11 luglio 1989, il titolare della 2^ Sez. del Nucleo Operativo del Gruppo Palermo I^ consegnava alla Procura della Repubblica  di Palermo il rapporto giudiziarion.2741/50-1988 relativo alle indagini esperite in merito all’omicidio in pregiudizio di LA BARBERA Barbaro, avvenuto il 13/06/88 in contrada Traversa agro comune di Ventimiglia di Sicilia ed alla denuncia di PINELLO Giuseppe piu 49 per associazionper delinquere di tipo mafioso ed altro.
L`8 maggio 1990 il dr. Leonardo Guarnotta, Giudice Istruttore presso questo Tribunale, emette il mandato di cattura nei confronti di PINELLO Giuseppe piĂč 4 ed avviso di garanzia a 17 imprenditori locali, ritenuti responsabili di associazione per delinquere di tipo mafioso SEGUE
đ§ 1990
2 luglio 1990 TESTO
22 giugno 1990 Mafia e appalti. Dichiarazioni del dottor GIOVANNI FALCONE in audizione, alla Commissione Antimfia illustra gli elementi che lo inducevano a riscontrare lâesistenza di una centrale unica per il controllo illecito sulle procedure di appalto in Sicilia con cui Cosa Nostra si assicurava unâingente mole di proventi finanziari. â XI_Leg_miss_PA_22 giu. 1990_parte Falcone e magistrati Â
Da pag. 81 – Falcone: “A me sembra che cercare di stabilire se questo comitato d’affare sia isolano o nazionale urti contro i presupposti del ragionamento, cioĂš la TERRITORIALITA’ dell’organizzazione mafiosa, che controlla le opere pubbliche eseguite nella zona. Alcune opere vengono aggiudicate altrove. Il problema sarĂ ampiamente chiarito, ma non posso farlo completamente in questo momento perchĂ© non credo sia opportuno. Ma il punto Ăš sempre lo stesso: il presupposto dell’intervento dell’organizzazione mafiosa sta nel controllo del territorio: altrimenti non vi sarebbe alcuna possibilitĂ di intervenire. Qualsiasi impresa, italiana o anche straniera, che operi in queste zone Ăš sicuramente soggetta agli stessi problemi: questo Ăš sicuro. Per quanto riguarda quello che diceva il senatore Calvi, io credo che noi non dovremmo dire altro se non che a nostro giudizio – confortato dalle decisioni del giudice per le indagini preliminari – sono emersi elementi di responsabilitĂ a carico di certi funzionari dell’amministrazione pubblica e di certi imprenditori. Tutto il resto, a mio avviso, NON deve essere oggetto di valutazione da parte del magistrato.
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đ§ 1991
15 marzo 1991 â Le infiltrazioni della criminalitĂ organizzata negli appalti â di GIOVANNI FALCONEÂ SEGUE
16 febbraio 1991 – RAPPORTO R.O.S CARABINIERI Â Â SEGUE
23 agosto 1991 – Ministro Giustizia MARTELLI restituisce a Procuratore GIAMMANCO dossier coperto da segreto Mafia e Appalti  SEGUE
1991 Qualcuno avvisĂČ i vertici dei FERRUZZI-GARDINI Â SEGUE
1991 Mafia e appalti, la soffiata sui Buscemi e âi telefoni divennero mutiâ SEGUE
đ§ 1992
1 marzo 1992 BORSELLINO ritorna a Palermo come Procuratore aggiunto. Si ricongiunge  con la famiglia, dopo che dallâagosto del 1986 svolgeva le proprie funzioni presso la procura come procuratore della Repubblica a Marsala, dove ha svolto un lavoro estremamente importante sul fronte sia del contrasto alla mafia criminale, quella militare, che sul fonte del contrasto degli interessi connessi allâillecita gestione degli appalti.  Borsellino conosce perfettamente il rapporto ROS perchĂ©, rispetto alla fase marsalese, vi sono degli elementi che, come raccontano rispetto alla riunione del 14 luglio che abbiamo scoperto esserci stata di recente, fanno pensare che Borsellino, avendo una profonda conoscenza del rapporto, avendo egli fatto delle investigazioni trasferite per competenza poi a Marsala. Il Procuratore PIETRO GIAMMANCO gli affida il coordinamento delle indagini sulla provincia di Trapani e Agrigento, mentre il coordinamento delle indagini per la provincia di Palermo viene gestita dal dottor VITTORIO ALIQUĂ.
12 marzo 1992, Cosa nostra uccide lâeuro deputato SALVO LIMA Â referente politico in Sicilia di GIULIO ANDREOTTIÂ
25 marzo 1992âLa signora AGNESE PIRAINO, moglie del dottor Borsellino, dichiara dinanzi a una corte dâassise: «Mio marito riceve alle 7 e mezza della domenica 19 luglio una telefonata dal dottor GIAMMANCO con il quale i rapporti erano pessimi. La telefonata ha il seguente tenore: non ho dormito tutta la notte,da domani puoi avere le indagini su Palermo cosĂŹ la partita Ăš chiusa». Paolo Borsellino chiude il telefono e dice alla moglie: «La partita Ăš aperta e comincia a passeggiare nervosamente per il corridoio di casa».
GIAMMANCO nega di aver telefonato a BORSELLINO la mattina del 19 luglio ma la moglie Agnese e la figlia LuciaâŠ
4 aprile 1992 Cosa nostra uccide il maresciallo  GIULIANO GUAZZELLI
28 aprile 1992 Si dimette il Presidente della Repubblica FRANCESCO COSSIGA. Lâultimo anno di Presidenza della Repubblica di Cossiga si connotĂČ quale effetto dellâonda lunga della caduta del Muro di Berlino, perĂČ serie di picconate al sistema. Si dimette perchĂ© sa che sta arrivando lo tsunami delle indagini di Mani Pulite, sa che non puĂČ nel semestre bianco avere alcun potere di formalizzare una crisi di governo, sa che câĂš un popolo italiano inviperito da quello che man mano emerge dalle inchieste milanesi, quindi ha la necessitĂ di fare il passaggio di consegne onde consentire a un Presidente della Repubblica nei pieni poteri eventualmente di sciogliere e formalizzare una crisi qualora Presidenti di consiglio incaricati o in carica potessero essere raggiunti da avvisi di garanzia.
30 aprile 2025 Ecco cosa dice esattamente lâanonimo: «Se volete scoprire gli imbrogli degli appalti a Catania interrogate Lipera che Ăš arrestato a Palermo. Come mai la ditta di Udine ha preso i lavori e ha fatto costruzioni in tutta la provincia? Controllate Mascali e Villafranca. SEGUE (2023 – dallâAudizione  Commissione Parlamentare Antimafia Avv. Fabio Trizzino)
23 maggio 1992 Strage di Capaci
25 maggio 1992 ANTONIO DI PIETRO: âEro ai funerali di Giovanni Falcone. Paolo Borsellino mi si avvicinĂČ e mi disse: TonĂŹ, facciamo presto, abbiamo poco tempo.â Â SEGUE Â
14 giugno 1992 VERBALE Il funzionamento della gestione degli affari della S.I. R.A. P., Ăš ben spiegato dalle dichiarazioni rese da Li Pera âLa gestione di tutti gli affari della S.I. R.A. P. Ăš avvenuta e avviene secondo un meccanismo operativo complesso e articolato SEGUEÂ Â
15 giugno 1992Â LA DOPPIA INFORMATIVA Il problema Ăš affrontato nel provvedimento della dottoressa Gilda Loforti. Secondo le dichiarazioni rese recentemente dal dottor Lo Forte e dal dottor Scarpinato, ai primi di giugno del 1992 loro cominciano a redigere in minuta lâarchiviazione di cui vi ha parlato il senatore Scarpinato. SEGUE
19 giugno 1992 TESTO RICHIESTA E BENESTARE DI ARCHIVIAZIONEÂ SEGUE
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19 giugno 1992 – Richiesta e Decreto di Archiviazione SEGUE
20 giugno 1992, il dottor Ayala rilascia unâintervista in cui dice: «Guardate che i diari di Falcone esistono e io li ho visti in vita», e la stessa cosa dice Paolo Borsellino. Dice: «Anchâio li ho visti parzialmente, in vita» (Trizzino Audizione Commissione Parlamentare Antimafia 2023)  SEGUE
25 giugno 1992 La giornalista LILIANA MILELLA si presenta spontaneamente a TINEBRA per spiegare il motivo della pubblicazione di queste annotazioni sul quotidiano «Il Sole-24 ore» del giorno precedente e spiega lâorigine di come le abbia avute. Racconta che le aveva avute da Giovanni Falcone nel luglio dellâanno precedente. (2023 – dallâAudizione  Commissione Parlamentare Antimafia Avv. Fabio Trizzino).  SEGUE
25 giugno 1992 – Provvedimento di Distruzione Intercettazioni SEGUE
25 giugno 1992 Lâincontro segreto di Borsellino con i ROS alla Caserma Carini  SEGUE
6 luglio 1992 LUCAÂ ROSSI: âBorsellino pensava che potesse esistere una connessione tra lâomicidio di Lima e quello di Falcone e che il trait dâunion fossero gli appaltiâSEGUE
13 luglio 1992 Richiesta e Decreto di archiviazione SEGUE
… A partire dal 1989, i Carabinieri del Raggruppamento Operativo
Speciale, Reparto CriminalitĂ Organizzata, iniziavano indagini volte a verificare la sussistenza di infiltrazioni mafiose nel sistema degli appalti nel territorio della provincia di Palermo.
… dette intercettazioni, che si attuavano nel periodo compreso fra il 20/12/1988 e il 5/6/1989, sebbene non utilizzabili ai fini processuali, offrivano spunti concreti per ulteriori indagini giudiziarie, poichĂ© ponevano in luce una fitta sequenza di contatti del Siino con imprenditori, tale da far sorgere fondati indizi di una attivitĂ di costui, finalizzata ad interferire nello svolgimento di gare di appalto indette sia da enti pubblici, sia, particolarmente dalla SIRAP. s.p.a. (una societĂ a capitale misto che aveva, o avrebbe indetto con fondi pubblici gare di appalto per la realizzazione di 20 aree attrezzate per importi di circa 50 miliardi ciascuna)
13 luglio 1992 Richiesta di accertamenti per lâ applicazione della misura di prevenzione nei confronti di Buscemi AntoninoÂ
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14 luglio 1992 QUELLA INFUOCATA RIUNIONE DEL 14 LUGLIO Â SEGUE
18 luglio 1992 Borsellino, lâomicidio Ranieri e il fascicolo 5261/90 prelevato da BORSELLINO il giorno prima di morireâ Servizio tratto da RAI 2 LINEA di CONFINE  a cura di Claudia Aldi  VIDEO
19 luglio 1992 Strage di Via DâAmelio  SEGUE
28 giugno del 1992 Allâaeroporto di Fiumicino BORSELLINO incontra la dottoressa FERRARO, un incontro in qualche modo concertato, perchĂ© lui veniva da Giovinazzo dove aveva partecipato insieme alla consorte a un convegno di Magistratura indipendente. Incontra inoltre l’onorevole ANDĂ che gli fa: «Dottore, mi scusi, cosa pensa, câĂš da preoccuparsi?» «Ma di cosa?» «Come di cosa? Guardi, dallâufficio del Ministero hanno avuto lâinformativa di Subranni che indicava me come possibile obiettivo di un attentato e io ho avuto rafforzata la scorta, il livello delle misure di sicurezza nei miei confronti si Ăš notevolmente innalzato». Paolo Borsellino trasalĂŹ. Ma la cosa assurda Ăš che questa cosa AndĂČ gliela dice di fronte alla consorte Agnese Borsellino, la quale ovviamente comincia a temere per loro, comincia a temere per tutti, perchĂ© fino al giorno prima imprudentemente erano saliti in macchina anche loro.
Borsellino: «Perfetto, vedi che bel procuratore che ho. Amico di DâAcquisto, amico di Lima».Â
29 giugno del 1992 BORSELLINO si reca da GIAMMANCO anche per chiarire una cosa importante, che rappresenta anchâessa la materializzazione di quello ostracismo irrazionale, illogico, funzionale alla sua umiliazione e delegittimazione professionale. Â SEGUE
14 luglio 1992 riunione a cui partecipano come titolare delle indagini il dottor Lo Forte, il principale, e per una sorta di conoscenza del fascicolo anche il dottor Pignatone, il quale lascia lâinchiesta nel novembre del 1991 dopo aver fatto il 26 luglio del 1991 la cosiddetta delega Sirap e una serie di invii alle procure
29 luglio 1992 GOZZO â Borsellino, 5 giorni prima della strage, ai colleghi: «Approfondite mafia-appalti!».  SEGUEÂ
Luglio 1992 AUDIZIONI CSM degli ex PM GIAMMANCO, PIGNATONE, NATOLI, SCARPINATO e LO FORTE Â Â SEGUE
30 luglio 1992  CSM – Lâaudizione di MARIA FALCONE SEGUE ⊠vi sono le parole di BORSELLINO quando raccomanda alla signora Maria di evitare dichiarazioni pubbliche e aspettare perchĂ© ” lui potesse acquisire quelle prove…acquisire tutte quelle prove, tutti quei documenti che.. sa come vanno da voi le cose, Ăš chiaro tutti i magistrati non fanno illazioni, non si basano…ma Ăš chiaro che quando si vogliono fare riferimenti a determinate cose ci vogliono delle prove. BORSELLINO sapeva che doveva competere con un leone, e quindi doveva portare delle prove, delle cose inconfutabili, verso la fine mi ha anche detto, nel trigesimo della morte di Giovanni, durante la messa, che era molto vicino a scoprire delle cose tremende, delle cose terribili, che avrebbero fatto saltare parecchie cose.”
17 ottobre 1992 MAFIA e APPALTI â Borsellino, lâomicidio Ranieri e il fascicolo 5261/90 â La Procura di Palermo chiede a quella di Caltanisetta il fascicolo che il dottor Borsellino aveva prelevato in archivio il giorno prima di essere ammazzato. LETTERA
27 ottobre 1992 La Procura di Caltanisetta chiede ai Carabinieri di essere informati sul contenuto della documentazione sequestrata nellâufficio del dottor  Borsellino  LETTERA
5 novembre 1992 La Procura di Caltanissetta procede allâapertura della borsa del dottor Borsellino e a verbalizzarne il contenuto SEGUE
17 novembre 1992 GIOVANNI TINEBRA, Procuratore della Repubblica di Caltanisetta viene audito dalla Commissione Parlamentare AntimafiaVERBALE
7 dicembre 1992 VITTORIO TERESI: âFalcone e Borsellino dissero che Lima fu ucciso per il dossier mafia-appalti» SEGUE
đ§ 1993
25 marzo 1993 La signora Agnese Borsellino  dichiara dinanzi a una corte dâassise: «Mio marito riceve questa telefonata, i rapporti col dottor Giammanco erano pessimi. La telefonata ha il seguente tenore: non ho dormito tutta la notte,da domani puoi avere le indagini su Palermo cosĂŹ la partita Ăš chiusa». Paolo Borsellino chiude il telefono e dice alla moglie: «La partita Ăš aperta e comincia a passeggiare nervosamente per il corridoio di casa».
đ§ 1997
1997. MAFIA e APPALTI – LIANA MILELLA: ecco cosa pensava il dottor FALCONE della gestione della Procura di Palermo SEGUE
12 novembre 1997 INGROIA,  NELLâAGENDA DI FALCONE APPUNTI SU MAFIA E APPALTI  Nellâagenda elettronica di Giovanni Falcone erano stati annotati alcuni appunti riguardanti, tra l’altro, le indagini su mafia e appalti condotte dai carabinieri del Ros, su Gladio e la P2. Proprio quegli appunti avevano attirato l’ attenzione del procuratore aggiunto di Palermo Paolo Borsellino.  Lo ha sostenuto stamane ANTONIO INGROIA, uno dei magistrati piu’ vicini a Borsellino, deponendo davanti alla Corte d’ Assise di Caltanissetta, nel processo-bis per la strage di via D’ Amelio.  Il teste ha ricordato che dopo la strage di Capaci Borsellino ritenne che le ”piste” per capire chi avesse ordinato l’ assassinio di Giovanni Falcone potevano essere cercate proprio negli appunti trascritti sull’agenda elettronica.  ”Falcone annotava soltanto le cose importanti – ha detto Ingroia – e quegli appunti avevano colpito l’attenzione di Borsellino”.  Il magistrato ha precisato che Borsellino aveva chiesto di essere  sentito dagli investigatori sulla strage di Capaci, dopo una valutazione di indizi ed ipotesi. Il magistrato ha anche aïŹermato che la strage di via D’Amelio era ”prevedibile” e che non furono prese ”misure adeguate” per proteggere Borsellino nei luoghi che abitualmente frequentava, come la strada in cui abitava la madre. SEGUE
13 novembre 1997 Interrogato il capo dei Ros. Caso-Lo Forte.Il comandante del Ros dei carabinieri, colonnello MARIO MORI Ă© stato sentito lunedĂŹ scorso a Roma dal pubblico ministero di Caltanissetta Luca Tescaroli che indaga sullâennesimo «caso Palermo», lâintrigo Siino-De Donno-Lo Forte. SEGUE
23 novembre 1997 «Guerra» tra procura e Ros LO FORTE denuncia DE DONNO. Quattro giorni di interrogatori blindati per Siino. Il procuratore aggiunto di Palermo Guido Lo Forte ha deciso di contrattaccare e ha querelato il capitano dei carabinieri del Ros Giuseppe De Donno per calunnia.  SEGUE
29 novembre 1997 CASELLI e TINEBRA fanne pace da. Armistizio dopo le frizioni sul caso De Donno hanno fatto la pace, e lâannunciano in pompa magna, nella sede della Direzione nazionale antimafia, sotto la supervisione di Piero Luigi Vigna che li aveva convocati per vedere di metterli dâaccordo. Dopo tre ore di riunione Gian Carlo Caselli, procuratore di Palermo, e Giovanni Tinebra, procuratore di Caltanissetta SEGUE
30 novembre 1997  FALCONE e BORSELLINO «Uccisi dalla mafia degli appalti».  SEGUE
đ§ 1998
16 gennaio 1998 MAFIA E APPALTI GIANCARLO CASELLI interroga ANTONIO DI PIETRO e la signora AGNESE BORSELLINO. Â SEGUE
23 marzo 1998 «Borsellino morĂŹ da superprocuratore » CARMELO CANALE: il governo gli anticipĂČ la decisione Paolo Borsellino era ad un passo dalla Procura nazionale antimafia.  SEGUE
24 marzo 1998 Il tenente CARMELO CANALE, giĂ stretto collaboratore del dottor Borsellino, depone al âBorsellino Bisâ AUDIO
5 giugno 1998 Su richiesta del Procuratore di Palermo GIANCARLO CASELLI, i PM Croce, Lo Forte, Scarpinato, Insacco, Ingroia, De Lucia e Sturzo redigono la âRelazione sulle modalitĂ di svolgimento delle indagini mafĂŹa-appalti negli anni 1989 e seguentiâ depositata da Caselli il 3 febbraio 1999 in occasione dellâaudizione presso la commissione Parlamentare Antimafia. SEGUEÂ
12 novembre 1998 MAFIA â APPALTI e i âMemoriali Nicolosiâ Â SEGUE
đ§ 1999
24 gennaio 1999 Borsellino, Brusca, Riina e mafia appalti – LâUnitĂ Â SEGUE
3 febbraio 1999 Il procuratore GIANCARLO CASELLI deposita in Commissione Parlamentare Antimafia la âRelazione sulle modalitĂ di svolgimento delle indagini mafĂŹa-appalti negli anni 1989 e seguentiâ in occasione dellâaudizione presso la commissione Parlamentare Antimafia  SEGUE
4 febbraio 1999 Procura Palermo â Relazione sulle modalitĂ svolgimento indagini mafia-appalti anni-1989 e seguenti  SEGUE
10 febbraio 1999 Appalti, ecco percheâ fu ucciso Borsellino. Appalti, nuova pista per Borsellino. Il magistrato voleva riaprire lâ indagine insabbiata, incontro segreto con i vertici del Ros. Quelle indagini segrete sui rapporti tra boss, politici e imprenditori Appalti, ecco percheâ fu ucciso Borsellino . Percheâ, il 19 luglio 1992, fu ucciso Paolo Borsellino? SEGUE  DâAvanzo Giuseppe Corriere della Sera ecco perchĂ© fu ucciso Borsellino SEGUE
Luglio 1999 – Ordinanza di archiviazione Giammanco, Lo Forte, Pignatone, De Francisi  Â
đ§ 2000
23 novembre 2000 MAFIA E APPALTI â ANGELO SIINO âLei pensa che Raul Gardini si sia suicidato perchĂ© temeva un avviso di garanzia da Di Pietro o lâarresto per Tangentopoli?  SEGUE
Â
đ§ 2006
Nel 2006 il boss pentito ANTONINO GIUFFRĂ Â dichiarava a verbale:  (âŠ) âUn motivo Ăš da ricercarsi, per quanto io so, nel discorso degli appalti.
PerchĂš si sono resi conto che il dottor Borsellino era molto addentrato in questa branca, cioĂš in questo discorso mafia, politica e appalti. E forse alla pari del dottor Falconeâ.
âIl dottor Borsellino stava diventando piĂč pericoloso di quello che addirittura si era pensato, in particolare per quanto riguarda il discorso degli appaltiâ.Nelle motivazioni  del Borsellino quater:âLâinquietante scenario descritto dal collaboratore (GiuffrĂš, ndr) trova precisi riscontri negli elementi di prova emersi nellâambito del presente procedimento, che evidenziano lâisolamento creatosi intorno a Borsellino e la sua convinzione che la sua esecuzione sarebbe stata resa possibile dal comportamento stesso della magistraturaâ.
âFalcone e Borsellino erano pericolosi nemici di Cosa Nostra per la loro persistente azione giudiziaria svolta contro lâorganizzazione mafiosa e in particolare con riguardo al disturbo che recavano ai potentati economici sulla spartizione degli appaltiâ
đ§ 2011
11 febbraio 2011 Un giudice veneziano teste a Palermo Il giudice STEFANO MANDUZIO, sentito a palermo dal Tribunale ha sostenuto che nel 1992 Paolo Borsellino, da lui conosciuto quando era pubblico ministero ad Agrigento, si confidĂČ con lui parlandogli della propria difficoltĂ ad operare con lâallora procuratore Pietro Giammanco e spiegĂČ che molti dei contrasti interni alla Procura palermitana nelle inchieste per mafia dipendevano dal rapporto su Cosa Nostra e appalti presentato dal Ros dei carabinieri. «Borsellino mi disse pure che questa frattura tra i pm e il Ros doveva essere sanata», ha infine affermato il giudice veneziano (Ăš presidente di uno dei due collegi del Tribunale penale lagunare).  Eâ stato chiamato come testimone perchĂš avrebbe avuto uno degli ultimi colloqui sostenuti da Paolo Borsellino prima di essere ucciso da un attentato in via DâAmelio: il processo Ăš quello nei confronti dellâallora capo del Ros Mario Mori, poi diventato direttore del servizio segreto civile, e del colonnello dellâArma Mario Obinu, imputati di favoreggiamento per aver evitato di arrestare Bernardo Provenzano pur sapendo, grazie ad un confidente, dove si nascondeva. E questo per far procedere la trattativa Stato-mafia in modo da far cessare la stagione delle stragi in cambio di concessioni.  Al centro dellâudienza di ieri a Palermo la questione del carcere duro (il 41 bis) per i boss siciliani, che nel 1993 il ministro della Giustizia di allora Giovanni Conso abrogĂČ per trecento di loro. AUDIO deposizione
16 e 22 febbraio 2011 Rapporto mafia e Appalti/Paolo Borsellino â Audizione di LILIANA FERRARO in Commissione Parlamentare Antimafia. In questa audizione la dottoressa Liliana Ferraro riferisce dellâinvio irrituale di un atto giudiziario fatto da parte di Giammanco. Per ragioni tuttâoggi ignote, il Procuratore di Palermo inoltrĂČ al ministero della Giustizia Martelli (ed ad altri organi dello Stato) lâinformativa mafia appalti coperta da segreto istruttorio, che era stata depositata il 16 febbraio 1991 in procura dal Ros. Giovanni Falcone, dispose che  tale documentazione fosse immediatamente restituita alla Procura di Palermo con una lettera di accompagnamento firmata dal ministro. E altra audizione 22 febbraio 2011 âRipeto, De Donno non mi disse di essere lı` a nome di Mori o di Subranni.â SEGUE
đ§ 2012
26 marzo 2012 Audizione Sostituto Procuratore DOMENICO GOZZO in Commissione Parlamentare Antimafia SEGUE
6 giugno 2012 Il pentito NINO GIUFFREâ: âFalcone e Borsellino furono lasciati soliâ SEGUE
Riina aveva dichiarato guerra a Falcone e Borsellino VIDEO
đ§ 2013
15 gennaio 2013 Audizione generale SUBRANNI in Commissione Parlamentare Antimfia SEGUE
đ§ 2017
20 aprile 2017  Nelle motivazioni  del âBorsellino quater:âLâinquietante scenario descritto dal collaboratore ANTONINO GIUFFRĂ trova precisi riscontri negli elementi di prova emersi nellâambito del presente procedimento, che evidenziano lâisolamento creatosi intorno a Borsellino e la sua convinzione che la sua esecuzione sarebbe stata resa possibile dal comportamento stesso della magistraturaâ. âFalcone e Borsellino erano pericolosi nemici di Cosa Nostra per la loro persistente azione giudiziaria svolta contro lâorganizzazione mafiosa e in particolare con riguardo al disturbo che recavano ai potentati economici sulla spartizione degli appaltiâ
12 luglio 2017 ALESSANDRA CAMASSA, magistrato âŠQuando uscĂŹ la vicenda del rapporto mafia- appalti dopo la morte del dottor Falcone sembrava che questo rapporto fosse una cosa segretissima, invece per la veritĂ il rapporto mafia-appalti alla procura di Marsala era a tutti noto perchĂ© il dottor Borsellino lo fece leggere subito a tutti i sostituti come un rapporto fondamentale per conoscere alcune dinamiche di strategia di cosa nostra a livello imprenditoriale, anche se poi non ho seguito io le indagini, quindi non ho ricordi precisi, ricordo soltanto che il filone di Pantelleria con il sindaco Petrillo lo seguirono il dottor Borsellino e poi il dottor Ingroia in particolare, ma non so dirvi altro del rapporto mafia-appalti.  Ripeto: mi stupĂŹ il fatto che tutti considerassero questo rapporto segreto (quello che lo teneva nella cassaforte, l’altro che raccontava…) mentre io l’ho letto sul mio tavolo e avevo appena ventotto anni, non mi era stato neanche dato come segreto, comunque sono dinamiche che a volte sfuggono nelle procure di provincia rispetto alle procure piĂč grandi. Dallâaudizione in Commissione Parlmentare Antimafia
đ§ 2018
20 aprile 2018 capitolo MAFIA e APPALTI della Sentenza primo grado processo Trattativa Stato-mafia SEGUE
đ§ 2019
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4 novembre 2019 LUCIANO VIOLANTE, ‘per Procuratore Giammanco rapporto mafia e appalti era inconsistente‘ (Adnkronos) – Il rapporto tra mafia e appalti del Ros dei Carabinieri del 1991 “era inconsistente”. CosĂŹ lo avrebbe definito, nel corso di un incontro, l’ex Procuratore capo di Palermo Pietro Giammanco con Luciano Violante, che non era ancora stato nominato Presidente della Commissione antimafia. A raccontarlo in aula, per la prima volta, Ăš lo stesso ex Presidente della Camera Violante, nel corso della sua deposizione nel processo d’appello sulla trattativa Stato-mafia. SEGUE
15 novembre 2019 âBorsellino quaterâ:«la strage di via dâAmelio non fu dovuta alla trattativa stato-mafia». Borsellino Ăš morto per âmafia-appaltiâ SEGUE
đ§ 2020
17 luglio 2020Â FABIO TRIZZINO:Â âCause morte nei 57 giorni dopo Falcone e gestione del rapporto Mafia e Appalti AUDIO e NEWS
18 luglio 2020 Borsellino, i familiari: âSilenzi e parole tardive da pezzi dello Statoâ «Noi dobbiamo fare lâanalisi delle parole di Borsellino, che ha lasciato detto qualcosa che puĂČ guidare gli investigatori verso la possibilitĂ di scoprire le ragioni e i motivi della sua morte, noi dovremmo fare unâesegesi delle parole di Borsellino evitando di contaminare quelle che erano le sue conoscenze prima di Capaci e ciĂČ che acquisĂŹ in quei 57 giorni, in cui trovo una plausibile spiegazione nellâaccelerazione». Ne Ăš convinto lâavvocato FABIO TRIZZINO, legale dei familiari del magistrato Paolo Borsellino, che sottolinea le «collaborazioni tardive di Claudio Martelli, Liliana Ferraro, Alessandra Camassa e Massimo Russo, da cui abbiamo saputo delle cose che creano un rinnovato dolore». Il legale rappresenta la famiglia Borsellino costituitasi parte civile, nel processo a Matteo Messina Denaro, per il quale ieri lâaccusa ha chiesto lâergastolo in quanto ritenuto uno dei mandanti delle stragi del â92. Dopo lâuccisione di Giovanni Falcone, la mafia siciliana aveva stabilito lâeliminazione di Calogero Mannino, ma poi lâobbiettivo immediato diventĂČ Paolo Borsellino. «Da quanto ci raccontano i collaboratori di giustizia, la virata avviene tra il 3 e il 20 giugno», ha spiegato Trizzino. Cosa succede? «LâautoritĂ giudiziaria di Catania, con il sostituto procuratore Felice Lima, stava interrogando Giuseppe Lipera del 13-14-15 giugno 1992. Noi dobbiamo capire se alcune di quelle informazioni possano essere finite a Borsellino e questo Ăš importante perchĂš potremmo iniziare a vedere la finalitĂ preventiva di bloccare Borsellino sul fronte del dossier âMafia e appaltiâ». Di certo, «le cause della morte di Borsellino sono nei 57 giorni che lo separano dalla strage di Capaci» e «nella gestione del rapporto Mafia e Appalti».
đ§ 2021
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- 26 novembre 2021 Udienza a Caltanissetta: Scarpinato, Lo Forte, Pignatone e le loro veritĂ
- 26 novembre 2021 Processo strage Borsellino, Scarpinato âa insabbiare il dossier mafia-appalti fu âŠ
- 21 novembre 2021 LO FORTE nascose a Borsellino lâarchiviazione dossier mafia-appalti»
- 19 novembre 2021 â TRIZZINO: âLo Forte nascose a Borsellino lâarchiviazione dossier mafia-appaltiâÂ
27 maggio 2021 VITTORIO TERESI: âFalcone e Borsellino dissero che Lima fu ucciso per il dossier mafia-appalti»    SEGUE
26 novembre 2021 Processo strage Borsellino, SCARPINATO âAÂ insabbiare il dossier mafia-appalti fu il Rosâ SEGUE
FIAMMETTA BORSELLINO E IL RAPPORTO MAFIA E APPALTI
- 1.5.2021 Fiammetta Borsellino: sulla strage di via DâAmelio nientâaltro che la veritĂ
- 28.4.2021 MAFIA E APPALTI e la denuncia di FIAMMETTA BORSELLINO
- 22.1.2021 Falcone e Borsellino hanno detto: «Salvo Lima Ú stato ucciso per il dossier mafia-appalti»
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20 maggio 2022Â âProcesso depistaggioâ â Intervento conclusivo FABIO TRIZZINO avvocato della famiglia Borsellino SEGUE
20 maggio 2022 âProcesso depistaggioâ Arringa avvocato FABIO TRIZZINO, legale di Fiammetta, Lucia e Manfredi Borsellino AUDIO Â Via dâAmelio, il legale dei Borsellino: âDietro il depistaggio progetto criminale. E si poteva fermareâ Non una scia di negligenze, omissioni, anomalie assolutamente casuali, ma un disegno criminale se non eversivo. E chi ha imbrogliato le carte dellâinchiesta sullâattentato di via DâAmelio ne era perfettamente consapevole. Sono parole pesantissime quelle pronunciate dallâavvocato Fabio Trizzino, marito di Lucia e legale dei familiari del giudice ucciso, al processo sul depistaggio seguito alla strage. In aula ad ascoltare, anche Manfredi Borsellino. Due giorni fa, Ăš entrato in aula per la prima volta dallâinizio del processo e questa mattina si Ăš presentato nuovamente puntuale per lâintervento dellâavvocato Trizzino. âAbbiamo maturato la convinzione che nellâopera di ricostruzione di ciĂČ che Ăš avvenuto dopo la strage di via DâAmelio, lâapprossimazione, le anomalie e negligenze corrispondevano a un disegno criminoso portato avanti da uomini che doveva ricostruire la veritĂ â ha detto il legale, intervenendo al processo che vede imputati i poliziotti Mario Bo, Michele Ribaudo e Fabrizio Mattei, accusati di calunnia aggravata per aver agevolato Cosa nostra. Per il legale, sono tutti colpevoli, ma ci sono anche magistrati che dovrebbero quanto meno fare pubblica ammenda. âMi rendo conto che Ăš unâaffermazione forte e dolorosa ma visto il contegno tenuto nel corso del loro esame, per quanto riguarda la dottoressa Palma e Petralia come indagati di reato connesso (con posizione in seguito archiviata ndr), e il dottor Di Matteo, noi diciamo che âper quanto loro si possano credere assolti, riteniamo che siano lo stesso per sempre coinvoltiâ, dice Trizzino, che cita De AndrĂš e attacca, durissimo: âEâ stato compromesso il diritto dellâaccertamento della veritĂ negli eventi antecedenti e successivi che hanno portato alla strage di via dâAmelioâ. âNessuno di noi puĂČ negare lâattacco stragista. La strage di via dâAmelio ebbe lâeffetto di sbloccare lâimpasse per lâelezione del presidente della Repubblicaâ. E ne Ăš certo il legale: âQuando le anomalie si sommano, le illegalitĂ hanno dietro di sĂš un progetto criminale che respingiamo al mittenteâ. âAvevamo una procura dilaniata sullâattendibilitĂ di Scarantino e alla fine sono stati i pm i sostenitori della sua attendibilitĂ . Eâ questo Ăš inquietante. Si sono spaventati? Avevano paura di buttare giĂč tutto lâedificio che stavano tirando su? Di fronte a certe storture procedurali rimango allibito. Le mie parti civili devono leccarsi non solo le ferite della strage di via DâAmelio ma anche del depistaggio. Abbiate pietĂ da questo punto di vista. Si poteva fermare quel depistaggioâ. LA REPUBBLICA
20 maggio 2022 La famiglia Borsellino contro i pm: «Senza di loro depistaggio non poteva esserci» SEGUE
31 maggio 2022 â FABIO TRIZZINO: «La pista nera sulle stragi del â92 Ăš un altro depistaggio» SEGUE
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Luglio 2022 Â La procura di Caltanissetta riapre lâinchiesta âMafia e Appaltiâ
Intervista al Procuratore di Caltanisetta, SALVATORE DE LUCA VIDEO
13 luglio 2022Â Viene istituita la Commissione parlamentare di inchiesta sulle cause della mancata individuazione dei responsabili della strage di via DâAmelio. Â SEGUE
17 luglio 2022 â FABIO TRIZZINO: le cause della morte nei 57 giorni dopo Falcone e nella gestione del rapporto Mafia e Appalti SEGUE
29 luglio 2022 ADNKRONOS rivela che da qualche settimana la Procura di Caltanisetta a riaperto lâinchiesta sul DOSSIER MAFIA E APPALTI SEGUE.
29 luglio 2022 AUDIZIONE DOMENICO GOZZO AL CSM Â SEGUEÂ
Borsellino, 5 giorni prima della strage, ai colleghi: «Approfondite mafia-appalti!»
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Il verbale del dr Gozzo Ăš molto esplicativo sulla famosa riunione del 14 luglio 92 in procura.
Una riunione in cui Borsellino chiede notizie sullâindagine prodotta dal dossier mafia appalti presentato dai Carabinieri del ROS nel febbraio â91. “C’Ăš stata questa riunione il 14 luglio (che Ăš stata l’ultima a cui ha partecipato Paolo BORSELLINO, era seduto due sedie dopo di me)..â Su “mafia e appalti”, quindi, c’era il collega PIGNATONE (se non ricordo male) e doveva esserci anche il collega SCARPINATO che perĂČ non potĂš venire per problemi di famiglia.
Ho visto proprio questo contrasto piĂč che latente, visibile, perchĂš proprio BORSELLINO chiese e ottenne che fosse rinviata, perchĂ© al momento aveva dei problemi, la discussione su questo processo e fece degli appunti molto precisi: come mai non fossero inserite all’interno del processo determinate carte che erano state mandate … - SANTORO: Quale processo?
- GOZZO: “Mafia-appalti”, quello- SINO per intenderci. Fece queste affermazione: come mai non fossero contenute queste carte all’interno del processo e, poi, disse anche che c’era..
- RUGGIERO: Di che carte si trattava?
- GOZZO: Si trattava di carte che erano state inviate (quello che ho sentito lĂ , chiaramente, posso riferire) alla Procura di Marsala – e nella fattispecie dal collega INGROIA, che adesso Ăš anche lui alla Procura di Palermo – che era lo stesso processo perĂČ a Marsala. Câerano degli sviluppi e, quindi, erano stati mandati a Palermo e lui si chiedeva come mai non fosse stata seguita la stessa linea (insomma credo di aver capito dal …) e, poi, diceva che c’erano dei nuovi sviluppi (in particolare un pentito di questi che ultimamente aveva parlato), e sono rimasto sorpreso perchĂ© dall’altra parte si rispose: “ma vedremo”. CioĂš, di fronte ad un offerta cosĂŹ importante (io riferisco i fatti): “Ma vedremo, se Ăš possibile, ma Ăš il caso di acquisirlo”.
- RUGGIERO…
- GOZZO: CioĂš da parte del relatore …Dott….Il collega PIGNATONE era il relatore.
- SANTORO :Relatore e anche titolare del processo?
- GOZZO: Titolare del processo insieme a SCARPINATO dovrebbe essere se non ricordo male (perĂČ, ripeto, SCARPINATO non era presente alla riunione).”
5 agosto 2022 Dalle motivazioni alla sentenza del processo dâappello âTrattativa Stato-mafiaâ:âSTRAGE BORSELLINO ACCELERATA DA DOSSIER APPALTI NON DA TRATTATIVA âLa Corte ritiene quindi di poter concludere nel senso che quellâinput dato da Salvatore Riina al suo interlocutore affinchĂ© si uccidesse il dottor Borsellino con urgenza nel giro di pochi giorni, mettendo da parte altri progetti omicidiari giĂ in piĂč avanzata fase di esecuzione (tra i quali quello concernente lâonorevole Mannino di cui ha riferito Giovanni Brusca), possa avere trovato origine nellâinteressamento del medesimo dottore Borsellino al rapporto MAFIA e appaltiâ.
12 agosto 2022 FABIO TRIZZINO legale di Fiammetta, Lucia e Manfredi Borsellino âVorrei ricordare un dato assolutamente rilevante: le archiviazioni anomale da parte della Procura di Giammanco, nel Giugno 1992, furono Due. La prima una settimana dopo la morte di Falcone, la seconda subito dopo la morte di Borsellino. In entrambe campeggiava la figura di BUSCEMI ANTONINO, uomo di Salvatore Riina nella Calcestruzzi s.p.a. di Ravenna di Raul Gardini. La prima archiviazione fu anomala anche in considerazione del fatto che furono disposte la smagnetizzazione dei dischetti e la distruzione dei brogliacci. PerchĂ©? Ovviamente ho tutti gli atti a sostegno di tali affermazioni. Episteme e non doxa per lâappunto!â
11 ottobre 2022 âMAFIA E APPALTIâ / LE AMNESIE DEL GIUDICE GUIDO LO FORTE SEGUE
 6 novembre 2022 Falcone, Borsellino e le indagini sui grandi appalti inquinati dalla mafia. Dalla Sentenza della Corte dâAppello 6-7 novembre 2022  processo âtrattativa stato-mafiaâ  SEGUE
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4 agosto 2023 CHIARA COLOSIMO, presidente della commissione parlamentare Antimafia: â⊠a settembre aprirĂČ un filone investigativo sulle veritĂ storiche delle stragi di mafia, partendo da quelladi via DâAmelio». SEGUE
17 agosto 2023  CHIARA COLOSIMO: «Ora vogliamo la veritĂ su âmafia e appaltiâ per capire le stragi del â92» SEGUE
27 settembre, 2, 6 e 24 ottobre 2023 LUCIA BORSELLINO e FABIO TRIZZINO auditi dalla COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA SEGUE
FABIO TRIZZINO in Commissione Antimafia:«I collaboratori ci dissero che Riina si prese la responsabilitĂ dellâaccelerazione della morte di Borsellino, contemplando solo lâistanza vendicativa. Riina Ăš in pieno delirio di onnipotenza ma non era riuscito a far togliere gli ergastoli, a migliorare la vita dei carcerati. Ma si mette in mezzo Falcone. E lui ha un problema di leadership interna. Quindi decide di far uccidere Falcone a Palermo per rivendicare la propria posizione di comando. Invece lâomicidio di Borsellino non ha senso, nellâottica di Cosa nostra. Giovanni Brusca dice: âMi ero preparato per uccidere Mannino ma la deviazione arriva quando comincia a parlare Lipera e cambiano dunque obiettivoâ. Brusca aggiunse che Buscemi godeva dellâappoggio di un certo magistrato allâinterno della Procura». Borsellino disse di aver scoperto cose tremende  SEGUEÂ
«Borsellino lo disse, Giammanco era un infedele» legale dei figli del magistrato: «Voleva arrestare lâallora procuratore. Il dossier mafia-appalti uno snodo per la strage» SEGUE Â
LUCIA BORSELLINO, ânon abbiamo tesi precostituite, ricostruzione con atti e testimoniâ. CiĂČ che chiediamo, senza alcuna pretesa di volere sostenere una tesi piuttosto che unâaltra, Ăš offrire una ricostruzione operata su una mole di atti e documenti e testimonianzeâ. Un dato Ăš certo, quello che ci Ăš stato consegnato in tutti questi anni in cui abbiamo assistito allo svolgersi di svariate vicende processuali con sentenze passate in giudicato attraverso i tre gradi di giudizio, Ăš, per dirla con le parole di mia sorella Fiammetta, la veritĂ della menzogna, perchĂ© non abbiamo trovato altre frasi per appellare il depistaggio che Ăš stato consumato sulla strage di via DâAmelio.  Nonostante tutto, e questo ci tengo a sottolinearlo, il nostro rispetto e la nostra fiducia nei confronti della magistratura e degli apparati investigativi e delle istituzioni nel loro complesso Ăš stata assolutamente massima e non Ăš mai venuta meno..â
PRESIDENTE commissione parlamentare antimafia CHIARA COLOSIMO Io vorrei dire una sola cosa perché non credo che ci sia molto da aggiungere, prima di riprendere questa audizione in una data concordata, il prima possibile perché si possa concludere e perché i commissari possano fare le loro domande.
Credo che noi dovremmo chiedere perdono se non siamo riusciti in tutti questi anni a dare una risposta alle tante domande che fin qui avete posto, e lo avete fatto con sofferenza e amore che ci avete trasmesso.
Abbiamo sentito il cuore batterci nei timpani. Quindi, riprendendo quello che diceva allâinizio, vorrei che di questa Commissione non si avesse mai a dire che non si Ăš fatto quello che si doveva fare. Grazie a tutti.
6 ottobre 2023 Il âcontroesameâ del senatore SCARPINATO allâavvocato TRIZZINO in Commissione Parlamentare Antimafia SEGUE
18 ottobre, 6 e 15 novembre 2023 SALVATORE BORSELLINO e FABIO REPICI auditi dalla COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA SEGUE
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24 ottobre 2024Â A conclusione Ăš dellâaudizione di LUCIA BORSELLINO e FABIO TRIZZINO la presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, CHIARA COLOSIMOÂ afferma: Grazie mille, avvocato Trizzino, grazie dottoressa Borsellino.
Io voglio solo dire che spero che la sofferenza generata da questi ricordi possa essere alleviata, anche se solo in parte, dal lavoro che questa Commissione intende fare di sola e pura ricerca della veritĂ , che credo meriti il giudice Borsellino perchĂ© Ăš e resta una delle figure piĂč significative e importanti della storia italiana. AllâunanimitĂ e in modo assolutamente corale e comunitario, noi gli dobbiamo la risposta alla richiesta di veritĂ . Credo che ce lo abbia detto anche nellâultima sua relazione fatta qualche mese prima della sua uccisione, quando parlĂČ di criminalitĂ politica e giustizia.
Io ringrazio tutti. Vi ringrazio veramente di cuore per esservi sottoposti a queste ulteriori ore di viaggio e sono certa che la Commissione parlamentare antimafia, dopo tutti questi anni, farĂ nel suo complesso il meglio possibile per alleviare la vostra solitudine.
21 novembre 2023 Â Trovate nuove intercettazioni: accertamenti dei carabinieri del RIS SEGUE Â
29 novembre 2023 Audizione in Commissione Parlamentare Antimafia del magistrato LUIGI PATRONAGGIO âIn ordine ai rapporti fra il gruppo Gardini/Ferruzzi e Cosa Nostra, Ăš noto , almeno dal 1997, il legame fra Lorenzo Panzavolta e Buscemi Antonino della famiglia mafiosa di Palermo-Bocca di Falco. Mi risulta altresi che una pista investigativa, risalente nel tempo e tuttavia mai riscontrata giudiziariamente, indicava come una parte della maxi tangente Enimont fosse affluita alla corrente andreottiana tramite Salvo Limaâ, dice poi Patronaggio. E conclude: ââPur non essendomene occupato personalmente Ăš infine noto, almeno a livello investigativo, lâinteresse economico dei Buscemi nel settore delle cave in Sicilia e a Massa Carrara, alcune di queste ultime giĂ appartenenti al gruppo Ferruzziâ. Â SEGUE
9 dicembre 2023 – Mafia appalti, VERINI (PD): âAscoltare subito lâex pm NATOLI in Antimafia dopo lâintervista al FQâ Â Â SEGUE
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18 gennaio 2024 GIOACCHINO NATOLI a ROBERTO SCARPINATOÂ âTu mi devi alzare la palla VIDEOÂ (fonte: RAI âLo stato delle coseâ 22.9.2025)
VIDEO INTEGRALEÂ (fonte: RAI âLo stato delle coseâ 22.9.2025)
23 gennaio e 1Âș febbraio 2024 Lâex magistrato GIOACCHINO NATOLI audito dalla Commissione Parlamentare Antimafia  SEGUEÂ
1 febbraio 2024 NATOLI/SCARPINATO â Audizione Commissione Parlamentare Antimafia SEGUE
Febbraio 2024 âCi sono voluti 32 anni per leggere cose, a mio giudizio, importantissime e di cui non vi Ăš traccia nei processi sulla strage di Via DâAmelio. Ho fatto bene a lasciare, tempo fa, il rassicurante riparo del campo base. Non so se riuscirĂČ a raggiungere lâEverest. Ma guai a rinunciare al faticoso cammino verso la veritĂ .â FABIO TRIZZINO. La Commissione Parlamentare Antimafia presieduta dallâonorevole CHIARA COLOSIMO declassifica 36 documenti relativi alle indagini su Via DâAmelio SEGUE Â
26 aprile 2024 Audizione del dottor AUGUSTO LAMA in Commissione Parlamentare Antimafia  SEGUE
3 luglio 2024 MAFIA e APPALTI: ex pm GIOACCHINO NATOLI viene indagato per favoreggiamento alla mafia  SEGUE
- di aver insabbiato lâindagine avviata dalla procura di Massa Carrara Natoli agendo in concorso con lâex procuratore di Palermo Pietro Giammanco,.Â
- di aver  aiutato i mafiosi Antonino Buscemi e Francesco Bonura, lâimprenditore e politico Ernesto Di Fresco e gli imprenditori Raoul Gardini, Lorenzo Panzavolta e Giovanni Bini (gli ultimi tre al vertice del Gruppo Ferruzzi) ad eludere le indagini
- di aver svolto una âindagine apparenteâ, ârichiedendo, tra lâaltro, lâautorizzazione a disporre attivitĂ di intercettazione telefonica per un brevissimo lasso temporale (inferiore ai 40 giorni per la quasi totalitĂ dei target) e solo per una parte delle utenze da sottoporre necessariamente a captazione, per assicurare un sufficiente livello di efficienza delle indaginiâ di aver disposto, âdâintesa con lâufficiale della Guardia di Finanza Screpanti che non venissero trascritte conversazioni particolarmente rilevanti, da considerarsi vere e proprie autonome notizie di reato, dalle quali emergeva la âmessa a disposizioneâ di Di Fresco in favore di Bonura, nonchĂ© una concreta ipotesi di âaggiustamentoâ, mediante interessamento del Di Fresco stesso, del processo pendente innanzi alla Corte dâAssise di Appello di Palermo.
3 Luglio 2024 La solidarietà di MARIA FALCONE a Natoli. Settembre 2025 ai famigliari di Borsellino  SEGUE
4 luglio 2024 In Commissione Antimafia viene audito il giornalista LUCA ROSSI che fra lâaltro rivela: âMi fece questa rivelazione che in realtĂ non lo era perchĂ© non mi diede nessun elemento, perĂČ mi disse: «Io sono convinto che sia legato a una questione di appalti e collegato anche con lâomicidio Lima».
Ve lo dico cosĂŹ, perchĂ© francamente non ho nessun elemento per giustificare questo, perĂČ mi disse che ne avremmo riparlato «Guarda domani vado a Roma, non ho tempo, ci vediamo, ci sentiamo fra una settimana» e una settimana dopo era morto.  Quindi non ho mai potuto sapere che cosa fosse quella storia, ammesso che me ne avrebbe parlato, perchĂ©, ripeto, era una persona serissima e di una integritĂ pazzesca, per cui non credo che mi avrebbe dato mai degli elementi specifici, perĂČ, se a qualcosa puĂČ servire, le ultime notizie che ho avuto dellâattivitĂ investigativa di Borsellino riguardavano gli appalti.â  SEGUE
5 luglio 2024  Lâex PM GIOACCHINO NATOLI  si avvale della facoltĂ di non rispondere SEGUE
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7 luglio 2024 La SQUALLIDA CONVERSAZIONE  – Parte degli insulti di GIOACCHINO NATOLI, la seconda moglie e la figlia acquisita diretti ai famigliari del dottor Borsellino  VIDEO andato in onda il 22.9.2025 nella trasmissione RAI che ha ricostruito lâintercettazione ambientale disposta dalla Procura della Repubblica di Caltanisetta.
30 luglio 2024 – Borsellino e âmafia e appaltiâ: ascoltati anche SCARPINATO e altri magistrati  SEGUE
31 luglio 2o24 MAFIA e APPALTI â Lâex procuratore GIUSEPPE PIGNATONE viene indagato per favoreggiamento alla mafia SEGUEIndagato anche un Generale della Guardia di Finanza:  âCosĂŹ il generale SCREPANTI  âinsabbiĂČâ lâinchiesta Mafia-Appaltiâ, lâaccusa della procura di Caltanissetta SEGUE
11 ottobre 2024 Il quotidiano La VeritĂ svela i colloqui intercorsi fra gli ex pm SCARPINATO e NATOLI in vista dellâaudizione in Commissione Antimafia richiesta da NATOLI Â per controbattere allâaudizione di LUCIA BORSELLINO e FABIO TRIZZINO SEGUE
11 ottobre 2024  SCARPINATO: nulla da nascondere in conversazioni con Natoli. ValuterĂł con i miei legali⊠Eâ evidente il contenuto fuorviante e falsificatorio dellâarticolo, per il quale valuterĂČ con i miei legali come procedere  SEGUE
11 ottobre 2024 Le reazioni della politica alle anticipazioni dĂ stampa SEGUE
13 ottobre 2024 Il quotidiano La VeritĂ punta il dito sullâarchiviazione da parte di SCARPINATO, PIGNATONE e TERESI dellâindagine sul proprietario della  villa/covo di Salvatore Riina SEGUE

22 ottobre 2024 SCARPINATO alla trasmissione RAI TRE Lo Stato delle Cose   SEGUE
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31 ottobre 2024 SALVATORE BORSELLINO ufficializza la rottura anche personale con i figli del fratello Paolo SEGUE
31 ottobre 2024 Durante la conferenza stampa in Senato (âVogliamo tutta la veritĂ sulle stragiâ) il Senatore ROBERTO SCARPINATO afferma: âHo depositato una memoria di 57 pagine dove ho elencato analiticamente tutti i buchi neri delle stragi indicando tutti i testi che dovevano essere sentiti, tutti i documenti che dovevano essere acquisiti indicando anche piste che nessuno aveva mai coltivato. Non solo non Ăš stato sentito un solo testimone, ma da quel momento in poi ho sentito un ostracismo crescente, ho sentito montare unâinsofferenza nei miei confrontiâ. LA MEMORIA
9 novembre 2024 La trasmissione Rai FAR WEST Â dedicata allâaccordo intercorso fra SCARPINATO e NATOLI in vista dellâaudizione di questâultimo in Commissione Antimafia. SEGUEÂ
27 novembre 2024 ANTONIO DI PIETRO audito dalla Commissione Parlamentare Antimafia SEGUE
7 dicembre 2024 Dopo 26 anni ritrovate le intercettazioni sugli interessi di cosa nostra al Nord SEGUE
19 dicembre 2024 Nasce il Coordinamento parenti vittime delle stragi terroristiche e di mafia. Obiettivo principale⊠SEGUE
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29 gennaio 2025 Lâufficiale dei Carabinieri, CARMELO CANALE Â giĂ stretto collaboratore di Borsellino audito dalla Commissione Parlamentare AntimafiaSEGUE
3 febbraio 2025 GIOACCHINO NATOLI e GIUSEPPE PIGNATONE, accusati di aver insabbiato, nei primi anni â90, unâindagine sui legami tra imprenditori palermitani come Antonino Buscemi e la mafia. Â SEGUE
18 marzo 2025 SCARPINATO, NATOLI e le intercettazioni. Si tratta di 33 intercettazioni disposte dalla Procura di Caltanissetta nelle indagini che riguardano lâex pm palermitano Gioacchino Natoli, indagato per favoreggiamento con lâaccusa di aver partecipato allâinsabbiamento di una vecchia indagine partita da Massa Carrara sui fratelli Buscemi. SEGUE
16 aprile 2025 Gli ufficiali dei Carabinieri MORI e DE DONNO, autori del dossier MAFIA e APPALTI auditi dalla Commissione Parlamentare Antimafia VIDEO e TESTO delle AUDIZIONI del  16 aprile,13 maggio e 19 giugno 2025
14 maggio 2025Â Il M5S attacca la presidente CHIARA COLOSIMO per gestione lavori Commissione Antimafia SEGUE
15 maggio 2025 Stop ai conflitti di interesse in Commissione antimafia  SEGUE
11 giugno 2025 MAFIA e APPALTI di Claudia Aldi a âLinea di Confineâ Â SEGUE
5 luglio 2025 Mafia e appalti, brogliacci delle intercettazioni ritrovati dopo 30 anni: GIOACCHINO NATOLI sentito per 12 ore SEGUE
9 luglio 2025 Insabbiamento indagine su mafia e appalti, PIGNATONE interrogato a Caltanissetta SEGUE
17 luglio 2025 Il Procuratore della Repubblica di Caltanisetta, SALVATORE DE LUCA  e il filone  dâindagine mafia e appalti  VIDEO
22 luglio 2025  GIUSEPPE PIGNATONE«La sua famiglia ha comprato case dai mafiosi con pagamento in nero di parte del costo. »SEGUE
30 luglio 2025 Lâattacco del dottor ANTONINO DI MATTEO alla COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA Â SEGUE
16 agosto 2025 Nuovo duro attacco di SALVATORE BORSELLINO alla Procura di Caltanisetta SEGUE
LUCIA BORSELLINO «La Procura di Caltanissetta sta impegnando tutte le proprie forze in questa direzione e ad essa vanno il nostro rispetto e la nostra fiducia incondizionati». 15.10.2024
22 agosto 2025 Di Pietro: âBorsellino ucciso per la maxi inchiesta che stava avviando: una âMani Pulite sicilianaâ, perchĂ© le cosche mafiose stavano investendo miliardi nelle imprese edili al Nord».  SEGUE
DI PIETRO: Falcone, Borsellino e il dossier appalti âFalcone mi disse di controllare gli appalti in Siciliaâ âBorsellino fu ucciso perchĂ© indagava sulle commistioni tra la mafia e la gestione degli appalti. Lâindagine mafia-appalti fu fermata. Come accadde con Mani puliteâ. Lo ha detto Antonio Di Pietro al processo dâappello sulla trattativa Stato-mafia davanti alla corte dâassise dâappello… âIl Ros mi informĂČ 2 giorni prima: stanno ammazzando Borsellinoâ Dopo la strage di
E dopo fu fermata âmani puliteâ attraverso una campagna di delegittimazione e di dossieraggio ai miei danni ordita su input di politici specifici che poi mi spinse a dimettermi dalla magistraturaâ
- ANTONIO  DI PIETRO: «Paolo Borsellino ucciso perchĂ© avrebbe voluto indagare su mafia- appalti»Â
- DI PIETRO: âEro ai funerali di Giovanni Falcone. Paolo Borsellino mi si  avvicinĂČâŠ
- DI PIETRO: Falcone, Borsellino e il dossier appalti
- Nel mirino di Cosa nostra anche Di Pietro?
- Antonio Di Pietro: âMani Pulite? Tutto Ăš nato dalle indagini di Giovanni FalconeâŠâ
- 16 luglio 1992 Confidente rivela che Borsellino e Di Pietro sono nel mirino
- Di Pietro a Palermo: âFalcone mi disse di controllare gli appalti in Sicilia
- Falcone, Borsellino e gli appalti di Cosa Nostra
22 settembre 2025 SCARPINATO, NATOLI e gli accordi prima dellâaudizione in Antimafia e le ingiurie dei NATOLI nei confronti della famiglia Borsellino  SEGUE
22 settembre 2025 SCARPINATO ANTICIPĂ A NATOLI LE DOMANDE Â DELLâANTIMAFIA Â SEGUE
22 settembre 2025 Comunicato stampa di ROBERTO SCARPINATO Â SEGUE
23 settembre 2025 MANFREDI BORSELLINO, una lettera aperta ai suoi figli SEGUE
24 settembre 2025  â SolidarietĂ di MARIA FALCONE ai famigliari di Borsellino a Luglio 2024 la solidarietĂ di MARIA FALCONE a Natoli   SEGUE
23 settembre 2025 GIUSEPPE CONTE Presidente M5S âVengono a fare le pulci a un campione dellâAntimafia (Scarpinato) perchĂ© in una discussione con un collega del pool antimafia Natoli stava cercando di far emergere i fatti per far avanzare la giustizia e la veritĂ nei fatti di mafia.  Il centrodestra crea polemiche ridicoleâ.   SEGUE
24 settembre 2025 SCARPINATO: âSono tornate nella macchina del fango le intercettazioni, irrilevanti per la magistratura, di alcuni dialoghi tra me e NATOLIâ Â SEGUE
24 settembre 2025 Le scuse di NATOLI e le colpe dellâavvocato TRIZZINO che i figli di Borsellino non hanno tenuto a freno  SEGUE
24 settembre 2025 Le ingiurie ai Borsellino e la reazione dello zio/cognato Salvatore SEGUE
25 settembre 2025 SCARPINATO nega tutto ma il Procuratore di Caltanisetta lo inchioda  SEGUE
29 settembre 2025 Scarpinato-Giletti, acceso botta e risposta a âLo stato delle coseâ SEGUE
9 ottobre 2025 Grazie a un Servizio del TGR Rai Sicilia, si viene a conoscenza di un verbale di interrogatorio del 2017 Â riguardante il giĂ Procuratore della Repubblica di Palermo, PIETRO GIAMMANCO SEGUE
14 ottobre 2025 Il filo rosso delle stragi mafiose: quellâattentato che fece scoppiare il caso Ferruzzi in Grecia  SEGUE
9 dicembre 2025  Audizione del Procuratore della Repubblica di Caltanisetta, SALVATORE DE LUCA in Commissione Antimafia  SEGUE
SCAMPOLI INTERCETTAZIONI NATOLI/SCARPINATO
GLI SPECIALI
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MAFIA-APPALTI e lâeliminazione del dottor Borsellino
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VIA DâAMELIO â CSM: Le audizioni del luglio 1992 dei colleghi del dottor Borsellino
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SCARPINATO/NATOLI prima dellâaudizione in Commissione Antimafia
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VIA DâAMELIO lâATTENTATO, le INDAGINI e le INCHIESTE
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I PROCESSI di VIA DâAMELIOÂ
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UNA MORTE ANNUNCIATA
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PAOLO BORSELLINO E IL NIDO DI VIPERE AL TRIBUNALE DI PALERMO
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La BORSA DEI MISTERI e la sparizione dellâAGENDA ROSSA
COMMISSIONE PARLAMENTARE ANTIMAFIA â Le AUDIZIONI Â â video, trascrizioni e rassegna stampa
- Lucia Borsellino
- Fabio Trizzino
- Salvatore Borsellino
- Fabio Repici
- Antonio Di Pietro
- Luigi Patronaggio
- Augusto Lama
- Gioacchino Natoli
- Ugo Colonna
- Luca Rossi
- Michele Santoro
- Carmelo Canale
- Mario Mori
- Giuseppe De Donno
- Giancarlo Caselli
- Salvatore De Luca
Da parte di alcuni giornali e siti  si continua a negare che tra le concause dellâaccelerazione della strage di via Dâ Amelio vi fosse lâ interesse del dottor Borsellino sulle indagini innescate dal rapporto steso mafia e appalti steso dai ROS dei Carabinieri. A loro dire si tratterebbe di una causale errata ancorchĂ© sostenuta dal generale  Mori, dai figli del giudice e dalla Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Chiara Colosimo.
Che lâinteresse del dottor Borsellino verso lâ informativa del Ros possa costituire  un plausibile motivo di accelerazione vi sono del resto delle  sentenze ad affermarlo. Basterebbe leggerle e documentarsi in proposito prima di considerare addirittura un ulteriore depistaggio tale ipotesi.
Qualche stralcio di sentenza a supporto di quanto appena descritto:
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Dal BORSELLINO QUATER. âLa collaborazione con la giustizia di Gaspare Mutolo â congiuntamente alle altre circostanze evidenziate, e cioĂš la pregnanza delle indagini che il magistrato avrebbe potuto svolgere in materia di mafia, politica e appalti e la sua probabile nomina a capo della
Direzione Nazionale Antimafia â potevano ben essere considerate come âconcauseâ che avevano determinato lâaccelerazione dellâuccisione del magistrato, come appunto dichiarato dal collaboratore Antonino GiuffrĂš.â
Dal BORSELLINO TER âNellâambito di questo secondo filone di indagini varie deposizioni dimostrano che BORSELLINO aveva mostrato particolare interesse dopo la morte di FALCONE alle inchieste riguardanti il coinvolgimento di COSA NOSTRA nel settore degli appalti, e ciĂČ non solo perchĂ© lo riteneva di fondamentale importanza per quella organizzazione ma anche perchĂ© convinto che potesse lĂŹ rinvenirsi una delle principali ragioni della strage di Capaci. In proposito giova ricordare le testimonianze di vari colleghi del magistrato dellâepoca, tra cui anche Antonio DI PIETRO, nonchĂ© del Generale MORI e del Capitano DE DONNO. Il senatore DI PIETRO ha ricordato che BORSELLINO anche in occasione dei funerali di FALCONE gli aveva manifestato la piena convinzione che le indagini che avessero accertato il ruolo di COSA NOSTRA nella gestione degli appalti e nella spartizione delle relative tangenti pagate dagli imprenditori avrebbero consentito di penetrare nel cuore del sistema di potere e di arricchimento di quellâorganizzazione. Ha altresĂŹ riferito il teste che mentre a Milano e nella maggior parte del territorio nazionale si stava registrando in misura massiccia il fenomeno della collaborazione con la giustizia di molti degli imprenditori che erano rimasti coinvolti nel circuito tangentizio, ciĂČ non si era verificato in Sicilia e BORSELLINO spiegava tale diversitĂ con la peculiaritĂ del circuito siciliano, in cui lâaccordo non si basava solo due poli, quello politico e quello imprenditoriale, ma era tripolare, in quanto COSA NOSTRA interveniva direttamente per gestire ed assicurare il funzionamento del meccanismo e con la sua forza di intimidazione determinava cosĂŹ lâomertĂ di quegli stessi imprenditori che non avevano, invece, remore a denunciare lâesistenza di quel sistema in relazione agli appalti loro  assegnati nel resto dâItalia. Intenzione di BORSELLINO e DI PIETRO era quella di sviluppare di comune intesa delle modalitĂ investigative, fondate anche sulle conoscenze giĂ acquisite, per ottenere anche in Sicilia i risultati conseguiti altrove. E BORSELLINO stava giĂ traducendo in atto questo progetto, come dimostrano le dichiarazioni rese dai predetti testi MORI e DE DONNO, che hanno riferito di un incontro da loro avuto con BORSELLINO il 25 giugno 1992 presso la Caserma dei Carabinieri Carini di Palermo.â
E, ancora prima dal BORSELLINO BIS âRisulta incontestabilmente provato, poi, che sul piano giudiziario lâimpegno del dott. Borsellino, ormai difficilmente arginabile persino allâinterno dellâufficio giudiziario di appartenenza, stava catalizzando dirompenti collaborazioni con la giustizia concretatesi proprio dopo la strage di Capaci, come quella di Gaspare Mutolo, depositario di preziose informazioni sui traffici mafiosi e pronto parlare di rapporti tra mafia e istituzioni facendo i nomi del magistrato Domenico Signorino e del funzionario dei servizi Bruno Contrada, o come quella di Leonardo Messina, memoria storica della mafia della Sicilia centrale e primo a rivelare i meccanismi di controllo degli appalti pubblici da parte di âcosa nostraâ, in un momento in cui nel Paese stava infuriando il ciclone di âtangentopoliâ. Tali semplici spunti di riflessione, meritevoli sicuramente di un particolare approfondimento investigativo, inducono a ritenere che dopo Capaci si sia determinata intorno alla figura del dott. Paolo Borsellino una situazione capace di scatenare un vero e proprio panico in diversi ambienti politici, affaristici e persino istituzionali, per cui assume concretezza lâipotesi che nella decisione di compiere unâaltra strage per eliminare il dott. Borsellino possano essere penetrati anche interessi estranei allâorganizzazione mafiosa in senso stretto, che allo stato tuttavia non Ăš possibile individuare con sicurezza. CiĂČ che preme sottolineare in questa sede, comunque, Ăš il fatto che tali occulti interessi non si pongono mai in antitesi con lâinteresse fondamentale di eliminazione fisica del dott. Borsellino da tempo coltivato dalla organizzazione mafiosa âcosa nostraâ (basti pensare ai vari piani giĂ in fase operativa per uccidere in tempi precedenti il dott. Borsellino, come quello di cui ha diffusamente parlato il collaboratore di giustizia Ganci Calogero), in quanto dagli elementi acquisiti anche nel presente giudizio si evince che puĂČ essere accaduto non giĂ che una entitĂ estranea a âcosa nostraâ possa avere giocato di anticipo organizzando di sua iniziativa la strage, ma piuttosto che lâorganizzazione mafiosa nellâesecuzione del disegno criminale da tempo coltivato possa avere contato su coperture e connivenze esterne favorite da una pericolosissima e perversa saldatura tra interessi mafiosi ed interessi diversi, allo stato non identificabili con certezza e che meritano sicuramente la massima attenzione.â
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