatto non costituisce reato’ dall’accusa di diffamazione aggravata. SEGUE

5 maggio 2022 Il sacrificio dei magistrati FALCONE e BORSELLINO e degli agenti di scorta farà parte della cerimonia di apertura della Conferenza dei quarantasette Paesi del Consiglio d`Europa che si terrà a Palermo il 5 maggio, in quell`Aula bunker dove si celebrò il MAXIPROCESSO a Cosa nostra  SEGUE

6 maggio 2022  Difesa BO: “Scarantino calunniatore”, a luglio la sentenza  Il falso pentito Vincenzo Scarantino è “un calunniatore” che “non è mai stato indottrinato” né “dai poliziotti né dai magistrati”. E’ ancora l’ex pentito, che aveva   SEGUE

10 maggio 2022  SCARANTINO ritrattò già nel ’95? La ritrattazione del falso pentito Vincenzo Scarantino al giornalista Angelo Mangano è al centro del penultimo giorno della requisitoria del pm al processo sul depistaggio. Il pubblico ministero Stefano Luciani ha ricordato quando Scarantino, che secondo la Procura sarebbe stato indotto dai poliziotti ad accusare della strage persone innocenti, si mise in contatto con Mangano per confessare che dietro alle sue dichiarazioni c’erano le pressioni della polizia. “Scarantino mi disse– ha raccontato il giornalista ai magistrati in un verbale letto in aula – che era stato torturato, che gli avevano fatto urinare sangue mentre era detenuto a Pianosa, che lui dell’attentato non sapeva nulla e che aveva accusato innocenti”.  La ritrattazione avvenne nel 1995. Finita l’intervista con Mangano il cronista ricevette una chiamata dalla questura in cui gli si disse che lo cercava l’ex capo della Mobile Arnaldo La Barbera, all’epoca a capo del pool investigativo che indagava sulle stragi. “Capii che Scarantino era intercettato, altrimenti come avrebbero fatto a sapere della mia intervista?”, ha raccontato Mangano ai magistrati.

10 maggio 2022 Prosegue requisitoria del PM AUDIO «I Poliziotti crearono falsi pentiti» ANDRIOTTA, ricorda il pm Stefano Luciani, fa nomi e cognomi di chi lo avrebbe spinto a mentire e parla espressamente del ruolo dell’allora capo del pool che svolgeva le indagini, ARNALDO LA BARBERA, deceduto qualche anno fa. La Barbera lo avrebbe «preparato» SEGUE

11 maggio 2022 Processo Borsellino, “gigantesco depistaggio”: la procura chiede la condanna di 3 poliziotti SEGUE

12 maggio 2022 “Processo depistaggio” Requisitoria della Pubblica accusa SEGUE

18 maggio 2022 Dietro le stragi i servizi segreti deviati richieste della Parte civile SEGUE

17-18-20 maggio 2022  “Processo depistaggio” – Interventi delle Parti civili  SEGUE

21 maggio 2022 PIPPO GIORDANO (DIA): “Ho assistito con Falcone e Borsellino agli interrogatori di pentiti veri e immaginari”SEGUE

30 maggio 2022 “Processo depistaggio” contro tre poliziotti. Il pm: “Sono passati 30 anni, se c’è stato altro ditelo” Il processo a coloro che sono ritenuti tra gli autori … SEGUE

30 maggio 2022 Poliziotto imputato MARIO BO “Sempre fatto il mio dovere”. “Sono assolutamente estraneo ai fatti che mi vengono contestati in questo processo, che già mi ha procurato non pochi danni fisici e morali. La mia unica responsabilitàSEGUE AUDIO e NEWS

1 giugno 2022 “Processo depistaggio” Difesa BOA depistare furono tre falsi pentiti. Poliziotti innocenti“ Dall’intervento dell’avvocato GIUSEPPE PANEPINTO difensore di Mario Bo, imputato insieme a Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo. SEGUE

9 giugno 2022 Il legale degli agenti: “Chiedere la condanna è inaccettabile”Questi imputati hanno un passato, hanno una dignità, sono poliziotti, hanno una loro storia che comprende tantissime azioni svolte per contrastare la criminalità organizzata. Michele Ribaudo era un agente. Noi stiamo parlando di un soggetto che nella scala gerarchica della polizia è l’ultimo gradino assoluto e un altro soggetto che stava un gradino appena sopra, un vice sovrintendente, cioè Fabrizio Mattei. Chiederne la condanna è una cosa inaccettabile”. SEGUE6.5.2022 Depistaggio Borsellino:   Difesa BO: “Scarantino calunniatore”, a luglio la sentenza  Il falso pentito Vincenzo Scarantino è “un calunniatore” che “non è mai stato indottrinato” né “dai poliziotti né dai magistrati”. E’ ancora l’ex pentito, che aveva   SEGUE

 

24 giugno 2022 FIAMMETTA BORSELLINO:«Non partecipo agli anniversari di via D’Amelio. Mio padre fu lasciato solo e tradito»SEGUE

28 giugno 2022 Repliche del PM STEFANO LUCIANI al “processo depistaggio” AUDIO

 

4 luglio 2022 Presentazione nazionale a Palermo del nuovo libro di Piero Melati PAOLO BORSELLINO PER L’AMORE DI VERITA’ con Fiammetta Borsellino SEGUE

7 luglio 2022 FIAMMETTA BORSELLINO: la Boccassini “ non avrebbe dovuto limitarsi a una “letterina”SEGUE

11 luglio 2022 Il fotografo delle stragi di mafia: “Sapevo che avrebbero ucciso Borsellino e non ho fatto altro che scattare immagini” SEGUE

12 luglio 2022 “Depistaggio Borsellino”, la prescrizione salva due poliziotti: assolto il terzo Cade l’aggravante mafiosa per due dei tre poliziotti imputati del processo depistaggio Borsellino: prescritti i reati per Mario Bo e Fabrizio Mattei mentre Michele Ribaudo è stato assolto. SEGUE

12 luglio 2022 “PROCESSO DEPISTAGGIO” – Sommario Sentenza Parte 2ª  SEGUE

12 luglio 2022Sentenza “PROCESSO  DEPISTAGGIO”: nessuna condanna, una assoluzione e due prescrizioni SEGUE

12 luglio 2022 Dal PROCESSO DEPISTAGGIO deposizione poliziotto  FRANCESCO PAOLO MAGGI SEGUE

13 luglio 2022 Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause della mancata individuazione dei responsabili della strage di via D’Amelio. SEGUE

13 luglio 2022 Gli errori dei pm (da Boccassini a Di Matteo) sul depistaggio Borsellino  SEGUE

16 luglio 2022 Don CESARE ROTTABALLI: «Borsellino mi disse: confessami, mi sto preparando”SEGUE

17 luglio 2022 EMANUELE FILIBERTO, caposcorta di Borsellino. «Una strage che attende ancora giustizia»SEGUE

20 luglio 2022 CSM pubblica i  verbali relativi alle audizioni del 28,29,30 e 31  luglio 1992 SEGUE

29 luglio 2022 ADNKRONOS rivela che da qualche settimana la Procura di Caltanisetta a riaperto l’inchiesta sul DOSSIER MAFIA E APPALTI SEGUE

5 agosto  2022 Depositate le motivazioni della sentenza processo appello  “TRATTATIVA STATO MAFIA” SEGUE

5 agosto 2022 Dalle motivazioni alla sentenza del processo d’appello “Trattativa Stato-mafia”:‘STRAGE BORSELLINO ACCELERATA DA DOSSIER APPALTI NON DA TRATTATIVA “La Corte ritiene quindi di poter concludere nel senso che quell’input dato da Salvatore Riina al suo interlocutore affinché si uccidesse il dottor Borsellino con urgenza nel giro di pochi giorni, mettendo da parte altri progetti omicidiari già in più avanzata fase di esecuzione (tra i quali quello concernente l’onorevole Mannino di cui ha riferito Giovanni Brusca), possa avere trovato origine nell’interessamento del medesimo dottore Borsellino al rapporto MAFIA e appalti”.

6 agosto 2022 La trattativa servì per frenare le stragi. Amareggiata la famiglia di Paolo Borsellino ‘Cercare la verità è come scalare l’Everest’ SEGUE

 


 

7 settembre 2022 Condannato ingiustamente per la strage di via D’Amelio, maxi risarcimento per il carrozziere OROFINO. Arrestato nel 1993, poi condannato in via definitiva e quindi assolto nel processo di revisione nel 2017. Ora lo Stato deve pagare agli eredi di Giuseppe Orofino, portato in carcere a 49 anni, un milione e 404.925,25 euro di risarcimento per ingiusta detenzione con l’accusa di strage. SEGUE

12 novembre 2022 l’AULA BUNKER del Tribunale di Palermo viene intitolata a Falcone e Borsellino SEGUE

 

 

FABIO TRIZZINO e FIAMMETTA BORSELLINO al “PROCESSO DEPISTAGGIO”

 

27 aprile 2022 FIAMMETTA BORSELLINO “Omertà di Stato «Vincenzo Scarantino subì un pressing asfissiante — ripete il pubblico ministero Stefano Lucianivenne anche torturato nel carcere di Pianosa. SEGUE

5 maggio 2022 – FIAMMETTA BORSELLINO: «Il processo sulla trattativa è stato pompato mediaticamente. Si scrivevano libri e si facevano interviste ad opera degli stessi autori prima ancora che finisse il primo grado e questo di sicuro non è frutto dell’insegnamento delle persone che ci hanno lasciato-. Nessuno ha mai conosciuto il “Borsellino quarter” perché non ne hanno parlato i giornalisti. I magistrati che non facevano parte di quelle procure, ma che erano a Palermo, non si sono mai messi di traverso e non hanno mai avvertito noi familiari di quello che stava succedendo. Ricordiamoci che Scarantino, mentre diceva falsità a Caltanissetta, si era autoaccusato di un duplice omicidio a Palermo». SEGUE

19 maggio 2022 FIAMMETTA BORSELLINO: Mio padre e Falcone consegnati alla mafia dai loro colleghi.” SEGUE

 

 


20 maggio 2022
  “Processo depistaggio” – Intervento conclusivo FABIO TRIZZINO avvocato della famiglia Borsellino SEGUE

20 maggio 2022 “Processo depistaggio” Arringa avvocato FABIO TRIZZINO, legale di Fiammetta, Lucia e Manfredi Borsellino AUDIO  Via d’Amelio, il legale dei Borsellino: “Dietro il depistaggio progetto criminale. E si poteva fermare” Non una scia di negligenze, omissioni, anomalie assolutamente casuali, ma un disegno criminale se non eversivo. E chi ha imbrogliato le carte dell’inchiesta sull’attentato di via D’Amelio ne era perfettamente consapevole. Sono parole pesantissime quelle pronunciate dall’avvocato Fabio Trizzino, marito di Lucia e legale dei familiari del giudice ucciso, al processo sul depistaggio seguito alla strage. In aula ad ascoltare, anche Manfredi Borsellino. Due giorni fa, è entrato in aula per la prima volta dall’inizio del processo e questa mattina si è presentato nuovamente puntuale per l’intervento dell’avvocato Trizzino. “Abbiamo maturato la convinzione che nell’opera di ricostruzione di ciò che è avvenuto dopo la strage di via D’Amelio, l’approssimazione, le anomalie e negligenze corrispondevano a un disegno criminoso portato avanti da uomini che doveva ricostruire la verità” ha detto il legale, intervenendo al processo che vede imputati i poliziotti Mario Bo, Michele Ribaudo e Fabrizio Mattei, accusati di calunnia aggravata per aver agevolato Cosa nostra. Per il legale, sono tutti colpevoli, ma ci sono anche magistrati che dovrebbero quanto meno fare pubblica ammenda. “Mi rendo conto che è un’affermazione forte e dolorosa ma visto il contegno tenuto nel corso del loro esame, per quanto riguarda la dottoressa Palma e Petralia come indagati di reato connesso (con posizione in seguito archiviata ndr), e il dottor Di Matteo, noi diciamo che ‘per quanto loro si possano credere assolti, riteniamo che siano lo stesso per sempre coinvolti’, dice Trizzino, che cita De Andrè e attacca, durissimo: “E’ stato compromesso il diritto dell’accertamento della verità negli eventi antecedenti e successivi che hanno portato alla strage di via d’Amelio”. “Nessuno di noi può negare l’attacco stragista. La strage di via d’Amelio ebbe l’effetto di sbloccare l’impasse per l’elezione del presidente della Repubblica”. E ne è certo il legale: “Quando le anomalie si sommano, le illegalità hanno dietro di sè un progetto criminale che respingiamo al mittente”. “Avevamo una procura dilaniata sull’attendibilità di Scarantino e alla fine sono stati i pm i sostenitori della sua attendibilità. E’ questo è inquietante. Si sono spaventati? Avevano paura di buttare giù tutto l’edificio che stavano tirando su? Di fronte a certe storture procedurali rimango allibito. Le mie parti civili devono leccarsi non solo le ferite della strage di via D’Amelio ma anche del depistaggio. Abbiate pietà da questo punto di vista. Si poteva fermare quel depistaggio”. LA REPUBBLICA

20 maggio 2022  La famiglia Borsellino contro i pm: «Senza di loro depistaggio non poteva esserci» SEGUE

20 maggio 2022 FABIO TRIZZINO: Depistaggio Via D’Amelio, l’avvocato dei Borsellino  FABIO TRIZZINO,  i pm Palma, Petralia e Di Matteo  SEGUE

20 maggio 2022 Intervista FABIO TRIZZINO al Processo depistaggi rif. a DI MATTEO SEGUE

21 maggio 2022 Antimafia Duemila attacca la Famiglia Borsellino e l’Avvocato FABIO TRIZZINO SEGUE

31 maggio 2022 – FABIO TRIZZINO: «La pista nera sulle stragi del ’92 è un altro depistaggio» SEGUE

24 giugno 2022 – FIAMMETTA BORSELLINO: “Io accuso” – INTERVISTA 

28 giugno 2022 In libreria  PAOLO BORSELLINO, per l’amore della verità di PIERO MELATI con la collaborazione di FIAMMETTA, LUCIA e MANFREDI BORSELLINO. SEGUE

28 giugno 2022 FABIO TRIZZINO, (AUDIO) LEGALE FAMIGLIA: “PM DI MATTEO E PALMA HANNO DIFESO PERVICACEMENTE DEPISTAGGIO”  “La corte d’assise del processo Borsellino Ter, quando parla del collaboratore Vincenzo Scarantino è tranciante e dice che “è da prendere e buttare”. Ora io mi chiedo: i pm a cui queste parole vengono rivolte sono i pm Annamaria Palma e Antonino Di Matteo, gli stessi pm del Borsellino bis. Anche qui c’è un cattivo ricordo da parte dei magistrati. Quando ci dicono “non credevamo a Scarantino” si dimenticano di dire che hanno chiesto la condanna nei confronti di Vernengo, di La Mattina e di Scotto oltre che di Natale Gambino (condannati ingiustamente ndr) facendo quindi propria la collaborazione dei tre falsi collaboratori”. È l’atto di accusa dell’avvocato FABIO TRIZZINO, legale della famiglia di Paolo Borsellino, nonché il marito di Lucia Borsellino, figlia maggiore del giudice, nel corso delle repliche al processo sul depistaggio sulla strage di via D’Amelio, in corso a Caltanissetta. “Quando ho detto che hanno difeso pervicacemente il depistaggio mi sono limitato a dati di fatto assolutamente incontestabili”, dice ancora. E parla di “debole e claudicante costrutto accusatorio” dei pm PLMA e DI MATTEO. “Se la Corte di assise, specie dopo le testimonianze di Bo e Mattei avesse avuto a disposizione il brogliaccio sottratto ai giudici naturali, altro che trasmissione di verbali. A quel punto la corte di assise avrebbe indicato nominativamente i soggetti da mettere sotto indagine e da processare”, conclude. Alla Sbarra ci sono tre poliziotti: Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo. Accusati di concorso in calunnia aggravata dall’avere favorito Cosa nostra. Secondo l’accusa i poliziotti avrebbero indotto, con le minacce, il falso pentito Scarantino a mentire sulla strage di via D’Amelio. ADNKRONOS  

28 giugno 2022 La famiglia Borsellino: “Diritto alla verità”. Non risparmia attacchi ai magistrati ANTONINO DI MATTEO, oggi consigliere al Csm, e ad ANNAMARIA PALMA, oggi Avvocato generale di Palermo, che si occuparono per un periodo dell’indagine sulla strage di via D’Amelio. E neppure agli imputati, tre poliziotti, che “non hanno reso onore alla divisa”. Parla anche di “ignominia del depistaggio” sulla strage. E di “diritto alla verità, dopo 30 anni. Anche se ormai il danno è fatto ed è irreparabile”. In poco meno di un’ora l’avvocato FABIO TRIZZINO, legale dei figli di Paolo Borsellino, nonché marito di Lucia, la figlia maggiore del giudice ucciso il 19 luglio del 1992, lancia accuse precise nel corso delle repliche della penultima udienza del processo sul depistaggio sulla strage che vede alla sbarra tre poliziotti accusati di concorso in calunnia aggravata dall’avere favorito Cosa nostra.  SEGUE

28 giugno 2022 Penultima udienza al “Processo depistaggio” prima della sentenza. REPLICHE – pm Luciani, Avv.ti Trizzino, Scozzola Panepinto. ‘PM DI MATTEO E PALMA HANNO DIFESO PERVICACEMENTE  DEPISTAGGIO‘ SEGUE

29 giugno 2022 Le pesanti accuse di TRIZZINO contro ANTONINO DI MATTEO: “Ha difeso il depistaggio di Scarantino screditando Spatuzza –  Al processo che è in corso a Caltanissetta sul depistaggio delle indagini sull’omicidio di Paolo Borsellino e la strage della sua scorta, ieri ha parlato l’avvocato della famiglia Borsellino, Fabio Trizzino, e ha sparato bordate pesantissime contro alcuni Pm, e in particolare contro Nino Di Matteo, cioè il protagonista – seppure sconfitto – del processo sulla cosiddetta trattativa stato mafia, che dopo molti anni di tribolazioni – soprattutto per il generale MARIO MORI, risultato poi del tutto innocente – si è concluso qualche mese  SEGUE 

31 maggio 2022 FABIO  TRIZZINO: «La pista nera sulle stragi del ’92 è un altro depistaggio» SEGUE

4 luglio 2022 Presentazione nazionale di PAOLO BORSELLINO, per amore della verità con l’autore PIERO MELATI e FIAMMETTA BORSELLINO SEGUE

4 luglio 2022 “Per amore della verità” FIAMMETTA BORSELLINO alla presentazione con PIERO MELATI  VIDEO e NEWS

7 luglio 2022 La furia di FIAMMETTA BORSELLINO: “Sulla strage di via D’Amelio lo Stato non ci ha detto la verità” Non assolve nemmeno l’ex pm “antimafia” Ilda Boccassini, la prima tra i magistrati che operarono in quegli anni in Sicilia (fu applicata per due anni a Caltanissetta, dopo le stragi di mafia, dal 1992 al 1994) ad avanzare dubbi sulla genuinità delle parole di Scarantino. Aveva lasciato una relazione scritta al procuratore capo Tinebra, prima di tornare a Milano. A Fiammetta Borsellino questo non basta: “Io dico che se la Boccassini aveva qualche dubbio sul falso pentito Scarantino doveva fare una denuncia pubblica, così è troppo comodo. La Boccassini è quello stesso magistrato che ha autorizzato dieci colloqui investigativi di Scarantino a Pianosa e poi si è saputo che servivano a fare dire il falso a Scarantino con torture e minacce…”. La ex pm, non avrebbe dovuto limitarsi a una “letterina”. Perché avrebbe potuto far esplodere il caso. Forse. O forse no, visti i tempi. SEGUE

19 luglio 2022 La famiglia Borsellino non partecipa alle cerimonie ufficiali del Trentennale in segno di protesta.

19 luglio 2022  Il Procuratore nazionale antimafia chiede scusa . La famiglia Borsellino: «Grati per le scuse, ma chi ha sbagliato sia fuori dalle indagini» SEGUE

6 agosto 2022 FABIO TRIZZINO, legale figli Borsellino: “La ricerca di una verità giudiziaria su via d’Amelio è paragonabile alla scalata del monte Everest. Più si va avanti più l’area diventa rarefatta e gli ostacoli più potenti, quasi invincibili. Eppure oggi siamo a 6mila metri di altezza e, fra mille ostacoli, abbiamo guadagnato il campo base. Bisogna riordinare le idee e riacquistare forza ed energie. La vetta è lì più vicina. La si può quasi toccare. Ma al tempo stesso lontanissima. Raggiungerla significherebbe guardare dentro a certi santuari, intoccabili che’ a solo tentare di guardarci dentro, si corre il rischio di essere trasformato in una statua di sale. Il clima all’interno della Procura di Palermo delineato nelle motivazioni contrasta decisamente rispetto alle parole riportate da Alessandra Camassa e Massimo Russo, testi qualificati, circa la definizione che Paolo Borsellino diede al suo ufficio di Palermo definito un NIDO DI VIPERE. La memoria di un valente Magistrato come Paolo Borsellino ci impone dunque un ultimo sforzo. E noi non ci sottrarremo, tanto più che il nostro cammino per la Verità, per alcuni, non avrebbe dovuto nemmeno essere iniziato.” 

12 agosto 2022 FABIO TRIZZINO legale di Fiammetta, Lucia e Manfredi Borsellino “Vorrei ricordare un dato assolutamente rilevante: le archiviazioni anomale da parte della Procura di Giammanco, nel Giugno 1992, furono Due. La prima una settimana dopo la morte di Falcone, la seconda subito dopo la morte di Borsellino. In entrambe campeggiava la figura di BUSCEMI ANTONINO, uomo di Salvatore Riina nella Calcestruzzi s.p.a. di Ravenna di Raul Gardini. La prima archiviazione fu anomala anche in considerazione del fatto che furono disposte la smagnetizzazione dei dischetti e la distruzione dei brogliacci. Perché? Ovviamente ho tutti gli atti a sostegno di tali affermazioni. Episteme e non doxa per l’appunto!”

26 agosto 2022 ‘FABIO TRIZZINO: PERCHÉ’ DI MATTEO PARLO’ DI SPATUZZA? TEMEVA PER SUA CARRIERA?‘ Il pm Antonino Di Matteo nel 2009 fece una dichiarazione sul collaboratore Spatuzza senza averne alcuna competenza. L’elemento incredibile è che in quell’anno Di Matteo da pm di Palermo non aveva alcuna competenza per entrare nei processi Borsellino uno e Borsellino bis, a meno che temesse qualcosa che potesse compromettere la sua carriera professionale. Bisogna avere il coraggio di dirle queste cose”. E l’atto di accusa dell’avvocato Fabio Trizzino che prosegue la sua replica al processo sul depistaggio sulla strage di via D’Amelio. In quella occasione Di Matteo si era opposto alla richiesta di protezione nei confronti dell’allora neo collaboratore Gaspare Spatuzza che aveva totalmente smentito il falso pentito Vincenzo Scarantino. “Si doveva occupare di dare il proprio parere su Spatuzza? –  Cosa gli interessava del Borsellino uno e bis? Non è uno schizzo di fango al magistrato ma una analisi critica e non possiamo fare finta di niente. Solo perché uno fa il magistrato o il poliziotto non deve parlare? Non ci sto”.

13 settembre 2022 Commissione Parlamentare Antimafia RELAZIONE SULLA DECLASSIFICAZIONE E PUBBLICAZIONE DI ATTI TESTO


6 ottobre 2022 FABIO TRIZZINO e VINCENZO CERUSO
 alla presentazione de “Le due stragi che hanno cambiato la storia d’ItaliaSEGUE

27 ottobre 2022 Via D’Amelio – La famiglia Borsellino lotterá fino alla morte per giungere alla verità SEGUE

 

25 novembre 2022 STRAGI del ’92: FABIO TRIZZINO con l’autore VINCENZO ZURLO  alla presentazione del libro “Oltre la TrattativaSEGUE

 

28 giugno 2022 (Adnkronos) “BORSELLINO: LEGALE FAMIGLIA, ‘PM DI MATTEO E PALMA HANNO DIFESO PERVICACEMENTE  DEPISTAGGIO’– “La corte d’assise del processo Borsellino Ter, quando parla del collaboratore Vincenzo Scarantino è tranciante e dice che “è da prendere e buttare”. Ora io mi chiedo: i pm a cui queste parole vengono rivolte sono i pm Annamaria Palma e Antonino Di Matteo, gli stessi pm del Borsellino bis. SEGUE

29 giugno 2022 Le pesanti accusate L’avvocato TRIZZINO contro Di Matteo: “Ha difeso il depistaggio di Scarantino screditando Spatuzza –  Al processo che è in corso a Caltanissetta sul depistaggio delle indagini sull’omicidio di Paolo Borsellino e la strage della sua scorta, ieri ha parlato l’avvocato della famiglia Borsellino, Fabio Trizzino, e ha sparato bordate pesantissime contro alcuni Pm, e in particolare contro Nino Di Matteo, cioè il protagonista – seppure sconfitto – del processo sulla cosiddetta trattativa stato mafia, che dopo molti anni di tribolazioni – soprattutto per il generale Mario Mori, risultato poi del tutto innocente – si è concluso qualche mese  SEGUE   Piero Sansonetti Il Riformista 29.6.2022.

22 dicembre 2022 A FIAMMETTA BORSELLINO il PREMIO ANDE SEGUE

Dicembre 2022 Rassegna stampa de LA DENUNCIA DI FIAMMETTA BORSELLINO

 

 

FABIO TRIZZINO

 

CRONOLOGIA DEPISTAGGIO